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L'impero coloniale - commerciale portoghese
Vasco de Gama doppia il Capo di Buona Speranza, e arriva in India, spinto dalla necessità di trovare nuove vie per il commercio delle spezie.
L'India era allora controllata dagli Arabi, ma i portoghesi riuscirono a sconfiggerli grazie alla propria superiorità tecnologica, rappresentata dai veloci velieri e dai devastanti cannoni.
Una volta eliminati i rivali musulmani, costruirono ricche ed importanti roccaforti lungo tutta la costa, le quali fungevano da porti d'approdo per i mercantili europei e asiatici, e da depositi per merci.
Nonostante la netta supremazia militare, i portoghesi non furono mai interessati alla conquista dei territori interni, e perciò il tessuto socio - culturale della regione non fu intaccato.
L'impero coloniale - territoriale spagnolo
Cristoforo Colombo 'sbatté' contro l'America, dando inizio ad una serie di viaggi spagnoli verso il nuovo mondo.
Ferdinando di Castiglia e Isabella d'Aragona, i regnanti spagnoli, finanziarono questi viaggi esplorativi con il denaro ed i tesori raccolti in seguito alla conquista del regno arabo - musulmano di Granada, anche se i dotti del tempo ritenevano impossibile che navigando verso occidente si potessero raggiungere le Indie.
1520 circa_ Cortes raggiunse il Messico, dove s'imbatté nella civiltà Azteca (circa 25 milioni), la quale aveva da tempo cominciato a mettere in crisi quella Maya;
1531 circa_ Pizzarro Raggiunse le Ande peruviane, dove viveva il popolo Inca (circa 20 milioni).
Queste popolazioni basavano il proprio sostentamento sull'agricoltura, rivolta a prodotti quali il mais, i fagioli e i pomodori, nonostante la loro scarsa conoscenza tecnica, causata dal non conoscere:
_ l'aratro;
_ la metallurgia del ferro, che comportava l'inesistenza di armi efficienti;
_ la moneta, e quindi la loro era un'economia basata unicamente sullo scambio;
_ la scrittura;
_ l'arco murario.
La società aveva una struttura piramidale:
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Sacerdoti |
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Soldati | |
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In oltre erano presenti anche molte divisioni all'interno di ogni 'casta'.
Queste popolazioni avevano uno spirito poco guerriero, infatti avevano una concezione della guerra non cruenta, a differenza degli spagnoli.
Ciò nonostante, la DISTRUZIONE DEMOGRAFICA che avvenne a partire dal XVI secolo nel centro e sud America, non fu causata solo dall'incapacità e impossibilità tecnica di difendersi dagli attacchi militari, da parte delle popolazioni autoctone, ma soprattutto da malattie come Vaiolo, Morbillo e le banali influenze, che gli spagnoli portarono con se dall'Europa, e che erano sconosciute in queste regioni, ragione per cui gli indigeni non possedevano alcuna difesa immunitaria capace di combattere questi virus sconosciuti.
Un altro fenomeno che segnò queste terre e portò all'annullamento di queste culture plurisecolari, fu la distruzione di gran parte dei templi e delle città da parte degli spagnoli, alla disperata ricerca d'oro e altri minerali preziosi, sia da mandare in patria sia per soddisfare sogni di gloria e ricchezza personali.
Per portare avanti questa folle ricerca, i conquistadores utilizzarono gli indios come animali da raccolta, nei fiumi come nelle montagne, danneggiando parte del paesaggio e distruggendo l'agricoltura locale.
Questo fenomeno di distruzione e cambiamento ambientale fu causato anche dalla necessità di ricavare pascoli per i bovini importati dall'Europa, a scapito dei campi coltivati.
I conquistatori spagnoli, si spartirono i territori, diventando come tanti piccoli sovrani, e dando inizio anche in queste regioni al fenomeno del latifondo, e allo sfruttamento degli indigeni come schiavi nelle proprietà spagnole, nonostante l'invito ufficiale che Carlo V fece nel 1542 a trattarli come sudditi e non come schiavi.
Grazie all'allargamento degli orizzonti commerciali e alla scoperta di nuove rotte, l'economia subì un progressivo processo di mondializzazione, e la Spagna e il Portogallo ebbero per un certo periodo la leadership economica in Europa.
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