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I CARATTERI GENERALI DELL'ILLUMINISMO
1. CHE COS'È L'ILLUMINISMO? (RISPOSTA DI KANT)Secondo una definizione di Kant
del 1784 l'illuminismo è "l'uscita dell'uomo da uno stato di minorità
intellettuale(= mancanza del pensiero indipendente,sottomissione al principio
di autorità) imputabile a se stesso". Con l'illuminismo cioè l'uomo si
emancipa da una situazione di inferiorità di dipendenza mentale in cui egli
stesso trova a causa della sua pigrizia e della sua viltà: lo strumento di
questa emancipazione è la ragione:l'uomo impara a pensare con la propria testa
senza sottomettersi ad un'autorità religiosa o civile che pretende di guidare
la propria coscienza. L'illuminismo in tutte le lingue rimanda l'idea di
illuminare, rischiarare: è un movimento filosofico-culturale che si sviluppa
nella metà del XVIII secolo in Francia e trova il suo culmine nella rivoluzione
francese.
2. Qual è la visione illuministica della storia? La storia viene considerata
come una catena di errori. Sono stati gli illuministi a parlare del medioevo
come di un secolo buio--oscurantismo. In generale tutta la storia è
caratterizzata da ignoranza, superstizione e tenebra. Solo la ragione ha il
compito di rischiarare il presente liberandosi dagli errori del
passato.--criticare la storia vuol dire andare verso la riforma
3. QUALI SONO LE FINALITÀ DELL'ENCICLOPEDIA?Nel tentativo di migliorare il
presente gli illuministi francesi (soprattutto Diderot e d'Alambert) fondano
l'enciclopedia che è un'opera di divulgazione del sapere in più volumi, la
quale si propone di combattere tre forme di pregiudizio:
a- pregiudizio di nascita: quello che fonda il privilegio dei nobili
b- pregiudizio politico: combattere l'assolutismo a favore di società
democratiche
c- pregiudizio religioso: consiste nella presunta superiorità di una religione
sull'altra, sia nel combattere la superstizione collegata alle religioni. Gli
illuministi non erano atei ma credevano in una religione naturale chiamata
teismo.
4. CHE COS'È L'OPINIONE PUBBLICA?Con l'illuminismo nasce il concetto di
opinione pubblica, cioè oltre la classe politica che governa esiste la società
civile che deve essere informata (per questo è necessaria l'enciclopedia) e che
può esprimere le proprie tendenze e valutazioni riguardo ai governi. I sudditi
diventano cittadini, quindi protagonisti colpevoli della politica. Nascono i
primi organi di informazioni che hanno l'obbiettivo di rendere consapevole
l'opinione pubblica. Il primo è inglese: "the spectator" e fonda il canone del
giornalismo britannico basato sulle 5 domande. In Lombardia, in particolare a
Milano, viene fondato "il caffè", dal nome della bevanda più diffusa dell'epoca
e del luogo dove veniva bevuto. Nonostante la censura austriaca "il caffè"
promosse politici attraverso la copertura di discussioni letterali.
5.COME SI CONQUISTANO I VALORI DELLA LIBERTÀ, FRATERNITÀ ED EGUAGLIANZA? Queste
sono le tre parole d'ordine della rivoluzione francese, la quale non sarebbe
comprensibile senza spiegare l'illuminismo che dà un nuovo significato a questi
tre termini. La libertà può essere:
a- economica: liberalismo
b- sociale, cioè pari opportunità: anche se non sei nobile puoi fare carriera.
Ciò contribuirà un grande stimolo per la borghesia in ascesa.
c- di pensiero: eliminando i pregiudizi ogni uomo grazie alla ragione può
arrivare ad un pensiero autonomo.
d- politica: liberarsi dell'assolutismo che controlla i sudditi. L'uguaglianza
è comprensibile tenendo presente la necessità di abbattere i privilegi sociali.
Non solo è molto forte la satira verso i nobili, ma anche viene rivendicata in
collegamento alla libertà perché tutti nascono uguali e hanno il diritto di
partecipare alla vita sociale. La fraternità apre al cosmopolitismo, cioè
attraverso i viaggi gli illuministi entrano in contatto con culture diverse e
relativizzano credenze ritenute assolute.
6. QUALI SONO I LUOGHI DELLA CULTURA?I luoghi della cultura illuminata sono i
salotti gestiti soprattutto da donne nobili. Altri luoghi sono i caffè e le
piazze dove si sviluppano discussioni e dibattiti sulle questioni di attualità.
7. CHE COSA VIENE SOSTITUITO ALLA RELIGIONE TRADIZIONALE?Molti illuministi
predicano la tolleranza religiosa in nome dei teismo. Verso la fine dell'epoca
illuministica viene addirittura divinizzata la ragione alla quale viene
costruito un altare.
LE RIFORME DELL'ASSOLUTISMO ILLUMINATO
1. RAFFORZAMENTO DEL POTERE MONARCHICO Tra il 1740 e il 1789 si sviluppò in
Europa un'onda di riforme ispirate all'illuminismo furono promosse dagli stessi
sovrani, calate dall'alto in modo paternalistico(non sono una conquista del
popolo ma una concessione). C'è da chiedersi infatti come mai i sovrani
avessero attuato l'illuminismo che criticava anche il potere politico della
monarchia assoluta. In realtà i re comprendono la necessità i promuovere per primi
le riforme rivendicate dalla borghesia in ascesa prima che il rinnovamento
venisse imposto dal popolo con una rivoluzione. La borghesia aveva potere
economico ma non politico. Inoltre queste riforme rafforzano le monarchie
stesse, soprattutto a scapito della chiesa e della nobiltà feudale.
2. NUOVO RUOLO DELLA CLASSE BORGHESE I sovrani comprendono che la
borghesia oltre al potere economico pretende di avere quello politico. Pertanto
cedono spazio ai borghesi nell'amministrazione statale e utilizzano il loro
denaro per arricchire le casse dello stato impoverite dalle spese di corte,
dalle guerre e dalla nobiltà improduttiva.
3. LAICITÀ DELLO STATO---GIURISDIZIONALISMO O GIUSEPPINISMO La chiesa viene
colpita nei suoi privilegi: vengono chiusi i conventi dediti alla vita
contemplativa(non quelli produttivi) e vengono aboliti i divieti di vendita
delle proprietà del clero (diritto di mano morta=terreni intoccabili).
Il termine giurisdizionalismo indica che lo stato ha diritto di interferire
nelle questioni ecclesiastiche per quanto riguarda le competenze amministrative
e politiche. Il popolo non fu sempre favorevole a questi provvedimenti
perché li considerava sovversivi e immorali.
4. I NOBILI SONO IL BALUARDO DEL EQUILIBRIO SOCIALE Riprendendo una tendenza
inaugurata da Luigi XIV i nobili vengono strumentalizzati per garantire
l'equilibrio sociale. È vero che l'illuminismo critica la nobiltà però si serve
di essa per contenere le ribellioni del popolo.
5. RAGIONI ECONOMICHE ALLA BASE DELLE RIFORME I sovrani praticano le riforme
illuminate sia per arricchire le casse dello stato attraverso un sistema più
razionale di tasse, sia per utilizzare le risorse economiche della classe
borghese alla quale venivano concesse libertà civili, economiche e politiche.
6. GLI STATI ESENTI DALLE RIFORME: INGHILTERRA E FRANCIA Gli stati delle
riforme furono per opposti motivi l'Inghilterra e la Francia. L'Inghilterra perché
aveva già dato avvio alla gloriosa rivoluzione e quindi aveva già riformato le
proprie strutture istituzionali. La Francia al contrario aveva un sistema
socio-politico di antico regime quindi molto rigido, difficilmente riformabile.
7. SOVRANI ILLUMINATI a- FEDERICO II DI PRUSSIA (JUNKER=classe sociale
tedesca)fu detto il re filosofo perché ospitò illuministi come Voltaire e
Monteschieu. Dalle sue riforme la Prussia prese il nome di caserma sia per la
riorganizzazione da lui attuata dell'esercito, uno dei migliori in Europa, sia
per il codice amministrativo e civile che riorganizzò il paese in modo
efficientistico. Egli sfruttò gli junker ,nobili terrieri che diventano la
classe dirigente. Fu il primo stato europeo a prevedere l'istruzione obbligatoria
per tutti, questo rese il paese uno dei +alfabetizzati, con un popolo+ cosciente.
b- MARIA TERESA (sorella di Maria Antonietta)+ GIUSEPPE II D'AUSTRIA poiché
l'impero asburgico è multi etnico la regina procede ad un accentramento
economico (abolizione delle tasse locali) e politico. Il figlio Giuseppe II si
accanisce contro la chiesa: i parroci diventano funzionari statali(dipendono
dallo stato, non dalla chiesa, possono essere licenziati) e molte congregazioni
religiose, tra cui i gesuiti, furono chiuse. I due sovrani proteggono le
scienze e la cultura (Mozart). Bisogna notare che la tendenza all'accentramento
favorirà la coscienza nazionale dei popoli soggetti all'impero. Tuttavia il
giuseppinismo non incontrò il favore delle masse.
c- CATERINA DI RUSSIA nel suo vasto impero continua l'opera di modernizzazione
promossa da Pietro il grande, cercando di diminuire la servitù della gleba, di
tassare la nobiltà e di limitare il latifondo oltre che i poteri della chiesa
ortodossa. Le sue riforme si scontrano con forti resistenze e Caterina fu
costretta a
limitare le sue riforme al campo culturale. Da ricordare il successo del
riforma mento dell'esercito.
d/e- PIETRO LEOPOLDO DI TOSCANA sotto la dinastia dei Lorena il gran ducato di
Toscana divenne una regione all'avanguardia: fu il primo stato del mondo che
abolì la pena di morte ed inoltre vennero attuate tecniche agricole di stampo
capitalistico tanto da paragonare la Toscana all'Inghilterra. MILANO: FRATELLI
VERRI + CESARE BECCARIA Milano diventò la capitale culturale ed economica
dell'Italia= centro dell'illuminismo italiano. Fu abbellita dal teatro la scala
e dalla pinacoteca di Brera e fu la sede di attività intellettuali aventi il
loro centro nel caffè. c-
PENA PROPORZIONALE AL REATO questo principio presuppone l'uguaglianza giuridica
degli esseri umani e la loro libertà perché non ci può essere un pregiudizio di
classe per la condanna: va giudicato il reato, non il reo.(con l'habeas corpus
l'imputato aveva già ottenuto il diritto ad un regolare processo)
ECONOMIA E DIRITTO NELL'ETA' DEI LUMI
1. CESARE BECCARIA: "DEI DELITTI E DELLE PENE"Il milanese Cesare Beccaria
(è garantista) con il opuscolo "dei diritti e delle pene" gettò la base del
diritto penale moderno:
a- LO STATO È UN CONTRATTO Beccaria (garantista=colui che in un processo
cerca il massimo delle garanzie possibili per l'imputato)si basa sulle
teorie contrattualistiche in base alle quali uno stato nasce da un patto tra i
cittadini e il sovrano, dove i cittadini sacrificano parte della libertà in
cambio della loro sicurezza. Ecco perché lo stato è autorizzato a punire e a
compiere le guerre.
b-
PUNIZIONE COME EDUCAZIONE la punizione ha uno scopo educativo in quanto
dovrebbe sanare tutte quelle storture che hanno condotto il delinquente a
violare la logge, La punizione ha anche uno scopo preventivo, cioè evitare che
altri commettano infrazioni alla legge. "La pena deve impedire di fare nuovi
danni e rimuovere gli altri da farne uguali" d- CONTRO LA PENA DI MORTE E LA
TORTURA"un uomo non può chiamarsi reo prima della sentenza". In caso di dubbio
la sentenza è a favore dell'imputato. La tortura non è ammessa perché è noto
che per salvarsi dalla tortura l'imputato dichiara anche il falso. La pena di
morte era ugualmente condannata perché era una funzione preventiva ed inoltre
si riduce, per chi assiste all'esecuzione, ad un momento spettacolare che può
anche durare poco e suscitare momenti di attrazione (catarsi).
e- CERTEZZA, NON ASPREZZA DELLA PENA Poiché la legge deve tutelare la società è
molto importante che essa sia certa, cioè stabile, scritta.
f- PENA TRASVERSALE ALLE CLASSI SOCIALI La pena vale anche per i nobili, i
contadini sono uguali di fronte alla legge.
2. UTILITATRISMO = PRAGMATICO + OTTIMISMO In seguito alle idee illuministiche e
alla nascente rivoluzione industriale, nasce una scienza economica rigorosa e
autonoma. L'aumento della popolazione e la necessità di superare il
mercantilismo, troppo restrittivo a causa dei dazi. Alla base di queste teorie
economiche c'è la bontà della natura e il cosmopolitismo cioè la fratellanza
tra gli esseri umani. Utilitarismo = corrente filosofica che sostituisce valori
pragmatici, cioè pratici, di convenienza, con quelli morali. Quindi nel fare
qualcosa non dobbiamo chiederci se è giusta o sbagliata, ma se serve. Questo
principio viene applicato non solo all'economia ma anche ai rapporti sociali
(matrimonio di interesse), e sarà uno dei cardini della borghesia.
3. ADAM SMITH: LIBERALISMO, UTILITÀ DELLA CONCORRENZA, MANO INVISIBILE economia
politica=scienza che si occupa dei mercati e delle finanze Genovesi,italiano, a
Napoli ebbe la prima cattedra di economia politica in Europa. Adam Smith,
scozzese, è il padre del liberismo. Per liberismo (contr. protezionismo)si
intende una dottrina economica in base alla quale lo stato non deve interferire
nell'iniziativa dei privati e degli individui, la circolazione dei prodotti
deve essere libera ed è necessario che lo stato non impedisca la concorrenza e
la competizione che migliorano il mercato. Al liberismo si accompagna anche una
dottrina politica: il liberalismo. Smith scrive un libro dal titolo "Saggio
sulla ricchezza delle nazioni". La vera ricchezza sta nel lavoro. Il lavoro
diviene misura universale della ricchezza , cioè principio della determinazione
del "valore" dei beni scambiati sul mercato. Il motore della ricchezza di
una nazione e l'interesse personale, che spinge gli uomini a cercare il
guadagno individuale migliorando nello stesso tempo il tenore di vita per
tutti. La base del comportamento economico è quindi la propensione naturale a
migliorare la propria condizione e questa tendenza all'arricchimento, se
lasciata libera di svilupparsi porta al
benessere generale perchè se ognuno
incrementa la propria ricchezza ne consegue un aumento del guadagno collettivo.
Un altro principio espresso in questo libro è la divisione del lavoro,
cioè distinguere le fasi di produzione in operazioni semplici e rispettive per
risparmiare tempo, contenere i costi e specializzare i lavoratori. Ciò sarà
alla base dell'industria nascente. È in questo quadro che si verranno aformare
le classi sociali= categorie di coloro che percepiscono salario e di coloro che
invece percepiscono il profitto o beneficiano della rendita agraria. Il lavoro
è sottoposto alla legge di mercato cioè, nel regime di divisione del lavoro il
valore di ogni merce consiste della quantità do lavoro che essa mette in
movimento all'atto di scambio. Mano invisibile= descrizione del ruolo dello
stato in economia secondo adam smith , intervento per regolamentare, non per
vietare: la mano invisibile deve solo
tenere a freno gli eccessi della concorrenza e dell'attività individuale.
4. FISIOCRAZIA DI QUESNAY Fisiocrazia deriva dal greco e significa "governo
della natura". La miglior forma di sviluppo economico è formato sullo
sfruttamento delle terra e dell'agricoltura. L'unico soggetto possibile di
creazione di una nuova ricchezza è la natura, o la terra, mentre il lavoro
umano è solo ciò che viene plasmato da essa. Infatti la natura è governata da
meccanicismi spontanei e liberi. Bisogna abbandonare il protezionismo perché lo
stato non deve intervenire nell'ordine naturale delle cose (anche Smith parlava
dello stato come di una mano invisibile che deve solo tenere a freno gli
eccessi della concorrenza e dell'attività individuale). È necessario eliminare
tutti i privilegi di nascita che sono contrari alle libertà dei cittadini e
sono fonte di ingiustizia, perché non permettono a tutti di arricchirsi
partendo da una base uguale. La libertà è legata all'uguaglianza. L'unica legge
che deve regolare la libertà iniziativa è la domanda e l'offerta, perché fuori
da ogni intervento arbitrario questa legge permette l'equilibrio spontaneo del
mercato.
5. DAVID RICARDO Anch'egli è un esponente dell'economia classica, cioè teorie
economiche della fine del XVIII secolo. Egli afferma, contestando Smith, che il
profitto non necessariamente genera ricchezza per tutti, anche perché i costi
delle macchine contribuiranno a diminuirlo. Egli evidenzia inoltre il contrasto
tra gli interessi dei capitalisti e quelli dei lavoratori. Con il nascere
dell'industria aumenterà anche il conflitto sociale perché ci saranno tre
classi: la vecchia aristocrazia, i nuovi ricchi e i lavoratori delle fabbriche.
GUERRA D'INDIPENDENZA
1. DIVISIONE TRA REALISTI E PATRIOTI Lo scontro con gli inglesi era inevitabile,
ma l'opinione pubblica americana non era compatta a favore della guerra . I
realisti erano favorevoli al re e comprendevano clero e funzionari: volevano
risolvere i problemi con l'Inghilterra attraverso vie diplomatiche. Gli
artigiani e i commercianti invece colpiti dalla tasse inglesi erano favorevoli
allo scontro, perciò ci fu anche una scissione nella società americana.
2. 1775 = NASCITA CONTINENTAL ARMY Il secondo congresso di Philadelphia decide
l'intervento in guerra e la costituzione di un esercito di volontari guida to
da Washington. Era un esercito privo di addestramento e spesso privo di
disciplina, ma molto motivato a combattere.
3. 4 LUGLIO 1776 = DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO, PRELUDIO ALLA
COSTITUZIONE--- JEFFERSON Questa dichiarazione deriva dall'illuminismo e
proclamando l'indipendenza americana fa appello ai diritti naturali, cioè
fondamentali, inalienabili dell'uomo, soprattutto la libertà e la felicità.
Questa dichiarazione elaborata da Jefferson sancisce che i diritti sono più
importanti delle leggi, perché queste ultime devono tenere conto dei diritti
della maggioranza. La dichiarazione si appella inoltre al consenso del popolo
--sovranità popolare.
4. VANTAGGI PER L'AMERICA: a- PRESTIGIO DI WHASHINGTON Washington era un ricco
proprietario residente in Virginia e con il suo prestigio risolleva le sorti di
un esercito non preparato.
b- AIUTI EUROPEI l'Europa inviò volontari (Lafayette, intermediario tra Francia
e America) soprattutto per contrastare gli interessi inglesi più che per
supportare la causa americana. Intervengono Francia, Spagna e Olanda.
c- CONOSCENZA TERRITORIO questa permette di attuare incursioni e attacchi a
sorpresa.
5.VITTORIE DI SARATOGA E YORK TOWN
6. 1783 = VERSAILLES: NASCITA USA + NUOVO EQUILIBRIO EUROPEO Questi trattati
stabiliscono le seguenti conclusioni:
a- la Spagna ottiene Gibilterra e Minorca strategiche per il commercio, motivo
per cui interviene
b- il Canada rimane colonia inglese, non francese
c- la Francia non ottiene compensi territoriali, ma solo impoverimento
finanziario
d- l'Inghilterra non perde il primato nel commercio marittimo con le ex colonie
americane e- nascono gli USA
LA
GUERRA DI SECESSIONE
1. CONQUISTA DEL WEST: COAST TO COAST Dopo la pace di Versailles del 1783 gli
USA avevano trasformato in stati molti altri territori, tanto che nella prima
metà del '800 gli stati uniti andarono oltre il Mississippi, fino al Messico e
al Pacifico. Questa espansione fu risultato di un'azione militare condotta dal
governo, ma anche dell'iniziativa dei pionieri che attraversarono le montagne
rocciose
2. ESPANSIONE VERSO SUD (TEXAS, CALIFORNIA, FLORIDA)L'espansione verso il sud
fu ottenuta a spese della Spagna da cui gli USA ricavarono la Florida e nel
1898 Cuba, anche se quest'isola formalmente era indipendente ma controllata
dagli USA. Inoltre gli USA ottennero dopo le guerre contro il Messico, il Texas
e la California.
3. GUERRA DI SECESSIONE: 1860-1865 Per tutto l'800 gli USA conobbero un
espansione economica e demografica che portò, in 50 anni dai 5 dai 23 milioni
di abitanti. Tale incremento era favorito dalle prospettive economiche del
paese e dall'emigrazione proveniente dall'Europa ma questa tendenza era destina
ad arrestarsi, sia pure per un breve intervallo di tempo a causa della guerra
civile che oppose il nord al sud del paese. Questa guerra era determinata dal
fatto che il sud praticasse ancora lo schiavismo anche se la costituzione
americana lo aveva proibito perché si ispirava all'uguaglianza. Inoltre i
proprietari terrieri del sud erano favoriti dall'Inghilterra che manteneva
ancora rapporti commerciali con gli USA e questo è un altro fattore scatenante
della guerra. Il nord sosteneva invece l'esigenza di un rigido regime doganale
contro la concorrenza delle industri europee (protezionismo) ed è più per
questo motivo che per ragioni umanitarie che si oppone allo schiavismo. La
guerra passò sotto il nome di guerra si secessione, cioè di separazione
proclamata dal sud contro il nord. Il presidente Lincoln pur essendo
proveniente dal sud, era contrario allo schiavismo e quindi fu eletto
presidente in qualità di mediatore. La guerra durò 5 anni e si concluse con la
vittoria dei nordisti per cui fu evitata la separazione e fu abolita la
schiavitù. GENERALE DEL NORD: GRANT -- UNIONISTI ESERCITO DEL SUD GUIDATO DA
LEE - SUDISTI
4. 1865 = ASSASSINIO DI LINCOLN Lincoln fu vittima del sentimento di odio
rimase negli USA nonostante la fine della guerra e infatti fu ucciso da una
fanatica sudista.
5. FINE XIX SECOLO: MASSICCIA INDUSTRILIZZAZIONE Nonostante la persistenza
della segregazione razziale, cioè alla discriminazione verso i neri, che durerà
fino al 1960, la schiavitù fu abolita anche se ciò non significò il
riconoscimento dei diritti civili dei neri. Gli USA si avviarono comunque ad un
avvenimento industriale di grande prestigio.
LE 13 COLONIE PRIMA DELL'INDIPENDENZA
1. DIFFERENZE TRA NORD E SUD A LIVELLO ECONOMICO, SOCIALE E CLIMATICO
L'economia del Nord era basata sulla coltivazione di cereali e sull'allevamento
del bestiame. Nel sud vi erano cinque colonie dal clima caldo-umido favorevole
alla coltivazione di tabacco, riso e cotone. E i grandi proprietari terrieri
sfruttano il lavoro degli schiavi neri giunti in America con la tratta delle
popolazioni africane iniziata già nel XVI secolo. Al Nord prevale la borghesia
mercantile mentre al Sud domina un ceto di agricoltori.
2. MOTIVI DI FORMAZIONE DELLE COLONIE:Le colonie hanno in comune solo il fatto
di essere governate dall'Inghilterra, perché anche le ragioni che hanno causato
la loro formazione furono diverse:- a- NATURA POLITICA
E RELIGIOSA nel caso del Massachussets e della Virginia, le colonie sorsero per
ospitare i padri pellegrini che nel 1620 fuggirono alle persecuzioni degli
anglicani e difesero nel nuovo mondo la loro fede puritana. Speravano di
costruire la società ideale, incontaminata, dove non c'era la corruzione
presente in Europa, e dove uno dei pilastri della società fosse l'uguaglianza
fra gli uomini e quindi la fraternità. b- SFRUTTAMENTO PROPRIETARIO alcune colonie furono concesse dai sovrani
inglesi a un singolo governatore nominato dal re. A questo governatore si
affiancava un'assemblea eletta a livello locale. Anche questo caso comunque la
religione era molto importante, e serviva proprio come cemento politico per
governare. 3. COME ERANO GOVERNATE LE
COLONIE?Le assemblee che affiancavano i governatori erano molto più
rappresentative di quelle europee perché il diritto di voto era più esteso. Il
problema però deriva dal fatto che le decisioni definitive erano comunque
assunte dalla madrepatria, anche perché la società era composta per la maggior
parte da inglesi. Le idee illuministiche circolavano anche in America, dove
nacquero le università di Yale e di Harvard. Tra i principali intellettuali
americani bisogna ricordare Benjamin Franklin, inventore del parafulmine, ma
anche intermediario tra l'Europa e le colonie.
4.CHE TIPO DI SOCIETÀ È QUELLA AMERICANA? La società americana fin dall'inizio
è multietnica: accanto agli indiani (verso i quali si scatena una spietata
persecuzione) essa è formata da schiavi neri, deportati nei secoli precedenti
attraverso la tratta di esseri umani collegata dal commercio triangolare. Vi
sono poi popolazioni provenienti dai più diversi stati europei (olandesi,
italiani, francesi,.). Non esiste una nobiltà di sangue e tutti partono da
uguali condizioni iniziali. È possibile fare fortune perché c'è mobilità
sociale.
5.QUALI SONO I MOTIVI DI CONTRASTO CON L'INGHILTERRA?(SUGAR ACT, STAMP ACT, TEA
ACT) I motivi di contrasto con l'Inghilterra esplodono dopo il 1763, ossia dopo
la guerra dei 7 anni, quando gli inglesi per finanziare le casse statali
dissanguate dalla guerra indirizzano la politica economica americana verso un
rigido mercantilismo. Pertanto le colonie sono obbligate a commerciare solo con
l'Inghilterra, a fornire materie prime secondo i prezzi che essa impone. Era
molto diffuso il contrabbando, e le colonie erano tassate in modo
sproporzionato. L'Inghilterra emana una serie di provvedimenti fiscali molto
pesanti: sugar act (dazi sullo zucchero), stamp act (vengono tassate le marche
da bollo necessarie per gli atti pubblici), tea act (la tassazione sul
commercio e consumo di tea). Gli americani reagiscono dapprima convocando un
congresso a New York grazie al quale viene ritirato lo stamp act e viene
chiesta la tassazione solo se approvata dai rappresentanti. Successivamente,
dopo varie azioni di boicottaggio, nel 1774 nasce l'organizzazione dei figli
della libertà, che a Boston gettano a mare un carico di tea destinato alla compagnia
delle Indie, e in un congresso a Philadelphia decidono il boicottaggio
indiscriminato. È guerra aperta.
PEOBLEMI DELLO STATO
1. DIVISIONE TRA FEDERALISTI E PUBBLICANI: PREVALENZA FEDERALISTI Dopo
l'indipendenza, oltre a vendette personali e alla rincorsa alle cariche
pubbliche, il nuovo stato deve affrontare la divisione tra pubblicani e
federalisti. I primi sono guidati da Jefferson e sono legati ai settori
agricoli, sono dei conservatori. I secondi sono guidati da Hamilton e credono
nell'avvenire industriale degli USA e del federalismo, cioè nella conservazione
sia pure in minima parte delle autonomie locali presenti primi
dell'indipendenza quando le tredici coloni non erano governate da un potere
centrale. Alla fine vince l'opzione federalista anche se viene eletto
Washington. Il federalismo americano è diverso dal nostro perchè nasce in un
contesto dove c'era già divisione tra gli stati. Oggi il federalismo è
specializzato in diversi ambiti.( Es. federalismo fiscale) 2.1778 = COSTITUZIONE AMERICANA La
costituzione americana è la prima costituzione a non essere concessa da un
sovrano ma ad essere ottenuta direttamente dal popolo secondo il principio
della sovranità popolare. Essa è frutto dell'illuminismo soprattutto perché in
essa è presente la divisione dei poteri. Il diritto di voto è più esteso che in
Europa anche se ci sono limiti dovuti al fatto che votavano solo i maschi e che
per votare si deve pagare. Vengono aboliti i privilegi ecclesiastici e c'è separazione
tra stato e chiesa, perciò lo stato è laico. La divisione dei 3 poteri
fondamentali, (che contiene i checks and balances=organismi che equilibrano
i poteri,servono a evitare che un singolo organo ecceda le sue funzioni). Repubblica
presidenziale: presidente= capo dello Stato e del Governo, sceglie i ministri,
nomina i membri della corte suprema, è comandante supremo della forze armate,
può porre il veto rispetto alle leggi approvate dal congresso. I poteri
legislativo e giudiziario controllano il presidente, es. la Corte suprema
verifica che gli atti presidenziali non siano contrari alla costituzione. Impeachment =accuse presentate dalla
camera dei rappresentanti nei confronti sia dei funzionari statali, sia del
presidente, vengono valutati dal senato. POTERE LEGISLATIVO: camera dei
rappresentanti: i membri sono eletti ogni 2 anni in numero proporzionale alla
popolazione dei singoli Stati, per rispondere al federalismo. Senato composto
da 2 membri per ogni stato eletti per 6anni.parlamenti locali dei 50 stati
federali. POTERE ESECUTIVO : governo federale composto da persone de fiducia
del presidente. Presidente eletto ogni 4anni. POTERE GIUDIZIARIO: corte suprema: sorta di corte costituzionale
incaricata di moderare le rivalità tra i singoli stati o tra governo federale e stati. ELETTORI DELEGATI: popolo sovrano.
Corti federali costituite presso ogni stato.3. 1823 = MONROE: "L'AMERICA AGLI
AMERICANI" ISOLAZIONISMO Per tutto il
XIX secolo l'America adotto una politica isolazionista, cioè evitare i contati
con altre popolazioni, questo è espresso nella formula del presidente Monroe
"l'America agli americani", cioè significa che da un lato l'Europa non avrebbe
più dovuto intervenire nelle vicende statunitensi, né l'America aiutare
l'Europa. Questo principio però si scontra con la realtà per vari motivi:
- dal 1840 inizia in America l'afflusso di immigrati dall'Irlanda
- l'America inizia a far sentire la sua ingerenza sull'America latina da poco
diventata indipendente.
4. 1831 = LA DEMOCRAZIA IN AMERICA (TOCQUEVILLE)Già il francese Tocqueville
evidenziava i limiti della democrazia americana identificati soprattutto nei
processi di livellamento e di massificazione: poiché non ci sono differenze di
classe la società americana ha l'opportunità di sottolineare il merito
individuale, ma con il rischio del conformismo, dell'appiattimento e
dell'omologazione.
5. PROBLEMA DEGLI INDIANI E DEGLI AFRO-AMERICANI Gli indiani furono espropriati
dalle loro terre man mano che procedeva l'avanzata dei pionieri verso ovest:
detta conquista del west. Si trattò di un vero e proprio genocidio, cioè
uccisione deliberata, organizzata da un'intera popolazione, Un altro problema
fu rappresentato dalla schiavitù della popolazione afro-americana giunti dal
'500 in poi nel continente americano con il commercio triangolare. Si
scatenarono veri e propri fenomeni razzisti organizzati dal Ku Klux Klan,
associazione terroristica di estrema destra che operò indisturbata fino al
1960.
Appunti su: la ragione ha il potere di rischiarare, https:wwwappuntimaniacomumanistichestoriai-caratteri-generali-dellillum55php, |
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