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Durante l'età napoleonica la politica, l'economia, la cultura dell'Europa subiscono profonde trasformazioni. Napoleone, con l'immagine che riesce a dare di sé, mobilita grandi masse soprattutto urbane; le nazioni a lui contrarie non possono essere da meno (anche solo per la mobilitazione militare a cui sono costrette) e cercano di conquistare il consenso popolare.
L'ingresso delle masse popolari sulla scena politica porta all'esplosione del problema nazionale e di quello dei diritti di libertà dell'individuo.
E' difficile definire il romanticismo nei suoi contenuti concettuali; a volte il termine viene usato come sinonimo di 'cultura della restaurazione': in questo senso viene messa in evidenza l'anima moderata del primo Ottocento; altre volte viene usato nel senso di 'cultura delle rivoluzioni nazionali'. I due aspetti, per quanto contrari, sono veri e convivono nella cultura romantica. Per questa ragione definire il romanticismo al di fuori di limiti cronologici è difficile, esso è un''atmosfera culturale', un modo di sentire e di pensare che si fonda sul sentimento dell'infinito e che nell'arte, in particolare nella musica, ha le sue espressioni più significative.
Il romanticismo ha prodotto una rivoluzione nell'ambito artistico, nella letteratura, nella musica, nelle arti figurative e, per questa ragione, è da considerare prima di tutto come dottrina estetica.
Di norma si tende a far coincidere esaltazione del sentimento e romanticismo; il sentimento romantico, va precisato, non è un generico sentire, è sentimento della totalità, dell'infinito e, perciò stesso, perennemente inappagato.
Su questa nuova sensibilità si fonda la 'rivoluzione estetica' del romanticismo, il cui carattere fondamentale è il rinnovamento del linguaggio, che deve aderire alla realtà quotidiana; il linguaggio 'letterario' dà origine a una letteratura vuota e morta perché attenta solo ai formalismi. L'immagine poetica non può essere il risultato di un ragionamento, è essa stessa che fa scaturire le idee e le concretizza nella vita quotidiana, 'pensare è parlare, pensare e fare o operare sono una stessa operazione sebbene modificata' (Novalis).
L'estetica romantica si fonda sull'esaltazione del sentimento dell'infinito, della tensione interiore che porta l'artista a essere tutt'uno con la propria creazione. Nascono le categorie di 'poesia classica' e 'poesia romantica'; con la prima si intende la visione armonica e, in qualche modo distaccata, del mondo, con la seconda si intende la partecipazione passionale alla vita della natura. Il linguaggio è lo strumento che esprime la passione e rende l'uomo quasi simile a Dio.
Il romanticismo è esaltazione dell'uomo che è tutt'uno con la natura organismo vivo in cui opera un'unica forza che ne determina il corso e il fine. La storia viene considerata un divenire organico e teleologico nel quale l'individuo ha il compito di scegliere fra diverse possibilità. L'assoluto, a cui tende il divenire della storia, acquista il proprio significato nella relatività di ogni esistenza individuale, 'la storia diventa il rifugio di tutti gli elementi in rotta col presente, minacciati nella loro esistenza materiale o spirituale' (A. Hauser). Sentimento, sogno, impressione, introspezione sono gli elementi caratteristici della cultura romantica.
Difficoltà di definizione nascono anche dalle diversità culturali dei diversi paesi d'Europa. Essendo non una filosofia o un'ideologia precisa, ma un'atmosfera culturale, il sentire romantico si cala necessariamente nelle diverse realtà nazionali e emergono pertanto differenze anche profonde nei diversi paesi e nei diversi periodi in cui si afferma.
Romanticismo e filosofia
Dal punto di vista filosofico il movimento romantico ha le sue espressioni più significative in Germania, in cui particolarmente vivaci sono le problematiche metafisico-religiose; le ragioni devono essere ricercate sia nella struttura politico-sociale degli stati tedeschi sia nell'influenza del pensiero kantiano su tutti gli aspetti della cultura, considerata il principale strumento di progresso umano: è solo la cultura che può dare l'idea della dimensione globale dell'uomo nella quale corpo e spirito si fondono e diventano la base su cui costruire una nuova 'humanitas'. L'uomo infatti è un essere razionale e sensibile a un tempo; chi facesse riferimento a una sola di queste caratteristiche violerebbe la volontà della natura creatrice. Lo Sturm und Drang è il movimento letterario che per primo si fa portavoce di queste nuove esigenze e teorizza così una nuova funzione dell'opera letteraria. Se il sentimento è la più importante facoltà dell'uomo, l'arte, che è espressione di questo sentire, è la più alta manifestazione culturale: essa infatti è tensione all'infinito, è ansia della semplicità originaria che si esprime in una religiosità nuova, diversa da quella delle istituzioni religiose, e in una storia che cerca di cogliere il senso profondo del divenire.
In una ricostruzione della filosofia dell'età romantica non è possibile ignorare il ruolo dei due maggiori poeti tedeschi del periodo: Goethe e Schiller. La loro evoluzione artistica attraversa tutte le fasi che caratterizzano la fortuna della cultura romantica: dallo Sturm und Drang, al recupero dell'arte classica, alla definizione della sensibilità romantica in senso stretto. Il loro contributo alla cultura tedesca ed europea non è stato solo letterario; dopo la lettura della Critica del giudizio, per primi hanno cercato di giustificare teoricamente l'unità di ragione sentimento.
GLOSSARIO
ASSOLUTO
Nella storia della filosofia il termine ha assunto significati diversi, anche se simili. 'Assoluto' è ciò che esiste indipendentemente dalla nostra rappresentazione: il Bene di Platone o la cosa in sé di Kant. 'Assoluto' è ciò che esiste di per sé e non ha bisogno di altro per esistere: la sostanza di Cartesio e Spinoza che è 'causa sui'. 'Assoluto' è ciò che è perfetto e in sé completamente compiuto: Dio, oppure la Natura di Spinoza. In quest'ultima accezione è uno dei concetti fondamentali del romanticismo: l'assolutamente perfetto è ciò a cui l'uomo tende senza arrivare mai a possederlo. 'Assoluto' è sinonimo di 'Infinito', designa l'origine e il fine dell'uomo. Da questo modo di considerare l'assoluto deriva il sentimento struggente e malinconico tipico della cultura romantica.
CLASSICO
La categoria con cui viene designato il modello artistico del mondo antico, in modo particolare greco, caratterizzato da una visione ingenua e serena del mondo in cui ragione e sentimento convivono in maniera equilibrata. L'equilibrio dell'arte classica è espressione di quella perfezione armonica fra uomo e natura che è stata perduta con l'evoluzione della cultura. Su queste riflessioni Schiller costruisce la distinzione fra poesia ingenua, quella classica che riflette l'armonia fra natura e uomo, e poesia sentimentale, quella romantica che cerca la natura come ideale che non può essere mai compiutamente posseduto.
ROMANTICO
Alla fine del Seicento il termine designa il carattere avventuroso del romanzo cavalleresco medievale, nel Settecento designa invece il mondo medievale e l'arte gotica in opposizione a quella classica; nel romanticismo è la categoria che designa, in opposizione a 'ingenuo' e 'classico', l'espressione artistica del sentimento, cioè la capacità intuitiva di cogliere l'infinito; la poesia romantica è poesia sentimentale, che nasce dalla riflessione del poeta, è pertanto espressione soggettiva del suo sentimento; se la poesia è espressione di un sentimento originario, la vera poesia sarà romantica.
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