GIUSEPPE UNGARETTI
GIUSEPPE UNGARETTI è
considerato il fondatore dell'ermetismo,corrente
letteraria che si diffonde in Italia più o meno a partire dagli anni Venti e
che tanto peso avrà sulla poesia italiana successiva.Gli ermetici cercano di
restituire al linguaggio della poesia una sua dimensione essenziale,scabra
talvolta oscura, Le parole tornano a
essere specchio della realtà e consentano all' uomo di percepire quel mondo
apparentemente privo di senso che lo circonda.L'essenzialità della poesia ermetica
è poi da mettere in relazione al
contenuto;le scelte di stile non sono mai dettate dal caso.I poeti ermetici
sono accumulati da un male di vivere che,pur essendo diverso nella concreta esperienza
di ciascuno,li accumuna tutti nel pessimismo sulle possibilità dell'uomo e
persino sulla poesia.Gli ermetici rifiutano i moduli espressivi tradizionali
sulla base di una precisa scelta etica per arrivare ad una novità di stile.UNGARETTI
nasce nel 1888 ad Alessandria d'Egitto da genitori italiani.Nel 1912 si trasferisce
a Parigi,dove si laurea alla Sorbona e frequenta gli ambienti dell'avanguardia
artistica.Allo scoppio della guerra il poeta,si arruola e va a combattere sul
Carso e poi sul fronte francese.Rientrato in Italia nel 1921 si impiega nel Ministero
degli Esteri aderisce al fascismo(mussolini firma la presentazione di una sua
raccolta) .Nel 1936 va a San Paolo del Brasile,dove insegna all'Università.Durante
il soggiorno brasiliano,nel 39, muore il figlio Antonietto di nove anni.Nel 42
e di nuovo in Italia,a Roma si dedica sempre all'insegnamento universitario.La
sua fama di poeta cresce sempre di più e molti poeti si rifanno alle sue lezioni.Muore
a Milano nel 1970;L'anno prima era uscita l'edizione completa delle sue poesie
col titolo "VITA DI UN UOMO".Poesia e biografia per Ungaretti sono strettamente
legate, tanto che sono proprio l'esperienze di vita a determinare precise
scelte di contenuto e stile,innovativo per la poesia italiana.La prima
esperienza che ha segnato Ungaretti,è l'esperienza di soldato.Sepolto in
trincea tra fango e topi,compagni moribondi,il giovane poeta scopre una nuova
vita piena di sofferenze che gli sembra imporre,per poter essere descritta,
nuovi mezzi espressivi.Nasce così una nuova raccolta intitolata ALLEGRIA DI NAUFRAGHi.I
versi vengono spezzati talvolta a
singole parole;queste ultime si isolano o si accostano tra loro con lo strumento dell'analogia,senza punteggiatura
,intervallate da spazi bianchi che assumono a loro volta un preciso
significato.Una poesia che per dare il meglio di se deve esere recitata ,o
pensata ad alta voce.La succesiva raccolta "SENTIMENTO DEL TEMPO",del 1933 gli
spunti autobiografici che Ungaretti faceva nell'ALLEGRIA DI NAUFRAGHI,diminuiscono lasciando posto ad una riflessione
più esistenziale.Ungaretti tenta ora di
diventare uomo,cercando nelle proprie emozioni e paure il riflesso di quelle che sono comuni a tutti.Inizia così il suo
recupero alla fede,il cammino tuttavia non è lineare e non mancano
situazioni tra il e sentimento religioso
e le esperienze dolorose del singolo o della comunità.Oltre ad avere un
cambiamento tematico avvengono anche cambiamenti stilistici:il recupero di una
metrica più tradizionale rinnovata però dal precedente lavoro di scoperta della parola.IL DOLORE,raccolta del
1947,la biografia dedicata una prima parte alla morte del figlio,nella seconda
invece racconta le vicende drammatiche della guerra.C'è dunque un rapporto tra
le due sezioni:il dolore individuale e quello collettivo danno la misura di un
cammino umano pieno di sofferenze e della difficile riconquista della
fede.Abbiamo due piani, quello personale celebrato nel dolore quello
corale, e quello collettivo che lo troviamo nel sentimento del tempo nella
quale si celebra lo sdoppiamento ungarettiano fra "persona" e "Maschere".