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Morte di Nerone (I)
Ut ad deverticulum ventum est, dimissis equis, inter fruticeta ac vepres per harundineti .semitam aegre nec nisi strata sub pedibus veste ad aversum villae pariete evasit. Ibi hortante eodem Phaonte, ut interim in specum egestae harenae concederet, negavit se vivum sub terram iturum, ac parumper comrnoratus, dum clandestinus ad villam introitus pararetur, aquam ex subiecta lacuna poturus manu hausit et « Haec est », inquit, Neronis decocta ! » dein, divolsa senti-bus paenula, traiectos surculos rasit. Atque ita quadripes per angustias effossae cavernae receptus in proxirnam cellam, decubuit super lectum modica culcita, vetere pallio strato instructum, fameque et iterum siti interpellante, panem quidem sordidum oblatum aspernatus est, aquae autem tepidae aliquantum bibit. Tunc uno quoque hinc inde instante, ut quam primum se impendentibus contumeliis eriperet, scrobem coram fieri imperavit, dimensus ad corpori sui moduIum, componique simul, si qua invenirentur, frusta marmoris, et aquam simul ac ligna conferri curando mox cadaveri, flens ad singula atque identidem diètitans: « Qualis artifex pereo! ».
SVETONIO
Morte dl Nerone (I)
Come giunse ad una curva, lasciati i cavalli, attraversò macchie e- roveti, per il viottolo di un canneto, messo di volta in volta sotto i piedi il mantello per riuscire a camminare, uscì alle spalle della sua villa. Qui poiché lo stesso Faonte lo consigliava a rifugiarsi nel frattempo in una cavità, (ricavata dopo essere stata) estratta la terra, (Nerone) rispose che non voleva andare sotto terra vivo, e mentre aspettava che gli venisse aperto un varco clandestino alla villa, attin~e con la mano da un pozza (sottoposta) dell'acqua per assetarsi ed esclamò: £ Questa è l'acqua depurata di Nerone! »; quindi reso inutilizzabile dai rovi il suo mantello rotondo, fu costretto a strappare via i tralci che gli ostacolavano il percorso. E così camminando come un quadrupede (cioè carponi) per la ristrettezza della cavità scavata sbucò in una vicina stanzetta, si gettò sopra un letto con un piccolo materasso e con un vecchio mantello a mo' di coperta. Avendo fame e poi sete, non accettò un peno di pane nero che gli era stato offerto e bevve soltanto un po' d'acqua tiepida. Frattanto sollecitato di qua e di là, di volersi sottrarre agli oltraggi imminenti, diede l'ordine che fosse scavata davanti a lui la fossa, a misura del suo corpo, che fossero messi insieme dei pezzi di marmo, se si trovassero, e che preparassero- l'acqua ed il fuoco per lavare il cadavere, accompagnando questi ordini con il pianto e ripetendo di quando in quando: Quale artista perisce! ..
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