|
Visite: 1998 | Gradito: | [ Picolo appunti ] |
Leggi anche appunti:Riassunto breve delle riforme del 1968Riassunto breve delle riforme del 1968 In Italia, gli anni della contestazione Giovanni Bosco (1815 - 1888)Giovanni Bosco (1815 - 1888) Giovanni Bosco nacque il 16 agosto 1815 ai Becchi, La formatività della relazione educativaLa formatività della relazione educativa 1 |
LA SCUOLA DI MILETO: TALETE, ANASSIMANDRO ED ANASSIMENE
La Ionia è la regione del mondo ellenico comprendente molte isole dell'Egeo ed una grande parte delle coste dell'Asia Minore. A causa dell'arrivo di nuove genti, alcuni Greci furono costretti a fuggire dalla parte continentale della Grecia ed a ripararsi sulle isole tra Grecia ed Asia: qui entrarono in contatto con le popolazioni locali e la loro cultura, divenendo inoltre abili marinai e mercanti aperti al contatto con popolazioni e culture diverse.
La prima scuola filosofica che ci è tramandata dal mondo antico nasce a Mileto, città della Ionia sulla costa dell'Asia Minore. Ecco alcuni dei suoi esponenti:
TALETE: vissuto tra VII e VI sec. a. C., ci viene presentato da Erodoto come ingegnere militare ed abile uomo politico, da Aristotele come il primo dei filosofi, mentre da Diogene Laerzio come il più saggio dei sette sapienti. È inoltre conosciuto per aver formulato alcuni teoremi geometrici. Egli sarebbe stato il primo a formulare una teoria sul problema dell'archè, ovvero l'origine di tutte le cose, partendo dall'osservazione naturalistica e dal ragionamento, invece che dalla tradizione poetica: questo aspetto lo fa divenire il primo filosofo. Osservando che ogni essere vivente ha necessità dell'acqua e che senza umidità la vita non sarebbe possibile, per Talete l'origine di tutte le cose è nell'acqua, vista come l'elemento naturale che tutti possiamo osservare: il mare, i fiumi, gli stagni. A lui è attribuito il detto "Tutto è pieno di dei", a sottolineare la presenza di forze vive e potenze soprannaturali nella natura.
ANASSIMANDRO: vissuto nella prima metà del VI sec. a. C., è esponente dello spirito ionico di osservazione concreta della natura. Cartografo, è il primo a scrivere in prosa le sue osservazioni sulla natura, desunte dal ragionamento. Ad Anassimandro è attribuita la prima visione cosmologica dell'universo fondata su un modello geometrico: la Terra ha forma cilindrica ed è posta al centro dell'universo, intorno alla quale ruotano ordinatamente e con movimenti costanti i cieli, pensati come sfere perfette geometricamente. Stelle, Luna e Sole sono immaginati come spiragli da cui traspare il fuoco che circonda tutto l'universo osserva gli elementi e cerca di spiegarli razionalmente ed unitariamente ricorrendo alla geometria. Anassimandro concepisce l'arché come apeiron parola greca per illimitato, infinito. Con la concezione dell'apeiron, Anassimandro spiega l'origine e la molteplicità del mondo: come hanno avuto origine gli elementi che osserviamo e come da essa si sia avviato il processo di trasformazione incessante che ha portato l'universo ad essere come lo osserviamo allo stato attuale. L'apeiron alle origini l'universo era una realtà senza limiti né confini, senza ordine né disordine. Ad esso è interno il principio del cambiamento, che ha fatto sì che nell'indeterminato avvenisse un processo di determinazione tale per cui l'unità originaria si è divisa in coppie di opposizioni, dando origine all'universo determinato da limiti e ricco di elementi diversi come noi lo conosciamo oggi. Tra queste coppie di opposizioni osservate da Anassimandro, troviamo il caldo ed il freddo, il secco e l'umido che hanno originato i quattro elementi: terra (secca e fredda), fuoco (secco e caldo), acqua (fredda ed umida) e aria (calda ed umida). Questi elementi mescolati hanno dato forma agli innumerevoli elementi della natura = per Anassimandro il movimento insito nella natura è il risultante di forze opposte che sono momentaneamente in equilibrio per poi ricadere nel prevalere di una di esse.
In quest'ottica, si possono sintetizzare alcuni punti della concezione di Anassimandro:
La natura per Anassimandro è regolata da una legge interna;
L'ordine è il riequilibrarsi degli elementi: la loro generazione e la loro dissoluzione con cui tornano all'apeiron originario;
La giustizia è l'insieme di procedure che compensano uno squilibrio e permettono quindi la ricomposizione di un conflitto;
La stessa legge di compensazione che regola l'universo regola anche i rapporti tra gli uomini universo umano e cosmo fisico si equivalgono
ANASSIMENE: vissuto nel VI sec. a. C., anche di lui si hanno poche notizie. La sua concezione dell'archè è diversa da quella dei suoi colleghi di Mileto: per lui tutto ha avuto origine dall'aria, elemento primordiale che contiene in sé tutti gli elementi e rende possibile la vita. Tutti i fenomeni come pioggia, grandine, tuono e la generazione di ogni essere sono pensati come risultati di un continuo processo di condensazione e rarefazione in un grande respiro cosmico dalla condensazione dell'aria si sono formate acqua e terra, dalla sua rarefazione il fuoco. La teoria dell'aria permea anche la concezione cosmologica del filosofo: la Terra è immaginata come un corpo largo e sottile, una specie di disco, sostenuto nell'universo dall'aria, così come tutti gli astri, la Luna ed il Sole. Da sottolineare che in questa concezione trova spazio anche il divino, in linea con la cultura del tempo in cui è stata formulata: per Anassimene l'aria che spiegherebbe la koinè è infatti un principio divino.
FONTE: Trombino M., Panaccione E., Villani M. (a cura di), Filosofia - Testi e Percorsi, Vol. 1.1, Ed. Poseidonia, Bologna, 1997, pg. 208 - 213
Appunti su: https:wwwappuntimaniacomumanisticheeducazione-pedagogiala-scuola-di-mileto-talete-ana85php, |
|
Appunti Grammatica | |
Tesine Musica | |
Lezioni Poesia | |