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Leggi anche appunti:Morte di Paolo Emilio - LivioMorte di Paolo Emilio Cn. Lentulus tribunus militum, cum praetervehens equo Lucrezio (De Rerum Natura) e Plinio il VecchioLucrezio (De Rerum Natura) e Plinio il Vecchio Lucrezio (De Rerum Natura) Introduzione Lucrezio Caro, Le rane chiedono un re (fedro 1, 2)LE RANE CHIEDONO UN RE (Fedro 1, 2) Agli Ateniesi che si lamentavano del dominio |
SENECA
Opere
Riunite nei 12 libri dei : DIALOGI
Tema centrale: rapporto vita attiva/vita contemplativa
Vita pubblica/privata
Individuo/società
DE TRANQUILLITATE ANIMI
Rapporto Saggio/Politica Seneca prospetta il comportamento
flessibile del saggio che di volta in volta,
in relazione alla situazione,decide se scendere nell'agone politico o rifugiarsi nella contemplazione
Principio fondamentale: compito dell'uomo è di rendersi utile agli
Altri uomini
L'uomo deve cercare in ogni modo di non
Sottrarsi alle sue responsabilità umane
E civili
DE OTIO
Manca lo sforzo di conciliazione tra tra le esigenze antitetiche dell'otium e quelle dell'impegno civile. La preferenza è accordata alla difesa della vita contemplativa.
Nel De tranquillitate animi :
prevale la posizione stoica il saggio deve impegnarsi politicamente
se le circostanze non glielo impediscano
Nel De Otio : il saggio deve astenersi dalla politica
prevale la concezione epicurea a meno che la situazione non glielo
imponga
Il saggio deve ritirarsi quando si rende conto che il suo impegno sarebbe inutile o impossibile
DE PROVIDENTIA
Seneca afferma che Giove vuole mettere alla prova il saggio perché egli tenga in esercizio e rafforzi la propria virtù.
Le sventure sono un segno della Provvidenza,che sa distinguere i saggi,e creando loro ostacoli,consente loro di rafforzarsi
DE CLEMENTIA
Rapporto principe/sudditi: a) rex iustus governa lo stato come la mens
Divina governa razionalmente e giustamente la natura
b) la monarchia, conforme alla natura, è
utile e necessaria
c) il rex è l'incarnazione del sapiens
la positività della monarchia dipende solo dal princeps,che può essere o non essere virtuoso:
la virtù per eccellenza è la clemenza : atteggiamento di generale
benevolenza verso i sudditi
virtù politica e morale
Senca riprende l'exemplum virgiliano delle api :
il re delle api è l'unico a non avere il pungilione, perché la natura non ha voluto che fosse crudele o potesse abbandonarsi all'ira
princeps e sudditi costituiscono un unico organismo:
l'imperatore è l'anima,i sudditi il corpo
EPISTULAE AD LUCILIUM
124 epistule sritte dopo il ritiro dalla politica
< antecedente Orazio
in comune : a) carattere letterario
concepite per essere pubblicate
b) varietà e occasionalità dei temi
c) legame filosofia/vita vissuta
d) atteggiamento umile di chi non s'impanca
a maestro
e) tono colloquiale
f) registro informale
g) stile non elaborato e semplice
modello Epicuro
istituiva coi discepoli un rapporto pedagogico
e di direzione spirituale
polemica con
Cicerone Seneca riteneva il suo epistolario troppo legato alla
Cronaca e all'attività spicciola e privata
Quotidianeità in
Funzione morale : da fatti quotidiani di per sé insignificanti,S. trae
Sempre spunto per una profonda riflessione morale
Contenuti: nucleo essenziale etica stoica :
Rapporto potere/vita interiore
Essendo utile agli altri,il saggio si rende utile a se stesso
la vita umana va misurata su un piano spirituale e morale
saggio è colui che si sottrae all'urgenza delle passioni e degli eventi storici,rendendosi libero, cioè padrone di sé.
Il concetto di libertas passa da un piano politico ad un piano etico:
solo la filosofia è in grado di renderci veramente liberi:
filosofia: guida sulla via della sapientia
il suo compito è metterci in condizione di regolare la nostra
vita sulla via della virtù e del bene.
La sostanza teoretica della filosofia è di rendere praticabile la via della saggezza: ogni anima ha in sé una scintilla della ratio divina,può dunque conoscere ciò che è bene e ciò che è male.
Solo seguendo gli insegnamenti della natura potremo renderci padroni del nostro destino,divenendo simili a quel dio che regge razionalmente l'universo.
Riflessione sulla morte
È vista come una consolatoria liberazione,suprema affermazione della libertà del saggio, simbolo della sua indipendenza.
Si deve imparare a morire se si vuole veramente imparare a vivere.
NATURALES QUAESTIONES
Trattato scientifico nel quale S. affronta argomenti di carattere :
astronomico : riguardanti la natura del cielo e degli astri
geografico : quanto appartiene alla vita terrestre
meteorologico : fenomeni che si svolgono tra cielo e terre
opera dossografica: raccolta di opinioni altrui, senza alcuna originalità
di ricerca.
Finalità: 1) tendere a rivelare la natura razionale e provvidenziale del
Cosmo,ordinato da una mens divina.
Scienza della natura strettamente legata alla teologia.
Gli studi scientifici assumono valore solo all'interno di una
prospettiva morale.
2) liberare gli uomini dalla paura irrazionale dei fenomeni
naturali
APOKOLOKINTOSIS
Titolo 1) in analogia con apoteosi "deificazione di uno zuccone"
2) vera trasformazione "zucchificazione"
satira menippea per : - tipiche situazioni narrative
( concilio degli dei, discesa agli inferi )
mescolanza prosa e verso
contaminazione serio e comico
alternanza stile aulico e volgare
uso di citazioni erudite in chiave parodica
tuttavia, per : - violenza contenuti
più che alle satire menippee di Varrone, pensiamo alle satire di Lucilio
- aggressività dei toni
TRAGEDIE
Modelli : Eschilo, Sofocle, Euripide
Originalità - ristrutturazione materiali scenici
accentuazione patetica delle vicende
esuberanza dello stile
impianto narrativo : azioni sceniche inframmezzate da parti corali
coro : funzione lirica, voce fuori campo,
meditazione filosofica e morale
tema : furor contro ragione
se i personaggi greci si misuravano con il fato, i personaggi di S. , si misurano con la propria coscienza.
Lo scontro tra ratio e furor si risolve sempre con il trionfo delle più feroci passioni
Significato - teatro d'opposizione
Per la presenza di temi antitirannici
- teatro d'esortazione
per gli intenti pedagogici
destinazione : due teorie - essere rapresentati
essere letti
STILE
Sintassi : asimmetrica, spezzata e convulsa
Scrittura concitata,incalzante, nervosa, franta,che abolisce i rapporti di subordinazione,conferendo alla singola frase rilievo di una sentenza.
Figure ricorrenti : parallelismi, antitesi, ripresa e variazione del motivo precedente, anafora (necessità di ribadire in modo martellante i precetti basilari).
La scrittura doveva delectare e prodesse
Seneca forgiò il linguaggio dell'interiorità tramite due metafore:
- l'interiorità come possesso ("vindica te tibi" , dove il verbo vindicare
indica il rivendicare legalmente una proprietà.)
- l'interiorità come rifugio ("in se colligi" ecc.)
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