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Citazioni sul libro
Fornirò la prova dell'esistenza di una tecnica psicologica che permette di interpretare i sogni e dimostrerò che utilizzando questo metodo ogni sogno si rivela essere una formazione psichica dotata di senso che può essere inserita in un luogo ben preciso dell'attività psichica della veglia'
Così Freud apre quello che sarà l'opera più famosa ed importante da lui mai pubblicata: l'interpretazione dei sogni con la quale getterà i fondamenti dello studio della psicoanalisi .
Il primo volume uscì il 4 novembre 1899, ma l'editore lo volle pubblicare nel 1900 .
Per alcuni anni l'interpretazione dei sogni non vendette molte copie, e solo quando , dieci anni dopo, Freud cominciò ad essere conosciuto, venne richiesta una seconda edizione. Finche Freud visse ne furono stampate otto, l'ultima delle quali nel 1929. le edizioni differirono esclusivamente perchè contenevano un maggior numero di esempi, arricchiti di discussioni più complete sul simbolismo.
Quindi seguirono le numerose traduzioni in: inglese, russo, spagnola, francese, svedese, giapponese, ungherese e la cecoslovacca .
Freud elaborò per la prefazione alla seconda edizione dell'interpretazione dei sogni, perchè evidenzia le grandi resistenze che egli dovette subire da parte del mondo accademico e scientifico.
Spiegazione del libro
Freud all'inizio del '900, partendo dalla pratica terapeutica, restituisce al sogno il grande potere che riveste per la vita psichica dell'uomo: la cosiddetta autoanalisi, cioè l'analisi che Freud mise in atto sulla propria persona, fu portata avanti in buona parte sul materiale che i suoi stessi sogni gli offrivano.
Stando a Freud, il sogno non é l'inconscio e basta, ma é solo una delle sue manifestazioni, la quale , permette di accedere ai contenuti repressi e al modo di lavorare dell'inconscio stesso. Durante il sonno infatti la censura (messa in atto dalla coscienza) si affievolisce e così l'inconscio, coi suoi desideri rimossi, preme con più intensità e genera tensioni; il sogno, rende possibile la liberazione di queste tensioni: in questo senso, il sogno viene concepito da Freud come "l' appagamento di un desiderio ". Ma questa realizzazione si attua in forma allucinatoria, tramite mascheramenti e deformazioni, effettuate dalla censura della coscienza stessa, che, sebbene affievolita, può ancora dire la sua: il fine di queste deformazioni é di rendere accettabili alla coscienza i contenuti rimossi. In ciò consiste il lavoro onirico . Il sogno ha un contenuto manifesto , quale appare al sognatore che racconta il proprio sogno: esso può risultare incoerente o anche prendere la forma di una storia dotata di una certa coerenza, ma il racconto dei propri sogni fatto dai sognatori é sempre un'elaborazione secondaria, ovvero un rimaneggiamento che porta a renderli, in linea di massima, comprensibili. Il vero significato del sogno non é quindi in questo livello, ma sta nel contenuto latente che é stato trasformato dal lavoro del sogno, dando luogo al contenuto manifesto. Il contenuto latente va allora ricostruito ripercorrendo all'indietro il lavoro svolto dal sogno: e proprio in questo consiste l' interpretazione dei sogni, che risale dal sogno come risultato finito agli elementi per i quali é stato composto secondo regole. Il sogno infatti non é un fenomeno arbitrario e casuale, bensì é il risultato di un lavoro dell'inconscio, che lavora secondo una propria logica, diversa da quella della vita conscia che noi conosciamo.
Esso è capace di dare una veste visiva anche ad elementi che non sono tali da averla, come desideri o pensieri; inoltre, le componenti del sogno sono formazioni sostitutive, ossia simboli , rappresentazioni indirette e figurate di conflitti o desideri inconsci: si tratta allora di individuare che cosa simboleggi ciascuna componente del sogno. Ma questo é possibile solamente tenendo in considerazione le regole 'sintattiche' che presiedono al collegamento di questi disparati elementi: queste regole sono essenzialmente la condensazione e lo spostamento; la condensazione é la tendenza ad imprimere tramite un solo elemento più elementi connessi tra loro, ad esempio rappresentando due individui mediante un unico tratto comune o tramite un'assonanza tra i loro nomi e così via; questo vuol dire che, in una certa misura, il contenuto manifesto del sogno contiene sempre abbreviazioni rispetto a quello latente Lo spostamento consiste nel trasferimento di interesse da una rappresentazione ad un'altra, trasferimento che permette, grazie ad associazioni, di passare dai contenuti rimossi ad altri che appaiono più neutri sul piano emotivo. Tenendo presenti queste regole, l'interpretazione può arrivare a individuare il significato del sogno, cioè coglie il simbolismo che li caratterizza e sostituirlo con un elemento che li caratterizza e sostituirlo con un elemento inseribile nella concatenazione degli atti psichici. Per interpretare i sogni ci sono due metodi fondamentali:
Simbolico basato sul contenuto del sogno, visto nel suo insieme, nel tentativo di sostituire il suo valore simbolico con un altro logicamente comprensibile. L'esempio storico più conosciuto è quello del Giuseppe biblico (le sette vacche grasse precedute da sette magre, interpretate come sette anni di abbondanza seguiti da sette anni di carestia) .
Decifrazione prevede l'analisi del sogno come una sorta di scrittura cifrata, nella quale ogni segno viene tradotto in un altro comprensibile. Le rappresentazioni e i desideri inconsci possono affiorare solo se resi irriconoscibili da processi di condensazione (espressione di più elementi in un unico contenuto), spostamento (la carica emotiva è trasferita dall'oggetto reale a un altro meno problematico) e simbolizzazione
Il sogno e l'appagamento del desiderio
Il sogno è quindi l'appagamento di un desiderio ed è frutto di un'attività mentale assai complessa. Poiché spesso il desiderio che si cela dietro l'attività onirica è inconfessabile a noi stessi, durante il sonno interviene una sorta di censura che maschera tale desiderio. Questo è dimostrabile se si pensa che, contrariamente ai sogni dell'adulto che appaiono spesso assurdi, i sogni dei bambini piccoli in cui domina l'Es sono semplici appagamenti di desideri e non presentano enigmi da risolvere. E' indiscutibile che alcuni sogni siano l'evidente appagamento di un bisogno: se, per esempio, prima di andare a dormire mangiassi un cibo molto salato, con ogni probabilità mi sveglierei di notte per bere, ma il mio risveglio sarebbe preceduto da un sogno in cui bevo. Se nel sogno soddisfassi il mio desiderio di bere non dovrei svegliarmi per placare la sete (sogno di comodo). E' altrettanto vero, però, che vi sono sogni il cui contenuto è estremamente penoso e non sembrerebbero davvero soddisfare un desiderio: una piccola indagine rivelerebbe che il 57,2% dei sogni sono 'penosi' se non angoscianti e solo il 28,6% sono 'piacevoli'. Bisogna però tener ben presente che la teoria sull'interpretazione non si basa sul contenuto onirico manifesto, ma si riferisce al contenuto latente dei pensieri clic sottostanno alle immagini del sogno. In pratica nulla ci dice che, una volta interpretati, anche i sogni angosciosi si rivelino come appagamenti di desideri. Può, comunque, anche verificarsi il caso in cui il lavoro onirico non sia riuscito in pieno a realizzare l'appagamento di un desiderio, così una parte dell'effetto penoso permane nel sogno manifesto. In sostanza può accadere che dopo l'analisi si possa dimostrare che i pensieri onirici che hanno causato il sogno fossero più penosi nella realtà. In tali casi bisogna però ammettere che il lavoro onirico non ha raggiunto il suo scopo. Occorre anche dire che all'attività onirica risulta molto più difficile modificare i sentimenti di un sogno che non i suoi contenuti; accade quindi che si trasformino i contenuti penosi in appagamenti di desideri, mentre il sentimento penoso permane inalterato. In tale occasione il sentimento del sogno non risulta adeguato al contenuto e una rappresentazione onirica innocua può venire percepita come penosa. Infine, i sogni d'angoscia hanno un contenuto completamente esente da deformazione, sono cioè stranamente sfuggiti alla censura. Il sogno angoscioso è perciò il palese appagamento di un desiderio non accettato dal sognatore in cui, al posto della censura , è subentrata l'angoscia .
_ Rapporto fra sogno e veglia
La sensazione di chi si sveglia è che il sogno, se anche non proviene da un altro mondo, ci sia particolarmente estraneo. In realtà però tutto il materiale che costituisce il contenuto onirico è in relazione in qualche modo con le nostre esperienze, anche se in molti casi l'origine di tali materiali rimane ignota per molto tempo.
La causa di tale fatto è da ricercarsi in certe particolarità della memoria, agenti durante il sogno, che si sono sottratte ad ogni spiegazione fino all'avvento di Freud.Quando cerchiamo di interpretare un sogno, non possiamo far altro che basarci sul ricordo che ne abbiamo, ma spesso questo ricordo risulta a noi stessi molto frammentario. A volte si ha la sensazione di aver sognato molto di più di quel poco che si ricorda e, ancor più frequentemente, si ha la sensazione di ricordare i particolari più irrilevanti e di essersi dimenticati la parte principale. Come se ciò non bastasse, i frammenti di sogno che riusciamo a trattenere sono privi di logicità o significato apparente.
Le cause di questi fenomeni sono molteplici: per cominciare occorre tener presente che la nostra mente ricorda più facilmente delle sequenze in successione logica piuttosto che degli elementi disposti senza un certo criterio. E' per esempio più semplice ricordarsi la successione di numeri 10, 20, 30, 40, piuttosto che dei numeri disposti a caso come 7, 51, 43, 2. Ora, essendo le immagini dei sogno accostate senza un preciso legame logico, è molto semplice dimenticarsene e inoltre, poiché l'uomo è un 'amante' dell'ordine, spesso interviene inconsciamente nel ricordo del sogno attribuendogli una certa logicità che in realtà non possiede.
Altro motivo d'oblio è il fatto che si tende a dimenticare ciò che per noi non ha importanza e certamente i sogni non sono generalmente tenuti in grande considerazione. Anche nella veglia dimentichiamo un'infinità di particolari non importanti che sono presenti nell'ambiente in cui viviamo, sarebbe impossibile memorizzare tutto, così tratteniamo solo ciò che conta. Basta pensare che gli studiosi che si interessano ai fenomeni onirici, dello stesso periodo delle loro ricerche, sognano molto di più, o meglio si ricordano maggiormente dei loro sogni.
Ultima causa, ma non di minore importanza, è data dal fatto che la resistenza imposta dal Superego su alcuni impulsi durante il sonno si indebolisce, provocando la formazione del sogno. Quando questa istanza viene reinvestita di tutta la sua forza al momento del risveglio, elimina velocemente tutto ciò che aveva dovuto tollerare nel momento in cui era debole e causa la dimenticanza.
E' comunque dimostrabile che tramite l'analisi del sogno si possa risalire ai contenuti persi con l'oblio partendo da un singolo frammento. Capita non di rado che durante il lavoro d'interpretazione riemergano degli elementi di cui non si conservava la memoria ed ogni volta queste parti sono le più importanti poiché, essendo quelle più indispensabili alla soluzione del sogno, sono quelle maggiormente esposte alla censura.
Non tutti i sogni sono però interpretabili, perchè nel lavoro d'interpretazione ci si trova di fronte alle forze psichiche che ne causano la deformazione e occorre forzare sulle proprie difese interne. Molte volte il significato attribuito a un sogno può venire confermato da uno successivo, perché tutti i sogni che si verificano in settimane e mesi successivi si fondano principalmente su un terreno comune.
Materiale onirico
I materiali di cui si serve il sogno sono di due tipi: episodi di vita quotidiana recenti ed esperienze risalenti alla nostra infanzia. Per quanto riguarda i primi, tali episodi risalgono a pochi giorni prima del verificarsi di quel determinato sogno, ma non sono la riproduzione fedele dell'evento, bensì si tratta di frammenti di riproduzioni confusi insieme ad altri in modo da creare qualcosa di nuovo. Per esempio, è possibile che nel sogno si prendano alcune caratteristiche fisiche o morali di varie persone e le si mescolino fra loro in modo da originare un individuo nuovo e sconosciuto. La cosa più curiosa è però che gli elementi del contenuto onirico raramente sono estrapolati da episodi importanti: nella maggior parte dei casi si tratta di particolari insignificanti ai quali non abbiamo attribuito la minima importanza nella veglia. Nel sogno possiamo perciò inserire affermazioni colte a caso, azioni appena notate di qualche persona, impressioni fugaci di cose ecc. Tutto ciò è molto affascinante perché ci induce a pensare che ogni impressione, anche la più insignificante, lasci un segno inalterabile nella memoria, capace di riapparire in qualsiasi momento sotto l'impulso di un determinato stimolo. Altra fonte a cui attinge il sogno è l'insieme dei ricordi risalenti alla prima infanzia di cui, apparentemente, non si conservava la memoria, ma che vengono invece riportati in luce con estrema chiarezza e precisione.
_ Stimoli del sogno
I sogni sono provocati da una vasta serie di stimoli:
Stimoli sensoriali esterni
Gli stimoli sensoriali che ci raggiungono durante il sonno, come la luce intensa che colpisce gli occhi, il rumore che riesce a farsi udire, una sostanza odorosa che stimola la mucosa nasale, possono facilmente diventare fonti del sogno; alcuni sogni ammortizzano a tal punto lo stimolo esterno con il contenuto con il contenuto del sogno, da permettere di riconoscere in esso la fonte del sogno. La tesi fondata sulla similarità tra stimolo e contenuto del sogno viene rafforzata quando si riesce a produrre in una persona addormentata sogni coerenti con lo stimolo, mediante l'applicazione controllata di stimoli sensoriali. In base a ciò la stimolazione sensoriale obbiettiva è meglio verificata tra le fonti del sogno. La psiche nel sogno il più delle volte disconosce la natura dello stimolo oggettivo, in quanto si trova in condizioni tali da formare illusioni. Un'impressione sensoriale viene da noi riconosciuta e correttamente interpretata solo se l'impressione è sufficientemente forte, chiara e durevole e se abbiamo abbastanza tempo per catalogarla. Possiamo supporre che lo stimolo sensoriale esterno che colpisce i sensi durante il sonno abbia, come fonte del sogno, solo un ruolo modesto e che altri fattori determinino la scelta delle immagini mnestiche da evocare.
Stimoli sensoriali interni
Se gli stimoli esterni durante il sogno sono insufficienti a spiegare tutte le immagini oniriche, si dovranno cercare fonti del sonno diverse, ma di origine analoga, e prendere in considerazione gli stimoli interni agli organi di senso, (soggettivi accanto a quelli esterni. Tra le illusioni oniriche assumono un ruolo essenziale quelle sensazioni, visive ed uditive, che nello stato di veglia conosciamo, e in modo particolare le eccitazioni soggettive della retina. La polvere luminosa del campo visivo al buio ha assunto forme fantastiche e i numerosi punti luminosi, di cui è composto, danno origine ad un sogno con altrettante immagini singole che a causa della mobilità del caos luminoso, vengono viste come oggetti mossi. Le stimolazioni sensoriali esterne sono inferiori a quelle interne, e hanno la caratteristica di essere inaccessibili all'osservazione e alla verifica sperimentale. La prova fondamentale della loro influenza sul sogno è costituita dalle cosiddette allucinazioni ipnagogiche; si presentano come immagini molto vivaci e cangianti al momento di addormentarsi, e possono permanere per qualche istante anche dopo aver riaperto gli occhi. Perché queste immagini appaiano è necessaria una certa passività psichica. Nel periodo ipnagogico possono anche comparire allucinazioni uditive di parole e nomi che poi si ripetono in sogno. Non può dunque esistere un sogno che non si appoggi sul materiale dipendente dallo stato di eccitazione interna della retina, giacché le immagini visive sono la componente fondamentale dei nostri sogni.
Stimoli corporei interni
Tutti gli organi del nostro corpo diventano, in condizione di eccitazione o di malattia, una fonte di sensazioni per lo più dolorose, perfettamente equiparate alla fonte esterna. Nel sonno la psiche raggiunge una consapevolezza delle sensazioni corporee molto più profonda e ampia di quella della veglia ed è costretta ad accogliere e a subire cambiamenti somatici. Aristotele riteneva probabile che nel sogno si venisse avvertiti di incipienti stati di malattia, non ancora notati nella veglia, o comunque indice di problemi fisici. Vediamo ad esempio che sono molto frequenti nei malati di cuore o di polmoni sogni d'angoscia, molto brevi, che terminano con un risveglio brusco, quasi sempre nel panico: nel loro contenuto è spesso contemplata una situazione di morte in circostanze orrende; nei tubercolotici non sono un'eccezione sogni di soffocamento, di ressa, di fuga; nei disturbati gastrici i sogni vedono rappresentazioni dell'ambito degli appetiti gastrici e d della nausea. Freud scriverà:'Il sogno è un fenomeno che si verifica nelle persone sane, forse in tutte e forse ogni notte, ed è evidente che l'affezione organica non ne costituisce un prerequisito indispensabile Durante il giorno, gli stimoli provenienti dal sistema nervoso simpatico, esercitano tutt'al più un influsso inconscio sul nostro umore. Di notte, quando si affievolisce l'effetto delle impressioni diurne, quelle che premono dall'interno dell'organismo riescono a imporsi alla nostra attenzione. L'intelletto reagisce a questi stimoli convertendoli in forme collocate nello spazio e nel tempo, che agiscono in un contesto casuale. E' così che nasce il sogno. La sensazione mediata organicamente può essere suddivisa in: stati d'animo globali e sensazioni specifiche sensazioni muscolari, pneumatiche gastriche, sessuali, periferiche). Vi è una relativa concordanza sull'interpretazione di alcuni sogni definiti tipici in quanto ritornano in moltissime persone con contenuti molto simili: il cadere da un'altura: la sensibilità cutanea viene stimolata ad esempio quando un braccio si scosta dal corpo o quando un ginocchio ritratto viene bruscamente disteso; la perdita dei denti: lo stimolo dentario; il volo: immagine adeguata dalla psiche per indicare l'eccitamento prodotto dal movimento respiratorio, quando la sensibilità cutanea del torace è scesa al di sotto del livello consapevole; il disagio per la propria nudità: se la sensibilità cutanea viene eccitata per esempio dallo spostamento o dalla caduta della coperta. Se nel sonno un apparato organico che di norma è coinvolto nell'espressione di uno stato di affezione, si trova nella condizione di eccitamento che gli è propria, il sogno produrrà rappresentazioni adeguate a quello stato affettivo. Lo stimolo organico ha dunque una grande influenza sulla produzione onirica
La posizione di un arto può stimolare pensieri che hanno a che fare con l'arto.
fonti psichiche
Gli uomini sognano ciò che fanno durante il giorno e ciò che li interessa da svegli. Questo interesse non sarebbe solo un anello psichico che congiunge il sogno alla veglia, ma anche una fonte del sogno non trascurabile: insieme con gli stimoli che agiscono durante il sonno esso dovrebbe bastare a chiarire l'origine di tutte le immagini oniriche. Ma gli interessi della veglia, uniti agli stimoli interni ed esterni del sonno, non sono soddisfacenti a spiegare l'origine del sogno, in quanto l'interesse diurno non è la causa essenziale, come invece sarebbe logico supporre. I sogni vengono suddivisi in due categorie principali: i sogni determinati da uno stimolo nervoso e quelli associativi, che devono la loro fonte esclusivamente alla riproduzione. In questo tipo di sogni non esiste un nucleo compatto, in quanto la vita immaginativa è già di per sé indipendente dalla ragione e dall'intelletto. La maggior parte delle rappresentazioni oniriche sono illusioni, prodotte dall'impressione sensoriale che non cessa mai la sua attività durante il sogno. Pertanto non esistono mai sogni di origine esclusivamente psichica, e i pensieri dei nostri sogni provengono dall'esterno. Non solo gli stimoli di natura extra-psichiatrica nella genesi del sogno sono identificabili e passabili di verifica sperimentale, ma la concezione somatica della genesi del sogno si accorda con la corrente di pensiero che oggi domina la psichiatria.
Deformazione del sogno
Lavoro di condensazione
il contenuto del sogno viene camuffato appunto per rendere irriconoscibili tali pulsioni. Uno dei mezzi che permettono di mascherare il sogno è il lavoro di condensazione che consente di sintetizzare al massimo i pensieri onirici; infatti abbiamo spesso la sensazione di aver sognato per tutta la notte e di aver dimenticato la maggior parte dei nostri sogni, anche se spesso questa sensazione si basa su delle illusioni.
Il lavoro di condesazione consiste nel prendere diversi elementi della vita vigile ed associarli, ricombinarli tra loro per formare qualcosa di totalmente nuovo. Possiamo ad esempio mescolare tra loro elementi di due diverse località, o associare il viso di una persona con il comportamento di un'altra. Tali 'rimescolamenti' avvengono per associazione mentale e tramite lo stesso processo. Durante delle sedute di psicoanalisi, Freud ha dimostrato che tali associazioni possono essere riportate in superfice. Infatti, mentre i suoi pazienti raccontavano il loro sogno, spesso ricordavano dei nuovi particolari che credevano di aver dimenticato. A tutti può comunque capitare che durante la giornata, in seguito ad una determinato stimolo, si possa ricordare di aver fatto un certo sogno; questo avviene perché osserviamo qualcosa o compiamo un gesto che, tramite associazione mentale, si porta alla coscienza un'esperienza passata. E' un po' quello che si verifica quando parliamo con una persona: spesso capita che si inizi con un discorso e si finisca con qualcosa di totalmente diverso, ma se compiamo a ritroso il nostro dialogo troviamo dei precisi legami logici che collegano i vari argomenti. Le particolarità del lavoro di condesazione sono quindi la selezione degli elementi che compaiono più volte nei pensieri onirici, la produzione di elementi medi comuni e la creazione di nuove unità (es.: persone collettive).
Lavoro di spostamento
Quello che appare più evidente è che non viene rappresentato il contenuto essenziale del sogno, ma, anzi, questo è pregno di altri elementi che non sono quelli dei pensieri onirici. Tale fenomeno è definito lavoro di spostamento e consiste appunto nello spostare le cariche emotive di determinate pulsioni e desideri da un contesto ad un altro contesto diverso. In tal modo le nostre cariche emotive possono essere sfogate, mantenendo però irriconoscibile la loro natura. Così può capitare di provare un intensa angoscia di fronte a determinate immagini oniriche 'innocue"e, viceversa, di non provare alcun dolore sognando la morte di una persona cara. In pratica, sia nel primo che nel secondo caso, le emozioni legate a determinati pensieri sono state trasferite e rappresentate con immagini totalmente diverse dal reale contenuto onirico
Mezzi di raffigurazione del sogno
Possono essere elencati nel modo seguente:
- Simultaneità: il sogno è fedele al nesso logico che esiste fra due o più brani del medesimo e riassume questo materiale in una singola raffigurazione, estendendo tale processo anche ai particolari. In sostanza, un collegamento logico viene riprodotto con simultaneità, quando cioè due elementi sono posti l'uno accanto all'altro. Ciò avviene perché vi è un rapporto intimo fra i loro corrispettivi nei pensieri del sogno.
-Simbolizzazione consiste nell'utilizzare dei simboli per rappresentare oggetti o persone (es.: bastone = pene).
-Rappresentazione per l'opposto: consente, sempre allo scopo di mascherare il vero significato onirico, di sostituire ad un dato elemento un altro elemento contrario al primo, ovvero, viene rappresentato il suo opposto.
-Rapporto causale: consiste nel sostituire una proposizione secondaria come sogno preliminare ed inserire quindi la proposizione principale come sogno principale, ma la successione temporale può anche essere invertita anche se alla preposizione principale corrisponde la parte più sviluppata del sogno. Spesso si ha l'impressione che lo stesso materiale onirico venga presentato da diversi punti di vista è questo è certamente il caso dei sogni fatti nel corso di una stessa notte. Il rapporto causale tra alcuni pensieri onirici, oltre che tramite l'utilizzo di due proposizioni, può essere riprodotto tramite la graduale trasformazione di un immagine onirica in un'altra. Nella maggioranza dei casi comunque il rapporto causale non viene affatto raffigurato, ma si esplica nella semplice successione degli elementi.
-L'alternativa le proposizioni disgiuntive (o-o) non possono essere espresse nel sogno, di solito vengono colti in termini del nesso come se fossero equivalenti. In pratica, ove il narratore metterebbe 'questo o quello' nel sogno si ha un semplice allineamento cioè 'questo e quello'
-I contrasti: nel sogno sembra non esistere il 'no', le contraddizioni vengono rappresentate con un insieme.
- La relazione della somiglianza: il 'come se' può essere rappresentato in modi molteplici ed una considerevole parte del lavoro onirico consiste nel creare nuove sovrapposizioni simili qualora quelle esistenti non possano giungere nel sogno a causa della censura. La somiglianza e la concordanza vengono rappresentate come un'unità che è già presente nel materiale onirico o che viene creata ex novo. Nel primo caso abbiamo un'identificazione, usata per le persone, nel secondo caso abbiamo una formazione mista, usata per oggetti, anche se non è raro creare delle figure 'miste'
-Egocentrismo: i sogni sono esclusivamente egocentrici, ove non compare l'Io del sognatore si può tranquillamente supporre che questo sia celato per identificazione dietro un'altra persona.
Un'altra tecnica usata frequentemente nel lavoro onirico consiste nel rappresentare all'inizio del sogno l'esito dello stesso e nel portare alla fine la premessa della conclusione o le cause della stessa.
Quando gli impulsi che causano il sogno sono così forti da presentare una eccessiva componente angosciosa, può capitare che la censura onirica 'colta di sorpresa' non possa reprimere quanto ammesso dal sogno e che per opporsi l'angoscia renda presente al sognatore, sempre durante il sonno, che si tratta solo di un sogno, ovvero si sogna di sognare. Quando poi il nostro desiderio inconscio è così potente ed inaccettabile da non poter essere tollerato dalla censura ci si sveglia e la prima cosa che facciamo per rassicurarci è pensare: 'Tanto è solo un sogno'; questo è un altro sistema per minimizzare l'importanza dell'esperienza appena trascorsa e per renderla più sopportabile.
Analisi di un sogno
Avendo sopra esposto i punti salienti della teoria freudiana sull'interpretazione dei sogni, non rimane che riportare un esempio di sogno interpretato dalla stesso Freud, per osservare come si traduce nella pratica quanto fino ad ora detto.
Il sogno di un uomo: vede due che si azzuffano, probabilmente - stando agli arnesi che giacciono lì intorno - due garzoni di bottai; uno dei ragazzi ha buttato l'altro a terra e quest'ultimo ha orecchini con pietre blu. Egli insegue il malfattore con un bastone alzato per punirlo; questi si rifugia presso una donna in piedi presso uno steccato di legno, come fosse sua madre. E' una donna del popolo e volge le spalle al sognatore. Alla fine si volta e lo fissa con un sguardo tremendo tanto ch'eqli fugge lontano spaventato. Si può vedere sporgere la carne rossa della palpebra inferiore dei suoi occhi.
Il sogno ha sfruttato ampiamente alcune circostante banali dei giorno prima. Effettivamente, ieri ha visto per strada due ragazzi, uno dei quali aveva buttato l'altro a terra. Avvicinatosi per rappacificarli, sono scapati. Garzoni di bottai: trova la sua spiegazione solo ira un sogno successivo, nell'analisi del quale impiega il modo di dire: sfondare le botte. Orecchini con pietre blu: li portano perlopiù, è una sua osservazione, le prostitute. Si giunge in questo modo alla nota canzonetta giocosa dei due ragazzi: 'l'altro ragazzo si chiamava Maria' (cioè era una ragazza). La donna in piedi: dopo l'episodio dei due ragazzi, è andato a passeggio lungo il Danubio dove, approfittando della solitudine del luogo, ha orinato contro uno steccato di legno. Continuando il cammino ha incontrato una signora piuttosto anziana, decentemente vestita, che gli ha sorriso molto cordialmente e ha voluto dargli il suo indirizzo. Poiché nel sogno la donna aveva la stessa posizione che aveva lui mentre orinava, si tratta di una donna che sta orinando e a ciò si riferisce quindi lo sguardo tremendo e lo sporgere della carne rossa, che può significare soltanto i genitali aperti quando si è accovacciati, genitali che aveva visto nell'infanzia e che tornano nel ricordo successivo come carne viva, come ferita. Il sogno congiunge due circostanze nelle quali il ragazzino può aver visto i genitali delle coetanee: buttandole per terra mentre stavano orinando. Come risulta dal contesto, egli conserva il ricordo di una punizione o minaccia da parte del padre, per la curiosità sessuale da lui dimostrata in quelle circostanze .
a sessualità infantile
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