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Regista: Richard Attenborough
Cast Ben Kingsley: Mohandas Karamichand Gandhi 'Bapu'
Candice Bergen: Margaret Bourke-White
Roshan Seth: Pandit Jawaharlal Nehru
Ian Charleson: Rev. Charlie Andrews
Trevor Howard: Giudice Broomfield
Rohini Hattangadi: Kasturba M. Gandhi
Anno di produzione
Genere: Biografia/ Storico/ Drammatico
Breve riassunto della trama: Il film presenta fin dalle prime sequenze la morte di Gandhi e l'apoteosi dei suoi funerali. La storia vera e propria ha inizio nel 1893 in Sud-Africa, a Maritzburg, dove un poliziotto getta dal treno il giovane avvocato Mohandas Karamichand Gandhi perché viaggiava nella prima classe del treno, mentre, per legge, come indiano, avrebbe dovuto viaggiare in terza classe; questo episodio spinge Gandhi ad iniziare la pratica della non violenza, per contrastare la discriminazione razziale sudafricana. Le prime battaglie pacifiche danno esiti positivi. Gandhi ritorna a Bombay assieme alla moglie, e si impegna a scoprire l'India. Con l'uso intelligente della stampa e la potenza dell'opinione pubblica giungono le prime vittorie; ma inizia anche la reazione violenta degli Inglesi che culmina nella strage di Amritsar del 13 aprile 1919. Successivamente, per un periodo, la non-collaborazione continua. Gli Indiani sono invitati a vestirsi semplicemente come Gandhi, con un pezzo di stoffa bianca, fatta in casa, mentre gli abiti europei vengono bruciati; in seguito inizierà la campagna del sale. Nel frattempo si manifestano i primi contrasti fra Indù e Mussulmani: Gandhi inizia uno sciopero della fame, facendo cessare le lotte. L'opinione pubblica mondiale, sensibilizzata dalla stampa, è in favore di Gandhi, contro gli Inglesi. Gandhi vince: l'India è indipendente; ma il problema più grave è la divisione all'interno dell'India in Induisti e Mussulmani. Il conflitto Indo-pakistano causa un milione di morti. Gandhi reagisce con un ultimo digiuno, disposto a morire per la non violenza del suo popolo, ed i conflitti terminano. Un estremista indù lo uccide con tre colpi di rivoltella, il 30 gennaio 1948 a Godse. Nelle ultime scene Gandhi si accascia a terra, mormorando "Oh, Dio!".
Struttura: Flashback iniziale, in seguito la vicenda rispetta l'ordine naturale degli eventi (fabula).
Sequenze (scene): Maggioranza di riflessive e dialogate.
Sistema dei personaggi Protagonista: Gandhi
Antagonista: l'assassino
Aiutanti: la moglie, Kasturba
Margaret, giornalista
Nerhu, futuro presidente dell'India indipendente
Dimensione temporale: il film è ambientato tra il 1893 e il 1948.
Dimensione spaziale: Sud-Africa, India, Inghilterra
Narratore: Esterno, onnisciente
Scelte di regia: Il film è a colori, ma viene utilizzato il bianco e nero nelle scene che hanno valore di documento, ad esempio quando vengono mostrate pagine di giornale riguardanti Gandhi. Nelle riprese, il protagonista spesso non è in primo piano, è di spalle o non è a fuoco: è una scelta che il regista compie per sottolineare l'umiltà e l'umanità di Gandhi. Sono numerose sia le scene pervase da silenzi meditativi, in cui alle sole immagini è affidato il compito di narrare, sia quelle caotiche, che mostrano folle, episodi di violenza e stragi civili.
Temi fondamentali dell'opera
- Storia dell'India: dal dominio inglese all'indipendenza
- Colonialismo
- Non-violenza
- Lotta per la pace e l'indipendenza
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