Sperimentalismo e Neoavanguardia
Intorno
alla fine degli anni '50 il Neorealismo andava esaurendosi: i valori e gli
equilibri socio politici usciti dalla Resistenza si erano trasformati; lo
sviluppo industriale, la crisi della sinistra dopo la de-stalinizzazione,
richiedevano una cultura capace di sperimentare nuove forme di rappresentazione
e critica. Si apre la stagione dello sperimentalismo e con gli anni '60 si
affermano le istanze culturali della Neoavanguardia. La Neoavanguardia
affermava l'inadeguatezza e la crisi dell'ultimo Neorealismo. Il suo punto do
riferimento ideale fu l'operato delle avanguardie storiche, in modo particolare
la corrente del Futurismo. Sul piano internazionale essa si ricollegava alle
esperienze francesi del gruppo "Tel Quel" e a quelle americane della poesia
"Underground". L'antologia dei novissimi contesti di Balestrini, Giuliani,
Paiarani, Sanguineti, diede seguito alla fondazione, nel 1963, a Palermo, del
gruppo 63, con cui la Neoavanguardia allargņ il suo campo d'interesse e di
intervento coinvolgendo numerosi giovani poeti, scrittori e critici. Obbiettivo
del gruppo fu il rifiuto della tradizione poetico letteraria degli anni '50:
identificando ideologia e linguaggio, esso attribuiva alla sperimentazione
linguistica una funzione sovvertitrice della razionalitą borghese.