CHIUDI IL CONTO CON LA VITA, E VIVRAI
Mi informo sul tuo
conto ed a tutti coloro che vengono da codesta regione chiedo che cosa fai,
dove e con chi ti trattieni. Non puoi darmela ad intendere: sono presso di te.
Comportati come se io sentissi dire tutto ciò che fai, anzi come se lo vedessi.
Vuoi sapere quale delle notizie che apprendo sul tuo conto mi riesca più
gradita? Soprattutto son lieto del fatto che non sento dir nulla che la maggior
parte delle persone, cui mi rivolgo, non sanno quel che fai. Certamente ti è
spiritualmente vantaggioso il non aver dimestichezza con uomini di indole
diversa e che hanno aspirazioni diverse dalle tue. Nutro fiducia che non potrai
essere distolto dalla retta via e che persevererai nei tuoi propositi, anche se
saranno iin gran numero quelli che ti andranno intorno per istigarti al male.
Che c'è dunque? Non temo che ti trasformino; temo che ostacolino il tuo
cammino. Anche chi fa indugiare ci arreca grave danno; la nostra vita è così
breve e noi la rendiamo ancor più breve con l'incostanza, cominciando a viverla
in un modo e subito dopo in un altro, senza arrestarci mai: cosi la
spezzettiamo e la riduciamo a brandelli. Dunque, o mio caro Lucilio, affrettati
e pensa a quanto accelereresti il passo, se il nemico ti fosse alle spalle, se
presentissi che si avvicinassero dei cavalieri e inseguissero i fuggiaschi.
Avviene proprio questo: sei inseguito: affrettati e scappa; mettiti in salvo e
tosto considera quanto sia bello condurre a compimento la propria vita prima di
morire, quindi attendere tranquillamente il tempo che ci rimane, senza curarci
di noi stessi, godendo di una vita felice, che non è gia più felice, se è di
più lunga durata. Oh quando vedrai l'alba di quel giorno, in cui ti accorgerai
che del tempo più non t'importa, sarai tranquillo e sereno, noncurante del
domani e pienamente contento di te stesso! Vuoi sapere qual è la causa per cui
gli uomini sono protesi verso il futuro? Nessuno ha il dominio di se stesso. I
tuoi parenti ti hanno augurato altri beni: io al contrario ti auguro di
disprezzare tutte quelle cose, che essi vorrebbero che tu possedessi in
abbondanza. I loro auguri derubano molti per arricchirti: tutto ciò che essi
danno a te, deve essere tolto a qualcun altro. Desidero che tu sia padrone di
te stesso; la tua mente, agitata da capricciosi disegni, finalmente cessi di
vagare e se ne stia ferma, soddisfatta di se stessa e, avendo conosciuto i veri
beni, che, appena conosciuti si posseggono, non senta il bisogno di vivere più
lungamente. Chi vive, dopo aver già compiuto il corso della vita, ha trionfato
dei bisogni ed è veramente libero ed indipendente. Addio.