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"canne al vento" di grazia deledda




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"CANNE AL VENTO" di Grazia Deledda


Capitolo 1

Efix è il servo delle dame Pintor Noemi, Ester e Ruth.

Sta lavorando, come ormai ogni sera da più di vent'anni, al poveretto posseduto dalle tre dame quando si accorge che è ormai ora di smettere per quel giorno e si ritira nella capanna che sembra fungergli da abitazione. Ad un tratto arriva Zuannantò, un giovanetto che gli comunica che le padrone vogliono che la mattina seguente vada in paese perché devono parlargli di una questione urgente: una lettera è arrivata e si pensa possa essere di Giacinto, figlio di Lia, la quarta sorella scappata di casa anni addietro che ha portato Don Zame, il padre violento che rinchiudeva le figli in casa come suore, alla morte.

Capitolo 2

Efix parte all'alba del giorno dopo e giunge alla residenza delle tre padrone. Insieme leggono la lettere e scoprono che il loro presentimento è diventato un dato di fatto: il nipote giungerà lì entro pochi giorni. Donna Ester è favorevole ad ospitarlo, Donna Noemi no e Donna Ruth pensa che, una volta ospitato, se si sarebbe comportato male avrebbero sempre potuto cacciarlo via; Efix si prende quest'incarico. Le tre ritornano alle loro mansioni; successivamente il servo scambia due parole con ognuna, rassicurandosi sulla decisione presa.

Efix sembra aver molto a cuore la venuta del giovane e così, per fargli buona impressione, decide di andare a comprarsi una berretta nuova. Sulla strada si sofferma a casa dell'usuraia Kallina per farsi prestare un altro scudo che si aggiunge agli otto che gli deve di già. Al negozio si sofferma a parlare con la suocera del proprietario, donna non nobile ma amica di Donna Ruth.

Capitolo 3

Quando Giacinto giunge a destinazione, solamente a maggio, Ruth e Ester sono alla festa di Nostra Signora del Rimedio mentre Noemi è a casa da sola a rimuginare sul passato e sui ricordi della sorella Lia e del padre, accompagnata solamente per un breve lasso di tempo dalla compagnia della vecchia Pottoi. Ella accoglie il nuovo arrivato, altro e pallido che pareva un operaio, come un'esemplare padrona di casa: lo fa accomodare, gli prepara un pasto e chiacchiera con lui, allietata dalla notizia annunciatagli dal ragazzo che si sarebbe presto recato a Nuoro per domandare lavoro in un mulino.

Capitolo 4

Donna Ester e Donna Ruth si trovano nel cortile di Nostra Signora del Rimedio a festeggiare assieme agli altri abitanti del paese quando vedono arrivare Giacinto, che si era soffermato con Efix. Il servo gli ha illustrato il poderetto che deve lavorare e la sua povera vita, offrendo al ragazzo una cena e del vino.

Giacinto è accolto dalla dame del paese, a differenza che da Noemi, con affetto e calore e finalmente si sente a casa: tutti insieme cominciano a ballare e ognuno, dal prete e Grixenda, una ragazza del paese, non può far a meno di notare la bellezza del giovane.

Capitolo 5

Efix porta dalla casa delle tre Donne, in cui risiede Noemi, in paese le provviste per Ruth e Ester. Nel cammino il suo sguardo si perde ad ammirare lo splendido paesaggio finché non incontra don Predu, ,che lo minaccia di salire a cavallo con lui finché non fossero giunti a destinazione. Lo zio di giacinto, nonché cugino delle dame Pintor, è convinto che per mantenere il ragazzo saranno costretti a vendere tutti i loro averi e confessa al servo di essere interessato all'acquisto del podere, qualora lo vendessero.

I due giungono in paese ed Efix ammira Giacinto e Grixenda scherzare l'un con l'altro e Noemi, Ester e Kallina intente a cucire.

Efix torna alla festa dopo tre giorni. Quella giornata è un continuo divertimento tra musica, balli e gridi di gioia e Giacinto pare rallegrarsi molto: sta ormai sempre con don Predu e gli altri compari, offre da bere a tutti e ha una relazione più o meno segreta con Grixenda. I due giovani sono talmente presi uno dall'altra che il ragazzo confessa addirittura al servo di aver intenzione di sposarla.

Capitolo 6

Efix per tornare al paese incontra don Predu che lo minaccia di volere il podere delle sue tre padrone in caso lo dovessero vendere per mantenere il nipote.

Giacinto intanto frequenta sempre più spesso il don e il Milese e confida al servo di sentirsi in colpa di gravare tutto sulle spalle delle zie, che si sono messe a vendere patate e ortaggi pur di vivere. Il ragazzo vorrebbe trovarsi un'occupazione ma loro non vogliono e inoltre gli vietano di sposare Grixenda, perché la ragazza non è nobile.

Un giorno, Efix, non vedendo arrivare Giacinto, consegna a don Predu il cestino con pomi e ortaggi da portare in paese per le padrone ma queste si arrabbiano, credendo che fosse stato Giacinto a consigliare a Efix tale gesto. 

Capitolo 7

Efix si avvia al paese per sistemare le cose tra Giacinto e le tre zie ma viene a conoscenza da questa che in realtà il ragazzo non è ricco ma ha preso i soldi da Kallina l'usuraia, falsificando le firme di don Predu e donna Ester  e indebitandosi in maniera esorbitante. In questo modo donna Ester, Ruth e Noemi , pagando tutti i debiti saranno così costrette a fare l'elemosina e così Giacinto decide di andare a Nuoro a trovare lavoro, costretto così ad abbandonare anche la sua amata Grixenda.

Capitolo 8

Prima di partire, Giacinto si reca dall'usuraia per prendere altri soldi per il viaggio, promettendole che glieli avrebbe restituiti entro 2 settimane. In seguito, si reca a salutare lo zio, don Predu, e il Malese, stando ben accorto a non passare davanti alla casa della sua fidanzata Grixenda. I due uomini convincono il ragazzo  a giocare a carte con loro e un altro uomo e nella partita il ragazzo perde tutti i soldi prestatigli da Kallina.

Capitolo 9

Zia Potatoi, nonna di Grixenda, va a far visita a donna Noemi, riuscendo a convincerla di parlare al nipote, con lo scopo di fargli sposare sua nipote, che stava male per la situazione creatasi.

La benevolenza di Noemi per il nipote cessa però quando a casa arriva una comunicazione con la quale l'usuraia richiede la cambiale firmata falsificamene da Giacinto col nome di donna Ester; quest'ultima decide così di andare a parlare a Kallina per convincerla a concedere altro tempo. Le altre due donne rimangono in casa con don Predu ma Ruth non si sente bene e muore.

Capitolo 10

Da quando Giacinto è andato via, Grixenda soffre molto e la stessa situazione vale per donna Ester e Noemi, che hanno perso la sorella. Sotto incitazione delle due padrone, Efix va a cercare il ragazzo, comunicandogli che non deve più tornare alla loro casa. I due però cominciano a discutere e il servo finisce per sentirsi male, poiché Giacinto non gli vuole dire come fa ad essere già a conoscenza della morte di donna Ruth. Efix, inoltre, fa un importante confessione: è stato lui, anni addietro, a uccidere il padre delle tre padrone, che aveva scoperto che stava aiutando l'altra figlia Lia, la madre di Giacinto, a fuggire e voleva ucciderlo a sua volta.

Capitolo 11

Con tutti i debiti da pagare per causa di giacinto e la morte della sorella, Noemi ed Ester non escono più di casa e non pagano nemmeno più Efix. Un giorno il servo si ritrova a parlare con Don Predu e quest'ultimo, preoccupato anche lui per le finanze delle cugine, convince Efix ad andare a parlare  con le padrone, nel tentativo di indurle a vendere il podere alui, cosicché lui sarebbe potuto rimanere al suo servizio come sempre e le dame avrebbero potuto mantenere la casa e pagare i debiti.

Capitolo 12

Con sorpresa, le donne accettano la proposta di Predu. Efix continua così a lavorare al poveretto e il nuovo padrone diventa più generoso e apprensivo con le due donne. Un giorno il servo va a parlare con Noemi da parte di Don Predu per chiederle di sposarlo, ma la donna rifuta. Efix tenta in tutti i modi di convincerla ma non ci riesce e preso dallo sconforto se ne va.

Capitolo 13

La vecchia Potatoi muore di vecchiaia e prega Efiz di convincere Giacinto a mantenere la promessa di matrimonio fatta a Grixenda, dato che la giovane si sta deprimendo sempre più.

Così il servo si reca a Nuoro, dove trova il giovane a lavorare in un mulino ospitato dal padrone di questo, che gli offre vitto e alloggio pur di aiutarlo a pagare i debiti. Giacinto comunica ad Efix che non è sicuro di riuscire a sposare la ragazza poiché non ha soldi ed efix decide quindi di rimanere lì una settimana insieme ai due finchè a una festa di paese incontra un mendicante cieco che ha appena perso il suo compagno di vita e prende la decisione di aggregarsi a lui.

Capitolo 14

Efix comincia a girare le varie feste della zona assieme al cieco di nome Istene. I due chiedono l'elemosina e il vecchio servo è sempre più turbato dal fatto che non è sicuro che la decisione che ha preso di andarsene via sia quella giusta.

In una piazza i due vedono due mendicanti di cui uno, per guadagnare di più, si finge malato di tumore; Istene rivela a tutti la verità e finisce in prigione con il vecchio compagno del giovane ingannatore, con cui si era picchiato. Accade così che Efix riprende il suo viaggio con un compagno in più, quello che si era picchiato con Istene.

Capitolo 15

I tre girano molte feste guadagnando una cifra abbastanza consistente di denari anche se Efix percepisce questa condizione di elemosinamento come una punizione per espiare i peccati.

Una notte però uno dei due ciechi ruba la bisaccia e il giorno dopo l'altro lo segue: finalmente Efix si libera del loro peso e ritorna al suo poderetto. Questo però è passato alle cure di Zuannantoni e dEfix si reca a salutare Kallina e Grixenda, che lo informa che si sposa con Giacinto e che si sposano pure Predu e Noemi.

Capitolo 16

Il vecchio servo si reca a salutare Noemi e Ester, cenando e raccontando le sue avventure, Efix si rende conto che Ester è contenta del suo ritorno mentre Noemi un po' meno: infatti, sembra scocciata e non intende parlare di Don Predu. Dopo cena però va da Efix ponendogli una serie di domande, preoccupata dal fatto che il servo avesse potuto riferire il loro discorso di molto tempo addietro a Predu e che fosse stato lui a raccontare a Giacinto della proposta dello zio. Rincuorata dalle risposte di Efix decide di sposare lo zio ed il servo ha il compito di portare la notizia allo sposo affinché il loro matrimonio avvenga prima di quello di Giacinto e Grixenda.

Capitolo 17

Efix ritorna un po' a lavorare al poveretto ma si rende conto che sono ormai giunti i suoi ultimi giorni di vita e decide di passarli in compagnia delle padrone che ha servito per tutta una vita.

Rimane nella loro casa delirante per molti giorni finchè si confessa al prete liberandosi dell'enorme peso da cui è stato oppresso da tutta la vita, l'omicidio del padre delle tre donne, e muore.




CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI PRINCIPALI


Efix

Efix è il servo delle tre Dame Pintor. Egli è ancorato ad un pezzo di terra e ad un patto di fedeltà e di dipendenza personale verso la famiglia che serve da tutta la vita. Da una parte perché questo è il frutto della tradizione e di regole antichissime rispetto alle quali neanche sorge il pensiero di una possibile contestazione e dall'altra perché egli si porta addosso un carico di colpa che lo trasforma da servo in protettore della famiglia: in passato, infatti, in uno scatto d'ira, ha ucciso l'uomo padrone della famiglia, nonché padre delle dame, e da allora ha cercato di prenderne il posto non per desiderio di potere ma come protettore dei beni e dei discendenti. Alla conclusione del libro, Efix incontra la morte sereno per aver adempito ai suoi obblighi morali.


Giacinto

E' il figlio di Lia, la quarta sorella di Noemi, Ruth ed Ester, scappata da giovane per non sottostare all'ira del padre. Dall'America decide di spostarsi a vivere a casa delle sue zie, anche se i rapporti fra loro si inclinano presto a causa del comportamento di Giacinto, che spende e spande senza avere soldi a sufficienza e che vuole sposare Grixenda, una giovane del paese non approvata dalle zie. Presto, infatti, si trasferisce a Nuoro dove tenterò di pagare i debiti da cui è sommerso.

Infondo è un bravo ragazzo che vuole bene alle zie, anche se la sua parte migliore non emerge palesemente.




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