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Leggi anche appunti:Depressione in gravidanza e nel postpartumIntroduzione La gravidanza, il parto e la maternità sono tra le esperienze Le diverse tipologie di demenzaLE DIVERSE TIPOLOGIE DI DEMENZA Demenza: definizione Patologia i cui sintomi principali L'arte di conoscere se stessi ovvero eis heautÓnL'ARTE DI CONOSCERE SE STESSI OVVERO EIS HEAUTÓN In quest' opera Schopenhauer |
LE DIVERSE TIPOLOGIE DI DEMENZA
Demenza: definizione
Patologia i cui sintomi principali sono la perdita
Delle funzioni cognitive ( memoria - pensiero - linguaggio)
Di anomalie comportamentali ( scarso controllo degli impulsi )
Dispercezioni ( allucinazioni visive - uditive)
Classificazione delle demenze
Il primo criterio è eziologico ( riguarda l'origine). Da questo punto di vista, parliamo di demenza
PRIMARIA SECONDARIA
Causa ignota Cause specifiche:
assunzione di sostanze tossiche ( piombo, alcol..)
malattie infettive ( AIDS, tubercolosi, meningite..)
carenze vitaminiche
malattie vascolari ( ictus, infarto..)
Il secondo criterio riguarda la zona cerebrale colpita
Il cervello e le funzioni dei lobi: il cervello dell'uomo è costituito
Dalla corteccia cerebrale lo strato più esterno dell'encefalo, composto da miliardi di cellule e da collegamenti ( sinapsi)
La corteccia, a sua volta, è divisa in 2 emisferi ( destro e sinistro)
Ogni emisfero è poi ripartito in 4 regioni, dette lobi come:
3 a: lobi frontali: situati nella parte anteriore del cervello. Sono quelli che occupano la superficie maggiore e sono i più sviluppati. Sono preposti
all'elaborazione del pensiero, alla pianificazione delle attività, alla risoluzione dei problemi ( di cui la creatività è la modalità più elevata).
alle funzioni del linguaggio
alla coordinazione motoria
Sono anche la sede della memoria a breve e a lungo termine
3 b: lobi temporali: situati dietro alle tempie, sono coinvolti
nell'apprendimento
nell'udito
nell'elaborazione delle emozioni
3 c: lobi parietali: situati subito dietro ai lobi frontali, sono specializzati
nella percezione delle sensazioni corporee( tattile, dolorifica, termica)
3 d: lobi occipitali: posti nella parte posteriore del cervello, sono adibiti alla visione
Da un'area sottocorticale che forma la parte più interna del cervello
È responsabile:
di tutti gli stimoli sensoriali che provengono dagli organi di senso e che proietta alla corteccia
delle mozioni e dei relativi comportamenti
dei ricordi legati alle emozioni, ad episodi della propria vita ( memoria autobiografica)
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PRIMARIA |
SECONDARIA |
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CORTICALE |
Alzheimer Fronto-temporale |
Demenze vascolari |
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SOTTOCORTICALE |
A corpi di Lewy | LE PRINCIPALI PATOLOGIE LEGATE ALLA DEMENZA AMNESIA: perdita della memoria A breve termine: il malato dimentica ciò che ha fatto 5 minuti fa A lungo termine: il malato dimentica o i nomi degli oggetti più comuni o le vicende della sua vita ( memoria autobiografica) AGNOSIA: perdita della capacità di apprendere Il malato non sa quale sia la funzione di un oggetto (per es. usa un vaso come un bicchiere), chi siano le persone accanto a lui, né riconosce se stesso allo specchio, quale comportamento tenere in una certa situazione perché è incapace di valutarla, di attribuirle un giudizio (per es. urla in mezzo alla strada o cammina nudo) APRASSIA: perdita della capacità sul piano motorio di eseguire una serie di azioni finalizzate ad un obiettivo, anche se la motricità è integra. Il malato non sa ordinare le azioni per potersi vestire (per es. mette prima le scarpe e poi le calze) in quanto non si ricorda (amnesia) e non conosce (agnosia) la funzione dei singoli capi di abbigliamento AFASIA: perdita della capacità di esprimersi Il malato non sa articolare sul piano motorio i suoni che compongono le parole organizzare in modo logico un pensiero ALTERAZIONI DELLA PERSONALITÀ: variazioni del modo di essere e di comportarsi, conseguenti alla perdita delle funzioni cognitive alla degenerazione di aree sottocorticali, responsabili del controllo delle emozioni Cambiamento radicale della personalità (da persone calme a persone aggressive, trasgressive oppure da individui pieni di iniziativa a persone apatiche) Accentuazioni di aspetti negativi della personalità precedente (per es. deliri di persecuzione, persone molto sospettose) Reazioni catastrofiche, cioè l'anziano reagisce in modo sproporzionato ad uno stimolo; si irrita, diviene aggressivo e non è possibile calmarlo. L'unico tentativo da fare è spostare la sua attenzione su altro Presenza di allucinazioni visive e sonore Presenza di deliri Stati d'ansia e depressivi sono presenti all'inizio della malattia, quando l'anziano ancora è in grado di comprendere che qualcosa non va . Successivamente, non comprendendo ciò che gli accade, non prova più ansia, né risulta depresso ( vedi TABELLA DEMENZE ) Depressione e demenza nell'anziano: come distinguerle? La depressione nell'anziano può presentarsi con sintomi atipici rispetto alle manifestazioni depressive in età giovanile. La depressione comporta un
Declino
delle facoltà mentali In particolare, il declino delle facoltà è Cognitivo, con impoverimento dell'attività ideativa - del linguaggio Motorio, con conseguente ipotonia muscolare In questo caso, si parla di pseudo demenza indotta da uno stato depressivo MA l'efficienza intellettiva è variabile durante la giornata il tono dell'umore resta stabilmente basso non è presente un disturbo di disorientamento spazio/temporale TUTTAVIA se la depressione si aggrava, può associarsi a un inizio di demenza patologica
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