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Il panorama culturale caraibico negli anni 0 e ' 0
Fin dalla scoperta delle isole caraibiche da parte di Cristoforo Colombo, svariati autori parlarono delle popolazioni e della geografia del luogo: numerosi furono i diari di viaggio, i carteggi e i romanzi avventurosi ambientati nelle Indie Occidentali. Eppure, per quanto all interno di questa vasta produzione si possano riconoscere scritti illustri e talora interessanti, essi furono sempre concepiti per essere letti da un pubblico
britannico e, di conseguenza, influenzati fortemente dalla prospettiva europea La
produzione letteraria del XVIII e XIX secolo, pertanto, risulta essere principalmente caratterizzata da riviste e diari di turisti stranieri, versi vagamente descrittivi, imitazioni di forme letterarie della tradizione inglese e collezioni di canti e storie popolari. Ne consegue che non è possibile far risalire la nascita di una produzione letteraria caraibica autoctona e originale a prima della fine dell Ottocento. È soltanto in questo periodo, infatti, che gli intellettuali delle Indie occidentali iniziarono a interessarsi più concretamente alla propria storia e pensarono di poter produrre una loro letteratura, una letteratura cioè che non fosse più meramente imitativa di quella britannica, bensì in grado di esprimere in maniera adeguata ed efficace le peculiarità della realtà caraibica
Uno dei primi problemi che gli scrittori delle Indie occidentali si trovarono ad
affrontare per poter delineare e difendere una identità comune fu quello del colore della pelle. Una delle voci più significative nella presa di coscienza tra la popolazione nera fu quella del trinidadiano John Jacob Thomas 184 1889 , il quale, oltre a promuovere la diffusione dell istruzione nella sua isola, ebbe il merito di contestare e confutare la convinzione, diffusa all epoca, della superiorità dell uomo bianco inglese) sull uomo
nero caraibico Il problema della cosiddetta negritudine venne affrontato con maggior vigore e interesse durante gli anni Trenta del Novecento, quando dalle isole francesi si diffuse in tutto il bacino caraibico il pensiero di Aimé Cesaire, a cui fece poi eco negli anni Cinquanta il lavoro di Frantz Fanon Peau noir, masques blancs Pelle nera, maschere bianche , opera in cui veniva riconosciuto il problema del razzismo in una società multirazziale quale quella dei Caraibi.
Dal punto di vista letterario, invece, uno dei primi e principali promotori della diffusione dell interesse per la cultura nera nel mondo occidentale fu Claude McKay 1889 1948 , il quale, considerato generalmente il padre della letteratura giamaicana, fu uno dei protagonisti del Rinascimento di Harlem, il movimento artistico e culturale sorto verso l inizio degli anni Venti negli Stati Uniti ad opera della comunità afroamericana.
Alla questione della razza si aggiunse il bisogno di ritrovare le proprie radici. Poiché a seguito dell arrivo dei colonizzatori bianchi le popolazioni indigene caraibiche vennero decimate dalle malattie e dalla violenza degli invasori, nei nuovi insediamenti europei la minoranza bianca dovette ricorrere all importazione di schiavi dall Africa per il lavoro nelle piantagioni. Fu proprio a questi antenati schiavi che la popolazione di colore rivolse la propria attenzione all inizio del XX secolo: riconoscere un legame con i popoli africani e la loro cultura permise ai caraibici di rivendicare un senso di identità e appartenenza più profondo rispetto a quello offerto dalla società e cultura inglesi.
Tra le principali ragioni che portarono alla messa in discussione della dominazione economica e culturale della Gran Bretagna e alla conseguente identificazione con la cultura e storia africane si possono individuare l'esperienza oltreoceano della Prima guerra mondiale e l esposizione agli ideali marxisti della Rivoluzione russa a essa connessa
Durante la Grande guerra, migliaia di cittadini caraibici si offrirono come
volontari per proteggere la madrepatria" britannica - all'epoca, infatti, l'appartenenza e l identificazione con l Impero erano ancora molto forti -, ma si resero presto conto che "regardless of their training and education, they were treated as menials distinct from and inferior to troops Canada, Australia and New Zealand".9 Durante quegli stessi anni, furono inoltre esposti alle idee marxiste, le quali ebbero il merito di fornire un forte senso di speranza e di libert
Al ritorno in patria, la situazione risultò essere drammatica: alla depressione economica si aggiunsero fermenti politici e culturali che nel giro di pochi decenni avrebbero cambiato profondamente le Indie Occidentali. Con la fine della costruzione del canale di Panama, tutti gli uomini che erano partiti per trovare lavoro furono rimpatriati, cosa che provocò un aumento senza precedenti del tasso di disoccupazione. A ciò seguirono tra il 1 35 e il 1938 scioperi e rivolte, talora sanguinose, che si estesero a macchia d olio in tutte le isole dell arcipelago. Inoltre, ulteriori forme di scontento si diffusero tra la popolazione indiana di Trinidad e Guyana: gli indiani, arrivati per lavorare nelle piantagioni in seguito all'abolizione della schiavitù nel 18 4, stanchi di essere sfruttati e risentendo del movimento di indipendenza in India degli anni Trenta, iniziarono a protestare a causa dell oppressione politica ed economica a cui erano soggetti. Fu proprio attraverso la partecipazione alle sollevazioni operaie che gli indiani diventarono parte integrante del tessuto sociale caraibico e ottennero il diritto di voto e altri diritti legali prima concessi ai soli cittadini di origine africana.
Da un punto di vista artistico, furono proprio queste agitazioni socio politiche a fungere da ispirazione per gli scrittori dell'epoca e a dare inizio a una straordinaria fioritura letteraria che sarebbe continuata negli anni.
Ciò che interessò maggiormente gli scrittori degli anni Trenta e Quaranta furono il folklore e la storia locali. Per la prima volta, gli autori posero al centro delle proprie narrazioni fatti di storia locale - l'esempio più significativo in questo senso è New Day 1949) di V.S. Reid, in cui per la prima volta an imaginavtive writer had placed the
West Indian black in the context of West Indian history , ovvero la ribellione di
Morant Bay del 1865 - ma anche contadini e persone umili; tuttavia, ciò che risultò ancora più significativo fu la scelta di raccontare non solo le storie di questi personaggi ma anche gli ambienti a cui appartenevano. Alla fine degli anni Venti e nel corso degli anni Trenta, perciò, non era inusuale che scrittori borghesi decidessero di trascorrere alcuni mesi nei bassifondi per documentarsi e rendere pertanto più realistiche e credibili le loro storie. Le narrazioni ambientate nei quartieri più poveri furono così numerose che nacque un vero e proprio genere letterario, quello delle cosiddette barrak-yard stories, di cui Minty Alley 1936) del trinidadiano C. L. R. James è uno degli esempi più rappresentativi.
Questo filone, inteso come attacco implicito nei confronti della società borghese, intendeva mostrare e testimoniare le condizioni di vita degli strati più poveri della societ . Allo scopo di scioccare e scuotere le menti della middle-class, le narrazioni ambientate nei bassifondi trinidadiani descrivevano con crudezza i valori spirituali, morali e sessuali dei personaggi più miseri tra cui le kept women suscitavano di gran lunga il maggior interesse): ingredienti essenziali erano dunque il sesso, la violenza e un
approccio disinibito alla narrazione
Il filone delle barrack-yard stories fu strettamente legato all attività letteraria e politica dell isola di Trinidad durante gli anni 30, e in particolar modo alla rivista diretta da Albert Gomes, The Beacon, di cui C. L. R. James, Alfred Mendes e R. A. C. de Boissiere furono solo alcuni dei principali collaboratori e fautori.
L emergere del Beacon Group , un gruppo politico e intellettuale attivo nel movimento operaio che si riconosceva negli ideali delle lotte indipendentiste, conferì una nuova prospettiva all'attività letteraria delle Indie occidentali. Questi attivisti erano infatti anche scrittori, poeti e storici che consideravano la propria scrittura parte integrante del movimento anticoloniale. Romanzi quali Minty Alley di C L.R. James, Pitch Lake e Balck Fauns di Alfred Mendes ebbero infatti il merito di dare voce e nuova luce ai problemi della società coloniale, nonché di fornire una nuova e più profonda prospettiva al realismo sociale che aveva caratterizzato la produzione letteraria
dell inizio del secolo.
Gli intellettuali di The Beacon, dunque, si servirono della rivista sia per scopi letterari che politici. Da una parte, infatti, gli scritti creativi pubblicati sulle pagine degli editoriali segnarono la nascita nelle Indie occidentali della narrativa breve: West Indian writing, the editors insisted, should utilize West Indina Settings, speech, characters, situations and conflicts. They warned against the imitation of foreign popular literature, and turned down contributions that lack 'authenticity. Dall'altra, le pagine della rivista erano votate alla partecipazione attiva alla politica locale, caraibica e mondiale.
Attraverso questa doppia impronta, gli intellettuali della rivista intendevano avvicinare i propri connazionali alla lettura ma anche insegnare loro come leggere.
L esperienza politica e letteraria di The Beacon, di certo innovativa, non rimase tuttavia un caso isolato. Le agitazioni operaie dovute alla depressione economica e la diffusione delle idee marxiste, il tutto unito al sentimento panafricano di questo decennio, portarono alla nascita del movimento nazionalista, il quale, accompagnato da un miglioramento del sistema scolastico e delle costituzioni politiche, nonché dalla conquista del suffragio universale, favorì la diffusione di un identità culturale. Come era accaduto a Trinidad, così anche negli altri territori dei Caraibi inglesi il nuovo spirito politico si rifletté nella fioritura della produzione letteraria e nella fondazione di riviste.
Nel 1943 nacque Focus, rivista interessata unicamente alla realtà giamaicana, le cui raccolte di racconti, saggi, poesie e drammi teatrali intendevano fornire un immagine del presente e della cultura giamaicani gettando al contempo le basi per i valori e gli approcci che avrebbero predominato nel futuro dell isola
In Guyana nel 1945 venne fondata Kyk-over al, che, a differenza di Focus, nonostante fosse ben radicata nella realtà guianese - aveva infatti l intento di aiutare la popolazione locale a prendere coscienza delle proprie possibilità intellettuali e spirituali e a non dimenticare il proprio passato amerindio - possedeva un orientamento e una portata transnazionali. Significativamente, la rivista traeva ispirazione dalla prospettiva di una Federazione delle Indie occidentali e, svanita tale possibilità nel 963, smise di essere pubblicata. Grazie in particolar modo alla figura di A. J. Seymour, che considerava di grande importanza il ruolo sociopolitico dell'artista caraibico, Kyk-over-
al ebbe il grande merito di incoraggiare i talenti locali.
La rivista che, tuttavia, fu più importante di tutte nel diffondere la narrativa caraibica e nel dare la possibilità ai giovani scrittori di farsi conoscere tanto in patria quanto oltreoceano fu Bim, co-fondata nel 1942 nelle Barbados da Frank Collimore. Sulle pagine di Bim, infatti, scrissero tutti gli autori che avrebbero poi avuto successo negli anni Cinquanta e ciò fu possibile proprio perch , per la prima volta, non essendoci case editrici locali, gli scrittori caraibici poterono far pubblicare le proprie opere e farsi così conoscere a un vasto pubblico.18
Nella strada verso il successo dei giovani talenti caraibici, all opportunità di pubblicazione offerta da Bim si aggiunsero le risorse economiche del programma radiofonico della BBC Caribbean Voices, il quale contribuì a fornire agli autori non soltanto un compenso monetario per i contributi ma anche, e soprattutto, la promessa di un futuro letterario in Inghilterra e, più specificamente, a Londra
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