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BERNARDINO TELESIO
Nato a Cosenza, Bernardino Telesio studiò a Padova e a Napoli, dove svolse anche la sua vita di insegnamento. Scrisse (in latino): "De Rerum Natura inseta propria principia" (sulle cose della natura secondo i propri principi). L'influsso della sua personalità si fece sentire sull'accademia "Cosentina" che in seguito cambiò il nome chiamandosi "Telesiana". Tema centrale della filosofia di Telesio è la ricerca dell'autonomia delle scienze degli influssi ad essa estrinseci. Egli vuole costruire una visione del mondo materiale fondandosi esclusivamente sullo studio diretto dei fenomeni naturali.
DISTINZIONE TRA FEDE E RAGIONE
Per rivendicare l'autonomia delle scienze sperimentali è necessario anzitutto precisare la distinzione tra fede e ragione. La fede, cioè la rivelazione cristiana, ci comunica che le verità soprannaturali, quali la trascendenza di Dio e l'immortalità dell'anima. La ragione invece, cioè la scienza indaga la realtà secondo i suoi principi ed arriva a conclusioni che rimangono sempre nel suo ambito. Essa non può indagare la verità della fede, ma è anche autonoma nel suo ambito, né mai può opporsi alla fede stessa. Con questa affermazione Telesio vuole professare la sua adesione alla fede cristiana e nello stesso tempo togliere i dubbi a chi temesse che il suo desiderio di autonomia nello studio della natura potesse opporsi all'ortodossia della fede. La scienza non si oppone alla fede perciò può essere lasciata libera nella sua indagine.
VISIONE SCIENTIFICA DELLA REALTA'
Dopo questa premessa che limita l'oggetto della scienza Telesio procede all'esposizione della sua dottrina. 1_ La natura. Il mondo fisico è composto da due principi: la materia inerte ed uniforme e la forza principio dinamico della materia che è dato dal caldo, principio di espansione e di moto e dal freddo principio di contrazione e di immobilità. Il caldo è rappresentato dal sole, il freddo dalla terra. La varietà degli esseri fisici e i fenomeni che in essi si manifestano sono tutti dettati dal contrasto di queste due forze, caldo e freddo nella materia inerte. 2_ La vita e la coscienza. Anche nello studio della psiche, Telesio evita il problema metafisico e riferisce l'interpretazione dei dati empirici. Lo spirito è prodotto dal calore che assottiglia la materia fino a renderla viva. Qui Telesio non si pone il problema della spiritualità dell'anima nel senso dei filosofi perché egli crede in essa mediante la fede. Dal punto di vista empirico deve essere escluso il problema di uno spirito inteso come immaterialità assoluta. La scienza non nega la sua esistenza, ma non la considera perché non appartiene al suo oggetto. L'uomo possiede anche un'anima immortale (forma super addita) creata da Dio nel momento della concezione. Quest'anima non è soggetto della vita psichica ma della grazia soprannaturale. La conoscenza di essa c'è data dalla fede e non dalla ragione perciò esula dall'oggetto dello studio di Telesio. La coscienza nella sua forma elementare di sensazione dipende da un grado superiore di calore, cioè è una vitalità più intensa dello spirito vitale.
L'INTELLETTO
La conoscenza intellettiva si presenta allo scienziato come un senso inlanguidito, le cui immagini desunte dalle sensazioni sono meno vive e meno precise conservando delle sensazioni solo gli elementi generali. L'intelletto è essenzialmente astrattivo, perché dalla ricchezza dei dati sensoriali prende solo gli elementi comuni. L'astrazione non è come per gli scolastici l'atto mediante il quale l'intelletto coglie l'essenza delle cose dalla molteplicità delle loro qualità sensibili ma l'atto con il quale l'intelletto separa una di queste qualità che l'esperienza comune presenta come insita in più oggetti. Il potere astrattivo dell'intelletto limita l'estensione della conoscenza scientifica perché non ci fa conoscere la concretezza della realtà. Tuttavia proprio in forza dell'astrazione noi possiamo costruire la scienza spingendo al massimo le nostre possibilità di conoscenza che altrimenti sarebbero disperse nella molteplicità dei dati concreti dell'esperienza sensoriale. Astraendo i dati comuni noi possiamo formulare le leggi e le definizioni scientifiche; tuttavia la scienza ci da una visione ristretta secondo i suoi principi astratti. E' necessaria la fede per conoscere le verità soprasensibili e per indirizzare la nostra vita sulla via della moralità.
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