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IL POPOLO AMERICANO
Destinatario: giornalino scolastico
L'America, o per meglio dire, gli Stati Uniti, oggi sono la più grande potenza economico-politica del pianeta. Essi, a differenza dell'Europa, sono territori originati dal colonialismo pressoché inglese e dal conseguente distacco dalla madrepatria attraverso la guerra d'Indipendenza. Nonostante la popolazione americana abbia le sue radici nel nostro continente, crea una sorta di distaccamento dal popolo europeo e non solo, molto probabilmente perché il forte spirito d'indipendenza dalla madrepatria, che ha caratterizzato la rivoluzione americana, è ancora solidamente radicato nella cultura statunitense ed esteso a tutto il mondo.
Infatti tra XVII-XVIII secolo, l'America era considerata un territorio subordinato al potere coloniale inglese, al quale doveva fornire le materie prime per i prodotti da commerciare, e soprattutto come territorio "allo stato brado" in cui non poteva e non doveva essere instaurata nessun tipo di organizzazione sociale e culturale, ma soltanto una ferrea egemonia del potere monarchico dell'Inghilterra.
Oltre alla continua imposizione delle tasse e al forte legame commerciale con la madrepatria, la scintilla che ha acceso la guerra d'Indipendenza è l'esigenza del popolo americano di essere governato autonomamente da un governo che li rappresentasse, che conoscesse le loro esigenze per rompere quel rigidissimo legame con l'Europa.
Come scrive Ch.A. de Tocqueville, la vittoria americana è stata resa possibile dall'unione delle tredici colonie nonostante il forte risentimento ed individualità di ogni singola nazione. Benché il passare del tempo, in cui lo spostamento demografico interno americano è stato notevole, e con l'evoluzione della società, negli USA coesistono differenti paesi, ognuno con le proprie tradizioni originate dalla mescolanza della popolazione; malgrado tutto ciò, vi è un forte nazionalismo dei singoli Stati e una sorta di "razzismo" nei confronti delle nazioni circostanti e subordinate.
Lo scrittore Thomas Paine, che meglio presenta e rappresenta il pensiero rivoluzionario americano scrive: "l'America avrà sempre mercato finché mangiare sarà consuetudine dell'Europa".
Questo pensiero, se pur crudele ed ironico, affermatosi nel 1700, è particolarmente attuale. Non è forse vero che la pace e la guerra sono subordinate alla decisione americana? Non è forse vero che l'Italia, l'Europa sono legate ed indebitate con l'America?
Ed è proprio su ciò che gli USA vertono la loro egemonia mondiale, e piano piano creano copie in miniatura di se stessi; in Italia, per esempio, si parla di instaurare il federalismo grazie al quale le regioni avrebbero più autonomia.
In circa tre secoli, l'America è riuscita ad appropriarsi di quel potere che inizialmente apparteneva all'Inghilterra, il quale l'ha sempre oppressa e governata, e che ora utilizza per affermare la sua grandezza e superiorità sul mondo.
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