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ITALIANO
GABRIELE D'ANNUNZIO
La vita
Nasce a Pescara il 12 marzo del 1863 da buona famiglia. Vivace e d'intelligenza precoce, il piccolo Gabriele cresce viziato e coccolato. Entra in uno dei migliori collegi italiani nel 1874 dove consegue la licenza liceale classica nel 1881. Nel 1880 alcuni giornali avevano dato la notizia della sua morte, ma ciò non era vero; infatti Gabriele per farsi pubblicità aveva mandato la falsa notizia, capendo fin da subito che, per attirare su di se l'attenzione, eventi eclatanti accuratamente divulgati (poco importa se veri o falsi) possono essere piu' utili di qualsiasi recensione. Questa è una sorta di prova generale di quanto D'Annunzio poi farà tutta la vita. Gabriele si scriverà anche all'Università, senza mai terminarla, infatti, trasferitosi a Roma, sfrutta la rapida crescita demografica della capitale, per scrivere su diversi periodici e settimanali letterari che gli portano il successo letterario, mondano e amoroso.
Spinto dall'ansia di ascesa sociale, fa leva sul prestigio artistico per essere ammesso nelle case aristocratiche, continuerà ad accumulare debiti, spendendo cifre esorbitanti in tutte quelle cose che egli stesso ritiene belle ed inutili: da qui il culto dei begli oggetti, tipico dell'estetismo.
All'inizio degli anni 90, D'annunzio scopre la filosofia di Nietzsche e le sue tesi sul <<Superuomo>>: egli ritiene che sia arrivato il momento di abbandonare l'estetismo e iniziare comunicare con le masse, per indirizzarne i gusti e le scelte di vita, così decide perciò di avvicinarsi al teatro. Nella scelta teatrale dannunziana non bisogna dimenticare il ruolo svolto dalla relazione con l'attrice Eleonora Duse che il poeta sfruttò come fonte di pubblicità e guadagno.
Intanto D'Annunzio si impegna in politica e viene eletto alla Camera per la Destra, ma dopo poco tempo, durante un dibattito, il poeta passa teatralmente e clamorosamente tra i banchi della Sinistra (leggi speciali Pelloux); alle elezioni successive si candiderà addirittura nelle file dei socialisti, senza però essere rieletto.
Nel 1910,
dopo l'interruzione della storia con
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