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Risposta
veloce: un sacco. Centinaia. Risposta più approfondita: dipende da quale
criterio si usa per contarli. Per esempio I, Asimov: A Memoir , la
più completa bibliografia di Asimov, che Asimov stesso aiutò a compilare,
elenca 469 titoli, includendo però due poster da parete e un calendario. Elenca
anche 117 antologie di fantascienza, nessuna delle quali è interamente di
Asimov, e molte delle quali non contiene neppure un suo racconto. Ci sono anche
volumi scritti quasi completamente da altri, come la serie Superquiz,
From Harding to Hiroshima, the Book of Facts che
Asimov ha solamente curato. Alcuni libri vengono menzionati più di una volta
nel caso siano stati rivisti e aggiornati; e, naturalmente, Asimov ha riciclato
parecchi racconti e articoli facendoli apparire in diverse antologie, e alcuni
libri sono solo rielaborazioni di vecchi libri.
D'altra parte il catalogo I, Asimov: A Memoir non è completo, sia
perché negli ultimi tempi la malattia impedì ad Asimov di tenere una
registrazione accurata dei suoi libri in uscita, sia perché alcuni libri sono
usciti dopo la pubblicazione di I, Asimov: A Memoir. La list of
books di Ed Seiler include numerosi titoli in più, per un totale di oltre 500.
Infine, ci sono libri come I, Robot: The illustrated screen play
di Harlan Ellison, basato sulle storie di Asimov, ma al quale Asimov stesso non
ha lavorato. Può essere considerato un libro di Asimov?
Ecco perché la risposta migliore alla domanda 'quanti libri ha scritto
Asimov?' può essere solo 'un sacco. Centinaia.'
Per le risposte a queste domande andate alla pagina Matrix di questo numero!
'Aisic Esimov', con la 's' dolce e la 'o' chiusa. E' accettata anche la pronuncia 'Esimof'. Il nome è stato scritto con la 's' e non la 'z' a causa del fatto che il padre di Asimov, emigrato negli Stati Uniti nel 1923, non conosceva bene l'alfabeto latino. Asimov ha scritto una poesia ('The Prime of Life') in cui rimava il suo cognome con 'stars above'. Asimov suggerisce di pronunciare il suo cognome come la frase 'Has Him Off' togliendo le 'h'.
Asimov è morto il 6 aprile 1992 per una crisi cardiaca. La salma è stata cremata e le ceneri disperse.
Ufficialmente
Asimov è nato il 2 gennaio 1920, nella cittadina di Petrovichi nella Repubblica
Sovietica Federale Socialista Russa (la Russia zarista non esisteva più, ma non
era ancora nata l'Unione Sovietica), che si trova alle coordinate 53.58 nord di
latitudine e 32.10 est di longitudine, circa 400 km a sud-est di Mosca e 16 km
a est dal confine fra Russia e Bielorussia. Le registrazioni non sono però
accurate, ed è possibile che sia nato in realtà prima, il 4 ottobre 1919.
La data di nascita di Asimov fu cambiata temporaneamente da sua madre in 7
settembre 1919 per permettergli di iniziare la scuola con un anno di anticipo.
Quando diversi anni dopo Asimov scoprì questo piccolo trucco, insistette
affinché fosse ripristinata la data del 2 gennaio 1920, che rimase la data
ufficiale del suo compleanno.
La famiglia Asimov lasciò l'Unione Sovietica l'11 gennaio 1923 e arrivò a New
York il 3 febbraio.
Isaac
era figlio di Judah Asimov (1896-1969) e di Anna Rachel Berman Asimov
(1895-1973), sposati nel 1918. Isaac prese il nome dal nonno materno, Isaac
Berman. Aveva una sorella, Marcia (nata Manya nel 1922) e un fratello minore,
Stanley, nato nel 1929.
Il padre risparmiò per tre anni facendo vari mestieri negli Stati Uniti, e
acquistò un negozio di dolciumi a Brooklyn, che venne gestito da lui e dalla
famiglia per più di quarant'anni.
Marcia sposò Nicholas Repanes nel 1955 ed ebbe due figli, Larry e Richard.
Stanley divenne giornalista e raggiunse il ruolo di vice presidente di Newsday.
Stan e sua moglie Ruth hanno avuto un figlio, Eric, e una figlia, Nanette,
entrambi divenuti giornalisti. Ruth ha un altro figlio, Daniel, nato da un
precedente matrimonio, adottato da Stanley e divenuto un matematico. Dan Asimov
ha un indirizzo e-mail su Internet ma non desidera ricevere domande su suo zio
Isaac.
Asimov
ha incontrato Gertrude Blugerman a un appuntamento al buio il giorno di San
Valentino del 1942, e l'ha sposata cinque mesi e mezzo dopo, il 26 luglio 1942.
Insieme hanno avuto un figlio, David (nato nel 1951) e una figlia, Robyn Joan
(nata nel 1955). Si sono separati nel 1970 e il divorzio è divenuto legale il
16 novembre 1973.
Asimov ha incontrato la prima volta Janet Opal Jeppson firmandole un autografo
a una convention di sf, il 2 settembre 1956. Soffriva di un calcolo renale e le
fece una pessima impressione. I due si sono reincontrati il 1 maggio 1959 a un
banchetto di scrittori gialli. Questa volta l'attrazione reciproca fu
immediata, e appena Asimov divorziò da Gertrude si mise insieme a Janet,
sposandola ufficialmente il 30 novembre 1973. Asimov non ha avuto figli dal
secondo matrimonio.
All'arrivo
negli Stati Uniti nel 1923 la famiglia Asimov andò ad abitare in un
appartamento al 425 di Van Siclen Avenue, nella parte orientale di Brooklyn.
Col tempo cambiarono diversi negozi e abitazioni, rimanendo sempre a Brooklyn o
nei dintorni.
Nel maggio del 1942 Asimov lasciò New York per recarsi a lavorare nei cantieri
navali di Filadelfia. Nel 1945 tornò a New York con la moglie Gertrude, e nel
novembre fu richiamato alle armi. Trascorse una settimana a Fort Meade, quindi
fu trasferito a Camp Lee, in Virginia, fino al marzo del 1946, quando fu
trasferito all'isola di Oahu. Ritornò in maggio negli Stati Uniti, e dopo il
congedo Isaac e Gertrude si trasferirono a Brooklyn, al 213 di Dean Street, nel
settembre del 1946. Nel luglio del 1949 a un appartamento nei sobborghi di
Somerville, nel maggio del 1951 a Waltham, Massachusetts, e nel marzo 1956 al
45 di Greenough Street a West Newton.
Nel luglio 1970 Asimov si separò da Gertrude e tornò a New York. Dopo il matrimonio
con Janet la coppia abitò al 33mo piano di un appartamento su Central Park,
fino alla morte di Asimov nel 1992.
Asimov ha iniziato la sua carriera scolastica alla scuola pubblica 182 nel
1925. Frequentò quindi la East New York Junior High School 149, dove fu
collocato in un corso di rapido avanzamento, e si diplomò nel giugno 1932.
Entrò alla Boys High School e si diplomò nel 1935. Dopo pochi giorni di City
College si trasferì al Seth Low Junior College di Brooklyn, che gli offrì una
borsa di studio di 100 dollari. Il college chiuse, e Asimov si trasferì alla
Columbia University, dove si laureò nel 1939 in chimica. Dopo essere stato
rifiutato da tutte e cinque le scuole mediche di New York, tentò il programma
di livello master alla Columbia, ma anche qui fu rifiutato. Ottenne un anno di
prova, e conseguì il master in chimica nel 1941. Nel 1948, dopo la guerra,
ottenne il grado di Ph.D. in biochimica, sempre alla Columbia.
Asimov lavorò in diverse occasioni al negozio del padre; fece altri lavori, fra
i quali il dattilografo per un professore di psicologia, chimico al cantiere
navale di Filadelfia, insieme a Robert Heinlein e L. Sprague de Camp. Nel 1948
ottenne un lavoro alla Columbia come ricercatore, e la sua carriera accademica
proseguì fino al grado di professore associato, nel 1955. Nel 1958 abbandonò
l'insegnamento per diventare scrittore a tempo pieno. Ciononostante, nel 1979
la Scuola di Medicina lo promosse al grado di professore a tutti gli effetti.
contengono materiale autobiografico, così come molte altre introduzioni, articoli e editoriali della Isaac Asimov's Science Fiction Magazine.
Asimov
non ha un credo religioso, non crede in dio né nella vita dopo la morte. Si
considerava un Umanista, cioè uno che crede che gli esseri umani siano
responsabili di tutti i problemi della società umana e di tutti gli eventi
della storia. Non ostacolò il genuino sentimento religioso, ma si oppose
fortemente a intolleranza, superstizione, creazionismo, pseudoscienza e
misticismo.
Benché ateo Asimov era fiero della sua eredità di ebreo.
Ebbe grande interesse per la Bibbia sulla quale scrisse due libri, Asimov's
Guide to the Bible e The Story of Ruth.
Benché
fosse famoso per scrivere otto ore al giorno sette giorni alla settimana,
Asimov fece diverse altre cose.
Fu membro dei Baker Street Irregulars dal 1973; sebbene non fosse un
particolare estimatore di Sherlock Holmes, apprezzava i banchetti del club.
Nel 1970 si associò alla Gilbert and Sullivan Society, partecipò a
diverse riunioni e amava cantare le canzoni degli show.
Fece parte del club chiamato i Trap Door Spiders, che si riunivano a
cena una volta al mese, e che usò come modello per i racconti del ciclo dei Vedovi
neri. I personaggi dei racconti si riferiscono ai seguenti personaggi:
Geoffrey Avalon: L. Sprague De Camp; Emmanuel Rubin: Lester del Rey; James
Drake: Doc Clark; Thomas Trumball: Gilbert Cant; Mario Gonzalo: Lin Carter;
Roger Halsted: Dan Bensen.
Asimov si associò alla Mensa, la società degli uomini con il più alto
Q.I., nei primi anni Sessanta, ma trovò i membri del club arroganti e abbandonò
l'associazione. Si riassociò in seguito, tenendo varie conferenze, ma alla fine
la abbandonò definitivamente.
Fu anche un membro dell'Explorers Club e maestro di cerimonia ai
banchetti annuali per due anni.
Sì.
La stessa persona che scriveva di viaggi spaziali e che si batteva per la causa
della razionalità aveva una irragionevole paura dell'altezza e del volo. Questa
è la causa del breve raggio del viaggi che fece durante la sua vita.
Asimov scoprì la sua paura dell'altezza alla Fiera di New York nel 1940, quando
diede un appontamento al suo primo amore Irene su un ottovolante, sperando che
lei fosse presa dal panico e lui potesse cogliere l'occasione per baciarla:
invece accadde che lui fu terrorizzato mentre lei rimase perfettamente calma.
Asimov viaggiò in aereo due volte nella sua vita. La prima volta fu durante il
servizio alla Base Navale di Filadelfia, per verificare la validità di un
metodo per l'individuazione di marcatori colorati da lui inventato. Fu però
tanto assorto dall'osservazione che non soffrì la paura del volo.
La seconda volta volò per tornare a casa dalla base militare nella Hawaii, su
un DC-3 per San Francisco.
Dopo la guerra, Asimov non si avventurò più così lontano da casa. Nei viaggi
lunghi usò il treno, o l'auto di qualcun altro, finché non prese la patente nel
1950. Negli anni Settanta lui e Janet viaggiarono in auto fino in Florida e in
California, e fecero diversi viaggi per mare fino ai Caraibi, all'Africa
Occidentale, all'Inghilterra e alla Francia.
Asimov
era del tutto astemio negli ultimi anni, a causa delle brutte esperienze avute
ogni volta che beveva alcolici: solo uno o due drink bastavano a ubriacarlo. Il
giorno che passò l'esame orale per diventare dottore bevve cinque Manhattan per
festeggiare, e i suoi amici dovettero riportarlo a scuola e fargli passare la
sbornia. Sua moglie riferì che passo tutta la notte successiva a ridere nel
sonno dicendo: 'Dottor Asimov?'.
Era completamente inetto in ogni attività atletica che richiedesse
coordinazione. Non imparò mai a nuotare o ad andare in bicicletta. Dieci minuti
al sole estivo bastavano per causargli una scottatura. Nell'esercito ebbe il
peggior punteggio della compagnia nel test di addestramento fisico (mentre ebbe
quello più alto nel test di intelligenza). Aveva paura degli aghi e non
sopportava la vista del sangue.
Asimov era anche claustrofilo, nel senso che stava bene in posti chiusi e senza
finestre, preferibilmente con luce artificiale. Le città sotterranee di Abissi
d'acciaio erano per lui un vero paradiso.
Non permetteva a nessuno di chiamarlo con dimitivi, a parte pochi intimi amici
che lo chiamavano Ike. Inoltre non sopportava che il suo nome venisse
pronunciato male, tanto che nel 1957 scrisse un racconto intitolato Pronunciate
il mio nome con la 's'. Casi clamorosi di errata scrittura del
suo nome furono una copertina del novembre 1952 di Galaxy che
conteneva Maledetti marziani e sul premio Nebula vinto nel 1976
per L'uomo bicentenario. Nel 1939 Planet Stories
pubblicò un suo racconto scrivendo il suo nome 'Asenion', e Asimov
mandò subito una lettera di fuoco per protestare. Da allora Lester Del Rey lo
chiamo spesso in quel modo per prenderlo in giro. Lo stesso Asimov in Abissi
d'acciaio parla di robot con 'le tre leggi di Asenion'.
A
undici anni iniziò a scrivere The Greenville Chums at College, che
doveva essere il primo libro di una serie. Dopo otto capitoli si rese conto che
non sapeva di cosa stava parlando. Tuttavia fece una importante scoperta:
raccontò la storia che stava scrivendo a un amico, e questi lo ascoltò a bocca
aperta e quando ebbe finito gli chiese di continuare. Asimov disse che finora
non era andato più avanti, e l'amico gli chiese di prestargli il libro quando
avesse finito di leggerlo. Asimov rimase stupito del fatto che l'amico pensasse
che lui gli stesse raccontando un libro che aveva letto, e non che aveva
scritto! Questo lo incoraggiò molto e fu da allora che cominciò a pensare a se
stesso come a uno scrittore.
La prima cosa che pubblicò fu un saggio umoristico che apparve su The
Boys High Recorder, una pubblicazione del liceo che frequentava nel
1934. Fu ripubblicato nel libro Before the Golden Age. Lo scrisse
durante un corso di scrittura creativa, che quasi lo scoraggiò dallo scrivere.
Dopo che John Cambell, direttore di Astounding , rifiutò tre racconti, 'Cosmic Corkscrew', 'Stowaway' e 'This Irrational Planet' nel giugno, luglio e settembre del 1938, 'Marooned Off Vesta' fu accettato da Amazing Stories in ottobre e uscì nel gennaio del 1939.
Diversi libri di Asimov sono stati pubblicizzati dagli editori come 'l'ultimo libro di Asimov'. I cinque libri più spesso etichettati in questo modo sono:
Asimov Laughs Again
(1992, l'ultimo libro che Asimov vide uscire);
Forward the Foundation (Fondazione anno zero)
l'ultimo romanzo del ciclo della Fondazione, uscito postumo nel 1993;
Frontiers II
raccolta di saggi, uscito nel 1993;
I. Asimov: A Memori
l'ultima autobiografia, uscita nel 1994;
Gold
l'ultima antologia di racconti, uscita nel 1995.
E'
possibile tuttavia che altri libri di Asimov vengano pubblicati in futuro. Ci
sono molti articoli sulla sf ancora non raccolti in volume, e probabilmente
vari racconti della serie dei Vedovi Neri che verranno riuniti in un libro.
L'unica cosa che sappiamo per certo, è che Asimov ha smesso di scrivere. Ma non
ha certo smesso di pubblicare; quindi, probabilmente l'ultimo libro di Asimov
non è ancora uscito.
Il
romanzo preferito di Asimov era Neanche gli dei , soprattutto a
causa della sezione a metà del libro, molto brillante, che parla di non-umani e
sesso. Asimov era stato spesso accusato di non essere in grado di scrivere
storie dove si parlasse di esseri non umani o di sesso.
Il romanzo che gli piacque di meno fu The stars like dust (Stelle
come polvere), pubblicato su Galaxy. In una edizione
successiva della Ace tra l'altro il titolo fu cambiato in Tyrann
(in Italia infatti uscì su Urania come Il tiranno dei mondi )
senza che Asimov fosse informato.
I tre racconti preferiti di Asimov sono, in ordine: The last question (L'ultima
domanda ), The Bicentennial man (L'uomo bicentenario
) e The ugly little boy .
Al contrario, quelli che odiava maggiormente erano: Black friars of the
flame , rifiutata e riscritta parecchie volte; The portable star
(Thrilling Wonder Stories , Winter 1955), mai inclusa in
antologie, così come A woman's heart, uscita nel 1957 su Satellite.
Fondazione anno zero (Forward the Foundation) è l'ultimo romanzo in ordine di scrittura della serie della Fondazione. Era quasi finito quando Asimov morì.
Sì.
Originariamente Fondazione anno zero doveva essere composto da
cinque romanzi brevi, che colmavano il buco cronologico fra Preludio alla
Fondazione e Fondazione . I primi tre furono completati
molto prima la morte di Asimov e pubblicati sulla Isaac Asimov's Science
Fiction Magazine . Una prima stesura del quarto venne completato prima
della morte di Asimov. Poiché di solito Asimov scriveva la prima stesura, la
ripuliva velocemente e usava la versione corretta come stesura finale, crediamo
che la versione uscita sia abbastanza vicina a ciò che Asimov voleva scrivere.
Il quinto romanzo breve non andò oltre l'abbozzo della scaletta. Per questo
motivo il libro si compone solo di quattro romanzi brevi e un epilogo.
In
tutta la serie della Fondazione ci sono contraddizioni. E ci sono due buone
ragioni.
Prima di tutto, Asimov non amava sudare sui dettagli. Ci sono molte cose che
Asimov amava nel mestiere dello scrittore, ma ripulire i suoi scritti dalle
contraddizioni non era fra queste. Già nel 1945 trovava così faticoso star
dietro alla coerenza delle storie della Fondazione che per tre volte cercò di
chiudere il ciclo per non doverci avere più a che fare.
In secondo luogo i piani per la serie cambiarono. Per esempio in origine le
storie del ciclo dei robot e quelle della Fondazione erano ben separate. Solo
negli anni Ottanta Asimov cercò di collegare i due cicli.
Inoltre, le storie sono state scritte nell'arco di cinquant'anni, ed è
ragionevole pensare che un Gran Maestro di settant'anni possa avere idee
diverse da uno scrittore esordiente.
Da notare che quest'ordine, dettato dallo stesso Asimov, non è corretto perché Currents of Space viene in realtà dopo The Stars, Like Dust.
Ci
possono essere tre risposte:
1. nell'ordine cronologico sopra descritto
2. nell'ordine di pubblicazione
3. leggete solo quelli scritti negli anni Cinquanta, perché quelli recenti sono
noiosi. Nessun fan di Asimov ammetterà mai che gli ultimi romanzi sono noiosi,
ma sarà d'accordo con l'affermazione che il gusto particolare delle prime opere
è rimasto ineguagliato.
Il
libro finisce con un appiglio per un ulteriore seguito. Anche se il problema
principale del libro è risolto, un nuovo problema viene avanzato, che mette in
dubbio il futuro dell'umanità.
Asimov voleva scrivere un seguito ma non aveva ancora piani precisi su cosa
sarebbe accaduto. Forse l'imbarazzo di non sapere come andare avanti fece sì che
i due libri successivi trattarono invece della vita di Hari Seldon.
In Paria dei cieli Asimov introduce l'idea della terra radioattiva, ripreso poi in Correnti dello spazio e Stelle come polvere . Essendo stati scritti negli anni Cinquanta era ragionevole presumere che la causa di questo fatto fosse stata una guerra nucleare. In seguito, Asimov si rese conto che la spiegazione non reggeva da un punto di vista scientifico, e in I robot e l'impero e Fondazione e Terra dà una spiegazione diversa. L'incongruenza può essere sciolta con la supposizione che i protagonisti dei primi romanzi avessero torto.
Asimov
voleva scrivere una serie complementare a quella dei robot, che narrasse la
caduta del Primo Impero e l'ascesa del Secondo. Ben presto si stufò della
serie, e scrisse The Mule per chiudere il ciclo. Ma il pubblico
non apprezzò, così scrisse altri due racconti per restaurare il piano Seldon.
Solo il questa fase sviluppò l'idea della Seconda Fondazione. Con questi
racconti ritenne conclusa la serie, anche se mancavano 700 anni alla
conclusione del Piano. Scrisse ancora un racconto per introdurre la serie e poi
smise per trent'anni.
Negli anni Ottanta la doubleday convinse Asimov a scrivere un nuovo libro sulla
Fondazione. Il successo dell'Orlo della Fondazione lo convinse a
continuare e scrisse il libro conclusivo della serie di Elijah Bailey (I
robot dell'alba ), quindi decise di collegare le due serie, e di
definire meglio alcuni particolari della vita di Seldon.
Fra
i personaggi del serial TV Star Trek: The Next Generation c'è un
androide, Data, che viene esplicitamente definito (nell'episodio Datalore
) un tentativo di 'portare alla realtà il robot positronico sognato da
Asimov'. Sfortunatamente gli sceneggiatori pensavano che l'aspetto chiave
dei robot di Asimov fosse il fatto di essere 'positronici'. L'idea di
Asimov era ben altra; il termine 'positronico' fu usato da Asimov
solo perché i positoni (elettroni a carica positiva) erano stati appena
scoperti, e gli piaceva l'idea di usare una parola nuova, ma questo aspetto non
ha vere implicazioni sulla carattrizzazione dei robot.
Il punto centrale dei robot di Asimov era la loro sicurezza d'uso, esattamente
come accade con i comuni elettrodomestici; era quindi importante costruire loro
un'etica di comportamento che li rendesse assolutamente non pericolosi per gli
esseri umani.
In un certo senso, le stesse tre leggi (o quattro) sono solo un dettaglio
tecnico; il punto centrale dei robot dell'universo di Asimov è che l'etica dei
robot è talmente fondamentale da essere impossibile costruire robot che ne
siano privi.
Asimov concedeva malvolentieri l'uso delle Tre Leggi ad altri, ma il concetto
di base - l'etica incorporata nel cervello del robot - è diffuso e liberamente
usato.
In particolare, Data è un robot asimoviano perché ha effettivamente un sistema
etico incorporato. Non ha però le Tre Leggi in senso stretto: nell'episodio Measure
of Man infrange la seconda legge respingendo un ordine diretto di un
superiore senza che questo fosse pericoloso per gli esseri umani. Inoltre, la
programmazione etica non è fondamentale per il suo funzionamento (il suo
gemello Lore infatti ne è privo).
Asimov testimonia che Roddenberry gli chiese il permesso di definire Data
'robot positronico', ma solo dopo averlo fatto. Asimov non diede
alcun contributo allo sviluppo del personaggio.
C'era il progetto di far apparire Asimov stesso in un episodio, come
simulazione di se stesso sul ponte ologrammi (come accadde con Stephen
Hawking), ma la malattia e la distanza resero impossibile la sua realizzazione.
Le tre leggi della robotica sono:
Da
Manuale di robotica, 56a edizione, 2058 d.C.
Tratto da Io, Robot, traduzione di Roberta Rambelli.
In I robot e l'Impero viene
estrapolata la Legge Zero, e le Tre leggi modificate in conseguenza:
0. Un robot non può recar danno all'umanità, né può permettere che, a causa del
proprio mancato intervento, l'umanità riceva danno.
A differenza delle altre tre, però, la Legge Zero non è una parte fondamentale
dell'ingegnerizzazione positronica, non è inclusa in tutti i robot ed è
accettata solo da robot molto sofisticati.
Secondo quanto dice lo stesso Asimov, le Tre Leggi nacquero durante una
conversazione fra Asimov e John W. Campbell il 23 dicembre 1940. Campbell disse
di non aver fatto altro che formalizzare in leggi elementi che erano già
presenti in modo non esplicito nei racconti di Asimov.
Le Tre Leggi non appaioni nelle prime due storie di robot di Asimov, Robbie
e Secondo ragione, mentre nel terzo racconto, Bugiardo!
, viene nominata la Prima Legge; in questo racconto fa anche la sua prima
comparsa la robopsicologa Susan Calvin. I primi due racconti furono rivisti per
includere le Tre Leggi quando vennero inclusi nella raccolta Io, Robot
. Il primo racconto che nomina esplicitamente le Tre Leggi fu Girotondo,
apparso nel maggio del 1942 su Astounding Stories.
Asimov
scrisse il romanzo basandosi sulla sceneggiatura del film. Fece un certo numero
di cambiamenti di sua iniziativa, per minimizzare l'implausibilità scientifica
della storia. Poiché Asimov scrisse il romanzo rapidamente, mentre la
produzione del film procedette lentamente, il romanzo uscì con sei mesi di
anticipo rispetto al film, dando la falsa impressione che fosse il film tratto
dal libro e non viceversa.
Asimov non fu soddisfatto di Viaggio allucinante , e non lo considerò
una 'sua' opera. Successivamente una persona che aveva acquistato i
diritti sul titolo e sull'idea (ma non sui personaggi) dell'originale fu
interessata alla produzione di Viaggio allucinante II . Chiese il
romanzo ad Asimov, che all'inizio rifiutò, ma finì poi per accettare,
interessato all'idea di inserirvi nozioni di anatomia più approfondite.
Tuttavia pretese di sviluppare il romanzo per conto proprio e pubblicarlo
presso il suo editore, Doubleday. Per questi motivi, Viaggio allucinate
II: destinazione cervello non può essere considerato un vero e proprio
seguito del primo.
Molto.
Asimov ha pubblicato oltre 500 libri. Molti sono antologie contenenti lavori di
altre persone, e un gran numero sono libri di divulgazione per giovani, ma
oltre a questi ve ne sono molti altri.
Quella che segue è una breve lista dei libri più noti e più importanti di
Asimov. E' puramente soggettiva e basata sui gusti del compilatore di questo
documento. Altri romanzi di fantascienza:
Antologie di racconti di fantascienza:
Antologie:
Gialli:
Guide:
Raccolte di saggi:
Storia:
Altra divulgazione:
Humor:
Il titolo è tratto dalla frase 'contro la stupidità, neanche gli dei possono lottare', apparsa originariamente in tedesco nell'opera di Friedrich von Schiller Jungfrau von Orleans (Giovanna d'Arco), Atto III, Scena 6.
Il Trattato Asimov-Clarke di Park Avenue, sottoscritto da Asimov e Arthur Clarke mentre viaggiavano in taxi insieme lungo Park Avenue a New York, stabilisce che Asimov avrebbe sostenuto che Clarke era il miglior scrittore di fantascienza del mondo (riservando per sé il secondo posto), e che Clarke avrebbe dovuto sostenere che Asimov era il miglior scrittore scientifico del mondo (riservando per sé il secondo posto). Ecco il motivo per cui la dedica nel libro di Clarke Report on Planet Three suona 'in accordo col trattato Clarke-Asimov, il secondo miglior scrittore scientifico dedica questo libro al secondo miglior scrittore di fantascienza.'
Il
racconto si intitola L'ultima domanda, e lo si trova in diverse
antologie di Asimov.
C'è matematicamente un piccola possibilità che stiate pensando a un altro
racconto, ma è davvero molto piccola. La stessa esperienza di Asimov
testimonia che se qualcuno non ricorda il titolo di un suo racconto (e
specialmente se non è del tutto sicuro che sia suo), allora questo è L'ultima
domanda. Questo racconto viene anche spesso confuso con racconto di
Fredric Brown La domanda, nel quale viene posta a un nuovo
supercomputer la domanda: 'Dio esiste?' e il computer risponde
'adesso sì'.
Sono
disponibili una quantità di dischi contenenti libri di Asimov letti da lui
stesso o da attori, videocassette con interviste ad Asimov e documentari
scientifici da lui commentati. Fra il software va ricordato Isaac
Asimov's The Ultimate Robot, un cd-rom disponibile in versione Macintosh
e in versione per PC multimediale, contenente i testi dei più famosi racconti
sui robot, fotografie, illustrazioni di Ralph McQuarrie (scenografo diGuerre
stellari ), filmati Quicktime e molto altro.
Esistono anche giochi di ruolo e giochi a quiz.
Un
film chiamato Nightfall è stato prodotto a Hollywood. Ha poca
attinenza col racconto, e Asimov si è dissociato completamente da esso.
Interpretato da David Birney e Sarah Douglas, diretto da Paul Mayersberg, dura
83 minuti. Se avete l'occasione di vederlo, fate di tutto per perderla.
Un film a cartoni animati intitolato Light years è stato prodotto
in Francia nel 1988, diretto da harvey Weinstein e prodotto da René Laloux, del
quale Asimov curò la traduzione in inglese.
Nel 1966 Richard Fleisher diresse Raquel Welch e Edmond O'Brien in Viaggio
allucinante , del quale Asimov scrisse la novelization basandosi sulla
sceneggiatura.
Nell'agosto del 1967 John Mantley pagò l'opzione sui diritti di Io, robot
, ma Asimov rifiutò di scrivere la sceneggiatura. Venne contattao Harlan
Ellison, che scrisse la sceneggiatura (poi pubblicata in volume), ma il film
non venne mai realizzato.
I diritti per trarre un film da Fondazione sono stati acquistati
nel 1994, ma bisogna vedere se un film verrà effettivamente realizzato.
I diritti su La prova sono stati venduti nel 1946 per 250 dollari
a Orson Welles, che però non li utilizzò mai.
Su richiesta di Gene Roddenberry Asimov diede la sua consulenza scientifica per
il film Star Trek The Motion Picture , e figura nei titoli di
coda.
Nel 1979 la ABC trasmise la serie Salvage 1 con Andy Griffith,
alla quale Asimov diede il contributo di consulente scientifico.
Nel 1988 la ABC trasmise un episodio pilota di due ore e sei episodi da un'ora
l'uno della serie Probe , nella quale Asimov figurava come
consulente e co-creatore. Si trattava di una serie di gialli alla Sherlock
Holmes ad argomento scientifico.
Il film per la tv The Android affair trasmesso nel 1995 fu
pubblicizzato come tratto da una storia di Isaac Asimov, ma il contributo di
Asimov fu ben poco. Il robot del film non era positronico e infrangeva
tranquillamente la Prima Legge.
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