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FRANCESCO PETRARCA
Petrarca vive in un secolo di trapasso tra medioevo e rinascimento. Ciò è manifestato nello stato d'animo della sua vita caratterizzato da un dissidio interiore.
Infatti in lui convivevano due anime in contrasto tra loro:
anima religiosa: salvezza in dio disprezzo dei beni terreni
anima laica: attaccamento ai beni terreni all'amore alla gloria.
Petrarca voleva essere un tipico uomo del medioevo che metteva dio al centro dei suoi pensieri ma non riusciva a concepire ciò; questo era la principale causa della crisi.
VITA:
nasce ad Arezzo
si trasferisce ad Ancisa
si trasferisce ad Avignone con la famiglia dov'è è stata stabilita la nuova sede della curia papale; qui inizierà i sui studi del trivio ( grammatica retorica dialettica).
a Montpellier inizierà i sui studi di giurisprudenza poi si trasferirà a Bologna con il fratello Gerardo sotto la pressione del padre.
morte del padre. Petrarca deve tornare in Francia per problemi economici
incontro con Laura nella chiesa di santa Chiara ad Avignone
prende gli ordini minori e diventa protetto di Giovanni Colonna.
viaggia in Francia , Germania per studiare le opere antiche
soggiorno a Roma
offerta di incoronazione poetica
esame alla corte di Roberto D'angiò
rivolta di cola di Rienzo
peste nere durante la quale moriranno Laura Giovanni Colonna ( Luchino Visconti nuovo protettore)
a Roma per il giubileo incontra Boccaccio
torna in Valchiusa
soggiorno a Milano
soggiorno presso al famiglia Carrara
si ritira ad Arquà
morte
RAPPORTO CON I CLASSICI
Lo studio dei classici non era mai cessato neanche nel medioevo. Durante questo periodo però i testi antichi venivano letti e studiati in chiave cristiana, riportando il significato più opportuno e genuino. Petrarca vuole invece leggere le opere antiche nel loro significato originario, senza per questo ripudiare la religione, secondo lui infatti il mondo antico doveva diventare modello del mondo moderno.
Le opere in latino
Africa (1338-1342) : opera scritta in esametri ( ripresi da Virgilio ). Racconta degli scontri tra Roma e Annibale. In particolare della storia di Scipione dai suoi sogni di gloria (1 e 2 libro ) fino alla sua vittoria suprema su Cartagine nella battaglia di zama(7 e 8 libro). Nell' ultimo libro è raccontato il ritorno vittorioso in patria di Scipione che tornando in patria ha un colloquio Con Ennio al quale apparirà in sogno Omero che gli farà una rassegna dei futuri poeti latini tra cui l'ultimo sarà lo stesso Petrarca. Alla fine dell'opera c'è una dedica a Carlo d'angiò.
In questa opera Petrarca vuole esaltare la virtus romana e si può leggere anche un rimpianto per la vita passata e sogno di restaurazione dell'antica cultura.
Con questa opera per la quale spende più energie vorrebbe essere immortalato come Virgilio
Bucolicum Carmen (1347-1357) : sono 12 componimenti letteralmente significano canti pastorali. Infatti trattano le vicende sociali amorose politiche tramite il racconto di vita quotidiana di pastori.
De viribus illustribus (1338-1343): raccolta di biografie di personaggi celebri
Rerum memorandarum libri (1343): esaltazione di azioni aneddoti detti di personaggi antichi e presenti e esaltazione delle varie virtù morali.
De vita solitaria trattato;si può raggiungere meglio la felicità ovvero Dio vivendo lontano dai rumori e dai torbidi interessi mondani.
De otio religioso(1347): trattato; celebrazione dell'unione spirituale con dio.
Secretum analisi interiore. Opera scritta in prosa latina sotto forma di dialogo. Gli interlocutori sono Petrarca e San Agostino e c'è inoltre un personaggio che assiste che è Verità.
San Agostino è il padre della Chiesa più stimato da Petrarca infatti lui aveva letto la sua opera le confessioni e rivedeva se sé stesso nel cammino compiuto da Agostino verso la religione cristiana.
Il tema principale del Secretum è il desiderio di ascesa spirituale contrastato dalla vita terrena.
Si può dedurre come Francesco sia lo specchio della vita terrena mentre Agostino sia lo specchio della vita spirituale. Agostino è l'alter ego di Petrarca l'altra parte della sua anima quella più devota.
L'opera è divisa in 3 libri :
Analisi e diagnosi delle colpe. Accusa alla volontà di Petrarca da parte di Agostino. Agitino sostiene che Petrarca abbia una volontà debole.
Rassegna dei peccati (avidità orgoglio ambizione accidia) che tengono lontano Petrarca dalla virtù.
Analisi dei due peccati più gravi che commette Petrarca ovvero l'amore per Laura e il desiderio di gloria (di una laurea).
Alla fine del libro petrarca non arriva a una conclusione ma si augura di riuscire nel suo intento.
Famosa è la prima epistola del quarto libro La salita al monte ventoso compiuta nel 1336 assieme al fratello Gerardo. In questa epistola destinata a Dionigi di borgo san sepolcro petrarca narra la sua profonda crisi spirituale e religione dalla quale fu colto durante la salita al monte (" amo ciò che vorrei non amare anzi che vorrei odiare").
Le lettere che non hanno trovato posto nelle raccolte ufficiali compongono oggi le disperse.
Le opere in italiano
Il canzoniere: (rerum vulgaria fragmenta). Raccolta di poesie autonome che costitutiscono tanti piccoli microcosmi legate da un tema principale l'amore di Petrarca nei confronti di Laura.
Queste poesie erano considerate dallo stesso petrarca bazzecole frammento cose di poco conto non erano destinate ad avere il successo che hanno avuto ( forse il successo sperato da Petrarca per la sua opera "L'Africa"); nonostante ciò Petrarca le aveva riviste e rielaborate per tutta la sua vita.
Sono 365 + il premio, raccolte in un unico volume il Canzoniere, chiamato così dai posteri che lo hanno suddiviso in 2 parti : rime in vita e rime in morte di Laura.
Non c'è ordine cronologico nella successione delle poesie Petrarca vuole delineare la propria storia d'amore senza seguire quindi il tempo di stesura.
La versione definitiva dell'opera è contenuta nel codice vaticano 3195; è stata scritta in parte da Petrarca e in parte dettata al copista Giovanni Malpaganini.
Il Canzoniere è formato da :
- 317 sonetti
- 29 canzoni
- 9sestine
- 7 ballate
- 4 madrigali
La tematica generale è l'amore; Il tema base è la lode alla donna amata vissuto come dissidio interiore da parte di Petrarca si trova in difficoltà nel scegliere tra umano e divino, reale e irreale, sensi e spirito, passione amorosa e fede.
L'amore per Laura nasce il 6 aprile del 1327 il venerdì santo periodo vicino alla Pasqua; finisce con la morte di Laura lo stesso giorno della nascita di Cristo e quindi la morte di Laura è vista come una rinascita spirituale.
Laura sarà immaginata da Petrarca come una tipica donna stilnovista : occhi azzurri , capelli biondi , mani bianche. Inoltre possiamo riscontrare nelle poesie come Petrarca dia importanza ai luoghi per la descrizione del suo sentimento amoroso e antromorfizzi gli oggetti paragonandoli a Laura per sottolineare la sua passione per la donna.
Principali liriche
Voi ch'ascoltate in rime sparse
Solo et pensoso
Benedetto sia il giorno il mese et l'anno
Padre del ciel
Di pensier in pensier di monte in monte
Erano i capei d'oro a l'aura sparsi
Oh cameretta che fosti già un porto
Il trionfo dell'amore amore: a Petrarca appare in visione Amore trionfante, secondo l'uso romano, seguito da una folta schiera di prigionieri costituita da amanti celebri. Il poeta si unisce a costoro per sapere chi sono e che cosa fanno, ma viene anch'egli soggiogato da Amore, per essersi innamorato di Laura, e viene trasportato a Cipro, dimora del dio.
Il trionfo della pudicizia sull'amore: narrata la ribellione di Laura ad Amore: scortata dalle Virtù, Laura sconfigge Amore, che tentava di soggiogare anche lei, e assieme a una schiera di donne famose per la loro pudicizia celebra il proprio trionfo presso il tempio della Pudicizia in Roma.
Il trionfo della morte sulla
pudicizia: a Laura
ancora attorniata dalle caste donne si fa incontro
Il trionfo della fama sulla morte:Fama sconfigge
Il trionfo del tempo sulla fama: mosso dall'invidia per la fama il Sole decide di accelerare il suo corso. In seguito il poeta ha una vera e propria visione nella quale appare il Tempo trionfante
Il trionfo dell'eternità sul tempo: il poeta sbigottito dalla precedente visione è confortato dal cuore che gli dice di confidare in dio; gli appare allora l'ultima visione la visione di un mondo al di fuori del tempo, dove trionferanno i beati e dove un giorno Laura gli riapparirà per sempre.
I trionfi sono stati un imitazione della "Divina Commedia" di Dante
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