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La Prima Guerra Mondiale
Lo scoppio della guerra-1914
Il 28 Luglio del 1914 scoppia la prima guerra mondiale, la scintilla dalla quale nacque la prima guerra mondiale scoccò il 28 Giugno del 1914 quando un nazionalista serbo assassinò a Sarajevo l'Arciduca Francesco Ferdinando. L'attentato era avvenuto in territori austriaco ma tuttavia, il governo di Vienna attribuì la responsabilità alla Serbia, ritenuta in seguito una minaccia per la stabilità dell'impero. Il 23 Luglio l'Austria dichiarò guerra alla Serbia. Si innescò così una veloce reazione a catena, infatti
- Il 30 Luglio
- Il 1° Agosto
- Il 3 Agosto sempre
Lo stesso 3 Agosto l'Italia si dichiara neutrale, dividendosi in due parti i "neutralisti" e gli "interventisti".
Tra i cosiddetti "neutralisti" facevano parte:
I cattolici.
I socialisti.
Invece tra gli "intervenisti" c'erano:
Il re Vittorio Emanale III, favorevole alla guerra perché convinto che avrebbe potuto portare un rafforzamento internazionale.
I democratici, a favore di una guerra contro l'Austria per portare il Trento e il Trentino sotto il dominio italiano.
L' Italia entra in guerra-1915
Alla Germania e all'Austria si affiancarono
anche
Con la neutralità dell'Italia tutte le nazione cercavano, tramite trattative, di convincere l'Italia di entrare in guerra al suo fianco. Le trattative si conclusero il 26 Aprile del 1915 con il Patto di Londra, con il quale l'Italia si impegnava a scendere in guerra entro un mese in cambio di importanti concessioni territoriali. Il 24 Maggio del 1915 l'Italia scende in guerra dichiarando guerra all'impero austro-ungarico ma non alla Germania (lo farà successivamente l'8 Agosto del 1916).
Nel 1915 le forze dell'Intesa tentarono di spezzare le linee austro-germaniche. I francesi attaccarono ripetutamente senza conseguire nessun risultato significativo.
Terzo anno di guerra-1917
Anche se la prima guerra mondiale fu combattuta prevalentemente in Europa, la guerra fu nominata mondiale perché vi parteciparono vari paesi extraeuropei
- Il Giappone condusse una guerra in modo autonomo,
occupando alcune isole del Pacifico e mirando soprattutto a espandere la
propria influenza sulla Cina, ma
l'appoggio inglese per
-
Il 1
Febbraio del 1917 gli Stati Uniti dichiararono guerra alla Germania e
all'Austria-Ungheria.Nel 1917 erano ormai tre anni che la guerra proseguiva e
ancora non se ne intravedeva la fine. I soldati erano stanchi di essere mandati
allo sbaraglio in attacchi che non servivano ad altro se non a fare migliaia di
morti; inoltre la dura disciplina imposta dai comandi militari era sempre meno
tollerata. Il malumore cresceva sempre di più ed è proprio in questo anno che
in tutti gli eserciti sfociarono una serie di ammutinamenti. In Russia le
proteste contro la guerra e il governo repressivo dello zar sfociarono nello
scoppio di una rivoluzione. Il 12 Marzo del 1917 il Palazzo d'Inverno, simbolo
del potere zarista, fu preso d'assalto e lo zar deposto. Un governo proprio
tentò per alcuni mesi di reggere il paese fino a quando i bolscevichi guidati
da Lenin diedero vita a un'insurrezione che li portò alla presa del potere.
In quei giorni Armando Diaz sostituì Cadorna al comando: il nuovo generale migliorò il trattamento dei soldati e seppe alimentare il loro sentimento nazionale, valorizzando il sacrificio come elemento essenziale per la difesa della patria.
Verso la fine del conflitto-1918
Nel Gennaio del 1918 il presidente americano Wilson presentò un documento, chiamato i 14 punti, che sintetizzava le ragioni dell'intervento statunitense e stabiliva i principi che avrebbero dovuto ispirare la futura pace. In tal modo il governo americano intendeva distinguersi come una guerra democratica, cioè per scopi non di conquista e di espansione imperialistica, ma piuttosto di difesa e diffusione della democrazia. Di fatto, l'ingresso degli USA nel conflitto riequilibrarono gli schieramenti dopo l'abbandono russo e segnava un punto di svolta nei rapporti internazionali.
Alla fine di Ottobre l'esercito italiano, grazie al generale Diaz, conquistò una decisiva vittoria a Vittorio veneto. Nel giro di pochi giorni le truppe italiane entravano a Trento e Trieste e portavano l'Austria a firmare l'armistizio del 4 Novembre 1918.
Successivamente anche
Alla fine del 1918 tutte le nazioni attraversavano una difficilissima situazione economico-sociale, infatti tutte le risorse erano state impegnato per lo sforzo bellico. I commerci erano fermi, le campagne improduttive, le industrie assorbite dalla produzione militare. Solo gli USA uscirono dal conflitto non indeboliti, anzi, essendo creditori di molti paesi ed esportatori di alimenti e materiali di ogni genere, ne uscirono tecnologicamente e produttivamente rafforzati.
L'Austria-Ungheria fu obbligata a smilitarizzare l'esercito e a smembrare l'impero, formando così diversi Stati.
Il 28 Aprile del 1919, su ordine del presidente Wilson, fu creata la società delle Nazioni, prima organizzazione politica sovranazionale permanente. Il suo compito principale consisteva nel mantenimento della pace, ma l'unico strumento per mantenere tale pace era rappresentanto dal ricorso alle sensazioni economiche. La pace si rilevò largamente imperfetta, incapace di creare un equilibrio duraturo.
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