Relazione del libro " Una barca nel bosco"
Il libro "
Una barca nel bosco" è un romanzo di formazione incentrato sulla figura di
Gaspare Torrente. Il ragazzo, figlio di un pescatore, arriva a Torino insieme
alla madre per frequentare il liceo, invogliato anche dalla professoressa di
francese dell'isola in cui abitava che era riuscita a convincere i genitori a
proseguire negli studi. Egli, che ama tradurre versioni di latino e leggere
Verlain, approda in classe con molte delusioni e sorprese inaspettate. Eccolo
che arriva in una dimensione diversa dal passaggio dalla sua piccola isola alla
città di Torino. Da studente modello diventa giovane disadattato. Per
integrarsi ed essere accettato dal gruppo Gaspare deve incominciare a cambiare:
impara a giocare alla Play station, a parlare con il linguaggio del branco e
deve incominciare persino a smettere di prendere bei voti di latino perché non
è di moda. Anche il titolo del libro è la metafora della situazione del
protagonista cioè quella di un pesce fuor d'acqua. Arrivato all'università
anche li viene deluso dalle aspettative ma finisce per laurearsi in
giurisprudenza senza mai riuscire a diventare quello che voleva cioè un
latinista. Ecco come la scrittrice abbia voluto anche esporre il problema della
scuola che non riesce a far emergere ragazzi che hanno talento.
La mia
opinione sul libro è contrastante perché se la prima parte mi è sembrata
divertente, coinvolgente e realistica, la seconda mi è sembrata surreale a
tratti sbrigativa e malinconica inoltre nel libro sono presenti degli " sbalzi
temporali"che a tratti rendono il libro incomprensibile. Infatti la morte della
madre e della zia di Gaspare avvengono inaspettatamente e talmente in fretta che non ci si riesce più
a capacitarsi. Ancora più triste scoprire poi la morte del padre, col quale non
è mai riuscito a parlare delle sue esperienze e delle sue aspirazioni. Anche il
finale è molto triste perché Gaspare parla in barca al padre morto di quello
che non è mai riuscito a dirgli da vivo.