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I NERI
D'AMERICA LOTTANO CONTRO
La popolazione nera d'America, pur avendo ottenuto il diritto di voto nel 1870 dal presidente A. Johnson, alla fine della seconda guerra mondiale era ancora fortemente discriminata. Molti Stati del Sud avevano introdotto nelle loro legislazioni alcuni regolamenti che di fatto impedivano ai neri di votare: per poter ottenere il diritto di voto occorreva saper leggere e scrivere.
Poiché la grande maggioranza dei neri era analfabeta, dal momento che i governi non costruivano scuole per i neri e a essi era vietato frequentare gli istituti riservati ai bianchi, l'esercizio del diritto di voto veniva annullato. Alla popolazione nera era inoltre vietato entrare negli esercizi pubblici e negli scompartimenti ferroviari riservati rigorosamente ai bianchi (sistema della segregazione razziale, cioè isolamento).
Essi svolgevano i lavori meno retribuiti e più umili, e, a parità di lavoro, percepivano un salario inferiore a quello dei bianchi.
Quando però, durante la seconda guerra mondiale, fu introdotto il servizio militare obbligatorio, centinaia di migliaia di neri parteciparono alla guerra in posizione di parità con i bianchi. La nascita dei movimenti di liberazione e d'indipendenza nei continenti asiatico e africano fece inoltre nascere nelle comunità nere americane una maggiore coscienza sociale rispetto ai diritti ancora negati.
Nel 1954
I MOVIMENTI PER L'UGUAGLIANZA: DALLA NON-VIOLENZA AL "POTERE NERO".
Il pastore protestante Martin Luther King improntò la
sua azione sulla strategia della non-violenza in nome della fraternità
cristiana. Egli trasformò la protesta spontanea dei neri, per ottenere il
riconoscimento dei diritti civili e politici, in un movimento organizzato
attraverso manifestazioni pacifiste, marce di protesta e azioni di
disobbedienza civile. Nel 1964, per la sua azione ricevette il premio Nobel per
la pace, ma i razzisti lo assassinarono nel
Un' altra componente del movimento di liberazione dei neri furono i Black Muslims (musulmani neri). Essi si riallacciavano alla tradizione africana dell'islamismo, rivalutando il nazionalismo nero. Erano convinti che la strada della non-violenza non fosse uno strumento sufficiente per ottenere i diritti negati quindi proposero una lotta diretta e armata contro la società dei bianchi.
Dai Black Muslims si staccò Malcom X con un programma più ampio, che prevedeva la solidarietà etnica dei neri americani con i neri africani e con tutti i popoli sottomessi dal colonialismo. Secondo Malcom X la lotta dei neri non doveva limitarsi a richiedere i diritti civili, ma doveva trasformarsi in lotta per i diritti umani. Anche Malcom Xfu assassinato nel 1965. dopo la sua morte, nel 1966 nacque il Partito delle Black Panthers (pantere nere) con un programma politico preciso: l'unica alternativa per i neri era il recupero della loro dignità attraverso una lotta rivoluzionaria contro l'organizzazione statale americana e la società capitalistica.
Music in the U.S.A. is very exciting and varied. Turn on the radio and you will hear pop songs, jazz, opera, folk, country or classical music. Music is an important subject in schools where many children learn to play a musical instrument. Young people form pop or folk groups with friends, or they sing in church. Music is part of the American culture.
Negro slaves sang religious chants while working on the plantations and pioneers played ballads around camp fires. Hundreds of songs were written in praise of America or to protest against social injustice or war.
Many important music styles were born in the U.S., like jazz, rock'n' roll, or country rap music. Even the idea of advertising a product on television to the music of a jingle was born in America.
SOME AMERICAN MUSIC FORMS
Folk music is the oldest music tradition in the world. The word "folk" means "people" and folk music is simply composed by ordinary people. American folk songs are about the life of workers in the country or in towns, or they are simple religious songs that are sung in church.
Jazz was born at the end of the 19th century in the southern states. It is the music of black people who had once been slaves. It is a mixture of hymns, work songs and the African folk music of their ancestors.
New Orleans, Louisiana, was the first home of jazz, which is now popular all over the world.
Negro spirituals (or: gospel songs) were sung by slaves on the plantations. They usually tell biblical stories in very simple language and have repetitive and easy tunes.
Rock'n' roll was born in the 1950s. It combined black and country music, but it was intended for dancing, so rythm was the main element. Elvis Presley was the singer who made rock'n' roll famous all over the world. Thousands of people visit his house in Memphis, Tennessee, every year.
One of the most exciting developments in American pop music in recent years is rap. Rap is a form of music where the singer speaks the words over rhythmic music. It is usually performed by black artists and the songs often protest against racism and police brutality. The singers generally have unusual names and the language they use in their songs is full of slang expressions that are popular in black communities in the US.
1962 - I FAVOLOSI BEATLES
Il lancio dei "Fab Four", i "favolosi quattro" giovanissimi di Liverpool, nel firmamento delle star della musica internazionale avvenne nel 1962 con l'uscita del singolo Please Please me. Il brano si piazzò subito ai vertici dell'hit parade britannica, conquistando gli ascoltatori per la sua freschezza e originalità. Il successo fu consolidato da I want to hold your hand, un pezzo accattivante che scalò rapidamente le classifiche internazionali. Se negli anni Cinquanta la colonna sonora della gioventù era stato il rock'n roll "fisico" di Elvis Presley, una vera bomba che sconvolse il conformismo imperante dell'epoca, negli anni '60 fu il sound dei Beatles a imprimere una svolta nei gusti del pubblico, stanco ormai anche della brillantina di Elvis. Ritmi più grintosi, freschi e innovativi, look dalla presa immediata (celeberrima la pettinatura "a caschetto", quasi un marchio di fabbrica), ironia: questo il mix che conquistò alla band milioni di fan in tutto il mondo.
Non va infatti dimenticato che i Beatles (in inglese "scarafaggi") furono il primo gruppo britannico a riscuotere un clamoroso successo anche negli USA, aprendo la strada a quella che i media definivano "british invasion". La loro partecipazione nel 1964 al popolare programma televisivo Ed Sullivan Show ebbe effetti dirompenti: i loro dischi balzarono in vetta alle classifiche e i concerti dal vivo suscitarono un tale entusiasmo, al limite del parossismo, da mettere in ombra qualsiasi evento musicale precedente. L'isterismo delle fan, gli svenimenti, gli appostamenti di ore davanti agli alberghi dove alloggiava il mitico quartetto, che contrassegnarono la tournée americana della band, fecero parlare di una vera e propria Beatlesmania.
Nei 10 anni di attività comune lo stile dei Beatles subì delle profonde trasformazioni, in linea con il mutare dei tempi. Dai brani orecchiabili come Please Please Me, Love Me Do, si passò a opere decisamente più complesse come quelle contenute nel'album Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band del 1967, dai testi raffinati e dalla struttura musicale caratterizzata dalla combinazione di tecniche e stili, dalla musica elettronica alle sezioni d'archi tipiche dei brani sinfonici.
Sperimentatori attenti all'evoluzione del gusto, i Beatles
tentarono anche l'avventura del cinema, traducendo in immagini le suggestioni
dei loro brani più famosi (come Yellow
Submarine), dando vita a interessanti e vivaci contaminazioni di musica,
immagini e cartoni animati. E poi furono anche la prima band della storia della
musica pop a fondare una propria casa discografica,
Dopo lo scioglimento del gruppo nel 1970, i quattro intrapresero carriere da solisti più o meno fortunate. Nel 1980, cinque colpi di pistola esplosi da uno squilibrato misero fine alla vita dell'amatissimo leader della band, John Lennon, ma non alle pressioni delle case discografiche e dei fan per la riunificazione dei Beatles.
I tre componenti superstiti della band hanno suonato per l'ultima volta insieme nel 1955, incidendo un brano inedito di Lennon, Free as a bird.
GLI HIPPY
Lo scontento e il disagio delle nuove generazioni, pur
evidenti e in un certo senso drammatici, non erano però sostenuti da una forte
consapevolezza ideologica. Il rifiuto del modello di vita dominante, non
accompagnato da un progetto alternativo, finiva per consumarsi di solito in una
sorta di sterile protesta o in una vana e confusa ricerca esistenziale. A
cambiare almeno parzialmente la situazione fu, agli inizi degli anni '60, il
movimento degli hippy (coloro che hanno mangiato la foglia), sorto non a caso
in uno dei più opulenti stati americani,
Consapevoli di questo stato di cose milioni di ragazzi
americani, percercare di sfuggire al pericolo che sentivano incombere su di
loro, misero in atto comportamenti ostentatamente anticonformisti, chiedendo a
gran voce il diritto di realizzare un'esistenza libera dalla schiavitù del
lavoro, dei consumi e del denaro. Gli hippy si lasciarono crescere i capelli in
modo disordinato e vestirono abiti assolutamente inconsueti, spesso di foggia
orientale (larghe tuniche dai colori sgargianti, papaline, sandali, ecc.).
Riuniti in folti gruppi fuori dalle grandi città, presero a condurre
un'esistenza nomade e promiscua, di tipo comunitario, predicando l'amore e il
diritto dell'uomo a una vita libera dalla violenza della guerra e dalle istituzioni, negando la
legittimità delle discriminazioni razziali, vantando l'uguaglianza dei sessi.
"Fate l'amore, non la guerra" divenne lo slogan universalmente noto di questi
giovani sempre in viaggio per l'America, capaci di vivere con risorse
economiche limitatissime, immancabilmente accompagnati dalle loro strepitanti
chitarre. La musica fu infatti uno degli aspetti più tipici e importanti
dell'esperienza esistenziale degli hippy, che trasferirono nelle loro canzoni
gli ideali pacifisti di cui erano sostenitori. Nell' agosto del
Purtroppo la breve storia di questo movimento fu strettamente legata alla droga, in particolare all' LSD, come dimostrarono in modo impressionante le morti per overdose, avvenute all'inizio degli anni Sessanta, dei tre miti della musica hippy: Janis Joplin, Jini Hendrix e Jim Morrison.
Al di là dei loro aspetti più pittoreschi e magari discutibili (come, appunto, l'uso degli allucinogeni), bisogna riconoscere che i giovani contestatori americani seppero cogliere, pur in forme talora confuse, quanto di più negativo esprimeva il modello sociale americano. A loro merito va ascritta inoltre la decisa reazione al retorico patriottismo con cui il governo degli USA tentava di giustificare la sempre più cruenta guerra del Vietnam, che essi contestarono fermamente, anche se con metodi magari bizzarri.
1968 -
PRAGA,
Le prime manifestazioni studentesche e le critiche delle associazioni di intellettuali verso la politica del Partito comunista determinarono nell'autunno del 1967 aspre discussioni all'interno del Partito stesso, che si risolsero, all'inizio del 1968, con la nomina a primo ministro di Alexander Dubcek. Insediandosi il 5 gennaio il governo Dubcek diede subito inizio al "nuovo corso" riabilitando, come primo atto, gli scrittori e tutte le vittime del dissenso dell'epoca stalinista. Accompagnati da grande partecipazione popolare cominciarono quei processi di trasformazione che andavano orientandosi verso il "socialismo dal volto umano". Dopo una serie di ammonimenti e pressioni politiche, nella notte tra il 20 e il 21 agosto, i carri armati del Patto di Varsavia varcarono i confini della Cecoslovacchia ed entrarono a Praga. L'accanita resistenza della popolazione non riuscì ad arrestare la repressione sovietica. Messo in atto un inesorabile processo di "normalizzazione", Dubcek venne arrestato e trasferito a Mosca, mentre a capo dello Stato e del Partito veniva insediato Gustav Husak, che agli inizi del 1969 dava corso a una sistematica opera di epurazione del Partito e di spietata repressione di ogni forma di dissenso. Dubcek, riabilitato dopo la "rivoluzione di velluto" del 1989, divenne il primo presidente liberamente eletto nel Paese.
POP ART
Movimento artistico affermatosi negli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Il nome deriva dalla contrazione dell'inglese Popular Art, arte 'popolare' in senso moderno, ossia che faccia uso di linguaggi quotidiani dell'odierna società di massa, propri della comunicazione commerciale, cinematografica, televisiva o della stampa periodica.
CARATTERISTICHE E TECNICHE ARTISTICHE
Accomunò gli artisti della corrente Pop l'attenzione
per l'oggetto banale, per l'immagine scontata, per la situazione comune,
considerati ormai come parte integrante della vita e dell'immaginario
collettivo, e quindi osservati perlopiù in modo 'neutro', senza
evidenti intenti critici o polemici. Le prime opere furono dipinti a tinte
forti, realizzati con colori acrilici (i colori violenti della cartellonistica
pubblicitaria), riproducenti bottiglie di birra, lattine, strisce di fumetti,
segnali stradali e oggetti di consumo. Presto tuttavia le tecniche espressive
adottate si moltiplicarono, passando dalla fotografia alla serigrafia, dal
collage alla diretta inclusione di oggetti reali nell'opera. Si trattò di una
vera e propria rivoluzione nell'atteggiamento artistico e nella percezione
dell'opera d'arte, privata dell'aura che la contraddistingueva e qualificava
rispetto alle altre espressioni dell'ingegno e dell'attività dell'uomo, in
quanto ormai pienamente 'adeguata' alla realtà più comune, e in molti
casi riproducibile, seriale.
LE ORIGINI
I precedenti storici della Pop Art sono da rintracciarsi da un lato nell'esperienza dadaista, in particolare nell'opera e nella figura di Marcel Duchamp, e dall'altro in certa pittura americana degli inizi del Novecento, caratterizzata dal ricorso alla tecnica del trompe-l'oeil e dalla frequente raffigurazione di oggetti quotidiani e familiari.
Il movimento prese le mosse in Inghilterra, per opera di artisti e intellettuali quali Eduardo Paolozzi, Richard Hamilton, William Thurnbull, Theo Crosby e Lawrence Alloway: la sua nascita viene generalmente associata a una mostra dal titolo 'This is Tomorrow', tenutasi nel 1956 alla galleria Whitechapel di Londra.
Negli Stati Uniti, i primi sviluppi della Pop Art sono legati ai nomi di Robert Rauschenberg, creatore di assemblaggi con oggetti domestici quali trapunte e cuscini, e Jasper Johns, noto per le serie di dipinti raffiguranti bandiere americane, numeri e bersagli.
GLI ANNI SESSANTA
Promosso con eccezionale
abilità dal gallerista Leo Castelli, il movimento conobbe un grande successo
negli anni Sessanta. Nel
Andy Warhol si dedicò a una particolare riflessione sulla riproducibilità dell'opera d'arte e sulle tecniche di rappresentazione seriale, ideando dipinti, serigrafie e fotomontaggi con soggetti ripetuti: bottiglie di Coca-Cola, lattine di zuppa Campbell, scatole di lucido Brillo, immagini-icona di Marilyn Monroe, Elvis Presley, Liz Taylor.
Negli anni Cinquanta tra le due superpotenze fu ingaggiata una corsa al riarmo con la produzione di armi atomiche e si instaurò un clima di guerra fredda. In America furono limitate le libertà democratiche nei confronti di chi avesse idee di sinistra, furono controllate le attività sindacali e fu messo fuorilegge il Parito comunista. In Urss invece continuarono i processi ai dissidenti e il loro confinamento nei gulag, con frequenti esecuzioni.
Questo clima internazionale portò nel 1948 al blocco di
Berlino da parte dell'Urss e alla guerra di Corea nel
Negli anni Sessanta dopo la morte di Stalin, Kruscev denunciò gli eccessi del regime staliniano al XX Congresso del Pcus, avviando il processo di destalinizzazione. Ciò sembrò avviare un processo di distensione anche nei rapporti con l'America attraverso la proposta di un progetto di coesistenza pacifica. Tuttavia all'interno dei Paesi dell'Est Kruscev represse ancora duramente la richiesta d'indipendenza politica. L'Ungheria, che voleva costruire autonomamente da Mosca la propria via verso il socialismo, fu occupare militarmente dai carri armati sovietici nel 1956.
Anche nell'Alleanza Antlantica il 1956 fu un anno cruciale: l'Inghilterra perse il controllo del Canale di Suez, dopo una guerra contro l'Egitto che ne rivendicava la nazionalizzazione. L'America attraverso l'Onu e con il consenso dell'Urss, intimò alla sua alleata inglese il ritiro delle truppe.
Il nuovo clima di distensione politica internazionale fu seguito con interesse anche dalla Chiesa dal Concilio Vaticano II, che con papa Giovanni XXIII intervenne a favore del disarmo e contro gli abusi del capitalismo. Inoltre in America l'elezione del presidente democratico Kennedy aveva fatto sperare nella possibilità di dialogo con l'Urss. Dopo il fallimento un accordo per una nuova sistemazione dell'Europa, i pericoli di un conflitto internazionale si acuirono: nel 1961 Kruscev fece erigere un muro che divideva Berlino Est da Berlino Ovest.
Nel 1962 Cuba diventò uno Stato comunista e aderì al Patto di Varsavia sovietico. La vicinanza dell'isola agli Stati Uniti mise in pericolo la difesa americana e fece precipitare le relazioni con l'Urss. Con la crisi di Cuba si arrivò a sfiorare una guerra nucleare tra le due superpotenze.
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