Giuseppe Ungaretti
Giuseppe
Ungaretti nasce ad Alessandria d'Egitto l'8 febbraio del 1888. Nel 1908
frequenta la 'Baracca Rossa', ritrovo internazionale di anarchici
organizzati da Enrico Pea. Nell'autunno del 1912 è a Parigi per studiare
diritto e frequenta i caffé letterari dove conosce e stringe amicizia con Apollinaire. L'anno successivo rientra in Italia per
sostenere l'esame di abilitazione all'insegnamento di lingua francese. Si
prepara in Versilia dove si reca perché vi è rientrato l'amico Enrico Pea. Si
sposta a Milano dove scrive le sue prime poesie che faranno parte della sezione
'Ultime' che apre 'L'Allegria'. Nella prima metà del 1915
pubblica le prime liriche sulla rivista 'Lacerba'. Viene richiamato e
passa tutto il 1916 in
guerra, tra prima linea e retrovie. E' datata 22 dicembre 1915 la prima poesia
dal fronte. Il 1916 vede data alla stampa la prima raccolta 'Il porto
sepolto'. Nel '18 è in Francia. Cura un giornale per i soldati e lavorerà
presso il 'Popolo d'Italia' come giornalista. Esce 'Allegria di
Naufragi'. Si sposa con Jeanne Dupoix. Si trasferisce a Roma e lavora
presso il Ministero degli Esteri. Vive in affitto. Si lega al gruppo della
Ronda. Nel '23 si trasferisce fuori Roma per motivi economici. Nel '25 nasce la
figlia Anna Maria; collabora con la rivista 'Commerce' di cui è
redattore. 1928 - Si converte alla religione cattolica, scrive la
'Pietà'. 1930, nasce il secondo figlio che morirà a soli nove anni.
Il 1931 vede l'uscita della versione definitiva della raccolta
'L'Allegria' (poesie scritte tra il 1914 e il 1919). Ha il primo
riconoscimento ufficiale nel 1932 con il premio del 'Gondoliere'. Nel
'34 esce il primo libro tradotto (Praga). Nel '36 va ad insegnare
all'Università di San Paolo del Brasile. Esce l'ed. definitiva della raccolta
'Sentimento del Tempo' (poesie dal '19 al '35). Nel 1942 rientra in
patria dove è nominato Accademico d'Italia e insegna all'università di Roma e
la casa editrice Mondadori inizia a pubblicare le sue opere con il titolo di
'Vita d'un uomo'. Vengono raccolte le 'Poesie Disperse'
('45) . E' del '47 la raccolta 'Il Dolore' (poesie dal '37 al '46).
Esce il primo volume di prosa nel 1949: 'Il povero nella città'.
1950, esce 'La terra Promessa'. 1952, 'Un Grido e Paesaggi'
(illustrate da Giorgio Morandi). 1958, muore la moglie.
Nel
1960 esce 'Il taccuino del vecchio' con testimonianze di molti amici.
Compie un, quasi, giro del mondo in aereo. Nel 1961 escono le prose di viaggio
'Deserto e dopo'. 1964, è a New York dove tiene un ciclo di lezioni
presso la Columbia
University in occasione dei suoi 80 anni viene festeggiato
dal governo italiano e escono due edizioni rare: 'Dialogo' e
'Morte delle stagioni' illustrata da Manzù. 1969 viene pubblicato
tradotto in Francia. Esce la raccolta tutte le poesie. Scrive l'ultima poesia
la notte tra il 31 dicembre 1969 e il 1° gennaio 1970: 'L'impietrito e il
velluto'. Muore la notte tra il 1° e il 2 giugno 1970 a Milano. La poetica di
Ungaretti è incentrata sul senso del limite umano, l'incombere irrazionale
delle passioni e il dramma degli affetti. Le astrazioni
'ungarettiane' sono sempre, ancora, disposte a trovare alimento nelle
urgenze della mai rassegnata vicenda della vita. Il viaggio del nomade senza patria
si conclude pur sempre in un cammino perpetuo verso la patria: quello che si
autodefinisce 'il matto' perché si innamora ad ottant'anni è sempre
capace di tramutare le cose in apertura verso l'infinito. Mentre si sigilla in
perfetta figura il cerchio del linguaggio in grado di ottenere in ogni caso il
trionfo della forma sulle disarmonie dell'esistenza.