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ANNIBALE
AUTORE
David Anthony Durham è nato nel 1969 a New York da genitori di origini caraibiche, ed è infatti a Trinidad che ha vissuto gli anni della sua adolescenza. Giovane talento, ha cominciato a ricevere i primi premi letterari poco più che ventenne e, mentre scriveva, viaggiava in lungo e in largo in America e in Europa. Con la moglie e la figlia ha vissuto per anni in Scozia, e oggi abitano nel Massachusetts.
TITOLO
Il titolo scelto dall' autore è Annibale e tutti conoscono più o meno bene le sue peripezie, forse non conoscono i nomi delle battaglie in cui il cartaginese è stato protagonista, ma Annibale è molto famoso per un avvenimento molto bizzarro: la traversata delle Alpi con gli elefanti.
L' autore scegliendo questo titolo ha espresso in modo molto chiaro cosa tratterà; ossia la guerra di cui Annibale è stato l'indiscusso protagonista.
RIASSUNTO
Il libro è un romanzo storico della vita
di Annibale Barca, il famoso condottiero cartaginese che ha quasi sconfitto i
romani. I romanzo si apre con Annibale che tenta la conquista della città
iberica di Arbocala.
Seguiremo passo passo il condottiero lungo la
strada della conquista del resto dell'Iberia, fino alla sua decisione di
affrontare Roma, il nemico di sempre. Iniziano i preparativi, Annibale assegna
ad ognuno dei propri fratelli Asdrubale, Magone e Amilcare, un ruolo di fiducia
e manda i suoi aiutanti ad aprirsi la strada attraverso la Gallia.
L'anno dopo Annibale con il suo esercito si
trovano ai piedi delle Alpi, una barriera naturale da attraversare, sia per i
guerrieri, per i mercenari a seguito e soprattutto per gli elefanti, il pezzo
forte dell'esercito cartaginese. Animali abituati al caldo che si troveranno a
dover superare le cime innevate, in mezzo al fango, al ghiaccio, tra burroni e
frane.
Dopo avere superato l'ostacolo delle Alpi.
Annibale. si scontra in grandi battaglie a Trebbia, nei pressi del lago Transimeno
e a Canne; questo conflitto sancisce il suo predominio sulla penisola italica.
Da questo momento marcia fino a Roma, ma prima di iniziare l'assedio di una città quasi inespugnabile viene richiamato a difendere la patria, Cartagine.
A Cartagine sono rimasti pochi uomini e quando Annibale rientra in patria raduna un esercito e si scontra presso Zama dove perde, a questo punto la sorte di Cartagine è in mano a Publio Cornelio Scipione e ai Romani, che come tutti sanno distruggerà Cartagine.
PERSONAGGI
Annibale è un grande stratega, per di più nel fiore degli anni, è un uomo molto astuto e capace con un fisico molto robusto e forte.
La sua personalità e il suo carattere variano a seconda che si trovi in battaglia o a casa sua con sua moglie e il figlio, infatti nel primo caso è crudele e pretende rispetto da tutti, poiché lui è il comandante. nel secondo caso invece si lascia andare e assume un carattere ben più affettuoso e compassionevole.
Inoltre il carattere di Annibale muta dal assedio di Sagunto alla battaglia di Zama, infatti sembra che tutte le guerre che ha compiuto gli abbiano prosciugato la tenacia e la grinta oppure gli abbiano donato più consapevolezza e saggezzaal punto da chiedere un accordo di pace ai Romani e a rinunciare a tutto ciò che aveva conquistato.
Annone è il fratello minore di Annibale è molto più forte fisicamente, ma gli manca l' astuzia e la caparbietà che ha reso grande Annibale infatti annone è stato sconfitto molte volte a causa della sua rigidità mentale e a causa della sua scarsa pianificazione. Era molto religioso e si imponeva una dottrina di vita ferrea fatta di disciplina.
Asdrubale è una altro fratello di Annibale forte sia fisicamente che "mentalmente", ma mai quanto Annibale, però Asdrubale aveva una grande capacità di persuasione e in parte grazie al lui Annibale ottenne molti alleati italici. L'unico difetto è che si lasciava andare troppo ai piaceri della vita.
Magone è un altro appartenente alla famiglia Barca, anche lui è un ottimo guerriero
che mori per una ferita di guerra ad una gamba.
Lui ha uno spiccato senso per la strategia ma a differenza di Annibale gli mancava l'astuzia che portò il condottiero Cartaginese per eccellenza a sconfiggere e imbrogliare gli eserciti romani con le sue tattiche.
Publio Cornelio Scipione, figlio di Cornelio Scipione e nipote di Gneo Scipione tutti e due sconfitti dai cartaginesi, e per questo giurò di vendicare la loro morte, Scipione apprese molte cose sia sull' arte di fare la guerra sia sui cartaginesi durante il periodo di tempo che trascorse con Fabio Massimo, tutto ciò lo aiutò a formulare la strategia che salvò Roma dalle grinfie di Annibale, ossia di costringere il senato cartaginese a richiamare il cartaginese in patria e sventare cosi la minaccia che incombeva sull' Urbe.
TEMPO E SPAZIO
La vicenda ha luogo durante la seconda guerra Punica che va indicativamente dal 219 a.C. al 202 a.C. e presenta un ampio scenario in cui è ambientata la narrazione infatti i luoghi sono i più svariati e vanno da Cartagine e l' Africa settentrionale alla penisola italica, passando per le Alpi e l'iberia.
STILE
Lo stile è sintetico e lineare, infvatti l'autore non si dilunga in pesanti e dettagliate descrizioni, ma fornisce i particolari utili per poter capire al meglio lo svolgersi della vicenda, il narratore è esterno e onnisciente e sono presenti anche molte analessi e prolessi che incidono sulla struttura del racconto infatti la fabula e l'intreccio non corrispondono.
Nel racconto sono presenti anche molti monologhi interiori e soliloqui.
COMMENTO
Questo libro mi è molto piaciuto poiché è un libro pieno di nozioni e informazioni storiche molto dettagliate, ma credo che non tutte siano veritiere dato che è impossibile riuscire a reperire un così alto e dettagliato numero di fonti.
Questo libro mi ha fatto capire che un solo uomo con pochi uomini, in confronto al suo avversario, può mettere in difficoltà il più alto e organizzato esercito.
Basta solo che abbia la giusta determinazione e la giusta tattica.
Secondo me Annibale avrebbe sconfitto Roma se il senato cartaginese gli avesse inviato più rinforzi.
Inoltre la tattica di Annibale fu vincente perché capì che Roma era forte grazie alle alleanze con le altre città italiche, infatti egli cercò in tutti i modi di spezzare questi legami in modo da avere più vantaggio su Roma.
Infine Scipione sconfisse Annibale perché ormai conosceva il suo nemico e le sue tattiche e cercava di prevederle e neutralizzarle.
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