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L'artista di fronte all'universo
Nel periodo del soggiorno del pittore ad Arles il rapporto con Gauguin, giunto infine anch'egli in Provenza, culmina nell'incomprensione e nel dramma, con notevoli conseguenze sull'animo del pittore. Notevolissime sono le esperienze più propriamente artistiche, che conducono ad una serie di numerosi ed immortali capolavori.Tra questi si trova il dipinto "Notte stellata sul Rodano" del 1888, che nasce dalla creatività del maestro in un periodo in cui lo stesso soddisfa il proprio desiderio di dipingere dal vivo (en plein air). Solo pochi giorni dopo dipinge "Terrazza del caffè in Place du Forum ad Arles la sera", opera che offre molto spazio al cielo notturno. Mentre in quest'ultima, tuttavia, van Gogh pone la sua attenzione soprattutto sulle luci a gas dei lampioni e sul loro modo di "poggiarsi" sulle cose, alla cui artificialità il maestro contrappone proprio lo scintillare delle stelle, nel dipinto "Notte stellata sul Rodano" il cielo è il protagonista, proprio l'elemento che suscita nell'autore le emozioni più forti. Nell'aprile del 1888 aveva scritto :
"Un cielo stellato,ad esempio. Questa è una cosa che mi piacerebbe provare a fare. [.]. Ma come posso farlo se non a casa mia, con la mia immaginazione?".
Qui prevale una visione poetica della natura: il pittore è affascinato dalla luce notturna, soprattutto dalle stelle. L'artista è colpito dalla gamma dei blu che scopre nel cielo meridionale, e sfrutta il comprimario giallo per esaltare le qualità espressive e simboliche.
Terrazza
del caffè in Place du Forum ad Arles la sera
Notte Stellata fu realizzato nel giugno del 1889 a Saint Rémy de Provence, dove Van Gogh si trovava nel mese di maggio. Dopo il taglio dell'orecchio , che risale al dicembre 1888, ed una lunga degenza nell'ospedale di Arles, il pittore si era spontaneamente fatto ricoverare nella casa di cura per malati mentali 'Saint Paul de Mausole'.In Notte Stellata Van Gogh persegue il distacco dalla pura osservazione del reale, la tela nasce infatti da un ricordo nostalgico dei paesaggi del nord. La memoria del pittore è rivolta ai paesi della sua Olanda, ai campanili che si elevano svettanti a sfidare il cielo ed alla serenità delle case circostanti, assorte nel ritmo regolare della vita. Il silenzio notturno del villaggio viene sconvolto dall'incendio pirotecnico del cielo e dai cipressi fiammeggianti. Struttura compositiva: all'interno dell'immagine si può distinguere una cesura in senso diagonale, una linea che sancisce la divisione netta tra il realismo che pervade la parte inferiore della tela e il decorativismo astratto che si impone nel cielo. I tre quarti del quadro sono infatti dominati dal ritorno di forme circolari in un moto ondoso, mentre la concretezza del paesaggio acquista solidità con ricorso a sagome geometriche più stabili. Ecco allora la corrispondenza dei due triangoli rettangoli in cui si iscrivono le sagome del campanile e dei cipressi.Il paese: il campanile costituisce per il pittore un ricordo dei paesi olandesi, il paesaggio del Nord tanto descritto anche nelle lettere. Come i cipressi , si eleva affilato a sfidare il cielo e rappresenta l'unico punto di stabilità plastica del quadro. Anche le case dai tetti spioventi scompaiono nel blu della campagna, sebbene le loro sagome ortogonali, con le piccole luci gialle, si impongano in una dominante di linee e di curve. La luna: Van Gogh gioca con l'immaginazione e trasforma il reale in visione sfolgorante. A causa del suo alone e di un inusuale colore arancio, la falce di luna assume l'aspetto di un sole. Tra turbini d'aria che attraversano il cielo, le stelle appaiono altrettanti vortici di luce. Sembra di assistere ad un divenire cosmico che coinvolge gli astri in un flusso incessante, quasi a cogliere il dinamismo di forze primordiali. Stelle infuocate: il moto ondoso che pervade il quadro è una sorta di vortice di natura, un dinamismo che fa pensare alla circolarità dell'universo. E' proprio di questo periodo lo sviluppo dell'astronomia siderale, cioè dello studio delle stelle, ad opera dell'astronomo F.W.Herschel. Fino ad allora le stelle erano considerate solo globi incandescenti. Herschel osservando il cielo con grandi telescopi scopre il pianeta Urano e circa duemila nebulose, inoltre, esamina la distribuzione apparente delle stelle sopra la sfera celeste ricavando le prime nozioni sulla forma dell'universo sidereo. Ma è soprattutto verso la metà del XIX secolo che si raggiungono le maggiori conquiste sul campo. Si determina la natura chimica delle sostanze contenute nell'atmosfera delle stelle, la loro temperatura e la velocità radiale degli astri. E' anche in questo ambito di fermenti e scoperte che va visto l'interesse di Van Gogh per le stelle. L'onda: attraversa il cielo stellato come una forza sconosciuta che si protrae fino a coinvolgere il paesaggio. L'attesa di un evento cosmico ma anche esistenziale. Il tema spiraliforme lo ritroviamo in altri dipinti, come 'Autoritratto' del 1890 in cui gli effetti dinamici sono espressione di precarietà esistenziale.
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