Agrigento
Geografia: altitudine m. 230 s.l.m. superficie
comunale kmq. 244,6. Agrigento sorge su un'altura presso la costa del mar di
Sicilia. E' un grande centro archeologico e turistico, oltre che centro
agricolo e industriale. I periodi migliori per visiare
la provincia sono la primavera inoltrata e la fine dell'estate quando il clima
è mite e permette un soggiorno distensivo.
Storia: splendido se pur breve a partire dal V secolo a.C. il ciclo
storico della colonia greca della quale Diodoro ci ha descritti il fasto e
l'opulenza. Fondata ca. il 583-580 a.C. da Geloi e Rodioti già presenti nel territorio (abitato del resto da
età preistorica, come dimostrano avanzi dell'Eneolitico
e dell'età del bronzo), sorse in posizione facilmente difendibile su due dei
colli rocciosi che dominano l'estesa regione e occupò anche gran parte della
pianura sottostante. Alla leggendaria figura del tiranno Falaride si devono
forse i primi ampliamenti territoriali di Akragas con
la sottomissione dei popoli vicini. Terone (488-473
a.C.) ne continuò l'opera conquistando Imera e scacciandone Trasillo,
il quale però spinse contro di lui Cartagine, Reggio
e Selinunte. Tuttavia gli eserciti collegati subirono
davanti ad Akragas una memorabile disfatta (480
a.C.), anche per l'appoggio dato a Terone da Gelone
di Siracusa, che veniva così a consolidare la sua egemonia sugli altri stati
isolani. La rivalità che ne nacque tra Akragas e
Siracusa sfociò in una guerra tra i successori Trasideo
e Ierone siracusano, conclusasi con la sconfitta e la
cacciata di Trasideo, l'istituzione della repubblica
e l'alleanza con Siracusa. Dopo un periodo di guerre a fianco dei Siracusani, un nuovo conflitto fra le due città circa il
446 a.C. terminò anche questa volta con la sconfitta di Akragas,
che da allora cessò dal partecipare attivamente alle vicende politiche e
belliche siciliane e seppe, con una prolungata neutralità, giungere a un alto
grado di floridezza che durò ininterrotto fino al 406-405, allorché una nuova
guerra con Cartagine portò all'abbandono e alla
devastazione della città. Ricostruita, Akragas si
ritrovò per necessità politiche ricongiunta a Siracusa, della quale seguì le
sorti. Sconfitto a Cronio Dionisio I, si vide privata
dai Cartaginesi di buona parte del suo territorio, nè si giovò molto della successiva vittoria di Timoleone al Crimisso; anzi, dopo
un periodo in cui fu nella sfera d'influenza cartaginese,
sconfitto nel 309 Amilcare all'Anapo, promosse una
lega di città siciliane che avrebbe dovuto fronteggiare tanto Cartagine che Siracusa, ma che Agatocle non tardò a
sconfiggere. Così, quando i Romani giunsero nell'isola, la città era di nuovo
alleata dei Punici e ben tre volte (nel 262 dai Romani, nel 255 dai Cartaginesi di Cartalone e nel
210 ancora dai Romani) Akragas ebbe a soffrire
assedio, devastazioni, saccheggi e deportazioni. Alfine, in definitivo possesso
di Roma, poté riprendere in parte l'antica floridezza economica.
Monumenti: Tempio della Concordia del V secolo A.C..
Tempio di Giunone Lacinia del V secolo a.C., con altare dei sacrifici. Tempio
di Ercole del VI secolo a.C.. Tempio di Giove
Olimpico costruito dai prigionieri cartaginesi nel V secol a.C., rimasto incompiuto. Quartiere Ellenistico
Romano: complesso di abitazioni con pavimenti a mosaici.
Musei: Museo Regionale Archeologico (Ctr. S.
Nicola): raccolta di materiale preistorico e di età greco-arcaica.
Museo Civico (p. del Municipio) contenente dipinti dal XIV al XVIII secolo,
sculture medievali e rinascimentali e pittura moderna. Museo 'Luigi Pirandello', Casa Natale Ctr.
Villaseta.
Fiere: Sagra delMandorlo e Festival
Internazionale del Folclore (febbraio). Festa di Persefone
(luglio-agosto). Gara automobilistica (settembre). Sei Giorni Velica di S.
Leone (agosto). Festa di S. Gerlando e Fiera Regionale del Giardino (febbraio).
Festa di S. Calogero (luglio).
Informazioni turistiche: Castello del Gattopardo (Palma di Montechiaro). A Palma di Montechiaro,
a sud di Agrigento, c è un angolo rimasto ancora in stile ottocentesco: il
castello del Gattopardo dei principi di Lampedusa, rimasto ancora ben
conservato con la torre proprio sul mare.
Gastronomia: Pasta coi broccoli, salsiccia al finocchio, carciofi
fritti, ravioli con la ricotta, capretto al forno, coniglio in agrodolce.
Vini: Cerasuolo, Marsala, Cannatelo,
Meligauro, Zibibbo, Verdello, Nerello,
Porto Palo, Torre Salsa e vini locali.
Artigianato: terracotta, mafaradde, botticelle
di legno, oggetti in sughero, tappeti, ferro battuto, vimini, legno intagliato.