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LA SOCIETA' FEUDALE
Il feudalesimo fu un sistema politico prima che sociale che si affermò nell'Europa occidentale con l'Impero Carolingio, IX secolo, caratterizzato dall'affermazione di poteri e autorità locali causati dall'impossibilità di mantenere istituzioni politiche e amministrative in un territorio caratterizzato da continui disordini; la cui società era basata sul legame di sangue e di fedeltà assicurati da alcuni "patti" , tra cui il più importante quello dell'investitura.
Vi erano tre classi sociali: i sacerdoti, che erano "gli intellettuali" e che gestivano le scuole, una "costola della scuola; i cavalieri, i controllori delle attività militari, che non dovevano "tormentare" i contadini con razzie e violenze; e i contadini, che dovevano lavorare con umiltà e obbedienza per i due ordini precedenti. L'istituzione di questi ordini aveva come scopo principale quello di eliminare la violenza feudale dal mondo cristiano.
IMMUNITA', BENEFICIO E OMAGGIO
In questo periodo il bene maggiore sono le terre, e quindi il bottino maggiore e più importante era dato dalle terre più fertili. Questi spettano al re, che decide di distribuirli ai guerrieri che lo hanno aiutato a conquistarli. La donazione di queste terre (che si chiama BENEFICIO) è personale e i beneficiari ne possono usufruire fino alla morte, anche se restano di proprietà del re.
L'IMMUNITA' è il diritto di escutere le proprie terre dal controllo del re. Le immunità dell' VII-IX secolo sono esclusivamente dei terreni esclesiastici, mentre nei secoli successivi vengono concesse anche a grandi castellani che ne approfittano immettendo ingenti tasse su tutti gli abitanti della signoria, chiamate taglie o angherie. In conseguenza al BENEFICIO, i vassalli si impegnavano a essere fedeli al re e a difenderlo in caso di bisogno. Questo atto di sottomissione al sovrano prendeva il nome di OMAGGIO.
LA LOTTA DELLE INVESTITURE
La lotta delle investiture, tra gli imperatori Corrado II e Enrico IV e i pontefici Urbano II e Gregorio VII, era stata causata dai vescovi-principi, cioè a chi dipendeva la nomina di essi.
L'interesse per questa nomina da parte dell'imperatore era giustificata dal fatto che, alla morte del vescovo-principe, il feudo tornava all'imperatore. Così l'imperatore Enrico IV e il pontefice Gregorio VII entrano in conflitto, portando a due scomuniche dell'imperatore.
La disputa si conclude con il concordato di worms, che concede all'imperatore la nomina dei vescovi in Germania, mentre il pontefice controlla quelle in Italia.
LA GUERRA DEI CENT'ANNI
La Guerra dei cent'anni fu un conflitto tra il Regno d'Inghilterra e il Regno di Francia, che durò, non continuativamente, 116 anni, dal 1337 al 1453. Si concluse con l'espulsione degli Inglesi da tutti i territori d'Oltremanica, fatta eccezione per la cittadina di Calais. Il conflitto fu costellato di tregue molto brevi, e due veri e propri periodi di pace della durata rispettivamente di 9 e 26 anni, che lo dividono in tre fasi principali: la Guerra Edoardiana (1337-1360), la Guerra Carolina (1369-1389) e la Guerra di Lancester (1415-1429), al quale va aggiunto il lento declino delle fortune inglesi dopo l'arrivo di Giovanna d'Arco.
LA CATTIVITA' AVIGNONESE
La Cattività avignonese è un
periodo della storia della Chiesa (1309-1377) in cui la sede papale si spostò
da Roma a Avignone.
Questo fu dovuto a dei contrasti tra Papa Bonifacio
VIII e il Re di Francia, Filippo il Bello. Il dissidio nacque quando Filippo
pretese dal clero il pagamento delle tasse al regno come chiunque altro: papa Bonifacio si oppose fermamente. Dopo un lungo periodo di
scontri, il Papa cedette e consentì temporaneamente al clero francese di pagare
le tasse ma quando Filippo volle imporre la sua giurisdizione sui vescovi
francesi, Bonifacio non glielo consentì e i contrasti
ricominciarono. Il culmine dello scontro si ebbe quando Filippo fece giudicare Bonifacio eretico e simoniaco da un concilio di giuristi.
Una forza armata fu inviata ad arrestare il Papa che si trovava ad Anagni ma un'insurrezione popolare fermò i francesi.
Tuttavia questi accadimenti non bastarono a fermare Sciarra
Colonna, un nobile romano nemico del pontefice, dallo schiaffeggiare quest'ultimo.
Bonifacio morì alcuni giorni dopo E, SUCCESSIVAMENTE, Clemente V spostò la sede papale da Roma ad Avignone.
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