|
Visite: 1227 | Gradito: | [ Picolo appunti ] |
Leggi anche appunti:L'ArcadiaL'Arcadia Cristina di Svezia, mecenate, costituì l'Accademia Reale a Roma, Il principe di Machiavelli interprete di un nuovo modo di fare politicaIl principe di Machiavelli interprete di un nuovo modo di fare politica Il principe Umberto Saba "Esser uomo fra gli umani / io non so più dolce cosa"Umberto Saba "Esser uomo fra gli umani / io non so più dolce |
CARATTERIZZAZIONE DEL CARDINAL FEDERIGO BORROMEO
Il capitolo XXII°, ampia pausa in cui non vi è alcun intreccio con la storia, è interamente dedicato al cardinale Federigo Borromeo, uno dei personaggi storici di maggior rilevanza all'interno del romanzo.
La vita di quest'uomo ci viene subito presentata dal Manzoni come -un ruscello che, scaturito limpido dalla roccia, senza ristagnare né intorbidirsi, và limpido a gettarsi nel fiume-, un paragone che sottolinea chiaramente quale fosse lo stile di vita del personaggio.
Il cardinale, nato nel 1564, era figlio di una mobilissima e ricchissima famiglia di Milano e, cresciuto tra -gli agi e le pompe- fin da piccolo si era dedicato al bene del prossimo, a rendere la sua vita utile e santa.
Già all'età di 16 anni, nel 1580, egli manifestò la volontà di dedicarsi al ministero ecclesiastico; insegnò la dottrina cristiana alla massa popolare più rozza; soccorse gli infermi e per tutto ciò non ricorse a nessuna sfarzosità, facendo trasparire la sua superiorità, ma bensì alla pura semplicità.
Nel 1595 Federigo viene nominato dal Papa Clemente VIII arcivescovo di Milano, e successivamente fondò a spese proprie la Biblioteca Ambrosiana, che conteneva trentamila volumi stampati e quattordicimila manoscritti.
Fra le tante buone opere e i numerosi titoli ricevuti, gli fu attribuito quello di uomo dotto, avendo lasciato cento opere circa di tutti i generi classici, anche se queste sono state dimenticate.
La personalità di Federigo è quindi costituita da una carattere anticonformista poiché il suo comportamento non è conforme agli usi della sua classe sociale e, all'interno del romanzo, queste sue caratteristiche contrastano con gli altri personaggi.
Il suo comportamento và contro l'intolleranza e l'oscurantismo dell'epoca, in cui la visione della realtà era chiusa e gretta e ciò che si considerava diverso veniva rifiutato.
In conclusione, si capisce come sia perfetto il paragone tra la sua vita e il ruscello, che fa trasparire l'integrità del personaggio, che è passato attraverso tanti terreni, ma non ha mai ceduto ai ricatti e non si è mai macchiato di alcun peccato.
Appunti su: |
|
Appunti Poesia | |
Tesine Pittura disegno | |
Lezioni Educazione pedagogia | |