Analisi di un testo
Il
Barone rampante
Silvestri
Caterina
La storia
Divisione in sequenze.
- Cosimo Piovasco di Rondò decide di ribellarsi ai suoi familiari.
Il ragazzo si rifugia sugli alberi e sentenzia che non sarebbe sceso più a
terra.
- Nelle sue prime esplorazioni in alto arriva nel giardino dei
vicini di casa, i d'Ondariva. Lì
conosce una ragazzina che si chiama Viola .
- Alla sera
racconta al fratellino ciò che ha visto e scoperto. Non cede alle
insistenze dei genitori di scendere e assiste alla cena guardando da fuori
arrampicato su di un ramo.
- Cosimo incontra la compagnia dei ladri di frutta e diventano amici
e pensa alla ragazzina bionda chiamata dai ladri Sinforosa.
- La madre, reduce dall'educazione militare si prende un
cannocchiale per seguirlo come su un campo di battaglia. Sinforosa sul
cavallino bianco incontra i ragazzi.
- Il Cavalier Avvocato Enea Silvio Carrega, lo zio naturale dei
ragazzi, va nel giardino degli d'Ondariva con uomini e scale per prendere
il ragazzo e riportarlo a casa ma inutilmente. Cosimo affronta un gatto
selvatico e si fa un berretto di
pelo che porterà per sempre.
- Battista tenta di catturare Cosimo ma i suoi tentativi furono
inutili.
- Il barone Arminio, padre di Cosimo, incontra il figlio arrampicato
sugli alberi. Comincia la pioggia e Biagio, il fratello, gli porta un
ombrello e una bottiglia di sciroppo caldo; parlano un po' stando riparati
nella stanzetta improvvisata da Cosimo.
- Dagli alberi Cosimo guarda i contadini e li aiuta. I conti
d'Estomac diretti in Francia fanno visita ai Rondò. Il barone Arminio presenta la famiglia ,ma cerca di
tenere nascoste le imprese di Cosimo, che scoperte fanno una così bella
impressione al conte in visita che Battista si fidanzerà col contino d'Estomac.
- Cosimo andando a caccia si
fece un nuovo amico, un cane bassotto che chiamò Ottimo Massimo.
- Lo zio ha come passione l'apicoltura. Un'altra passione
dell'avvocato era l'idraulica. Vedere la fontana di Cosimo lo entusiasmo
così tanto da cominciare a progettare un intero acquedotto pensile utile
ai contadini della zona. Però dopo una settimana tutto era un ricordo
lontano. Enea Silvio Carrega aveva tante idee ma la sua irresolutezza lo
impediva di metterle in pratica
- Cosimo si interessa particolarmente di Gian dei Brughi, un
brigante temuto in tutta la regione e vuole vederlo ad ogni costo. Un pomeriggio
Cosimo salva il brigante dagli sbirri che lo stavano inseguendo, poi si
misero a parlare. Al brigante gli prese una frenesia di leggere che lasciò
tutti i suoi compagni ladri e la sua fama si stava spegnendo. Gian dei
Brughi. fu catturato e impiccato.
- Con le conoscenze ampliate dal leggere Cosimo andava sempre
dall'abate per chiarire i suoi dubbi e discutere le teorie dei filosofi. I
gesuiti vennero a sapere che a Ombrosa c'era un prete che leggeva delle
opere proibite dall'inquisizione. Lo presero e lo portarono in carcere
dove mori poco dopo senza capire in che cosa credesse mai. Cosimo
costruisce una biblioteca pensile per i libri e cerca di applicare le sue
conoscenze offrendosi a potare i frutteti per i contadini.
- Cosimo ha dei nemici, dei malviventi che lo ritenevano
responsabile della morte di Gian dei Brughi. Questi hanno cercato di appiccare il
fuoco nel bosco. Cosimo riesce a
mobilitare dei contadini in una 'guardia dei spegnitori e così
salvaguardare gli alberi, che erano una ricchezza di tutti. Il Cavalier
Avvocato ricomincia a fare dei piani e dei calcoli per come strutturare
dighe e acquedotti.
- Cosimo si accorge che suo zio di notte esce per incontrarsi con
dei turchi per indicare le partenze e gli arrivi delle navi e per
nascondere il bottino di quei pirati in una grotta. Cosimo chiede l'aiuto
dei bergamaschi e loro accorrono
contenti per impossessarsi del bottino. Il Cavaliere Avvocato cerca di
andare verso la nave dei turchi ma poco dopo Cosimo lo vede in acqua e
ordina al suo cane di tirarlo su, il cane lo prende per la barba, era solo
la testa.
- Il ragazzo raccontò diverse versioni dell'accaduto. Il padre prese
a curare lui le api, così per rispetto della memoria, ma fu punto da uno
sciame e dopo la convalescenza morì. Il nuovo barone era Cosimo e venne a sapere che in un paesino
vicino c'era tutta un gruppo di spagnoli che viveva sugli alberi.
- Gli spagnoli erano un gruppo di esiliati e per un decreto in atto
non potevano mettere piede in quella terra. Così stavano sugli alberi e Cosimo andò
a visitarli e rimase con loro insegnando un po' della propria
esperienza.
- Conobbe Ursula, una ragazza a cui si interesso particolarmente. Tra
gli spagnoli c'era anche El Conde, un vecchio che soffriva di più
l'esilio. Una notte il prete lo
volle giustiziare in nome dell'Inquisizione, ma lo salvò Cosimo. L'esilio
finì e gli spagnoli ritornarono in patria. A Cosimo fu offerto di andare con loro, però lui non volle scendere
dagli alberi e quindi non se ne andò.
- Il barone era bello ,giovane e la gente cominciò a parlare delle sue amanti. Cosimo aveva
una fitta corrispondenza con i grandi letterati dell'epoca, però le
lettere non furono mai trovate perché nascoste in tronchi degli alberi.
- Biagio va a Parigi per motivo d'affari ma purtroppo deve ritornare
perché la madre e gravemente ammalata e Cosimo si prendeva cura di lei
dagli alberi, però la malattia ha il sopravvento. Biagio si sposa e va ad
abitare al vecchio castello dei Rondò. Ottimo Massimo scappa e Cosimo
viene a sapere che il duca era morto e che la vedova era venuta lì scopre
anche il cane era andato da lei.
- Cosimo aspettava il ritorno del bassotto quando vede una donna a
cavallo tagliare per il prato: era Viola andò ad aspettare nel giardino
dei d'Ondariva. Era lei la vedova del Duca Tolemaico. Si incontrarono ,si
raccontarono quello che avevano fatto fin lì e diedero sfogo al loro
amore.
- Il nome dato da Viola al bassotto era Turcaret. I due si
incontravano spesso sugli alberi. Qualche volta Viola si arrabbiava e allora scappava via sul cavallo
bianco, ma ritornava sempre con grande sollievo per il ragazzo.
- Quando la Marchesa d'Ondariva era via ,Cosimo riprendeva le
vecchie abitudini. Biagio fa un nuovo viaggio a Parigi e incontra Viola in
un salone molto elegante. Lei splendeva e tanti uomini ruotavano intorno a
lei. Questo fece Cosimo geloso, ma
a lei la gelosia di lui faceva piacere. A Ombrosa due ammiragli di marina,
uno inglese e l'altro napoletano fanno la corte a Viola. Gli ammiragli erano
pronti a tutto per lei. Viola invece chiedeva tutto questo da Cosimo. Fu
un fraintendimento e si separarono per sempre. Viola sposò un lord inglese
e arrivò a vivere a Calcutta. Lui soffrì e uscì da questa sofferenza
cambiato tanto da sembrare un matto.
- Si avvicinò al mondo degli uccelli. Era in una brutta decadenza.
Ci fu l'invasione dei lupi e lui si mobilitò e incominciò a cacciare; organizzò
gli ombrosotti e con un'idea brillante e riuscì ad uccidere un numero
impressionante di lupi.
- Cosimo entra nella Massoneria e gli capita un fatto strano. Seguendo due massoni spagnoli arrivati a
Ombrosa smaschera Don Suplicio, il prete gesuita del gruppo di spagnoli
esuli. In duello riuscì a
sconfiggerlo.
- Imitando la Rivoluzione francese Cosimo propose di scrivere anche
a Ombrosa i ' quaderni di doglianza ' , che però non ebbero alcun seguito.
Alla vendemmia Cosimo organizzò gli ombrosotti in una rivolta di non
pagare più i tributi, fu la sua rivoluzione ma dovette rifugiarsi nel
bosco per scappare le conseguenze.
- Nei boschi c'erano gli Austrosardi e le truppe francesi che
combattevano. Lui volle aiutare i
francesi e così aiutò l'avamposto del tenente Agrippa Papillon, volontario
nell'Armata Repubblicana e anche poeta. Le sue armi erano gli animali come i cinghiali, i porcospini e
tutto il bosco.
- Cosimo, per riconoscenza ,fu nominato nella giunta provvisoria di
Ombrosa. Nella sua visita in Italia, Napoleone passò anche per Ombrosa
dove vide Cosimo come una rarità o monumento. L'incontro fu predisposto dal comitato
municipale ' dei festeggiamenti per la bella figura '.
- La Rivoluzione era passata ma Cosimo sembrava che stesse aspettando
nuovi sviluppi della storia. Dall'alto vide tre militari francesi ,gli
unici superstiti del Terzo Regimento degli Usseri. Poco dopo passò un
drappello di soldati russi a cavallo. Mentre Cosimo parlava con il loro
comandante in francese i cosacchi tornarono con le teste tagliate dei tre
usseri.
- Era passato tanto tempo da quando Cosimo era sugli alberi, sessantacinque
anni. Si ammalò e si vedeva che soffriva ,ma si ostinava a rimanere tra i
rami. Un giorno tutti lo videro a cavalcioni d'un ramo altissimo, mezzo
rigido. Cosimo diceva di stare bene. Nell'attesa inquietante ecco che nel
cielo compare una mongolfiera con degli inglesi che facevano esperienze di
volo. Il pallone fu preso da una
girata d'aria e girava come una trottola; buttarono l'ancora che passo
vicinissimo a Cosimo. Lui si aggrappò alla corda e si alzò in aria. Quando la mongolfiera scese a terra lui
non c'era più. Cosimo non fu mai trovato. Da allora anche i boschi
d'Ombrosa si diradarono e tutto è cambiato.
Fabula e intreccio:
Le sequenze si
susseguono in ordine cronologico anche se nel brano sono presenti delle
analessi come quando Biagio rievocava i tempi passati con suo fratello sugli
alberi da bambini ma ci sono anche delle prolessi per esempio quando il
narratore dice che Cosimo non sarebbe più sceso dagli alberi.
Struttura di base del
testo narrativo:
Esposizione Battista prepara uno dei suoi strani pranzi, quel girono era a base di
lumache.
Esordio Cosimo si rifiuta di mangiare e si rifugia sugli alberi con
l'intenzione di non scendere mai più.
Spannung uno dei momenti di massima attenzione è quando Cosimo si accorge che
suo zio di notte esce per incontrarsi con dei turchi per indicare le partenze e
gli arrivi delle navi
Scioglimento Cosimo si attacca alla mongolfiere e quando il pallone arriva a terra
Cosimo non c'è più. Il suo corpo non fu più ritrovato.
Ritmo narrativo
Le sequenze prevalenti
sono narrative e dialogate, questo fa si che il romanzo sia abbastanza veloce.
I personaggi
Gerarchia:
principali
Cosimo
Piovasco di Rondò. È un ragazzo figlio di un barone e una generalessa. Secondo
le situazioni dimostra di essere tenace nel portare avanti i suoi ideali, non
influenzabile, risoluto. Sale sugli alberi all'età di dodici anni e vi rimane
fino a sessantacinque anni, età in cui sparisce.
Il
Cavalier avvocato Enea Silvio Carrega, zio di Cosimo, amministratore e
idraulico dei poderi, fratello illegittimo di Arminio; omino calvo con la barba
nera sbigottito, taciturno e timido. Sul suo conto se ne dicono tante: che
abbia ricoperto cariche importanti, gran dignitario del sultano, che una
congiura di palazzo o una gelosia di donne o un debito di gioco l'abbia fatto
cadere in disgrazia e vendere per schiavo. Si sa che è stato trovato incatenato
a remare tra gli schiavi in una galera ottomana presa dai Veneziani che lo
liberarono. A Venezia, forse per una rissa, è finito di nuovo in ceppi. È stato
riscattato dal barone Arminio.
L'abate
Fauchelafleur un vecchietto secco e grinzoso, ha fame di giansenista, scappato
dalla sua terra natale per scampare a un processo dell'Inquisizione. In lui
lodano il carattere rigoroso.
Violante
la figlia dei D'Ondariva, vicini-nemici
dei genitori di Cosimo. condivide alcune avventure con Cosimo.
Secondari:
Arminio
Piovasco di Rondò, padre di Cosimo. è definito uomo noioso perché la sua vita è
dominata da pensieri stonati, si interessa a successioni e rivalità, alleanze
con i potenti vicini e lontani. Cerca più volte di persuadere suo figlio a
scendere dagli alberi.
La
generalessa Corradina di Rondò, moglie del barone e madre di Cosimo. È figlia
del generale Konrad von Kurtewitz che aveva occupato le loro terre. È una donna
con la pelle rosata e il naso in su e ha una paterna passione militare; si
dimostra comprensiva ed è forse l'unica che approva il comportamento di Cosimo.
Biagio
il fratello di Cosimo minore di quattro anni.
Battista
la sorella di Cosimo; è definita la monaca della casa e molto abile nel
cucinare.
Comparse:
il
conte D'Estomac, marito di Battista. Gian dei Brughi, brigante temuto da tutti;
la sua passione è leggere che trasmette anche a Cosimo quando si incontrano
sopra gli alberi. Padre Sulpicio de Guadalete, don Calisto e don Fulgencio
gesuiti spagnoli. Don Frederico Alonso Sanchez anch'egli spagnolo. Ursula,
figlia di don Frederico, ragazza con occhi di bellissimo color pervinca e
carnagione profumata. Sir Osbert Castlefight ufficiale di una nave inglese,
corteggiatore di Viola. Salvatore di San Cataldo ufficiale napoletano,
corteggiatore di Viola. Agrippa Papillon di Rouen, tenente, poeta, volontario
nell'armata repubblicana.
Ruoli
e funzioni:
Protagonista:
Cosimo
Antagonista:
gli antagonisti sono molti, dal padre che lo vuole obbligare a mangiare le
lumache e in seguito a scendere dagli alberi, agli ufficiali che corteggiano
Viola.
Aiutante:
Biagio
Presentazione
dei personaggi
La
presentazione dei personaggi è mista.
Caratterizzazione
dei personaggi
La
caratterizzazione è sia fisica che sociale che psicologica.
Luoghi
I
luoghi sono semplicemente indicati ma non sono reali, i posti in cui viene
narato il romanzo sono Ombrosa, Olivabassa e i campi e boschi circostanti.
Tempo
Collocazione
cronologica
Il
libro è ambientato in un periodo compreso tra la metà del XVIII secolo e
l'inizio del XIX; esattamente tra il 1767 e il 1832 circa. Questo si può sapere
per le date presenti nel romanzo e per alcuni fatti storicamente accaduti come La
Rivoluzione Francese, La restaurazione e anche per un personaggio storicamente
esistito, Napoleone Bonaparte
Arco
cronologico
L'autore
non segue la durata reale degli avvenimenti ma da uno spazio di tempo scelto da
lui a ogni personaggio.
Narratore
Il
narratore è interno ed è Biagio il fratello minore di Cosimo