Costanza d'Aragona (1247- 1302)

Costanza d'Aragona (1247- 1302)

Ultima discendente del casato degli Svevi, nata nel 1247 da Manfredi1 e da Beatrice di Savoia; nel 1262 sposò Pietro III d'Aragona. La coppia ebbe tre figli (Alfonso III, Giacomo II e Federico II) e una figlia, Isabella2. La morte di Manfredi colpì Costanza nel fiore degli anni. Con la rivolta del Vespro (1282), rivolta da lui stesso sostenuta, Pietro III fu incoronato re a Palermo insieme alla moglie, appoggiato dai fedelissimi della casa di Svevia proprio a causa della discendenza della moglie. Dopo la partenza di Pietro per la guerra angioino-aragonese che seguì, governò la Sicilia come reggente con grande giustizia. Dopo la morte del marito (1285) e del figlio Alfonso III, entrò nell'ordine delle clarisse (1291).

Rimasti eredi dei regni d'Aragona e Sicilia i figli Giacomo e Federico, Costanza tutto tentò perché i due fratelli non si muovessero guerra4. Nel 1294 fondò a Messina un monastero intitolato a S. Chiara. Minacciata di scomunica da papa Bonifacio VIII (1296), per poco più di un anno non volle lasciare Federico e la Sicilia; ma poi dovette abbandonarli. Da Roma, benedetta dal papa, si ritirò in un convento a Barcellona. Morì nel 1302.

Dante (Purg. III, v. 115 e 143) la ricorda come la "buona Costanza".

Dante: (parla Manfredi)

"vadi a mia bella figlia, genitrice

de l'onor di Cicilia e d'Aragona"

"Vedi oggimai se tu mi puoi far lieto,

rivelando a la mia buona Costanza

come m'hai visto, e anco esto divieto;

ché qui per quei di là molto s'avanza".