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COME SI SVILUPPA.
In contrapposizione alle ideologie e al pensiero scientifico, che stava influenzando gran parte della cultura europea, dando vita a movimenti culturali come il NATURALISMO, nasce il DECADENTISMO.
Questo movimento segna appunto la fine del naturalismo, con l'uscita del primo romanzo d'impronta estetica, "A REBOURS " del francese Huysmans.
Il termine Decadentismo, indica la decadenza o il tramonto di una cultura, in questo caso quella romantica, a cui segue l'origine di una nuova, basata sull'estetismo, perciò sul culto della bellezza e sul piacere.
Più avanti il termine indica quel movimento culturale e letterario, che influenza gran parte d'Europa, a partire dalla metà degli anni '80, per terminare nel primo decennio del novecento, dando spunto alle seguenti nascenti poetiche dell' ERMETISMO, FUTURISMO, CREPUSCOLARISMO.
Il decadentismo, mira ad esaltare la figura dell' intellettuale, rispetto alla società di massa nascente, recuperando i valori classici e tradizionali, rivalutando il privilegio del ruolo dell'artista, e dando origine alla figura del DANDY, del PROFETA-VATE e del SUPERUOMO. Tutti questi atteggiamenti si identificano perfettamente nella nuova società, dove l'artista, esaltando la sua figura , facendo della propria vita un'opera d'arte che tende all' inimitabillita', plagia la massa, diventando un vero e proprio mito, con lo scopo di pubblicizzare il proprio lavoro, soddisfacendo perfettamente le esigenze del pubblico e della società volte alla mercificazione dell' arte. Uno dei personaggi che riassume tutte queste caratteristiche è GABRIELE D'ANNUNZIO che con il romanzo "IL PIACERE" inaugura il decadentismo italiano
(dagli anni '90 ai primi anni del novecento) affiancandosi ad un altro italiano PASCOLI, e ad altri scrittori europei come il francese HUYSMANS e l'inglese OSCAR WILDE.
Da un punto di vista stilistico e letterario, nasce dal SIMBOLISMO francese, dove di seguito, quest'ultimo, ne diventa la poetica principale. Perciò tende alla rappresentazione per mezzo dei simboli, attraverso cui il poeta tramite l'intuizione mistica, panica e magica, rivela nel particolare l'universale, prediligendo l'irrazionalità e lo studio profondo dell'anima, perciò dell'inconscio, dell'ignoto e dell'immaginario.
Questo movimento è mosso inoltre da ideologie IMPERILAISTE e NAZIONALISTE, entrambe nascenti nello stesso periodo, e si rifà ai seguenti punti:
Rifiuto del metodo scientifico e razionale e predisposizione ad atteggiamenti irrazionalistici, ispirati al sensualismo o al misticismo;
Soggettivismo e individualismo: l'arte è intesa come mezzo d'espressione del soggetto delle sensazioni di vita interiore e sensuale. L'artista e' un personaggio isolato ed eccezionale, il quale si trasforma in Dandy che disprezza la massa ispirandosi al gusto della distinzione e dell'artificio;
Scoperta dell'inconscio: attraverso l'arte si esprimono le associazioni dell'io, i presentimenti e collegamenti tra il mistero dell'anima e della vita stessa dell'universo;
Ricorso al simbolismo: da qui la corrispondenza fra l'anima del soggetto e la vita dell'universo, il ricorso alla metafora e alla sinestesia;
Estetismo e religione dell'arte: i decadenti affermano l'autonomia dell'arte attraverso la teoria dell' arte per l'arte, obbedendo cioè solo a se stessa, liberandosi dai criteri di natura morale - politica -sociale; ma affermano anche la superiorità dell'arte, basandosi sul culto della forma e perciò sull'ESTETISMO sul culto della bellezza come ragione di vita, e vera e propria religione;
Concezione del poeta come artefice supremo o profeta -vate : visto che la poesia è concepita come rivelazione dell'assoluto, l'immagine del poeta è quella di mediatore o sacerdote di questa rivelazione. L'artista è inventore e creatore, non deve più imitare la vita come i naturalisti ma crearla.
DANDY
La figura del dandy nasce in Inghilterra con il romanticismo, ma si diffonde in Europa negli anni del Decadentismo, grazie soprattutto all'esempio di Oscar Wilde. Il dandy è l'eccentrico che si diverte a stupire e a colpire l'attenzione del pubblico, con gli atteggiamenti, con il modo di vestire, di vivere, con i gesti provocatori. Esibisce la propria "diversità" e, mentre ne fa spettacolo, cerca di imporla e di servirsene come trampolino di lancio per il successo. Si diverte dunque a scandalizzare e a provocare, ma in realtà vuole il riconoscimento e il plauso del pubblico. La figura del dandy presuppone l'isolamento sociale dell'artista e la spinta della concorrenza che lo induce a differenziarsi con gesti clamorosi; ma rivela anche quanto sia ambiguo il suo anticonformismo : dietro la rivolta si nasconde in realtà il desiderio di successo. Questo personaggio bene esprime, dunque, il destino dell'artista nella società che mercifica l'arte ed in cui l'artista deve fare propaganda a se stesso per vendere i propri prodotti.
ESTETISMO
E' un fenomeno letterario e di costume legato alla poetica del Decadentismo. Il suo atteggiamento principale sta nell'esaltazione della bellezza e dell'arte come sostituti dei valori tradizionali, e si manifesta nella ricerca dell'oggetto o della parola rari e squisiti, nel gusto per l'esotico e per gli aspetti più morbosi della sessualità. L'esteta o il dandy è spesso il protagonista delle opere decadenti, come ad esempio il Des Esseintes nel romanzo "A Rebours" di Huysmans.
POETA-VATE
La parola vate viene dal latino "vates" = indovino. Poiché gli indovini rilasciavano i loro responsi generalmente in versi, "vates " passò a significare anche poeta o cantore. In italiano la parola vate significa profeta o anche poeta di alta e nobile ispirazione morale e civile.
Nel linguaggio critico l'espressione assume due significati: può essere riferita alla letteratura italiana dell'ottocento, che indicava la funzione dello scrittore romantico -risorgimentale il quale guida il processo storico e ne anticipa o profetizza gli sviluppi futuri. In questo caso vengono citati Foscolo e Leopardi.
O si riferisce anche alle letterature romantiche nordiche e decadenti europee, indicando la funzione oracolare e sacerdotale del poeta, considerato interprete privilegiato e rivelatore dei significati profondi della natura e della vita, in cui prevale l'aspetto mistico religioso ed estetizzante.
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