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L'era di Parnell: autonomismo (Home Rule) e lotta per la terra (Land War)
A partire dal 1870 un gruppo di deputati irlandesi eletti al Parlamento britannico coi voti della popolazione cattolica ritornò a propugnare, molto cautamente, un programma nazionalista basato sull'autonomia amministrativa (Home Rule) dell'Irlanda in seno all'Impero Britannico, creando l'Home Rule Party.
Nel 1874 divenne leader del partito Charles Stewart Parnell (1846-1891), gentiluomo di campagna anglicano ma in cuor suo vero indipendentista irlandese, che riuscì ben presto a dare uno slancio tutto diverso al movimento, unendo l'azione costituzionale a quella illegale. Dal 1879 infatti Parnell giunse ad un accordo con la Irish Republican Brotherhood, diretta allora da Michael Davitt (1846-1906) e da John Devoy (1842-1928): il Movimento Repubblicano avrebbe appoggiato gli sforzi del partito costituzionale di Parnell per ottenere l'autonomia irlandese e la riforma agraria. Da quell'anno infatti iniziò la durissima 'guerra per la terra' (Land War) dei fittavoli e braccianti irlandesi, fino ad allora senza alcun diritto, contro i proprietari terrieri e le autorità britanniche che li proteggevano: né le leggi repressive speciali (Coercion Acts), né la condanna dei metodi di lotta impiegati dal movimento (il termine e la pratica del 'boicottaggio' nacquero in quella occasione) da parte della gerarchia della Chiesa Cattolica riuscirono ad averne ragione. Parallelamente allo scontro sociale, guidato dalla Lega per la terra di Davitt, il partito dell'Home Rule di Parnell, divenuto ago della bilancia nel Parlamento britannico tra Liberali e Conservatori, praticava l'ostruzionismo ad oltranza per porre all'ordine del giorno l'autogoverno dell'Irlanda e la Riforma agraria.
Di fronte a questo movimento di lotta ben condotto su tutti i livelli il nuovo Governo britannico liberale, diretto da Gladstone, dovette già nel 1881 iniziare una serie di Riforme agrarie (completate nel 1903) che espropriavano gradualmente i grandi proprietari terrieri trasformando fittavoli e braccianti cattolici in piccoli proprietari contadini. Gladstone inserì nel suo programma di governo l'Home Rule, che prevedeva un Parlamento irlandese e l'autogoverno dell'isola per ciò che riguardava gli affari interni. Ma quando nel 1886 il governo Gladstone (sostenuto dal partito di Parnell, determinante dopo una schiacciante vittoria elettorale in Irlanda) portò il progetto dell'Home Rule dinanzi al Parlamento, una parte del suo partito si scisse, dichiarandosi Unionista e alleandosi coi Conservatori, facendo cadere governo e progetto, sostenendo che concedere l'autogoverno all'Irlanda avrebbe distrutto l'Impero Britannico e l'ordine sociale. Nel Nord-Est dell'Irlanda i discendenti dei coloni protestanti, fanatizzati dall'Ordine di Orange, scatenavano pogrom contro la popolazione cattolica: secondo loro l'Home Rule, oltre a determinare la fine della loro pretesa superiorità sociale sui 'selvaggi cattolici irlandesi', sarebbe equivalso al dominio diretto dell'odiato Papa di Roma.
Nel ventennio successivo il succedersi di Governi di Conservatori/Unionisti cancellarono la possibilità dell'Home Rule per l'Irlanda: il partito di Parnell continuò l'agitazione, parlamentare ed extraparlamentare, ma nel 1890 Parnell venne convenientemente messo fuori gioco da un tipico scandalo vittoriano (si scoprì che aveva una amante sposata), e il suo partito si spaccò, col concorso determinante della gerarchia della Chiesa cattolica irlandese, che aveva sempre mal sopportato il laicismo del 'protestante Parnell' e dei suoi alleati Repubblicani.
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