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Il ritratto di Dorian Gray
I. Enrico e un pittore parlano di un ragazzo, Dorian Gray, soggetto ispiratore della sua arte.
II. I tre si incontrarono. Basilio finisce il suo quadro, stupendo. Intanto Enrico parla con Dorian Gray, e afferma che la giovinezza è la cosa più bella, perché presto scompare. Vedendo il quadro prova dolore, perché lui (Dorian Gray) invecchierà e il quadro no. Basilio pensa che Enrico gli abbia rovinato il suo migliore amico. Enrico e Dorian Gray vanno a teatro.
III. Enrico va da suo zio per chiedere informazioni su Dorian Gray e conosce la sua storia. Poi va a pranzo da sua zia Agatha. È un "filosofo": le sue idee affascinano sempre tutti. Alla fine Dorian Gray vuole andare sempre con lui.
IV. Enrico e Dorian Gray parlano: Dorian Gray si è innamorato di Sibilla, un'attrice, e poi si fidanza con lei. Enrico è attento a Dorian Gray perché analizzando gli altri capisce se stesso e l'uomo: contrasto spirito-materia.
V. La famiglia di Sibilla: il fratello sedicenne Jim che parte per l'Australia, lei e la madre costretta a recitare per un debito di 50 sterline. La gelosia di Jim, che promette di uccidere Dorian Gray se avesse fatto del male a Sibilla, intanto innamorata pazza di lui.
VI. Enrico e Dorian Gray raccontano a Basilio del fidanzamento. Enrico parla del piacere: è squisito e lascia però insoddisfatto. Si recano al teatro.
VII. Al teatro, Sibilla recita orribilmente. Enrico e Basilio vanno via prima. Poi Dorian Gray va da Sibilla, che dice di non aver recitato bene perché amava lui. Ma lui la amava per la sua arte, e così dopo un litigio andò via. Camminò. La mattina dopo tornò a casa, e vide il suo ritratto diverso, con un'espressione crudele. Perché? Uscì fuori e pensava a Sibilla.
VIII. Si svegliò dopo l'una e seppe da Enrico che Sibilla dopo il colloquio con lui si era uccisa: era meglio farsi vedere. Intanto Enrico parla; meglio questa conclusione, il suo romanzo di amore si è chiuso, lui piange per i personaggi interpretati da Sibilla, non per lei stessa. Il quadro intanto aveva quell'espressione diversa di crudeltà. Quella era il suo specchio?
IX. Arriva Basilio, vuole consolarlo. Dorian Gray gli spiega come la pensa ora. Poi vuole vedere il quadro per poi esporlo a Parigi. Dorian Gray dice di no. Basilio confessa il suo rapporto con quel quadro e poi va via. Dorian Gray vuole nascondere il quadro.
X. Da un corniciaio fa spostare il quadro in una sala inutilizzata nel punto più alto della casa. Poi prese un libro che gli aveva portato Enrico: gli era parso interessante.
XI. Il libro lo aveva affascinato. Che significato aveva la sua vita? Aveva studiato tante filosofie, ma ciò che gli interessava di più, era la bellezza, la sua nei confronti del quadro sempre più gelosamente custodito, e del mondo: la musica, le pietre preziose, gli arazzi, i profumi, tutte passioni momentanee ma intense. Era stato avvelenato dal libro, e dagli esempi che vi erano scritti del male nella storia.
XII. Intanto di lui si dicono le più orribili vergogne. Basilio sta per andare a Parigi. Gli fa una predica. Vuole sapere se quelle dicerie erano vere. Dorian Gray gli vuole far vedere il quadro, la sua anima.
XIII. Basilio vede il quadro: è inorridito: se quella è la sua anima quello che ha fatto Dorian Gray è più grave di tutte le dicerie. Ma Dorian Gray, poiché era Basilio ad avere dipinto il quadro e quindi la causa della sua vita adesso, lo uccise.
XIV. Chiama un suo ex amico, Alan e con un ricatto lo induce a far scomparire il corpo di Basilio: era un bravo chimico e lo fece in meno di cinque ore.
XV. In una cena non era più lui, era terrorizzato: tornato a casa prese una cassetta e dopo mezzanotte uscì per un posto lontano.
XVI. Va in un luogo malfamato per prendere oppio, e qui vede un suo vecchio amico, ormai ridotto in schiavitù. Se ne va, ma un marinaio, fratello di Sibilla Vane, lo riconosce e vuole ucciderlo. Ma grazie alla sua giovanile bellezza, gli fa credere di aver sbagliato.
XVII. Dialogo tra Enrico, Dorian Gray e una donna come filosofico. Poi Dorian Gray sviene forse colpito da Giacomo Vane.
XVIII. Va a caccia, e per sbaglio un cacciatore uccide un uomo. Vuole andare via, perché il terrore della sua morte lo assilla. Scopre poi per caso che quell'uomo morto per caso era proprio Giacomo Vane (che voleva forse ucciderlo). Era felice, tornato alla vita: salvo.
XIX. Enrico vuole diventare buono. Discussione con Enrico e arte. Dorian Gray, secondo Enrico ha coltivato la vita come migliore arte.
XX. Intanto era sempre giovane e pensa al quadro, la sua anima sola, convinto di vederlo come prima, ma non era così, era ancora più sporco di sangue e con uno sguardo ipocrita. Vuole uccidere il suo passato, colpisce la tela con lo stesso pugnale usato per Basilio. I servi troveranno poi il quadro nella sua originale bellezza, e un uomo rugoso, vecchio, brutto -Dorian Gray- morto.
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