L'Europa
delle grandi potenze
Parola chiave: Potenza
La lotta per l'egemonia continentale:
Le cinque grandi potenze: Francia, Gran Bretagna, Austria, Prussia e Russia. A
cui cercò di aggiungersi l'Italia dopo il 1861.
1853-54: Si riapre la questione d'Oriente.
Estate 1854: una flotta anglo-francese sbarcò nella penisola di Crimea (Mar
Nero). Tutto si risolse nel lunghissimo assedio di Sebastopoli, durato circa un
anno. Sebastopoli cadde nel 1855. La Francia riuscì ad accrescere il suo
prestigio svolgendo un ruolo da protagonista al congresso della pace, di
Parigi. Ne seguì l'alleanza col Piemonte che sarebbe culminata nella guerra
contro l'Austria, dalla quale però la Francia uscì indebolita.
Declino dell'impero asburgico e l'ascesa della Prussia.
1862: Guglielmo I nominò cancelliere (cioè capo del governo) il conte Otto von
Bismarck, tipico esponente dell'ala più reazionaria degli Junker. Egli si
impegnò a realizzare il progetto di riforma dell'esercito (governò per 3 anni facendo
approvare il bilancio per decreto reale). Bismarck svolse un abile lavoro di
preparazione diplomatica, alleandosi col neocostituito Regno d'Italia e
assicurandosi la benevola neutralità della Russia e di Napoleone III.
1866: comincia la guerra austro-prussiana, sfociata nella Pace di Praga.
Fine della Confederazione germanica. L'Austria cedette il Veneto all'Italia, e
vide dividersi in due l'Impero, l'uno austriaco, l'altro ungherese (Impero
austro-ungarico).
Guerra franco-prussiana e l'unificazione tedesca:
1870: la Francia dichiarò guerra alla Prussia. A causa dell'inferiorità
militare l'esercito francese fu sconfitto a Sedan.
1871: nella reggia di Versailles Guglielmo I fu incoronato imperatore tedesco.
Firma del trattato di Francoforte in cui si dettarono le condizioni di pace
imposte da Bismarck: una pesante indennità e la cessione al Reich dell'Alsazia
e della Lorena, due province di confine di notevole importanza economica e
strategica.
1871: La Comune di Parigi: per quanto divisi da seri contrasti, i dirigenti
dell Comune diedero vita nel giro di poche settimane al più radicale
esperimento di democrazia diretta che mai si fosse tentato in Europa.
L'esperienza della Comune durò però non più di due mesi.
Dal 1870: Ideologia della forza, della pura politica di potenza (Machtpolitik);
in tutta Europa furono adottate misure protezionistiche.
Nonostante queste premesse, per quasi mezzo secolo (dal 1871 al 1914) nessuna
regione d'Europa, con l'eccezione della penisola balcanica, fu mai attraversata
da eserciti in guerra. Questo anche grazie all'indiscussa egemonia esercitata
dall'impero tedesco.
1873: Fulcro iniziale del sistema bismarckiano fu il patto dei tre imperatori
stipulato fra Germania, Russia e Austria.
1877: guerra russo-turca. Si verificò una situazione analoga a quella del '54,
da cui era scaturita la guerra in Crimea.
1878: congresso di Berlino (in revisione al trattato di Santo Stefano). Piena
indipendenza della Serbia e del Montenegro; autonomia della Bosnia ed
Erzegovina, affidate in amministrazione temporanea all'Austria. Creazione dello
Stato bulgaro. Cipro alla Gran Bretagna. La Francia ebbe mano libera per
un'eventuale azione in Tunisia: questo creava però le premesse per un contrasto
con l'Italia.
1881: rinnovo del patto dei tre imperatori.
1882: Triplice Alleanza, che univa la Germania all'Austria-Ungheria e
all'Italia e sanciva l'ingresso di quest'ultima nel sistema di alleanze
tedesco. Nuovi contrasti fra Austria e Russia =>
1887: la Germania stipula con la Russia, senza informare l'Austria, il trattato
di contro-assicurazione, con cui la Russia si impegnava a non aiutare la
Francia in caso di attacco alla Germania, e la Germania a non unirsi
all'Austria in una guerra contro la Russia.
La Germania imperiale:
-le forze politiche: al Partito conservatore e al Partito nazional-liberale, si
aggiunsero nel 1871 il Centro, partito di dichiarata ispirazione cattolica (a
cui il governo rispose varando una serie di misure volte ad affermare il
carattere laico dello Stato: Kulturkampft) e nel 1875 il Partito
socialdemocratico tedesco (Spd).
-le leggi eccezionali: specificamente rivolte contro il movimento
socialdemocratico (costringendolo ad uno stato di semiclandestinità).
-la legislazione sociale: Leggi a tutela delle classi lavoratrici, obiettivamente
molto avanzate (assicurazioni obbligatorie,..), che però non impedì la nascita
(fine anni '80) di un movimento sindacale guidato dai socialdemocratici, il cui
consenso elettorale continuava ad aumentare.
La Terza Repubblica in Francia:
Alla fine degli anni '70 la Francia aveva già recuperato buona parte del suo
prestigio internazionale.
1875: fu varata una costituzione repubblicana.
A dominare la scena, nei primi anni di vita della Repubblica, furono i
repubblicani dell'ala moderata.
1884: il senato fu reso completamente elettivo. Furono varate tre leggi di
notevole importanza:
-quella che garantiva la libertà di associazione sindacale
-quella che ampliava le autonomie locali
-quella che introduceva il divorzio
1880-86: l'istruzione elementare fu resa obbligatoria e gratuita e posta sotto
il controllo statale.
L'Inghilterra vittoriana (1837-1901)
Intorno alla metà del secolo, il Regno Unito era sotto quasi tutti gli aspetti
la più progredita fra le grandi potenze europee.
1848-66: caratterizzato dalla presenza quasi ininterrotta dei liberali al
governo (Disraeli e Gladstone) -> ulteriore consolidamento del sistema
parlamentare. (alla corona era affidato un ruolo simbolico di personificazione
dell'identità nazionale, ruolo che si manifestò pienamente durante il
lunghissimo regno della Regina Vittoria).
La riforma elettorale rappresentò in questo periodo il principale oggetto di
dibattito nella vita politica britannica.
La Russia di Alessandro II
All'altro estremo dell'Europa il primato dell'arretratezza spettava
indubbiamente all'impero russo. Al contrario, l'800 fu il secolo d'oro della
letteratura russa: dei grandi romanzi di Gogol e di Turgenev, di Tolstoj e di
Dostojevskij.
1861: abolizione della servitù della gleba.