Shakespeare, Romeo e Giulietta

Shakespeare

Shakespeare vive in una doppia dimensione culturale: quella di tutti gli altri scrittori e quella dei drammaturghi del '500-'600. Scrive prima sotto Elisabetta I e poi sotto Giacomo I. Della sua vita non si sa molto e l'io dell'autore non entra mai nelle opere del poeta. Alcuni credettero che Shakespeare non fosse mai esistito, ma che dietro questo pseudonimo si nascondesse un altro drammaturgo o addirittura un filosofo. Nacque nel 1566 a Stratford-upon-Avon da una famiglia modesta, che gli fece frequentare la scuola pubblica. Nel 1584 divenne attore nella compagnia di Lord Ciambellano, successivamente divenne anche uomo del re. Nel primo decennio del '600 si mette in luce per le sue commedie, ma successivamente torna a Stratford e si dedica alle tragedie fino alla morte. Nel 1642 gruppi di puritani fanno chiudere i teatri poiché considerati immorali. Alcuni scritti sono filosofici, altri sono racconti di viaggi: questi sono i due filoni principali del Rinascimento Inglese. Il Rinascimento Inglese fu molto diverso da quello italiano, poiché è fondamentalmente legato al ritorno della religione, in particolare per quel che riguarda le paure piú inconsce dell'uomo: questa differenza si è portata avanti anche nei secoli seguenti (Allan Poe è contemporaneo di Foscolo). Lo stile comprende citazioni di Tetrarca e descrizioni molto colorite, ma molti scrittori, tra cui Shakespeare, cercarono un ritorno alla lingua piú semplice.

Tra le donne solo la regina poteva recitare il proprio ruolo dall'alto del palco. La rappresentazione non era realistica e l'attore si doveva ingegnare per poter tenere desta l'attenzione dello spettatore. L'esplosione dei conflitti e la mediazione tra macro e microcosmo dovevano diffondersi dalle varie tragedie: si intendevano ovviamente le varie contraddizioni dell'uomo e le incertezze di fronte a Dio. Dopo le rappresentazioni vennero stampati gli inquarti, cioè i libretti delle opere, spesso a insaputa e contro la volontà di Shakespeare. Per lui l'Italia è un mondo a sé, un paese fantastico dove tutto può accadere. In special modo Shakespeare cerca che lo spettatore si immedesimi nel personaggio e che possa riflettere sul legame tra vita reale e teatro.

Non fu sempre apprezzato: nel Neoclassicismo fu avversato, ma il Romanticismo comincia a scoprirlo. Nel Novecento Shakespeare ha dato grande impulso a cinema, teatro e letteratura. L'influsso di Shakespeare giunge fino agli Stati Uniti; Melville mette in bocca ad Achab le parole di Macbeth morente. L'Innominato è quasi sicuramente stata ispirazione per la figura di Macbeth.

Romeo e Giulietta

È la tragedia piú rappresentata dopo l'Amleto. Di questa opera sono arrivati fino a noi solo due inquarti, su cui si basano le traduzioni moderne. I due protagonisti vivono al di fuori dell'opera stessa. I due inquarti sono il migliore tra i peggiori e il peggiore tra i migliori. Romeo e Giulietta sono due tredicenni che vivono a Verona e fanno parte di due famiglie rivali, ma nonostante questo si sposano in segreto. Romeo accidentalmente uccide Tebaldo, cugino di Giulietta, e viene esiliato a Mantova. Il loro confessore escogita un astuto piano per far ricongiungere i due amanti, ma una serie di coincidenze porta al tragico finale. In tutte queste storie tragiche, emerge che la natura dell'uomo come individuo non può imporre i propri disegni. Questa non è solo una storia di fortissimo amore, ma anche di odio fortissimo. A questo proposito: Romeo - 'L'amore è un leggerissimo fardello'. In una prima idea dell'opera, Romeo e Giulietta avrebbero dovuto essere due personaggi negativi.

Sogno di una notte di mezza estate

Viene pubblicato solo nel 1600. Mescola molti temi e stili diversi ed è la dimostrazione che Shakespeare era anche un ottimo commediografo.

OBERON & TITANIA

(padroni del bosco che litigano per un servitore con dispetti magici)

ERMIA + LISANDRO                                 

BOSCO (luogo della perdita di sé)

ELENA + DEMETRIO                                 

IPPOLITA + TESEO

COMPAGNIA DI ATTORI

Ermia ama Lisandro, ma è la promessa sposa di Demetrio, amato da Elena. Ermia e Lisandro scappano nel bosco, seguiti da Demetrio seguito a sua volta da Elena. Nel bosco, Demetrio e Lisandro si innamorano di Elena: i ruoli si ribaltano. È il folletto Pack a combinare maldestri dagli ordini di Oberon.

Amleto

È successivo rispetto agli altri due ed è probabilmente la tragedia piú famosa. Il fantasma del padre si manifesta ad Amleto e invoca vendetta per la sua uccisione. Amleto finge di impazzire per uccider la madre e lo zio, ma la sua pazzia causa la morte di Ofelia. In duello muoiono Amleto e il cavaliere, il re e la regina. Amleto è il simbolo della contraddizione dell'uomo che non sa se ciò che vorrebbe fare è giusto o meno.

Lo stile è antico, ma i libri fluiscono velocemente, nonostante alcuni arcaismi; il ritmo è serrato e permette che non annoino.