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TRADUZIONE IN LADDER
Per tradurre in ladder il programma SFC si sono fatte alcune considerazioni preliminari. Innanzitutto l'implementazione dei contatori in Trilogy® permette automaticamente l'incremento del registro del contatore sulla base delle transizioni OFF->ON di una variabile (B1); è sufficiente infatti alimentare la bobina del contatore con un contatto 'B1'. Non è più necessario quindi lo schema adoperato nel programma SFC precedentemente illustrato. Questo permette di snellire l'SFC da usare come base per la traduzione in ladder. In particolare è possibile integrare gli SFC dedicati alla gestione del conteggio delle pastiglie direttamente nel programma principale.
La gestione del pulsante di blocco a fine ciclo (S7) veniva implementata con un SFC in parallelo al programma principale (SFC1). Essendo il ladder un linguaggio non parallelo, si è preferito gestire il blocco di fine ciclo usando direttamente l'ingresso S7 al posto della variabile AX1 (vedere figura successiva).
Infine, per la gestione delle emergenze si è utilizzata una sola transizione (TR14) che segue tutte le fasi dell'SFC (vedere figura seguente). Normalmente nel linguaggio SFC ciò corrisponde ad una sincronizzazione tra le fasi, quindi la gestione delle emergenze realizzata in questo modo non è corretta (tutte le fasi devono essere attive per rendere la transizione superabile). Tuttavia in ladder è sufficiente inserire come condizione di superabilità della transizione TR14, l'attivazione di F1 (relé termico del motore) o l'attivazione del pulsante di emegenza S8, senza considerare le fasi precedenti.
In definitiva, lo schema SFC di cui tener conto per la traduzione in ladder è quello riportato nella figura seguente:
Per maggiore chiarezza, si riporta di seguito lo schema SFC senza la gestione delle emergenze:
Nella tabella che segue si riportano le variabili utilizzate:
INGRESSI |
USCITE |
INTERNE |
S1 Attivazione impianto |
H1 Lampada di segnalazione motore in funzione |
C1,C2,C3 contatori pastiglie |
S2 Contenitore in posizione di caricamento |
M1 Azionamento nastro trasportatore |
TR0 - TR17 marker di transizione |
S3 Selezione 3 pastiglie |
H2 Lampada di segnalazione selezione 3 pastiglie |
XP0-XP14 marker di fase |
S4 Selezione 5 pastiglie |
H3 Lampada di segnalazione selezione 5 pastiglie |
W1-W2 variabili per riconoscitore fronte di salita S1 |
S5 Selezione 7 pastiglie |
H4 Lampada di segnalazione Selezione 7 pastiglie |
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S6 Livello minimo pastiglie |
H5 Lampada di segnalazione livello minimo raggiunto |
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S7 Arresto a fine ciclo |
Y1 Elettrovalvola |
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S8 Emergenza |
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F1 Relè termico motore |
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B1 Fotocellula |
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Fissato lo schema SFC di partenza e individuate le variabili del programma, si può passare alla traduzione vera e propria. Questa è stata effettuata utilizzando l'algoritmo di evoluzione dell'SFC senza ricerca di stabilità. Il programma risulta composto, come avviene tipicamente, da quattro sezioni:
sezione di inizializzazione
sezione di esecuzione delle azioni
sezione di valutazione delle transizioni
sezione di aggiornamento della condizione
Si può osservare che nella sezione di inizializzazione il latch di XP0 è effettuato, oltre che tramite il bit 1st scan, anche mediante i marker di transizione TR13 e TR17, che andrebbero messi nella sezione di aggiornamento della condizione. Ciò è stato fatto perché Trilogy richiede, qualora una bobina sia alimentata da più contatti, che questi ultimi siano messi tutti in parallelo in un unico rung, senza la possibilità di disporli su rung separati per operare una maggiore separazione funzionale delle diverse sezioni.
Le variabili interne sono definite come 'Relay', secondo la terminologia adottata da Trilogy.
Nella figura seguente si evidenzia l'utilizzo dei contatori:
Si nota che in un unico rung vengono aggiornati sempre tutti i contatori. Ciò non dà luogo a problemi perché solo una delle fasi P5, P6 o P7 sarà attiva, a seconda della scelta fatta sul numero di pastiglie. Quindi solo una tra le transizioni TR6, TR7 o TR8 sarà superabile (vedere schema SFC).
Da una simulazione il programma mostra il comportamento atteso. Si consideri ad esempio la sequenza di vettori di test riportati nella tabella che segue.
S1 |
S2 |
S3 |
S4 |
S5 |
S6 |
S7 |
S8 |
F1 |
B1 |
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Il programma si porta nella fase P6, con l'elettrovalvola aperta e la lampada H3 accesa a indicare che è stato selezionato il riempimento con cinque pastiglie:
A questo punto occorrono 5 transizioni OFF ON dell'ingresso B1 (fotocellula) per passare alla fase P8, con il nastro trasportatore azionato nell'attesa che un nuovo barattolo arrivi in posizione di riempimento. A questo punto, l'ingresso S2 dovrà passare su OFF (barattolo precedente non più presente) e poi di nuovo su ON (barattolo successivo in posizione) perché il nastro si fermi e si avvii un nuovo ciclo.
In qualunque momento, l'attivazione dell'ingresso F1 (relé termico del motore) o del pulsante S8 (arresto di emergenza) porta il programma nella fase P12, dove vengono resettati i contatori e si attende che sia superata l'emergenza per avviare la procedura di ritorno alla normalità (l'eventuale barattolo presente in posizione di riempimento è scartato, si passa a quello successivo e si torna alla fase iniziale).
Appunti su: https:wwwappuntimaniacomtecnicheelettronica-elettricitatraduzione-in-ladder33php, |
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