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Dopo aver organizzato il riarmo
della Germania, Hitler si preparò a mettere in atto la conquista "dello spazio
vitale". Nel 1938 invase l'Austria, terra natale di Hitler, senza incontrare
resistenza, quindi l'estate dello stesso anno Hitler si volse alla
Cecoslovacchia per annettersi le regioni dei Sudeti, abitata da 3 milioni di
tedeschi. Questa volta
CARATTERISTICHE DEL CONFLITTO
1° settembre 1939,
l'esercito tedesco invase
Nella prima fase della
guerra, Hitler mise in atto la tattica della "Guerra Lampo"; che prevedeva di
colpire il nemico utilizzando contemporaneamente l'aviazione e le forze
corazzate. Alla fanteria che nella guerra del 1915-18 aveva causato la "guerra
di trincea", restava il compito di rastrellare il nemico sconfitto e di
consolidare l'occupazione del territorio. In questo modo
OPERAZIONE "LEONE MARINO"
Dopo la disfatta della Francia, Hitler
scatenò la sua offensiva contro
L'INTEVENTO ITALIANO: 10 GIUGNO 1940
Allo scoppio della guerra nel 1939, l'Italia
dichiarò la "non belligeranza". La firma del patto d'acciaio, non impegnava il
governo di Mussolini, avendo Hitler scatenato il conflitto senza informare l'alleato,
inoltre Mussolini riconosceva la totale impreparazione dell'esercito rispetto
alle più grandi potenze mondiali. Ma i successi militari della Germania, soprattutto
con la sconfitta della Francia, convinsero Mussolini a partecipare alla guerra;
così il 10 giugno 1940 l'Italia entrò in guerra contro
"OPERAZIONE BARBAROSSA": 22 GIUGNO 1941
Nonostante il patto di non aggressione del
1939, Hitler non aveva abbandonato il proposito di distruggere il comunismo
russo e di sottoporre ai tedeschi la razza "inferiore" degli slavi, così il 22
giugno 1941 diede inizio all'operazione Barbarossa coinvolgendo nella guerra
anche l'Italia. Il corpo di spedizione italiano era composto inizialmente da
62000 soldati, poi nel 1942 venne costruita l'ARMIR (Armata Italiana in Russia)
con 230000 uomini. Nei primi mesi dell'operazione il terzo Reich conquistò i
paesi del Baltico,
L'ENTRATA IN GUERRA DEGLI STATI UNITI "PEARL HARBOR"
Alla fine del 1941 mentre l'avanzata
tedesca si arrestava davanti alle città russe, la guerra si allargò nel
Pacifico. Il Giappone, continuava con successo la guerra, contro
1943: L'ANNO DELLA SVOLTA
Anche il fronte nord - africano venne conquistato dalle truppe inglesi che il 3 novembre 1942 sfondarono le linee italo - tedesche nei pressi di El-alamain in Egitto e proseguirono in un'avanzata che si concluse nel gennaio 1943 con la conquista della Libia . altre truppe anglo-americane, sbarcate in Marocco e in Algeria, (novembre 1942) penetrarono in Tunisia e costrinsero alla resa gli ultimi reparti dell'Asse stanziati in Nord-Africa. (maggio 1943).
I MOTIVI DELLA VITTORIA ALLEATA
Queste furono le ragioni che permisero agli alleati di volgere a proprio favore una guerra che sembrava perduta.
COOPERAZIONE ECONOMICA: La cooperazione economica si concretizzò nella legge '"AFFITTI E PRESTITI" varata dal presidente Roosevelt al fine fornire aiuti illimitati agli stati che difendevano gli Stati Uniti.
SOLIDARIETA' POLITICA nell'agosto 1941 Roosevelt e Churcill stilarono la "CARTA ATLANTICA" per fissare i principi di una politica comune. Essa proclamava la necessità di una guerra volta a distruggere il "nuovo Ordine" Nazifascista.
STRATEGIA MILITARE COMUNE Dal 1941 cioè dal momento in cui ASA e URSS entrarono in guerra, una comune strategia militare guidò le Nazioni Unite ad affrontare e sconfiggere separatamente le potenze dell'Asse.
L'INVASIONE DELL'ITALIA E
Dopo il vittorioso sbarco
angloamericano in Africa settentrionale, il 10 luglio 1943, iniziava lo sbarco
alleato in Sicilia; così in poco più di un mese, gli angloamericani occuparono l'intera
isola accolti trionfalmente dalla popolazione. Il fascismo precipitò nella
crisi definitiva, il paese considerava ormai definitiva la sconfitta a causa
dei bombardamenti che sulla città si erano intensificati dall'autunno 1942,
avevano mietuto molte vittime e ridotto in macerie fabbriche, porti, interi
quartieri; il numero degli sfollati aumentava; i turni di lavoro in fabbrica
erano durissimi; dovunque mancava cibo e riscaldamento. Nel marzo 1943 nelle
fabbriche del nord, gli operai scioperarono per protestare contro le disagiate
condizioni economiche; soli a prosperare erano i "pescecani, cioè coloro che
praticavano il mercato nero. Il 10
luglio fu bombardata Roma, fu tale lo sgomento che il papa Pio XII si recò nel
quartiere di S. Lorenzo a portare la sua parola di conforto. Il 25 luglio
1943 il Gran Consiglio del Fascismo votò
la sfiducia a Mussolini. Che era considerato dimissionario dalla carica di
primo ministro. Il re Vittorio Emanuele III nominò nuovo capo del governo il
maresciallo Pietro Badoglio, poi fece arrestare Mussolini che fu condotto a
Campo Imperatore sul Gran Sasso (Abruzzo). Badoglio dopo aver preso contatti
con gli Alleati, concordò con loro il 3 settembre 1943 "L'ARMISTIZIO DI CASSIBILE" in provincia di Siracusa. L'8
settembre 1943 annunciò pubblicamente che l'Italia aveva firmato l'armistizio, e
si era arresa agli angloamericani. La reazione tedesca alla firma dell'armistizio
fu immediata. 20 divisioni della Wehrmacht
occuparono militarmente la penisola. Il re e Badoglio abbandonarono Roma e si
rifugiarono a Brindisi sotto la protezione degli alleati. Mentre le forze
angloamericane iniziarono a salire verso il nord facendo registrare i primi
episodi di resistenza al nazismo, (a Napoli dal 27 al 30 settembre la
popolazione insorse e dopo 4 giorni di furiosi combattimenti gli insorti misero in fuga gli occupanti
tedeschi). Il 12 settembre 1943 un commando di paracadutisti, tedeschi liberò Mussolini dalla sua prigione
sul Gran Sasso. Dopo un incontro con Hitler, in Germania, Mussolini tornò in
Italia e rinnegò la monarchia accusata di tradimento, fondò il 23 settembre
1943 "
Le regioni centromeridionali, sotto il controllo degli angloamericani con la monarchia e il governo Badoglio.
Il nord con la repubblica di Salò sotto il dominio tedesco.
Questa divisione era assegnata dalla "LINEA GUSTAV" su cui si erano attestate le difese tedesche. Passava per l'abbazia di Cassino che venne completamente distrutta nei combattimenti della primavera del 1944. Nel gennaio 1944, gli alleati sbarcarono ad Anzio, ma riuscirono a raggiungere Roma solo il 4 giugno 1944 costringendo i tedeschi a ripiegare verso il nord. Le armate di Fuhrer si attestarono allora nella "LINEA GOTICA" che univa il Tirreno e l'Adriatico all' altezza delle città di Rimini e Forte Dei Marmi.
IL CNL E
Mentre gli angloamericani risalivano lentamente la penisola, ricacciando sempre più a nord gli occupanti tedeschi, nell'Italia settentrionale si combatteva una sanguinosa guerra civile, tra i partigiani e le brigate nere della repubblica di Salò: come movimento politico e militare organizzato, la resistenza italiana nacque il 9 settembre 1943 per volontà dei partiti antifascisti. Il coordinamento della resistenza nell'Italia settentrionale, era diretto dal generale Raffaele Cadorna, da Luigi Longo del PCI e da Ferruccio Parri del partito d'azione. Lo scopo prioritario della resistenza era la liberazione del Paese dal Nazifascismo attraverso il Comitato di liberazione nazionale (CNL) formato dai rappresentanti dei partiti antifascisti. Ai primi gruppi costituiti da soldati dell'esercito regio si affiancarono altri movimenti spontanei nati dalla rivolta contro le barbarie naziste e la rovina provocata da Mussolini. La lotta partigiana fondata su sabotaggi, attentati nelle città, attacchi alle vie di comunicazione, non fu indebolita dalle deportazioni, dalle torture e dai massacri civili compiuti dai tedeschi:
I fratelli Cervi, membri della resistenza furono fucilati il 28 dicembre 1943;
Il 24 marzo 1944 il colonnello Kappler ordinò la fucilazione di 335 persone come ritorsione, perché in un attentato erano stati uccisi in via Rasella a Roma 33 tedeschi. L'esecuzione avvenne alle fosse Ardeatine alla periferia di Roma;
Il 12 agosto
Il 28-29 ottobre
Infranta la "LINEA GOTICA", le forze alleate dilagarono nella pianura padana, mentre le città insorgevano contro le forze tedesche. Il 25 aprile 1945, il CLN proclamò l'insurrezione generale dell'Italia settentrionale liberando le grandi città dai nazifascismi (Milano Genova). Mussolini catturato sul lago di Como mentre cercava di rifugiarsi in Svizzera, fu fucilato insieme all'amante Claretta Petacci per ordine del comitato di liberazione dell'Alta Italia. Il suo corpo fu esposto a Piazzale Loreto, a Milano dove i fascisti il 4 agosto 1944 avevano fucilato 15 patrioti.
LA "SOLUZIONE FINALE" DEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO
La campagna
antisemita del nazismo e dei suoi alleati, cominciata molto prima dello scoppio
della guerra, raggiunse il culmine negli
ultimi anni del conflitto mondiale. Dal 1943 Hitler diede inizio alla
"soluzione finale" che prevedeva lo sterminio di tutti gli ebrei in Europa.
Nelle grandi città controllate dal III Reich vennero costituiti dei ghetti dove
venivano ammassati i cittadini ebrei in attesa della deportazione nei campi di
sterminio. Intanto i beni degli ebrei furono incamerati dall'esercito tedesco.
I deportati furono spogliati di tutti i loro
averi personali: orologi, gioielli e persino dei denti d'oro. L'Europa centro
orientale fu costellata di lager: AUSCHWWITZ BIRKENAU, TREBLINCA, MAUTHAUSEN,
DACHAU, sono tra i luoghi più famosi dove si consumò uno dei maggiori genocidi
della storia, in cui 6.000.000 di ebrei furono eliminati nelle camere a gas e
poi bruciati nei forni crematori. I 6 milioni di deportati giunsero dai paesi
occupati, su carri bestiame in condizioni disumane. Non tutti i deportati venivano portati direttamente nelle
camere a gas; alcuni morirono per pesantissimi lavori ai quali erano costretti
dalle imprese gestite dalle SS; altri morirono in
seguito agli esperimenti medici. Il regime di terrore fu esteso anche all'occidente
europeo, dove ogni tentativo di ribellione, fu punito sanguinosamente. In
Italia furono allestiti due campi di concentramento: uno nella Risiera di S. Sabba
nei pressi di Trieste; l'altro a Ferramonti di Tarsi tra Cosenza e
LO SBARCO IN NORMANDIA (6 GIUGNO 1944) E IL CONTROLLO DEL TERZO REICH
Mentre in Italia la lotta
partigiana impegnava le forze tedesche, Roosevelt, Stalin e Churcil si incontrarono
a Theeran per decidere l'ultimo atto di guerra in Europa. Si stabilì di aprire
un fronte nella Francia settentrionale sorprendendo i nazisti con lo SBARCO IN
NORMANDIA. Il 6 giugno 1944 passato alla storia come il D-day (il giorno più
lungo) ebbe inizio l'operazione "OVERLORD". La superiorità sui tedeschi era
schiacciante, ma il successo fu raggiunto solo dopo aspri combattimenti e
perdite da entrambi le parti. Parigi insorse il
18 agosto ed accolse le truppe guidate da De Gaulle. Intanto i
partigiani del maresciallo Tito liberavano
L'ARMA ATOMICA E
Finita la guerra in Europa, si
continuava a combattere nell'Oceano Pacifico; il Giappone, infatti, nonostante
le sconfitte continuava a resistere per evitare la resa senza condizioni
impostagli dagli alleati. Vi furono dei contatti tra le diplomazie per porre
fine alle azioni militari, ma non si era giunti ad alcuna conclusione. Intanto
a Los Alamos, nel nuovo Messico, un gruppo di scienziati tra cui un fisico
italiano Enrico Fermi, aveva messo appunto il più micidiale strumento di
distruzione mai concepito:
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