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Morte di Paolo Emilio
Cn. Lentulus tribunus militum, cum praetervehens equo sedentem in saxo cruore oppletum consulem vidisset, L. Aemili inquit, quem unum insontem culpae cladis hodiernae Dei respicere debent, cape hunc equum, dum et tibi virium aliquid superest, et comes ego te tollere possum ac protegere! Ne funestam hanc pugnam morte consulis feceris; etiam sine hoc, lacrimarum satis luctusque est. Ad ea consul: Tu quidem, Cn. Corneli, macte virtute esto; sed cave frustra miserando exiguum tempus e mani bus hostium evadendi absumas. Abi, nuntia publice patribus urbem romanam muniant ac, priusquam hostis victor advenit, praesidiis firment; privatim
Q. Fabio, Aemilium praeceptorum eius memorem et vixisse adhuc et mori. Memet in hac strage militum meorum patere exspirare, ne aut reus iterum e consulatu sim, aut accusator collegae exsistam, ut alieno crimine innocentiam meam protegam. Haec eos agentes prius turba fugientium civium, deinde hostes oppressere; consulem, ignorantes quis esset, obruerunt telis; Lentulum inter tumultum abripuit equus.
LIVIO
Morte di Paolo Emilio
Il tribuno della plebe Cn. Lentulo, avendo visto, mentre passava a cavallo seduto su un sasso il console tutto insanguinato, disse: O Lucio Emilio, tu che gli Dei devono vedere come l'unico incolpevole di questa sconfitta, prendi questo cavallo, finché ti restano le forze ed io posso prenderti e proteggerti I Non rendere questa battaglia ancora più funesta per la morte del console; anche senza di essa, ci sono sufficienti lutti e lagrime.. Ed il console di rimando:
Onore al tuo valore, o Cn. Cornelio! Cerca però di non consumare, commiserandomi, quel pò di tempo che hai per sottrarti alle mani dei nemici. Va' e annuncia pubblicamente ai senatori di fortificare Roma e di rafforzarla con presidi, prima dell'arrivo del nemico vittorioso e di' in privato a Fabio che Emilio è vissuto e muore ancora memore dei suoi precetti. Lasciami morire in mezzo alla strage dei miei soldati affinché o finito il consolato non sia ancora colpevole o sopravvissutO per accusare il collega, protegga la mia innocenza con la colpa altrui. Prima i propri che fuggivano, poi i nemici li travolsero mentre erano così intenti; non sapendo che era il console, lo coprirono di frecce; il cavallo nella confusione portò via Lentulo.
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