SCHEDA PER
L'ANALISI DEL LIBRO: "Tonio Kröger"
AUTORE: Thomas Johann Heinrich Mann.
NAZIONALITÀ: Tedesco.
TITOLO DEL LIBRO: 'Tonio Kröger'
LINGUA ORIGINALE: Tedesco.
CASA EDITRICE: Oscar Mondadori.
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1970 (prima pubblicazione 1903).
NUMERO DI PAGINE:
GENERE: Romanzo.
NOTIZIE SULL'AUTORE: Thomas Johann Heinrich Mann nasce
il 6 giugno 1875 a Lubecca da Johann Heinrich, grosso mercante di granaglie e
senatore della città, e da Julia da Silva-Bruhns, nata a Rio de Janeiro. La sua
infanzia trascorre protetta e felice, tra la casa paterna e quella di famiglia
della Mengstrasse che poi diverrà famosa come dimora dei Buddenbrook, con i due
fratelli e le due sorelle. Frequenta il liceo della città, retto con una rigida
disciplina, con indifferenza e quasi opposizione, quindi è in famiglia che
compie le sue prime esperienze formative, come il gusto umoristico del
raccontare, la sensibilità musicale, . Nel 1892 muore suo padre e la famiglia si
trasferisce a Monaco. Lui, rimasto a Lubecca per ultimare gli studi, a 17 anni
compie le prime prove letterarie su una rivista studentesca. Ottenuta la
licenza scolastica egli raggiunge la madre a Monaco dove si impiega in una
società di assicurazione. Nel 1894 appare su un giornale la sua prima novella,
scritta durante le ore di ufficio. Lasciato l'impiego, si iscrive
all'università, dove segue assiduamente i corsi di storia, economia politica,
arte e letteratura. Tra il 1896 e il 1898 c'è il viaggio in Italia. Invitato
dal fratello maggiore, passa con lui un'estate in cui comincia a scrivere i
Buddenbrook. Tornato a Monaco, dopo essere stato redattore del
'Simplicissimus', nel 1900 parte per il servizio militare, ma viene
congedato 3 mesi dopo per una tendinite. Termina e finisce i Buddenbrook, che
vengono pubblicati entro l'anno con la data del 1901.Nello stesso periodo
concepisce ed elabora la tematica del Tonio Kroger, che sviluppa nel viaggio
estivo in Danimarca. In questo periodo comincia anche a frequentare i salotti
letterari. Nel 1903 esce la raccolta di novelle Tristano. Nel 1905 si sposa con
Katja Pringsheim e la nascita di una bambina, Erika, corona un periodo di
splendore e felicità. Questa gioia e la nascita dei successivi 3 figli gli
fanno scrivere altri romanzi. Nel 1911, dopo il suicidio della sorella minore,
Carla, in uno dei suoi soggiorni a Venezia inizia a scrivere La Morte a Venezia
che nel 1912 provoca molto scalpore. Durante la guerra il suo lavoro artistico
viene interrotto, mentre i sentimenti condivisi dal suo popolo trovano
espressione nei suoi scritti del tempo. Nel 1919 nasce il suo ultimo figlio,
Michael, e riceve la laurea honoris causa dalla facoltà di filosofia
dell'Università di Bonn, nel 1922 muore sua madre, nel 1926 viene eletto membro
dell'Accade4mia Prussiana delle Arti, nel 1927 si suicida la sorella minore
Julia e nel 1929 riceve il premio Nobel. Prima della guerra accusa il fanatismo
dei Nazisti e viene criticato da molti Tedeschi. Nel 1947 appare il Doctor
Faustus. Il 12 agosto 1955, in una clinica di Lubecca, Thomas Mann muore.
SINTESI DELLA VICENDA NARRATA: Una mattina, alla fine
della scuola, Tonio Kröger aspetta l'amico Hans fuori dall'edificio, poiché gli
aveva promesso di fare una passeggiata prima di tornare a casa. Quando lo vede,
Hans rimane stupito perché si era dimenticato della promessa fatta, ma cerca di
giustificarsi. Così i 2 ragazzi partono alla volta delle rispettive abitazioni,
discorrendo ciascuno dei propri interessi. Per avvicinarlo al suo mondo, Tonio
gli racconta la trama di un libro appena letto, ma quando riesce ad
appassionarlo arriva un ragazzo a guastare l'atmosfera per parlare con Hans di
equitazione, cosicché i ragazzi giungono a casa di Hans talmente in fretta che
Tonio non riesce a finire di parlargli del libro.
Tempo dopo, durante una lezione di danza cui erano invitati i ragazzi
delle famiglie ricche, Tonio vede la bella Ingeborg e se ne innamora a tal
punto da dimenticarsi del suo amore per Hans. Sapendo che a lei non piace,
preferirebbe evitarla, ma se la trova sempre di fronte ed ad un certo punto,
ballando insieme la quadriglia, sbaglia e viene deriso pubblicamente dal
maestro. Tutto ciò lo fanno vergognare cosicché scappa e cerca di dimenticare
anche questo amore.
Si rifugia in casa a scrivere i suoi versi, intanto muoiono la nonna
paterna, il padre e la madre si risposa con un pittore. La sua salute risente
di questa chiusura, ma la sua natura d'artista si acuisce e incomincia a
disprezzare tutto ciò che è banale.
All'età di trent'anni egli ancora si dedica alla composizione di poesie
e trova nella pittrice Lisaveta un'amica a cui confidare tutta la sua
stanchezza e l'invidia per gli uomini normali, cioè coloro che ignorano il
tormento della poesia. Per questo l'amica lo critica e lo definisce un borghese
sviato.
Il giovane, in viaggio per la Danimarca, si ferma nella città natale,
ma la sua vecchia casa è stata trasformata in una biblioteca popolare. Un
poliziotto, inoltre, lo scambia per un truffatore di Monaco, ma l'equivoco
viene chiarito senza dover svelare l'identità di Tonio, che non voleva essere
riconosciuto dai suoi vecchi amici. In un albergo sulla costa della Danimarca,
nella città di Aalsgard, egli rivede per due volte la coppia Hans-Inge e, la
sera, sulla veranda, si balla la quadriglia come quella volta in cui egli si
era smarrito tra le dame. In una lettera scritta a Lisaveta egli riassume i
termini del dilemma che ha condizionato la sua esistenza riconoscendo
l'ambiguità della sua condizione: da un lato i borghesi che lo allontanano
dalla loro società, dall'altro gli esteti che lo accusano di essere un borghese
perché non rifiuta gli orizzonti limitati dalla mediocrità.
TEMPO STORICO IN CUI SI SVOLGE LA VICENDA: Tra la
fine del 1800 e l'inizio del 1900.
LUOGHI IN CUI SI SVOLGE LA VICENDA: Lubecca,
quando Kröger è un ragazzo, Monaco quando ha 30 anni.
PERSONAGGI PRINCIPALI: Tonio
Kröger è un sedicenne figlio di un distinto signore e di una
donna straniera, è un ragazzo timido e introverso, a cui piace molto leggere,
scrivere poesie e suonare il violino. A scuola non segue le lezioni, è
svogliato e preferisce pensare a qualcos'altro, perciò non ha buoni voti. A
trent'anni pensa che ogni sentimento sia privo di gusto e che per ciò ogni
artista non debba seguire ciò che gli dice il cuore; inoltre pensa che il suo
mestiere non sia una vocazione, bensì una maledizione perché fa capire di
essere in contrasto con gli altri.
Hans Hansen è uno scolaro
esemplare, va molto bene a scuola, sa cavalcare e gli piacciono molto i
cavalli. Appartiene a una famiglia ricca ed è rispettato ed ammirato da tutti.
Tonio lo ama e cerca di trovare qualcosa che li accomuni.
Ingeborg Holm è la ragazza bionda
di cui si innamora Tonio. Non lo tiene in considerazione, soprattutto per la
sua passione di comporre poesie.
Lisaveta Ivànovna è una pittrice che
diventa amica di Tonio quando lui incomincia a chiudersi in se stesso. Gli dà
buoni consigli quando è in difficoltà.
PERSONAGGI MINORI: Il padre di Tonio è un distinto
signore dagli occhi azzurri, che nei confronti di Tonio dimostra sdegno e
disappunto.
La madre di Tonio, Consuelo, è una
donna straniera che rimane spensieratamente indifferente al comportamento del
ragazzo.
Erwin Jimmerthal è un amico di Hans
che incontra i 2 ragazzi quando stanno facendo la passeggiata. Anche lui è
appassionato di equitazione ed è un disturbo per Tonio perché distoglie Hans
dai suoi discorsi.
Maddalena Vermehren è l'unica ragazza
che sembra in qualche modo interessarsi a Tonio, poiché lo ascolta sempre, lo
guarda in continuazione e gli rivolge spesso la parola.
François Knaak è il maestro di
danza dei ragazzi ricchi della città. E' ammirato da tutti per il suo
atteggiamento, ma non perde occasione per irridere i ragazzi, cosa che fa anche
con Tonio.
I TEMI: Il tormento della poesia e la contraddizione
nell'esistenza del protagonista
LO STILE: Il romanzo è scritto con un linguaggio molto
semplice e comprensibile da tutti.
COMMENTO: Il libro che ho letto non è noioso ed è di facile
lettura: per questo potrebbe essere un'interessante lettura, soprattutto per
chi volesse conoscere il punto di vista di uno scrittore nei confronti della
sua professione e più generale della sua esistenza.