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Ernest Hemingway - Il vecchio e il mare
Fabula e Intreccio:
Il vecchio e il mare si può suddividere in 3 macro sequenze:
Introduzione: nella prima parte è presentato il protagonista del libro, un vecchio pescatore e con lui è anche descritto un ragazzo che spesso usciva insieme a pescare. In queste prime pagine si ha un vasto quadro del modo di vivere per queste persone che avevano nella pesca l'unica ragione di vita ed il solo mezzo di sostentamento. Sono raccontati i momenti passati del pescatore, le battute di pesca e le uscite in mare col ragazzo.
Cattura del pesce: nella seconda sequenza il pescatore parte da solo per quella che sarà una grande impresa, la sua ultima battuta di pesca. Riesce a catturare un grosso Marlin che lo porta ad utilizzare tutte le sue forze, perché il grosso pesce catturato è attaccato alla lenza, ma rimane in vita molto tempo trascinando la barca al largo costringendo il pescatore a rimanere sveglio e attento per giorni.
Il ritorno: nella terza parte il vecchio stremato rientra al suo porto. Nel ritorno che dura qualche giorno il suo grosso Marlin diventa la preda d'altri pesci che se ne nutrono, per tanto, quando rientra, anche se sembra un vecchio eroe dopo una battaglia ha con sé poco più dello scheletro del pesce. Questo a lui non importa più di tanto perché sa di aver dimostrato che può essere un valido pescatore, anche se è molto vecchio e solo, chiede solo un meritato riposo.
Spazio:
La vicenda si svolge a Cuba; la descrizione del luogo non esprime sentimenti o sensazioni. È interessante invece il pensiero riferito al mare, in modo soggettivo, da parte dello scrittore ma dal punto di vista del pescatore: dice, infatti, che il pescatore vede il mare come qualcosa di femminile che può o meno concedere favori e può fare cose strane; è come se fosse sposato con il mare perché ha con esso un rapporto profondo, intimo e costante.
Tempo:
L'epoca in cui si svolge la vicenda è presumibilmente verso il 1950 contemporaneamente a, quando è stato scritto il libro, in quanto è spesso fatto riferimento al giocatore di baseball Joe Di Maggio che era in voga in quegli anni. È rispettato l'ordine cronologico del racconto, tranne qualche flashback nell'introduzione dove vi sono ricordi del ragazzo e del vecchio e delle loro uscite in mare. Il ritmo narrativo è lento, a volte monotono, quando sono descritti minuziosamente i movimenti del pescatore. Anche in momenti di tensione, come l'arrivo del pescecane, il racconto si movimenta di poco. La destrezza del vecchio in qualunque situazione si trova produce un senso di sicurezza, non fa trapelare ansia o terrore, quindi il ritmo mantiene un andamento costante.
Personaggi
Il protagonista è Santiago, un vecchio pescatore cubano. È magro, con rughe profonde e chiazze sulla pelle, dovute alla troppa esposizione al sole; sulle mani ha cicatrici causate dal trattenere grossi pesci con la lenza. Ha occhi scuri e allegri, è vedovo. È presentato direttamente da narratore. Il suo carattere è calmo; la sua gran competenza nella pesca e lo mostra sicuro di sé, sempre all'altezza della situazione e questa caratteristica permane in tutto il libro. È anche un uomo che con gl'anni acquista grand'umiltà e dignità.
Il secondo personaggio è Manolin, il ragazzo; fin da quando aveva 5 anni era stato mandato in barca col vecchio e deve a lui tutto ciò che ha imparato sulla pesca. Non abbiamo elementi per una sua descrizione fisica. Entrambi i personaggi hanno un grande interesse per il gioco del baseball e ne seguono gli incontri dal giornale e ovviamente hanno come elemento comune la pesca.
La vicenda è raccontata da un solo narratore esterno. Spesso però la narrazione è alternata da discorsi diretti tra il ragazzo ed il vecchio, o da soliloqui del protagonista che prende decisioni, esprime pareri o s'impone degli ordini. La focalizzazione prevalente è esterna.
Lo Stile
Il linguaggio è scorrevole, d'uso quotidiano; spesso però sono usati termini specifici tecnici della pesca. La sintassi è strutturata in modo semplice, con frasi molto brevi, concise, senza troppi aggettivi con l'effetto di aumentare leggermente il ritmo della vicenda.
I Temi
Nel romanzo uno dei temi che emergono è la solitudine nella vecchiaia, rappresentata dall'impresa che il vecchio compie in mare da solo, dalla quale torna sconfitto perché il suo pesce non c'è più, ma anche vittorioso perché dimostra di poter fare ancora molte cose da solo. Qui troviamo anche il tema della dignità dell'uomo davanti alla sconfitta che è tipica dei racconti di Heminway. La pietà è un tema che trapela da suoi racconti, la troviamo persino per il pescecane che deruba il vecchio.
Contestualizzazione
Heminway s'ispira a questa storia durante un suo viaggio a Cuba dove conosce un pescatore ottantenne e un ragazzo di nome Manolo. La stesura del libro è avvenuta nel 1952, contemporaneamente a quando si sarebbe svolta la vicenda, quando lo scrittore aveva 53 anni e aveva già scritto molti libri come "addio alle armi".
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