I MALAVOGLIA

Il tempo della storia va dal 1864 al 1877 circa. La famiglia dei Malavoglia,pescatori e proprietari di una barca a vela,la Provvidenza,che vivono ad Aci Trezza,vicino a Catania,è costituita dal:

- nonno,il vecchio padron'Ntoni

- figlio Bastianazzo

marito di Maruzza(detta la Longa)

-e dai loro figli 'Ntoni,Luca,Mena,Alessi e Lia

Il vecchio padron 'Ntoni compra a credito dallo zio Crocifisso un carico di lupini per rivenderli.

Ma la Provvidenza,sulla ql sn stati caricati x il trasporto,viene sorpresa dalla tempesta:nel naufragio xde la vita Bastianazzo.

Cominciano cosi i guai x i Malavoglia che debbono pagare il pesante debito.

La famiglia è emarginata,oggetto di pettegolezzi e di maldicenze del paese.

Il giovane 'Ntoni tornato dal servizio militare lavora col nonno a giornata nella barca di padron Fortunato Cipolla, ma lo fa di malanimo.Luca parte x il servizio militare.

Intanto la Provvidenza,recuperata,è stata risistemata e rimessa in mare;padron 'Ntoni riesce a combinare il matrimonio fra Mena e Brasi cipolla,figlio di un benestante del paese,e a pagare una parte del debito allo zio Crocifisso:c'è quindi qualke speranza x il futuro.

Ma la situazione precipita di nuovo:Luca muore nella battaglia di Lissa,lo zio Crocifisso alla fine espropria ai Malavoglia la loro casa nel nespolo;il matrimonio di Mena va a monte;'Ntoni è stanco di ql vita e decide di partire in cerca di fortuna.

Solo l'affetto della madre,la Longa,riesce a trattenerlo;ma dopo che qst muore nell'epidemia di colera,'Ntoni abbandona il paese.

Ma è un'avventura,dopo un po' torna nel paese,misero e "senza scarpe".

L'aspirazione del vecchio padron 'Ntoni è quella di riscattare la casa del nespolo.

Per realizzare qst sogno lavorano cn perseveranza il vecchio,il giovani Alessi e Mena.

Lia ormai cresciuta non disdegna le attenzioni di don Michele ,il brigadiere delle guardie di finanza.

Una notte, N'toni si trova faccia a faccia cn don Michele e lo accoltella.

Al processo l'avvocato difensore sostiene che 'Ntoni ha agito cosi x difendere l'onore di Lia.

'Ntoni è in carcere,padron 'Ntoni è ormai inabile al lavoro,restano Alessi e Mena:lui continua a "correre di qua e di là"per lavoro;lei accudisce al vecchio nonno che si ammala e poi viene messo all'ospizio,dove muore,lontano dai suoi cari e dalla sognata casa del nespolo.

Sarà Alessi a riconquistarla,il quale andrà ad abitare con la moglia e cn la sorella Mena.

Una sera,arriva a casa 'Ntoni,che ha scontano la condanna a 5 anni di carcere: nella casa,ridiventata in virtù del lavoro e della fedeltà ai valori antiche luogo degli affetti e delle memorie,egli non può restare,in quanto da quel mondo si è autoescluso. E riparte.

MASTRO-DON GESUALDO

Il tempo della storia va dal 1819 circa al 1848.

Gesualdo Motta,dopo un'infanzia di lavoro e di sacrifici è ormai ricco proprietario e intraprendente uomo d'affari.

Sposa Bianca Trao,una giovane discendente da una famiglia di nobili decaduti che ha avuto una relazione col figlio della baronessa Rubiera,don Ninì.

La figlia Isabella(nata forse dalla relazione di Bianca con Don Ninì)viene educata in un collegio;ancora adolescente,ha un idillio con un cugino,ricco di belle parole quanto poco vero di sostanze, e fugge con lui.

Mastro-don Gesualdo deve accettare x la figlia un matrimonio con un anziano aristocratico palermitano a cui interessa soltanto la dote.

Nella rivoluzione del 1848, in paese tutti sono contro mastro-don Gesualdo,che continua a fare i suoi affari,ma è sempre + amareggiato,oltre che x il matrimonio forzato della figlia,x la malattia della moglie.

Dopo la morte di Bianca,anche lui si ammala.

Tenta di riprendersi trasferendosi in campagna. Finalmente il genere lo fa trasferire a Palermo.

Qui,muore,solo,nell'inutile attesa di un autentico colloquio con la figlia.

Mastro-don Gesualdo,venne pubblicato nel 1889.