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La prima giovinezza
Garibaldi, l'eroe più popolare del Risorgimento italiano che fu uno dei fattori principali dell'unità d'Italia, nacque a Nizza il 4 Luglio 1807 da Domenico di Chiavari, e Rosa Raimondi, di Loano. Il padre possedeva una tartana, con la quale praticava il cabotaggio.
Egli tuttavia avrebbe voluto avviare Giuseppe, suo secondogenito, per una
carriera come avvocato o medico, o anche prete. Il figlio, però, amava poco gli
studi e prediligeva gli esercizi fisici e la vita sul mare. Vedendosi
contrariato dal padre nella sua vocazione marinara, tentò di fuggire per mare
verso Genova con alcuni compagni; ma fu fermato e ricondotto a casa. Il padre
si decise a lasciargli seguire la carriera marittima ed egli la cominciò come
mozzo a 15 anni. Durante uno dei suoi viaggi, a Taganrog (mare d'Azov) , fece
amicizia con un affiliato alla Giovine Italia, la società segreta fondata da
Mazzini, alla quale egli stesso si iscrisse con il nome di Borel, spintovi dai
suoi sentimenti patriottici.
Nel 1833, dopo essersi incontrato a Marsiglia con Mazzini, si arruolò nella marina sarda per il servizio di leva marittima; fu allora incaricato di predisporre un'insurrezione a Genova, contemporaneamente ai moti mazziniani in Savoia; ma Garibaldi non riuscì ad avere contatti con i suoi compagni, sicché dovette fuggire a Marsiglia dove venne a conoscenza della sua condanna a morte per tradimento(1834).
GLI ULTIMI ANNI
La liberazione di Roma nel 1870,
non vide presenti le camicie rosse che tanto sangue avevano versato per quella
città. Nell'ottobre si mise al sevizio della Francia conquistando Digione.
Dopo la sconfitta francese rientrò in Italia dedicandosi alla vita politica
appoggiando le idee della sinistra; in questo periodo scrisse anche un poema e
4 romanzi e le Memorie, tutti di carattere autobiografico.
Il 26 gennaio 1880 - ottenuto finalmente l'annullamento del matrimonio con la Raimondi - sposò Francesca Armosino dalla quale aveva già avuto 3 figli: Clelia, Teresita e Manlio. All'inizio del 1882 fece un viaggio in Sicilia accolto con enorme entusiasmo; pochi mesi più tardi, il 2 giugno, si spegneva a Caprera al cospetto di quel mare ch'egli aveva tanto amato.
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