L'Unificazione della Germania
Tra il 1864 e il 1871 Bismarck realizzò l'unità della Germania
attraverso 3 guerre contro: la Danimarca, l'Austria, la Francia. Il fatto che
rese possibile creare uno stato nazionale tedesco forte e dinamico fu la crisi
delle potenze Austria e Russia. Le direttive della politica di Bismarck erano:
la ricerca di un accordo con la Francia in senso anti - austriaco, la
solidarietà conservatrice con la Russia e l'approfondimento del conflitto con
l'impero asburgico per la questione tedesca.
La guerra contro la Danimarca.
Fu condotta a fianco dell'Austria e fu determinata dall'atteggiamento della
corona danese nei confronti di due ducati popolati prevalentemente da tedeschi.
Nel 1852 le potenze europee a Londra avevano riconosciuto all'erede al trono
danese la sovranità dei 2 ducati a patto che essi fossero divisi dallo stato
principale e dotati di una propria costituzione. Nel 1863 il nuovo re di
Danimarca tentò di integrare completamente I due ducati al regno. La reazione
dello stato tedesco fu immediata ma non univoca: I liberali tedeschi e la
maggioranza degli stati germanici minori volevano l'autonomia dei ducati
ponendo l'Austria in una situazione molto difficile, poiché temeva le
ripercussioni che l'esempio del nuovo principato avrebbe potuto produrre
sulla fragile struttura del suo Stato plurinazionale, e inoltre, la posizione
dei due ducati era favorevole al suo antagonista prussiano. Bismarck da un lato
mirava a screditare la Confederazione Germanica per timore che in essa potesse
prevalere l'ipotesi grande - tedesco dell'Austria, dall'altro non poteva
accettare che l'annessione dei 2 ducati avvenisse per volontà della Germania
liberale: la sua intenzione era un'annessione diretta alla Prussia. Per
ottenere questo si alleò con l'Austria, la guerra fu quindi condotta dalle 2
potenze conservatrici Austria e Prussia che vinsero nel 1864. Nel 1865 con la
convenzione di Gastein, ratificata da Francesco Giuseppe e Guglielmo I, Vienna
e Berlino si spartirono l'amministrazione dei ducati. L'Austria vide vacillare
I suoi rapporti con gli stati tedeschi.
La guerra contro l'Austria.
Nel 1866, Bismarck firmò un trattato segreto con l'Italia, che si impegnava a
entrare in guerra contro l'Austria e al fianco della Prussia. In caso di vittoria
l'Italia avrebbe ottenuto il Veneto, la Prussia alcuni territori tedeschi.
Bismarck si era assicurato il benestare di Napoleone III , che mantenne una
posizione ambigua stipulando una convenzione segreta con l'Austria con cui si
fece garantire la cessione del Veneto anche in caso di vittoria austriaca.
Prima della guerra, Bismarck presentò alla Dieta federale la proposta di
convocare un'assemblea per eleggere a suffragio universale per decidere sul
futuro assetto della Confederazione. L'Austria e gli stati medi respinsero
questa proposta e quando Francesco Giuseppe chiese alla Dieta di occuparsi dei
due ducati stappati alla Danimarca, scoppiò la guerra. La maggior parte degli
stati della Confederazione si schierò con l'Austria e Bismarck dichiarò cessata
la solidarietà federale. La guerra fu rapidissima e l'esercito prussiano ebbe
la meglio. Il 26 luglio venne firmato l'armistizio a Nikolsburg , il 23 agosto
a Parigi la pace che segnò la vittoria completa della strategia di Bismack.
Bismarck ottenne la dissoluzione definitiva della vecchia confederazione
germanica; l'Austria dovette cedere il Veneto all'Italia e la Prussia
ottenne alcuni territori tra cui il principato di Hannover e la città libera di
Francoforte, inoltre fu autorizzata a creare una 'Confederazione germanica
del Nord'
Nelle elezioni del 3 luglio 1866 il partito progressista ebbe un tracollo a
favore dei conservatori: il conflitto costituzionale si chiudeva così con una
vittoria di Bismarck e della Corona sul Parlamento e sul liberalismo progressista.
Al termine del conflitto Bismarck aveva realizzato quasi tutti i suoi
obiettivi:
1- eliminazione di ogni possibile ingerenza dell'impero asburgico nel mondo
tedesco
2- risoluzione del conflitto costituzionale in Prussia, a tutto vantaggio della
Corona e di se stesso con l'appoggio del partito nazional - liberale
3- creazione di uno stato federale tedesco nella Germania settentrionale (che
non era altro che una Prussia più grande).
La guerra contro la Francia e la fondazione del II Reich
Dopo la sconfitta, l'Austria fece alcuni tentativi diplomatici in direzione di
Italia e Francia ma privi di efficacia anche grazie al nazionalismo
tedesco. Anche la situazione degli stati tedeschi meridionali - che la
Pace di Praga aveva mantenuto indipendenti - tendeva ad evolvere a favore
della Prussia, nella direzione di un'assimilazione alla Confederazione del
Nord. Alcuni stati firmarono un accordo con Bismarck , in base al quale in caso
di guerra I loro eserciti si sarebbero sottomessi alla Prussia. La crisi del
Lussemburgo e quella spagnola portarono al conflitto franco - prussiano.
La crisi del Lussemburgo fu determinata dalla volontà di Napoleone III di
ottenere dei compensi territoriali per la neutralità mantenuta durante il
conflitto austro - prussiano, le offerte dell'Olanda per ottenere il ducato del
Lussemburgo dietro pagamento di una indennità furono rese pubbliche da Bismarck
e sollevarono un'ondata di indignazione patriottica. Una conferenza riunitasi a
Londra dichiaro il piccolo stato neutrale e lo pose sotto protezione
internazionale nel 1876. Per la Francia fu un'umiliazione e da quel momento
l'Europa si aspettava una guerra. L'occasione fu offerta dalla crisi dinastica
che si verificò in Spagna nel 1868 dopo che una rivoluzione cacciò dal trono
Isabella II. Il governo spagnolo nel 1870 offrì la corona al principe Leopoldo
della linea cadetta e cattolica della dinastia che regnava a Berlino, Napoleone
vide l'accerchiamento della Francia a Est e Ovest e si oppose.
Bismarck fece violente pressioni per la candidatura di Leopoldo,
Napoleone convinse Guglielmo I a ritirare la candidatura, ma Bismarck la
ripropose. Napoleone minacciò la guerra e, anche se Guglielmo I si disse
nuovamente disposto a ritirare la candidatura, la Francia voleva trionfare e
per via dell'ambasciatore Benedetti chiese a Guglielmo, negli incontri di Bad
Ems la definitiva rinuncia a ogni diritto sul trono spagnolo. Il re riferì a
Berlino sull'incontro con Benedetti attraverso un telegramma, che Bismarck
alterò e inasprì e consegnò alla stampa.
La Francia dichiarò l'inizio delle ostilità, gli stati tedeschi del Sud si
unirono con la Confederazione del Nord e fu di nuovo una guerra lampo. Con le
battaglie del 1780 di Metz e Sedan l'esercito francese fu sconfitto. La pece di
Francoforte stabiliva che:
1- cessione della Francia di Alsazia e Lorena, che furono annesse al Reich
2- pagamento di una indennità di guerra di 5 miliardi di franchi
3- accettare sul proprio territorio e a proprie spese un esercito tedesco a
garanzia del pagamento
Intanto nella reggia di Versailles Guglielmo I veniva incoronato imperatore di
Germania e la Confederazione del Nord si trasformava nel Reich della nazione
tedesca.