L'origine del Mondo secondo i Greci
(Teogonia Esiodo)
Il testo più antico che narra in versi le
credenze dei Greci sull'origine del Mondo e sulle genealogie divine è la
teogonia di Esiodo. Per i greci in principio c'era il caos miscuglio
indeterminato di tutto quello che esisteva. Dal caos come prima cosa nacque la
terra che personificatasi divenne Gea la madre di ogni cosa. Tra gli altri
figli del Caos c'erano anche Tartaro ed Erebo. Il Tartaro secondo Esiodo è il
luogo più profondo della terra sbarrato da degli enormi cancelli di ferro,
sempre secondo Esiodo è tanto lontano dall'Ade quanto la terra è lontana dal cielo. Nel Tartaro erano
esiliati peccatori leggendari o divinità cacciate. Gea o Gaia, da sola, creò il
cielo con le sue stelle e le sue nubi, che personificatosi divenne Urano.
Sposatasi con Urano Gea partorì sei titani (Ceo, Crio, Crono, Giapeto, Iperone,
Oceano), sei Titanide (Febe, Mnemosine, Rea, Tia, Temi, Teti), tre Ecatonchiri
mostri dalle 100 braccia e dalle 50 teste (Cotto, Briareo, Gige) e tre ciclopi
mostri con un enorme occhio sulla fronte (Bronte, Sterpe, Arge). Urano
continuando ad unirsi con Gea non riusciva mai a stabilire un ordine sulla
terrà e per di più era geloso dei suoi figli e perciò gli rinchiusenel
Tartataro. A Gea questo non piaceva allora sia alleò col più coraggioso dei sui
figli, Crono, che con un falcetto d'oro datogli dalla madre evirò il padre
mentre esso stava cercando di unirsi nuovamente a Gea. Le gocce di sangue della
ferita di Urano caddero sulla terra fecondandola, dando vita ai giganti e alle
tre erinni o furie che avevano il compito di vendicare i crimini commessi dai
mortali. Le gocce di sangue che fecondarono il mare diedero invece origine alla
dea Afrodite ( per Omero invece Afrodite è figlia di Zeus). Urano perciò
abbandoò il Mondo e lasciò il trono a Crono, mentre stava scappando però Urano
maledisse il figlio e siccome era grande maestro di saggezza gli profetizzò che
anche lui sarebbe stato detronizzato da un suo figlio. Crono inoltre divenuto
Re del Mondo rinchiuse i suoi fratelli ciclopi ed Ecatonchiri nel Tartaro per
ribrezzo verso di essi lasciando liberi i rimanenti Titani. Crono sposò sua
sorella Rea e da lei ebbe molti figli. Crono però per paura della profezia
narratagli dal padre divorava tutti i neonati che partoriva Rea. E così generò
e poi ingoiò Estia, Demertra, Era, Plutone o Ade e Poseidone. Rea in procinto
di mettere alla luce l'ultimo suo figlio, Zeus, fuggì a Creta e al posto di
consegnare a Crono il neonato gli consegò un pietra avvolta in fasce che Crono
divorò senza accorgersi dell'inganno. Quando Crono si accorse
di "avere un figlio in libertà" si arrabbiò ma Rea riuscì a persuaderlo e lo
convinse che la profezia era da non considerare. Zeus diventato adulto
somministrò al padre una pozione che lo costrinse a vomitare tutti i figli e
con l'aiuto di essi mosse guerra contro il padre e i Titani. Il titano Oceano e
Prometeo, figlio del titano Giapeto e creatore degli esseri mortali invece sia
allearono con Zeus ed i suoi fratelli nella guerra contro Crono. La guerra durò
dieci anni e fu solo quando Zeus liberò dal tartaro gli Ecatonchiri e i Ciclopi
che vinse poiché essi come dono della loro liberazione gli consegnarono il
potere del tuono e del fulmine. Zeus come nuovo Re del Mondo rinchiuse tutti i
titani nel Tartaro a guardia degli Ecatonchiri e obbligò il titano atlante
figlio di Giapeto a reggere l'immenso peso del cielo ai confini della terra.
Zeus si stabilì sull'olimpo e consegnò a Poseidone il regno del mare ad Ade il
regno degli inferi e lui divenne re dei cieli e degli Dei.