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Il viaggio
Esperienza dell'altro, formazione interiore, divertimento e divagazione, in una parola, metafora della vita
Centro Vacanze Cala Serena, alloggio disponibile sia in hotel 5 stelle, sia in residence dotato di ogni comfort per la famiglie. Villaggio di recente costruzione, è situato a 150 metri dalla spiaggia, sabbia fine ed acqua cristallina sembrano essere le parole d'ordine. Animazione 24 ore su 24, divertimento garantito e per papà e mamma che vogliono rilassarsi, perché non affidare i bimbi al nostro mini-club? Nella quota sono inclusi anche la Carta Club, l'accesso all'area "beauty-farm", parcheggio, ombrellone e sdraio e bevande.
"Signorina, le può interessare quest'offerta? Era il tipo di viaggio che aveva sognato?"
"Viaggio. Grazie, ma è proprio perché ho sognato, che non voglio effettuare viaggi reimpostati!"
Viaggio vuol dire recarsi in agenzia e scegliere una tale meta con tale hotel perché offre più servizi a parità di prezzo?
Viaggio significa spostarsi materialmente da un luogo all'altro? Si definisce viaggiatore colui che visita luoghi, che compie viaggi più di 3 volte l'anno?
Le risposte sembrano abbastanza scontate, ma in realtà dei viaggi "intenzionali" ne abbiamo fatti pochi, o per lo meno no abbiamo capito che significa realmente viaggiare. Il viaggio innanzitutto è la vita stessa, un repentino cambiamento di situazioni, di emozioni, di incontri che ci arricchiscono e ci aiutano ad affrontare i successivi passi del nostro viaggio con maggiore sicurezza. La parola viaggio implica un cambiamento, che figuramene è visto nello spostamento, nel moto di oggetti e persone, ma non sempre è così. Il viaggio vero e proprio è un'idea, un'ipotesi che balena nella mente di tutti noi, dal più grande al piccino che per realizzarlo basta avere fantasia, voglia di viaggiare appunto! Un sogno, un desiderio scaturiscono in noi un incentivo per evadere dalla quotidianità, per ricercare una meta dove vorremmo stanziarci perché siamo già coscienti che troveremo felicità. Nuove idee, nuovi viaggi, nuovi incontri, nuove esperienze e niente di definitivo. Una moltitudine di colori e sfaccettature che caratterizzano la nostra realtà, i nostri progetti seppur spolverizzati d'incertezza, da un futuro vago. Il viaggio non ha tempo, non ha luoghi, non ha colori, non ha profumi. E' come una tavolozza senza colore, amorfa che spetta noi, bravi o mediocri pittori a creare il disegno della nostra vita attribuendo la sfumatura che più sembra convenire in quel chiaro-scuro atmosferico. Siamo ancora noi, le nostre emozioni, il nostro istinto a cogliere i significati scaturiti dalla lettura di un libro a creare un'immagine, una situazione nella nostra mente e provare ad immedesimarci, pensando a quale atteggiamento avremmo assunto nella condizione descritta, ovviamente senza conoscerne l'esito. Viaggiatore è colui che sperimenta, ipotizza, vive l'esperienza del viaggio; visitare luoghi e conoscere tradizioni differenti dalle nostre è solo una parte del "lavoro" di viaggiatore. I profumi ed i sapori che dilagano tra le viuzze di un borgo, i panni stesi al sole mossi dalla brezza primaverile, il cinguettio di un uccellino infreddolito alla ricerca di qualche briciola di pane, il cambiamento repentino delle nuvole che scorrono libere e felici in quella distesa celeste appesa ad un gancio impercettibile. Il calore delle persone che con un sorriso ti rallegrano il cuore. Questi sì che sono gli strumenti che il viaggiatore deve saper ricercare per poterli utilizzare nelle future fughe dalla realtà quotidiana e saperli donare a turisti frettolosi. Visitatore è per lo più l'uomo moderno che, anziché realizzare se stesso o una propria aspirazione preferisce sottostare all'abituale ritmo frenetico, volto a sacrificare sé per l'autorità temporale finendo per non assimilare nessun valore. Per fortuna che esistono i bambini, sede dell'innocenza e di un mondo incantato, dove la fantasia sembra essere il loro nutrimento. Una fiaba, una favola ed ecco che l'immaginazione prende il sopravvento facendo le loro dovute osservazioni che, grazie ad esse, scopriranno che significa vivere, viaggiare, sopravvivere in questo mondo che si sviluppa sulla legge causa-effetto; dovranno essere abili a decidere che strategia utilizzare. Purtroppo a volte non può prendere il sopravvento, in quanto le ali vengono tarpate dal "potere" della televisione ad annessi videogames e lì di fantasia na abbiamo ben poca, anziché indurre al viaggio, può indurre all'annientamento dal prossimo ad avere un'idea distorta di una realtà che spetta a noi condurre. Quando si intraprende un viaggio si è certi della partenza, ma non sempre di un ritorno. Può essere vago, deciso, imprevisto. E' una condizione che dobbiamo sempre porci poiché noi, detentori di una vita possiamo modificare la realtà con l'intenzione-azione, ma il futuro o il destino non sono di nostra competenza. Intraprendiamo un viaggio per differenti scopi, ma quello che più ha caratterizzato il corso della storia è il fenomeno dell'immigrazione. Migliaia di persone confinate in una nave malandata, strette l'una contro l'altra in condizioni disagevoli affrontano, sfidano il futuro per una speranza di vita migliore. Non significa ciò intraprendere un sogno-viaggio?! Cambiare cultura, cambiare nazione, cambiare lavoro, cambiare vita, cambiare la nostra essenza. Ogni cambiamento è un piccolo viaggio, non vi sono premi in palio, ma la consapevolezza di aver rivoluzionato la giornata.
Il titolo che ho scelto per il mio articolo è "Viaggio: fuga dalla realtà" perché credo che ogni persona al termine della giornata ritagli uno spazio di tempo per ritrovare se stessi evadendo, accantonando per minimo 6 ore i problemi che hanno caratterizzato il giorno (precedente). Viaggio reale come spostamento fisico o ideale è comunque parte integrante, fondamentale della nostra vita e senza esso, non potremmo essere felici perché soffocati dalle nostre preoccupazioni. La destinazione potrebbe essere il giornalino scolastico, perché è un argomento che affrontiamo giorno dopo giorno.
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