Adolf
Hitler
Signori,
il Male
Figlio di un padre autoritario e repressivo, Adolf
Hitler nasce nella piccola cittadina austriaca di Braunau am Inn nel 1889. La
precoce morte della madre (a cui era estremamente legato), inoltre, lascia
profonde ferite nel suo animo.
-*-Iscrittosi
alla scuola Reale di Linz, è un allievo problematico e dal rendimento non certo
brillante. Fatica ad integrarsi, a studiare e ad avere un rapporto armonico con
studenti e professori. Il risultato di questo disastroso 'iter'
scolastico è che di lì a qualche anno abbandona l'istituto. Si trasferisce
allora a Vienna cercando di entrare all'Accademia di Belle Arti, spinto da
certe velleitarie tendenze artistiche (testimoniate anche da numerosi quadri).
L'Accademia però lo respinge per ben due anni consecutivi, generando in lui
notevole frustrazione, alimentata anche dal fatto che, non possedendo una
licenza superiore, è impossibilitato a iscriversi alla facoltà di Architettura,
possibile nobile ripiego alle bocciature in Accademia.
*Il suo quadro psicologico, così, tende a farsi preoccupante. Sono anni bui,
segnati fra l'altro da episodi di vagabondaggio e di isolamento sociale (senza
contare il grave decadimento fisico a cui questo stile di vita lo stava
conducendo). Si racconta che girasse, ironia della sorte, nei ghetti ebraici
come un fantasma, vestito di un soprabito nero e sformato (donatogli da un
occasionale amico ebreo) ed estremamente trascurato nell'aspetto.
-*-Negli anni di Vienna,
comincia a sviluppare il suo odioso e ossessivo antisemitismo. Per campare,
deve rassegnarsi a fare l'impiegato, mentre nel tempo libero discute di
politica con amici e conoscenti, con una veemenza tale da lasciare spesso
esterrefatti gli interlocutori. I suoi discorsi, spesso fluviali e monologanti,
sono contrassegnati da estrema decisione, punti di vista privi di sfumature e
da un'esaltazione della violenza come -soluzione per i problemi che affliggono
la società.
-*-In particolare, contesta
ferocemente le teorie marxiste e bolsceviche, soprattutto per
il loro rifiuto dei valori borghesi e capitalistici. Il solo sentir parlare di
comunismo gli provoca crisi isteriche. A odio si aggiunge odio quando scopre
che tra i principali fautori e divulgatori di tali idee si cela gran parte
dell'intellighentia ebraica. Nel suo delirio, comincia ad addossare agli ebrei
le colpe più assurde. Di essere internazionalisti e materialisti (quindi contro
la supremazia dello stato nazionale), di arricchirsi a scapito dei cittadini di
altre religioni, di minare la supremazia della razza tedesca nell'Impero, ecc.
Nel 1913 decide di partire per Monaco e nel 1914, dinanzi al Consiglio di
revisione a Salisburgo, viene riformato per cattive condizioni di salute.
Quando, il 1° agosto 1914, c'è la dichiarazione di guerra, Hitler è addirittura
felice e non vede l'ora di partecipare all''impresa'. Scoppiata
quindi la prima guerra mondiale si distingue sul campo guadagnandosi numerosi
riconoscimenti militari. Nel 1918 però la Germania viene sconfitta e la cosa lo getta nello
sconforto. Naufragavano quell'Impero e quella vittoria, per i quali aveva
appassionatamente combattuto per quattro anni. Bisogna rilevare, per una
comprensione maggiore della cause che porteranno la Germania a scatenare il
successivo conflitto e per capire fino a che punto egli fosse in grado di
intercettare gli umori dei suoi connazionali, che questo senso di frustrazione
e di umiliazione per la sconfitta era comune a tutti i tedeschi del tempo.
-*-Successivamente, sempre a
Monaco (siamo nel 1919), inizia la sua attività politica vera a propria
costituendo l'anno seguente il Partito Nazionalsocialista dei lavoratori
tedeschi (NSDAP). Gli esordi sono burrascosi, tanto che in seguito alle sue
attività di agitatore viene arrestato. Durante la prigionia scrive il
'Mein Kampf' orrendo manifesto della sua ideologia, infarcita di
nazionalismo, razzismo, convinzioni circa la superiorità di una presunta
'razza ariana', odio contro ebrei, marxisti e liberali. Scarcerato dopo
soli 9 mesi, torna alla guida del NSDAP. La grande crisi economica del 1929
permette a Hitler e al suo movimento di far leva sul malcontento di alcune
frange della popolazione esasperate da disoccupazione e tensioni sociali. Alle
elezioni del 1930 il suo partito cresce di molto guadagnando oltre un centinaio
di seggi in parlamento. Intanto Hitler impiega le sue camicie brune, una vera e
propria organizzazione paramilitare, negli scontri di piazza. L'ascesa del
nazismo è iniziata.
-*Nel 1932 Hitler perde le elezioni per pochissimi voti ma l'anno seguente il
partito nazista è già il primo partito della Germania. Il consolidamento del
potere di Hitler avviene con l'eliminazione degli avversari all'interno e
all'esterno del partito. Come primo provvedimento dichiara fuorilegge il
partito comunista arrestandone i leader principali, poi scioglie tutti i
partiti tranne il NSDAP. Nel 1934, nella celebre quanto sanguinaria e
terrificante 'notte dei lunghi coltelli' fa eliminare con un massacro
oltre un centinaio di camicie brune, divenute scomode e di difficile controllo.
L'anno seguente ottiene il potere assoluto proclamandosi Fuhrer (capo supremo
del Terzo Reich), e istituendo un apparato militare di controllo e repressione
di burocratica ferocia. A capo di questo apparato vi sono le famigerate SS che,
insieme alla Gestapo (polizia di Stato con pieni poteri), istituirono il
sistema dei campi di concentramento per eliminare gli oppositori.
-*-Le persecuzioni cominciano
a colpire con virulenza gli ebrei espulsi in massa dai loro incarichi
lavorativi e, con le leggi antirazziali del 1935, privati della cittadinanza
tedesca e in seguito deportati nei campi di sterminio. Sul piano della politica
estera il programma prevedeva l'unione di tutte le popolazioni germaniche in
un'unica grande nazione con il compito di colonizzare l'Europa e distruggere i
sistemi comunisti. Alla luce di questo progetto imperialista, nonostante i
patti internazionali, Hitler comincia una corsa al riarmo, mentre in
contemporanea stringe un Patto d'Acciaio prima con Mussolini e in seguito con il Giappone.
-*Nel 1939 si annette l'Austria con un colpo di mano ancora in qualche modo
'politico' (ossia con il consenso sostanziale degli stessi austriaci)
mentre Francia e Inghilterra, quasi stordite, rimangono a guardare. Senza più
freni inibitori e in preda ad un delirio di onnipotenza, invade la Polonia, malgrado avesse
stipulato un patto di non aggressione poco prima, poi la Cecoslovacchia. A
quel punto, le potenze europee, conscie dell'enorme pericolo che si andava
profilando, dichiarano finalmente guerra alla Germania, ormai però
preparatissima alla guerra, suo reale e nient'affatto recondito scopo.
-*-Scoppia dunque la
cosiddetta seconda guerra mondiale. In un primo momento, fra l'altro, stringe
paradossalmente alleanza con la
Russia di Stalin (il celebre patto Molotov-Ribbentrop),
patria degli odiati bolscevichi. Nel 1940 invade la Francia mentre De Gaulle si rifugia in Inghilterra per
organizzare la resistenza, poi l'Africa del Nord. L'avanzata della Germania a
questo punto sembra inarrestabile. Solo l'Inghilterra, forte di un
'alleato' naturale come la
Manica, che tante volte l'ha protetta anche in passato,
ancora resiste e anzi sconfigge un primo tentativo di invasione di Hitler.
-*-Nel 1941, in preda alle sue
mire espansionistiche e nonostante i patti che aveva stipulato con l'URSS
decide di invadere anche la
Russia. Sul fronte europeo la Germania è impegnata
anche nella difficile e logorante guerra con l'Inghilterra, un vero osso duro,
ma stranamente Hitler trascura e relega in secondo piano questo conflitto.
Inizialmente poi, la campagna di Russia sembra a lui favorevole e l'avanzata
tedesca vittoriosa e inarrestabile. I contadini russi attuano però una
strategia difensiva di grande intelligenza, bruciando ogni cosa dietro di sè in
attesa dell'arrivo del grande inverno russo, sapendo che è quest'ultimo il
vero, importante alleato. Intanto, inaspettatamente gli USA entrano in guerra in
difesa dei Russi. La Germania
si trova dunque ad essere attaccata su due fronti, ad Est dai Sovietici e a
Ovest dagli Alleati. Nel 1943 avviene la disastrosa ritirata dalla Russia, poi
la perdita dei territori africani; gli alleati sbarcavano poi in Normandia e
liberavano la Francia
(1944). Il Giappone veniva bombardato con le armi atomiche e costretto in
questo modo alla resa.
-*-Nel 1945 il cerchio di
fuoco si chiude intorno a Berlino. Nel 1945 Hitler, sconfitto ed isolato nel
bunker della Cancelleria dove tenta ancora una strenua difesa, si toglie la
vita dopo aver sposato la sua amante, Eva Braun (suicida anch'essa insieme a
lui), e redatto le sue ultime volontà. I loro cadaveri, frettolosamente
bruciati dopo essere stati cosparsi di benzina, saranno rinvenuti dalle truppe
sovietiche.