APULEIO- METAMORFOSI / ASINO D'ORO
- Romanzo tramato di avventure
erotico-licenziose + intreccio di episodi variamente connessi con la
magia.
- Insieme con il Satyricon di
Petronio, l'opera di Apuleio rappresenta per noi l'unica testimonianza del
romanzo antico in lingua latina: l'unica pervenuta intera.
- Altro titolo: Asinus aureus.
L'XI libro è una professione di fede in Iside. L'asino, nel culto isiaco,
si identificherebbe con il dio del male.
- All'interno
del sistema dei generi tramandatoci dall'antichità, il romanzo
sembra mancare di una fisionomia definita e appare piuttosto come il
risultato di un'intersezione di generi diversi (epica, biografia,
satira menippea, racconto mitologico ecc.)
- A ciò si aggiunge la difficoltà di
tracciare un vero e proprio quadro del genere romanzo, data la penuria di
testimonianze che ce ne restano, almeno per la letteratura latina.
- Apuleio e la fabula milesia
Sermone isto Milesio varias fabulas conseram
(I,1)
Fabulam graecanicam incipimus. Lector intende: laetaberis (I,1)
Sermone isto Milesio/fabulam
graecanicam= Apuleio riconduce la sostanza dell'opera alla fabula
milesia. Oscure sono le origini di questo genere di narrativa. Resta un unico
dato certo: le fabulae milesiae sono novelle di carattere erotico. La fabula
milesia appartiene già alla tradizione latina: cfr. novella milesia di Petronio
La matrona di Efeso
Varias fabulas conseram = Apuleio fa proprio del romanzo greco (I-IV sec d.C.) lo sviluppo per
peripezie successive, nella forma dell'insertae fabulae.
Laetaberis: 'ti divertirai' e
'dopo la lettura, troverai la serenità')
- La storia dell'asino uomo, nella sua forma base erotico-licenziosa, sembra essere stata una
fabula milesia. Ma si deve probabilmente ad Apuleio l'aggiunta
dell'elemento magico: un tratto questo che doveva essere già
presente nel testo greco che servì da modello (Lucio o l'asino,
di Luciano di Samòsata), ma non con una funzione così rilevante.
Apuleio si mostra del resto conscio dell'innovazione, quando nei primi
libri del romanzo inserisce una serie di racconti a carattere
spiccatamente magico. Fin dalle prime mosse, dunque, l'opera segnala lo
scarto dalla tradizione milesia.
- I personaggi che compaiono nei
primi libri rappresentano tipiche figure di mercanti viaggiatori o di
studenti scioperati: personaggi molto comuni nella fabula milesia.
Qui, però, nel romanzo di Apuleio, la loro logica di vita appare ribaltata
nell'urto con il mondo spietato della magia. (L'astuzia - tipica
della Milesia - frustrata dalla magia)
Dunque:
magia = novità dell'opera di Apuleio rispetto al genere in cui si inserisce.
- Le fonti delle Metamorfosi
a) Lucio o l'asino, di Luciano di Samòsata:
romanzo in lingua greca e in forma più concisa rispetto a quella di Apuleio
b) Secondo Fozio, patriarca bizantino del IX sec. d. C. Luciano di
Samòsata avrebbe tratto ispirazione per la sua materia dai racconti di
trasformazione di un ignoto Lucio di Patre.
c) Soluzione più probabile: Lucio = fonte comune
di Apuleio e di Luciano di Samòsata
d) Sicuramente di Apuleio è la novella centrale di Cupido e Psiche e
l'apparizione di Iside nel libro finale con l'iniziazione ai misteri di lei
- Le Metamorfosi e il Lucio
La
lettura del Lucio rivela l'intenzione di una narrativa di puro intrattenimento;
l'intera vicenda delle Metamorfosi, pur sotto l'apparenza di voler
offrire una lettura di semplice svago (lector, intende: laetaberis
Met.I,1), intessuta di episodi licenziosi, assume in realtà i caratteri di un racconto
esemplare.
- Prova della serietà moralistica
dell'opera è la funzione di elemento strutturante dalla curiositas
di Lucio, che conduce il personaggio alla rovinosa trasformazione, dalla
quale sarà liberato solo in seguito a una lunga espiazione, culminante in
un drastico cambiamento di vita.
NOTA BENE
- Dopo la metamorfosi Lucio torna a una
condizione umana, ma sublimata
Seth,
nemico di Iside e dio del male, trova una delle sue forme in quella dell'asino.
Seth ha smembrato il marito di Iside = Osiride
- La favola di Cupido e Psiche
Dall'interpretazione
di essa deriva l'interpretazione dell'intero romanzo
Psiche, figlia minore di un re,
suscita l'invidia di Venere per la sua bellezza
Per volere di Venere Psiche viene
data in preda a un mostro
Cupido, dio dell'amore, che si è
innamorato della fanciulla, salva Psiche e la trasporta in un bellissimo palazzo
Qui Psiche incontra il suo sposo,
di cui ignora l'identità e di cui le è sempre negata la vista: se vedrà il suo
amante - questa è al condizione - sarà irrimediabilmente separata da lui.
Psiche trasgredisce (istigata
dalle sorelle) il divieto e spia Cupido mentre dorme
All'immediato distacco porterà
rimedio la dolorosa espiazione cui Psiche si sottomette, attraverso
varie prove, tra cui anche una discesa negli Inferi
La novella si chiude con le nozze
e gli onori tributati a Psiche, assunta a dea.
- Nella favola venne subito riconosciuto
un forte intento allegorico: la favola è un racconto di iniziazione
al culto di Iside.
- La favola di Cupido-Psiche e il
romanzo
La
favola riproduce come un modello in scala ridotta l'intero percorso narrativo
del romanzo e ne offre la corretta decodificazione
- Senza la favola, leggeremmo le Metamorfosi
come una specie di romanzo d'avventure in cui il meraviglioso e il licenzioso
hanno gran parte; non certo come un romanzo mistagogico, come un
racconto cioè di un'iniziazione ai riti misterici.
- Tocca appunto al racconto secondario,
contenuto nel corpo del romanzo, di rendere più complessa la prima lettura
attivando una seconda linea tematica (quella religiosa) che non
solo prefigura l'epifania della dea Iside (libro XI), ma si sovrappone
anche alla prima linea tematica (quella dell'avventura) per piegarla verso
un senso iniziatico.
- Appena sono contaminate dall'esperienza
parallela di Psiche, le metamorfosi di Lucio non possono più essere lette
se non come prove cui è sottoposto il protagonista prima della salvezza
voluta da Iside, signora delle trasformazioni.
- Le Metamorfosi: novella popolare e
racconto mistico-simbolico:
Le
altre digressioni inserite nell'intreccio principale sono costituite da vicende
di vario tipo, dove il magico si alterna con l'epico, con il tragico, con il
comico, in una sperimentazione di generi diversi che trova corrispondenza nello
sperimentalismo linguistico
- Tutto il romanzo si struttura come un
itinerario attraverso un mondo fatto di segni e simboli verso una salvazione
religiosa ( = iter progressivo verso la sapienza)
- La
continua compenetrazione tra l'elemento mistico-religioso e il tessuto
originario della favola milesia, costituisce la qualità originalissima
dell'opera
- Il giovane Lucio, il
protagonista, arriva a Hypata in Tessaglia (tradizionalmente terra
di maghi)
- Il giovane manifesta subito il tratto
distintivo del suo carattere: la curiositas che lo conduce ad
incappare nelle trame sempre più fitte di sortilegi che animano la vita
della città
- Conosce Pànfila, la sposa di un
ricco locale. La matrona è in odore di magia. Lucio riesce a conquistarsi
i favori della servetta Fòtide e la convince a farlo assistere di
nascosto a una delle trasformazioni cui si sottopone la padrona
- Alla vista di Pànfila che, grazie a un
unguento, si muta in gufo, Lucio non sa resistere e prega Fòtide a
sperimentare su di sé tale metamorfosi
- Fòtide accetta, ma sbaglia unguento e
Lucio diventato asino, pur mantenendo facoltà raziocinanti umane.
- Lucio apprende poi da Fòtide che per
riacquistare sembianze umane dovrà cibarsi di rose: via di scampo
che, subito cercata, viene rimandata sino alla fine del romanzo attraverso
una lunga serie di peripezie che l'asino incontra.
- Una seconda sezione del romanzo comprende
le vicende dell'asino in rapporto a un gruppo di briganti che lo hanno
rapito: il suo trasferimento in una spelonca montana, un fallito tentativo
di fuga insieme a una fanciulla loro prigioniera, Càrite e al
liberazione finale dei due ad opera del fidanzato di lei. Qui si inserisce
la novella narrata a Càrite dalla vecchia sorvegliante: la celebre favola
di Cupido e Psiche (3 libri)
- Nei libri successivi l'uomo-asino
attraversa altre peripezie. Spinto dalla sua curiositas e dal desiderio di
trovare le rose che lo possano liberare dal sortilegio
- Ultimo libro: clima mistico. Lucio
riprende forma umana mangiando le rose di una corona recata da un
sacerdote alla sacra processione in onore di Iside. Lucio si
inizia al culto di lei a Corinto:
quindi a Roma, per volere di Osiride, si darà a patrocinare le cause nel
foro