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IL CONGRESSO DI VIENNA
A Vienna, dal 1 novembre 1814 all'8 giugno 1815 si riunirono a congresso le 'potenze' che avevano sconfitto Napoleone I: Gran Bretagna, Impero Asburgico, Prussia e Russia, fra i quali riuscì a inserirsi, contro la loro volontà, il rappresentante francese Charles de Talleyrand, che ebbe un ruolo di primo piano.
Il compito era quello di costruire un nuovo ordine europeo dopo la Rivoluzione francese e il periodo napoleonico.
I PRINCIPI. I principi applicati furono due:
Il principio di equilibrio: vale a dire che nessuna potenza poteva rafforzarsi troppo rispetto alle altre
Il principio di legittimità: secondo il quale era giusto restituire il trono ai sovrani che governavano prima del sovvertimento napoleonico (Ferdinando VII di Borbone in Spagna, Fedinando IV di Borbone a Napoli, Pio VII nello Stato della Chiesa e Luigi XVIII in Francia).
Il congresso cercò dunque di contrastare ovunque le idee della Rivoluzione francese: da ciò la svolta inaugurata da quel momento ha preso il nome di Restaurazione, nel senso di ritorno all'antico.
IL NUOVO ASSETTO ITALIANO. Il perno della situazione europea era ora l'Austria, rappresentata da Metternich, che ottenne tutti i territori perduti e soprattutto nella penisola italiana il suo controllo risultava quasi totale:
La Repubblica di Venezia (cancellata dopo ilTrattato di Campoformio) entrò nel nuovo Regno Lombardo-Veneto
Il ducato di Parma e Piacenza, quello di Modena e di Toscana furono tutti affidati a sovrani della famiglia Asburgo
L'Austria mantenne una forte influenza sul Regno delle due Sicilie
A parte lo Stato Pontificio, solo il Piemonte (Regno di Sardegna) era di fatto immune dalla tutela austriaca.
LA SANTA ALLEANZA. Ai margini del Congresso, lo zar russo, Alessandro I, si fece promotore di un accordo che prese il nome di Santa Alleanza, a cui aderirono l'imperatore austriaco Francesco II e il re di Prussia Guglielmo III
I tre sovrani cristiani (uno ortodosso, l'altro cattolico, il terzo protestante) si impegnavano a ostacolare le idee liberali, considerate nemiche della religione e dell'ordine costituito.
La Santa Alleanza, nei decenni successivi, si rivelerà un vero e proprio strumento di polizia internazionale e, in sostanza, il simbolo delle forze della reazione in Europa.
PREGI E LIMITI DEL CONGRESSO. Il merito del Congresso fu quello di riuscire a mantenere per qualche decennio l'equilibrio in Europa. La Gran Bretagna, rassicurata dall'ordine e dall'equilibrio europeo, puntò da quel momento ad ampliare il proprio ruolo coloniale e a rafforzare il suo carattere di grande potenza marittima e commerciale
Il limite fu quello di non parlare nè di popoli nè di identità nazionali: infatti le aspirazioni a una maggiore libertà e, nel caso di Italia, Polonia, Germania e area balcanica, all'autonomia e all'indipendenza nazionale erano sempre più diffuse e non più comprimibili.
Esse sarebbero emerse negli anni a venire, fino ad esplodere nella 'rivoluzione europea' del 1848.
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