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STORIA DEL GIORNALISMO A
dimensione diacronica del giornalismo ≠ dimensione sincronica
(= che cambia nel tempo, che osserva (= nello stesso tempo)
le trasformazioni del giornalismo
nel tempo)
negazionismo è negare che certi fatti storici siano realmente avvenuti (es: la shoa)
il giornalismo NON è statico, ma è qualcosa che cambia nel tempo
giornalismo è insieme delle informazioni diffuse attraverso i mezzi di comunicazione pubblici, l'insieme di questi mezzi e tutte le attività relative ad essi
il giornalismo è strettamente legato alla realtà, se non c'è realtà non ci può essere giornalismo
mass media in senso lato ≠ mass media giornalistici
fanno parte dei
comunicazione
informazione
informazione giornalistica
realtà
giornalista (1) pubblico (2)
notizia/prodotto giornalistico
'macchina' (4) potere (3)
giornalista, pubblico, potere e 'macchina' sono i 4 fattori che influenzano la notizia, agiscono contemporaneamente, anche se in modo e con intensità diversi
(1) il giornalista è colui che sceglie quali informazioni, fra quelle che giungono dalle agenzie di stampa, debbano diventare notizia (è anche chiamato MISTER GATE = porta) la decisione finale è comunque affidata al direttore
occorre conoscere l'identità sia sociale sia personale dei giornalisti, in modo da poter essere critici sulle loro influenze sull'informazione
le agenzie di stampa sono enti che inviano continuamente notizie ai giornalisti
(2) il pubblico è un fattore fondamentale, in quanto è l'interesse di questo che agisce sul numero di copie di quotidiani venduti e sull'aumento o meno dell'auditel dei telegiornali
in Italia si parla molto poco di politica estera
la percezione pubblica del mondo influenza molto l'informazione = si parla di ciò che interessa la gente
televisione privata ≠ televisione pubblica
(è una televisione molto più ('vive' del guadagno incassato attraverso un canone fisso
commerciale, è basata sulla pubblicità) che viene pagato prima che si offra il servizio, è molto più
importante il contatto culturale con il pubblico rispetto a quella privata)
l'informazione è spesso funzionale alla pubblicità (aspetto molto negativo)
il marketing è strettamente legato all'informazione
(3) il potere è strettamente legato all'informazione, quest'ultima è molto influenzata da colui che la controlla grandi battaglie politiche legate all'informazione
occorre capire i meccanismi del potere
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ve ne sono 2 tipi
politico ▲ economico (basato sul possesso dei media giornalistici)
editore è colui che possiede una testata giornalistica
i titoli della prima pagina non sono mai casuali, ma al contrario, sono ragionati a lungo
rispetto ai telegiornali, con i quotidiani è più possibile un confronto fra i diversi approcci ad una notizia
principali quotidiani italiani:
(1) IL CORRIERE DELLA SERA nel 1876, moderato e conservatore, si opponeva alla sinistra storica (al potere in quel periodo, vista come troppo rivoluzionaria, la quale introduce anche l'obbligo scolastico) e appoggia la violenta repressione dei moti rivoluzionari a Milano; inizialmente libero da ogni influenza, in seguito, per problemi economici, viene acquistato dalla famiglia Crespi e successivamente dalla casa editrice Rizzoli; attualmente appartiene al gruppo RCS (Rizzoli-Corriere della Sera) ed è espressione di una buona parte dell'imprenditoria italiana (possiamo trovare, all'interno del Corriere della Sera, una piccola presenza di Silvio Berlusconi e dei suoi alleati politici)
¤ forte scontro fra SILVIO BERLUSCONI e SCALFARI, CARACCIOLO, DE BENEDETTI per il controllo della Mondadori e dell'Espresso-Repubblica
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affidata a Berlusconi affidato a Scalfari, Caracciolo e De Benedetti
(quotidiani più 'di parte', che presentano spesso forzature non legittimate)
* MONTANELLI è stato uno dei più grandi giornalisti italiani, conservatore, anticomunista, lascia IL GIORNALE all'inizio degli anni '90, quando diventa di proprietà di SILVIO BERLUSCONI (poi affidato a PAOLO BERLUSCONI), perché quest'ultimo chiese ai giornalisti un maggiore appoggio, ma MONTANELLI non accetta in quanto i giornalisti devono essere liberi, autonomi, non devono guardare agli interessi dell'editore, ma a quelli del pubblico
# GRAMSCI è stato uno dei fondatori del Partito Comunista (PC, adesso diventato DS), grande intellettuale e giornalista, è morto in carcere, è vissuto durante il fascismo
(4) L'UNITÀ ebbe una grande diffusione fra i militanti comunisti negli anni '50, è un giornale di partito (per questo ha dei grossi limiti riguardo all'oggettività della sua informazione), dà voce a molti settori non considerati dalla società (es: gli operai), realizza numerose inchieste su argomenti non trattati da altri quotidiani, ad un certo momento ha dovuto chiudere per il fallimento del partito, anche se in seguito è rinata, non direttamente legata ai DS, attualmente il suo editore è COLOMBO §
§ COLOMBO è cosmopolita, ebreo, appartenente alla borghesia progressista di Torino (FIAT), non è un funzionario di partito
[correntone è la parte 'più di sinistra' dei DS (al quale è fortemente legata L'UNITÀ, insieme ai Girotondi, composti dai ceti medi, che non formano un vero e proprio partito)]
L'INTERNAZIONALE è settimanale che fornisce una visione mondiale delle notizie (anche di quelle che non compaiono sui quotidiani italiani), è di sinistra, è contro il governo di Bush
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è in un certo senso anacronistico, in quanto non tratta necessariamente di fatti avvenuti in quel periodo
nei quotidiani si dà molta importanza alla scelta delle fotografie, che non è affatto casuale; anche la scelta di chi intervistare e far intervenire all'interno del giornale è molto accurata
falsa apertura è quando il titolo dell'articolo di apertura (il primo al centro nella prima pagina) è più piccolo di quello dell'articolo che lo segue
editoria giornalistica:
IL CORRIERE DELLA SERA: tutte le maggiori aziende italiane e le banche
LA REPUBBLICA: le imprenditorie di sinistra (es: Olivetti)
editoria televisiva: 2 soggetti
6/7 mila miliardi di vecchie £ di fatturato 5/6 mila miliardi di vecchie £ di fatturato (di cui 3
(tutto in pubblicità) mila miliardi di canone ed il resto in pubblicità)
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editore: SILVIO BERLUSCONI (che l'editore NON è il governo ma un'unione fra autorità
controlla più del 51%) parlamentare e governativa
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al Parlamento (Camera: CASINI + Senato: PERA) è affidata la proprietà effettiva è del
la gestione vera e propria, perché al suo interno figurano Governo (MINISTERO AL
tutte le forze politiche e quindi risulta al di sopra delle parti, TESORO)
è garanzia di pluralismo, anche se vi sono forti pressioni dai diversi
partiti (ma il Governo attua una funzione di controllo sulla RAI)
l'editoria televisiva è un'editoria di grandi fatturati = occorre avere molti soldi per aprire un'editoria televisiva il numero di soggetti televisivi è molto ristretto (non solo in Italia)
[la LEGGE GASPARRI ▲ prevede una riforma dei vertici Rai che, se approvata, introdurrebbe anche dei rappresentanti del Governo criticata dalla sinistra]
[la BBC inglese è regolata da un ente indipendente dal Governo, non legato a partiti politici]
il prodotto-notizia può essere influenzato anche da fattori molto lontani da esso (es: le leggi sull'editoria ▲ )
duopolio per qualsiasi altro soggetto è difficile entrare a farvi parte
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2 eccezioni
(2) SKY è diversa dalle altre televisioni in quanto è digitale = necessita di una parabola e ha un canone a pagamento diverso da quello della Rai (tassa fissa), in quanto si paga in base a quello che si sceglie di vedere (prezzi più alti), ha un guadagno 6/7 volte maggiore rispetto a Mediaset e Rai
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editore: RUPERT MURDOCH, è il più grande imprenditore mediatico nel mondo, è australiano, possiede giornali:
TIMES di Londra
SUN (il giornale scandalistico più diffuso in Inghilterra)
e televisioni:
SKY B (in Inghilterra)
numerosi canali in Estremo Oriente, negli Stati Uniti e in Australia
in tutto il mondo (ha comprato anche STREAM e TELE+)
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è un quarto editore da tener molto presente, in quanto ha anche intenzione di acquistare Mediaset
imprenditore
pubblico (es: Berlusconi, che è anche privato
primo ministro)
SKY NEWS ha molti ex-giornalisti di Mediaset
TG.COM è telegiornale in rete legato al TG5
altre testate giornalistiche italiane importanti:
giornali locali:
in Italia vi è un forte sbilanciamento tra l'informazione televisiva e quella della stampa scritta; in Italia, al giorno, si vendono ~ 5/6 milioni di quotidiani (il numero preciso è incalcolabile in quanto vi sono anche copie di quotidiani fittizie, come ad esempio quelle dei giornali gratis)
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il numero di copie vendute è molto basso se, ad esempio, lo si confronta con quello dell'Inghilterra che ne conta ~ 15 milioni al giorno
numero di spettatori dei telegiornali italiani (serali):
- TG1: ~ 7 milioni
- TG5: ~ 7 milioni
- TG3: ~ 3 milioni
- TG2: ~ 2/3 milioni
- TG4: ~ 1 milione e 1/2
- STUDIO APERTO: ~ 1 milione e 1/2
vi è una maggiore fruizione dei telegiornali rispetto alla stampa scritta
editore puro è imprenditore che si occupa solo del campo dell'informazione, è quindi indipendente da ogni altro potere finanziario e politico (in Italia sono molto pochi)
giornalismo in Italia potere economico
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manca l'indipendenza giornalistica, l'editoria pura, e questo è un aspetto molto negativo in quanto influisce sull'informazione vera e propria con delle distorsioni
direttore è figura fondamentale all'interno di un giornale o di un TG, la sua sostituzione è un fatto molto importante che apporta grandi cambiamenti all'interno del giornale stesso, al momento della sostituzione c'è sempre un certo stile che evita ogni tipo di polemica, essere direttore di un giornale è un lavoro costante e molto stressante, i motivi per cui un direttore abbandona un giornale sono essenzialmente 2:
- scelta personale
- cessa la fiducia riposta in lui
il problema principale dell'informazione su internet è l'attendibilità delle notizie
[SCANDALO TELECOM-SERBIA: alcuni politici di sinistra (fra cui soprattutto Prodi, Fassino e Dini) sono accusati di aver accettato delle tangenti dalla Telecom-Serbia adesso si pensa che sia stata tutta una calunnia organizzata da qualcuno della Commissione Parlamentare contro di loro]
[Commissione Parlamentare (d'inchiesta) è organo che ha uguali poteri dei Magistrati e che ha la funzione di fare inchieste]
[dietrologia è scienza che studia 'ciò che sta dietro' (= motivazioni, interessi, ..)]
[garantismo è atteggiamento che offre le massime garanzie ad un indagato (es: l'ipotesi di non colpevolezza)]
[ANTONIO FAZIO è governatore della Banca d'Italia, è una figura molto importante nel panorama italiano, attualmente è indagato in un'inchiesta per ipotesi di favoreggiamento della truffa riguardante la Banca121)]
attualmente sono 20.000 i giornalisti iscritti all'ordine dei giornalisti (fondato da Benito Mussolini)
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si entra a farvi parte attraverso un esame di Stato, dopodiché si riceve il tesserino del giornalista
in Italia il giornalista viene considerato come una vera e propria professione
[BERSELLI, antiberlusconiano, giornalista de LA REPUBBLICA]
all'interno della stampa scritta esistono 2 tipi di 'materiali'
notizia come relazione sui fatti opinione, commento su di essi (editoriali *)
devono essere ben distinti fra loro (ad es. in Inghilterra sono separati proprio fisicamente sui giornali, ognuno dei 2 ha un posto ben preciso all'interno di essi)
fatti ≠ notizie ≠ editoriali *
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o articoli di fondo o fondi, sono articoli di commento, perlopiù posti in prima pagina, che hanno grande importanza e rilevanza, possono essere
firmati non firmati
(indicano il pluralismo delle idee (indicano l'opinione del giornale come tale, in sé (es: l'ECONOMIST
di un giornale, sono i più numerosi) inglese)
[SARTORI (antiberlusconiano), PANEBIANCO e DELLA LOGGIA sono giornalisti di grande rilevanza de IL CORRIERE DELLA SERA]
[negl'anni '50 GIANNINI fonda il giornale L'UOMO QUALUNQUE, da cui nasce il termine 'qualunquismo' che indica l'uomo qualunque, l'uomo medio, l'impiegato, schiacciato dalle tasse, dalla burocrazia e dai politici forte atteggiamento di antipolitica]
[PENATI è importante giornalista economico]
la notizia è influenzata anche da come sono organizzati i media:
(1) la carta stampata si esprime attraverso la parola scritta, si fruisce per mezzo della lettura e quindi richiede un momento di ragionamento e di riflessione
i giornali sono molto più articolati rispetto agli altri media e il fatto che vi siano i quotidiani, i settimanali e i mensili condiziona molto la notizia, anche se si tratta del condizionamento di un fattore tecnico indipendente dalla volontà del giornale stesso
(2) la radio si basa su: parola + tono e timbro della voce + suoni e musiche rispetto alla carta stampata si aggiunge una comunicazione emotiva (anche per questo ad es. è stata importantissima come servizio di propaganda all'interno dei totalitarismi)
(3) nella televisione, oltre agli elementi della radio, si aggiunge l'elemento visivo, che modifica fortemente l'impatto dell'informazione, in quanto si attivano degli aspetti molto più irrazionali, che ad es. nella lettura di un giornale non si impongono
vantaggi della televisione:
la diretta
si può conoscere la realtà di posti molto lontani da noi
limiti della televisione:
il dominio dell'immagine deforma di molto l'informazione (vengono premiati i fatti con immagini che colpiscono)
i problemi tecnici legati al fare televisione
la televisione deforma i comportamenti delle persone e spesso può distorcere la realtà
i costi sono troppo alti per cercare storie nuove
la televisione non comunica i numeri (es: delle vittime di guerra)
i grandi inviati sono i fotografi e non gli inviati televisivi
esistono delle materie
televisive non televisive (es: la sanità, l'istruzione, la giustizia, in quanto un servizio del TG dura al massimo 1 minuto e ½ e questi sono argomenti troppo complessi)
[CASO WATERGATE: negl'anni '70 nel palazzo Watergate di Washinton sono stati scoperti degli intrusi negli uffici di un partito democratico si scoprì in seguito che essi facevano parte dello spionaggio politico repubblicano, appoggiati dalla stessa Casa Bianca BERNSTEIN e WOODWARD furono i 2 importanti giornalisti che, effettuando delle inchieste, seppero far crollare il Presidente degli Stati Uniti Nixon questa fu l'inchiesta più famosa ed importante di quegl'anni, ma non fu possibile trasmetterla tramite i TG perché troppo complessa e difficile]
testata giornalistica è unità di base del giornalismo (sono testate giornalistiche L'ESPRESSO, PANORAMA, IL CORRIERE DELLA SERA, il TG1, il TG5, ..)
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è composta da un direttore e un corpo di giornalisti
una testata giornalistica ha
esiste un rapporto complesso fra
una linea editoriale § ≠ una linea politica queste 2 linee
(l'orientamento politico)
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es: TG4, STUDIO APERTO, TG5 filoberlusconiani
TG3 centro sinistra
§ la linea editoriale è come un giornale sceglie di fare informazione, il modo:
costume
politica
economia
politica estera
sport
spettacolo nera (reati)
cronaca giudiziaria (simile a quella nera, ma riguardante perlopiù i processi)
bianca (tutte le notizie che non rientrano nelle altre 2 categorie)
ad es. IL MANIFESTO dà grande importanza alla politica estera (inserto de IL MANIFESTO: LE MONDE DIPLOMATIQUE); la RAI dà molto più spazio alla politica estera rispetto a MEDIASET (che NON ha inviati fissi all'estero)
fonte è origine di una notizia:
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principali agenzie di stampa in Italia:
ANSA
AGI
ADN CRONOS
REUTER'S (inglese)
AP (francese)
FRANCE-PRESSE
ufficiali/istituzionali (hanno il massimo grado di autorevolezza, es: i documenti della Procura) OPPURE non ufficiali/non istituzionali (es: un testimone)
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delle fonti non ufficiali fa parte una specie di sottoinsieme: le fonti alternative (grazie anche allo sviluppo di internet)
Agenzia d'Informazione MISNA www.indymedia.com
(creata da missionari, dà informazioni (sito di media indipendenti)
soprattutto sul terzo mondo)
ruolo del giornalista è intermediazione critica (analisi/confronto/critica) fra la realtà (fonti) ed il pubblico
così che il pubblico riceva una notizia libera/indipendente/completa
conferenza stampa è confronto fra giornalisti e personaggio (politico, dello spettacolo, ..)
RIFORMA MORATTI: attualmente, all'interno dell'Università italiana, esistono 4 figure:
ricercatore (assunto a tempo indeterminato)
professore associato (a tempo indeterminato)
professore ordinario (a tempo indeterminato)
professore a contratto (non fa parte del corpo dei professori, è a sé, è un libero professionista)
la MORATTI, affermando che l'Università italiana è troppo vecchia rispetto a quella degl'altri paesi e che conta pochi iscritti, di cui un numero ancor più inferiore arriva alla laurea, vuole che:
- i ricercatori vengano assunti a tempo determinato con un contratto di 5 anni + 5
- i professori associati siano assunti, prima, a tempo indeterminato con un contratto di 3 anni + 3, e poi, forse, a tempo indeterminato (in base a prove)
- introducendo il lavoro a tempo determinato, i professori svolgano un lavoro migliore (avendo, invece, un contratto a tempo indeterminato e quindi la certezza di un lavoro sicuro, c'è il rischio che i professori non svolgano al meglio i loro compiti)
le principali critiche mosse contro questa riforma riguardano:
- la maggiore precarietà
- l'allontanare i giovani dal voler entrare all'Università per lavorarci
1689: 'Lo Spirito delle Leggi' di MONTESQUIEU teoria della divisione dei poteri:
legislativo (Parlamento): fare le leggi
esecutivo (Governo: Capo del Governo + i diversi Ministri): far applicare le leggi
giudiziario (Magistratura): giudicare se le leggi vengono rispettate (un principio fondamentale della Magistratura è quello dell'indipendenza e dell'autonomia)
dal 1992 ad oggi la Magistratura ha processato molti soggetti del Parlamento e del Governo (mani pulite) adesso il Governo ha proposto una riforma (la separazione delle carriere) per una maggiore garanzia nei confronti di chi viene giudicato (ad es. il Pubblico Ministero non può diventare il Giudice giudicante di uno stesso processo) e perché si sostiene che la Magistratura sia troppo strumentalizzata dal Governo e dal Parlamento, ma i magistrati * si sono opposti perché così facendo si sminuisce l'immagine della Magistratura
ANM = associazione nazionale magistrati (sindacato) *
CSM = consiglio superiore della Magistratura (organo previsto dalla Costituzione che disciplina il corpo dei giudici) *
GOZZINI è manuale di giornalismo con una visione internazionale
inizio teoria del libro di GOZZINI
la stampa esisteva ancora prima di GUTTEMBERG, ma egli ha il merito di aver inventato la stampa a caratteri mobili (che varia a seconda di ciò che devo stampare) diminuiscono i costi e i tempi e aumenta il numero di copie stampate
in seguito alla stampa a caratteri mobili nasce quella a rotativa
con l'aumento della circolazione di libri e di giornali aumenta anche la diffusione delle idee aumentano i dibattiti: inizia la critica basata sul confronto e la cultura diventa più laica
la stampa a caratteri mobili è un esempio di cesura tecnologica (un altro esempio è la rivoluzione industriale)
aggiungi gli schemi della prima parte del libro
[la figura dei soldati italiani a Nassiriya nei media aumenta nella gente ideali di patriottismo, positività e retorica, ma, allo stesso tempo, mostra che la guerra in Kosovo e in Jogoslavia non è ancora finita
questo rivela che le immagini nei media vengono appositamente selezionate e che i media, basandosi sull'emotività, possono influenzare le scelte della gente, l'immaginario collettivo, con meccanismi di rappresentazione e di autoidentificazione]
[PAOLO DEL DEBBIO è uno dei principali pensatori di centrodestra (Forza Italia)]
[Commissione Parlamentare (non d'inchiesta) è composta da un numero ristretto di parlamentari (è diversa fra Senato e Camera e divisa per settori), i quali discutono su una proposta di legge, prima che questa vada in Parlamento (aula in cui avviene il voto finale)]
già nel '500 la stampa è fortemente legata al potere:
regime giuridico
potere diretto
durante l'Ancien Régime [assolutismo; fase storica prima della Rivoluzione Francese (1789) e della Rivoluzione Americana ('75/'83)] in tutti i paesi, ma soprattutto in Francia, vige un assetto giuridico di fondo per cui stampare informazioni è vietato, ad accezione di quelle permesse dal potere
≠
durante le rivoluzioni borghesi: stampare è un diritto (principio fondamentale per la libertà di ogni uomo)
durante l'Ancien Régime la stampa è sottoposta a 2 tipi di controllo:
privilegio (controllo preventivo; viene dato solo a pochi soggetti, in seguito alla richiesta a chi detiene il potere)
censura (controllo successivo)
la censura, che non era solo di tipo politico ma anche di tipo psicologico, può essere di 2 tipi
preventiva (prima della stampa) a posteriori (dopo la stampa)
(oggi la censura non esiste)
in seguito si passa all'autocensura: è il soggetto stesso che si impone una censura, sapendo che può andar incontro a conseguenze negative (es: querela, ..)
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in questa fase si può cadere nell'errore di pensare che, non esistendo effettivamente la censura, ci sia libertà di pensiero
esistono poi altre forme di censura:
imposizione di imposte (nel '700 chiamate licenze): per stampare bisogna pagare tasse molto alte (forma di censura non esplicita; avviene soprattutto in Inghilterra)
creazione di organi ufficiali, di specifici organismi che pubblicano informazioni ufficiali
'600: esempio della 1. Gran Bretagna (ideologia e prassi della libertà di stampa) e della 2. Francia (concezione della censura):
perché l'Inghilterra è il primo Paese a mettere in atto la libertà di stampa? principalmente per un motivo politico: in questo periodo in Inghilterra ci sono numerosi conflitti politici
2 fronti
chi è a favore della Monarchia chi del Parlamento
diminuisce il potere del Re, aumenta quello del Parlamento e quindi si inizia a parlare di diritti dell'uomo (es: diritto di stampa):
- 1641: il Parlamento abolisce ogni restrizione di stampa si pubblicano più di 200 periodici, si stampano gli atti del Parlamento con una tiratura di circa un migliaio di copie (le decisioni prese dal potere vengono comunicate anche al popolo)
- 1643: appaiono i primi 2 periodici politici: il 'Mercurius Aulicus' (a favore del Re) e il 'Mercurius Britannicus' (a favore del Parlamento) prova del pluralismo politico come interesse comune
- 1644: appare 'Areopagitica' di MILTON (testo sulla necessità di una stampa priva di limitazioni)
- 1695: abolizione di tutte le leggi che prevedono le licenze
- primi del '700: nasce il primo quotidiano inglese: DAILY COURENT *
in Francia, in questo periodo, vige il regime monarchico assoluto per eccellenza (Re Sole: 'Lo Stato sono io'), non esiste uno scontro fra poteri, vi è un controllo molto rigido e centralizzato:
- 1631: il Cardinale Richelieu concede la stampa di una Gazette: poche pagine, primo giornale in livrea (sottoposto al potere monarchico), tratta di notizie estere, commerciali e di disposizioni del Re, è un organo semi-ufficiale, vende numerose copie
- 1685: nasce il giornalismo letterale/culturale 'Journal des Sauvants': settimanale di 12 pagine dedicato alle scienze, alle arti, alla cultura e al sapere in generale
in Italia:
- 1668: nasce il 'Giornale dei Letterati', per un pubblico colto, basato su un linguaggio aulico e 'vecchio' (molto diverso rispetto a Francia e Inghilterra)
- a fine '500: compaiono le prime Gazzette
- il giornalismo si sviluppa soprattutto nella grandi città (es: Venezia, Torino, Roma, Genova, ..)
- il giornalismo si basa sia sull'esempio inglese (liberale) sia sul modello in livrea sia sullo schema letterale/culturale, ma si costruisce soprattutto sul giornalismo in livrea
- il giornalismo è molto debole sul mercato rispetto agli altri Stati perché:
- esistono le 'Botteghe del Caffè' dove ci si incontra per leggere insieme le Gazzette dei Paesi stranieri
nel giornalismo di tutti gli Stati non si parla unicamente di politica, ma anche il commercio è un argomento ampiamente trattato
critiche mosse ai gazzettieri (termine dispregiativo usato per indicare coloro che stampano le Gazzette):
i gazzettieri hanno la funzione di editore, stampatore e giornalista, quindi vi è una confusione fra queste 3 figure che non sono nettamente separate fra loro; spesso sono dipendenti pubblici e quindi in questo periodo non c'è ancora la concezione del giornalista come professione a sé
BUKLEY, nel DAILY COURENT *, scrive un editoriale che tratta i 2 concetti fondamentali del fare giornalismo:
fino a qui: caratteri essenziali del giornalismo nel '600/'700
+ appunti vale
lezione di MARKETING EDITORIALE
il marketing editoriale è una disciplina aziendale che studia tutto ciò che riguarda la vendita di un prodotto, è nato circa 50 anni fa in America ed è giunto in Italia in ritardo |
le 5 W: - what (cosa?)
- who-me (a chi?)
- why (perché?)
- where (dove?)
- when (quando?)
( - how) (come?)
in Italia, ogni anno:
vengono stampati circa 55.000 libri
vengono tradotti circa 30.000 libri
ogni persona legge circa 2,2 libri (Italiani fra gli ultimi in Europa)
vengono diffusi circa 5 milioni e 500.000 giornali (Italiani fra gli ultimi in Europa)
il settore editoriale, sia riguardo ai libri che ai giornali, è un campo che offre poche possibilità di lavoro
è in continuo aumento il legame fra il giornalismo ed il potere economico e politico
le 4 P: - prodotto
- pubblicità (fattore che non esiste in editoria) #
- promozioni (i 'regali') *
- prezzo (fattore che non esiste in editoria perché imposto) #
in editoria le promozioni * sono costituite da inserti o riviste allegati al giornale e realizzati con fotografie e servizi d'archivio in seguito si passa all'innovazione della promozione di libri allegati (~ un anno fa; il primo giornale a realizzare ciò è stato 'La Repubblica')
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questo fatto ha prodotto un grande effetto negativo sulle case editrici (in quanto i libri allegati ai giornali costano meno) ed inoltre, sempre più spesso, il pubblico acquista i quotidiani solo per il libro o l'inserto allegato, dando sempre meno importanza al giornale in sé
il modo in cui viene comunicata una notizia condiziona molto la visione dell'intera collettività
per vendere un qualsiasi prodotto occorre fare un'attenta analisi del probabile consumatore e, più in generale, delle 5 W; in editoria, non essendoci né il fattore pubblicità né il fattore prezzo #, occorre puntare molto sull'analisi del prodotto
per effettuare una buona analisi del probabile consumatore occorre 'spaccare' il mercato attraverso una segmentazione:
che sia il più possibile corrispondente alla realtà
+ appunti vale o francy
nel 1700 il giornalismo è strettamente legato alla classe borghese che per prima si ribella al potere imposto; questo legame è ancor più sentito negli Stati Uniti
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essi nascono come colonia inglese e rimangono tali fino alla fine del 1700, periodo in cui si ha la Rivoluzione americana (contro il potere della madrepatria) che porterà alla loro Dichiarazione d'Indipendenza la Rivoluzione americana è considerata la prima rivoluzione borghese, la quale sarà seguita da quella francese (1789 - 1799), che in Francia costituirà lo spartiacque fra il periodo del potere imposto e il periodo delle libertà
nel 1700 sugli Stati Uniti pesavano non solo le restrizioni dello stato, ma anche quelle della madrepatria le colonie americane, quindi, accrescono un forte risentimento nei confronti dell'Inghilterra e aumentano le loro rivendicazioni, soprattutto in tema di libertà (es: libertà di stampa), già a partire dagl'anni '30
negl'anni 1734/35 avviene quello che è considerato il primo grande processo sulla libertà di stampa: il processo Zengher immigrato tedesco in America che stampa un settimanale accusato d'aver infranto le leggi relative alla libertà di stampa e che, per questo, procura molto scalpore; è considerato come la prima rivendicazione giuridica sulla libertà di stampa e, in quanto Zengher verrà assolto, rappresenta il punto d'inizio per il raggiungimento di essa
durante tutto il 1800 gli Stati Uniti sono il Paese in cui si legge di più (oggi non è più così) e forti e numerose sono le polemiche verso la madrepatria rese pubbliche dalla stampa
la funzione fondamentale della stampa è quella di partecipare a definire una società civile
concetto di società civile: è entità intermedia fra l'autorità politica e il singolo individuo; è articolata in diversi ceti e interessi e NON è divisa in partiti (come, ad esempio, accade oggi) la stampa dà voce e forma alla società, la unisce *
strettamente legato al
concetto di discorso pubblico: è insieme dei temi e dei linguaggi che costituiscono l'oggetto principale dell'opinione pubblica |
in questo periodo storico ne sono un esempio:
il tema della libertà
il tema: niente tasse senza rappresentazione politica (in questo periodo le colonie non sono rappresentate politicamente dinnanzi alla madrepatria, ma pagano ugualmente le tasse all'Inghilterra questo è il principale motivo di rottura con la madrepatria ed in questo caso la funzione della stampa fu decisiva)
strettamente legato al
concetto di opinione pubblica: è entità vaga che può acquisire 2 diverse definizioni
insieme di opinioni e idee che circolano pubblicamente orientamento del pubblico
(-) (+)
l'opinione pubblica è molto importante per l'individuo politico al potere soprattutto nel periodo delle elezioni
spesso è la stampa stessa che definisce termini nuovi che prima non esistevano
il 4 luglio 1776 viene resa nota la Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti e a questo evento contribuì fortemente la stampa stessa la Costituzione americana (stesa nel 1787, approvata nel 1789 e emanata nel 1791) costituisce la prima vera testimonianza della libertà di stampa (nel primo emendamento)
la rivoluzione in Francia è molto più brutale, violenta e spettacolare rispetto a quella americana (vedi, ad esempio, il periodo del Terrore)
i resoconti ufficiali degli Stati Generali la stampa di propaganda (le testate d'informazione che
(con MIRABEAU, uno dei leader della seguono una linea rivoluzionaria e che sono espressione
rivoluzione) delle diverse fazioni, come i Giacobini e i Montagnardi; es: L'AMI DU PEUPLE di MARAT)
con Stati Generali # si intendono le 3 classi sociali dominanti a quel tempo (nobiltà, clero, borghesia)
in questa fase la stampa diviene quindi un quarto potere in senso negativo, in quanto è più legata alla politica che non alla società civile
in questo periodo si contano ~ 300.000 copie di giornali venduti ogni giorno
molti hanno affermato che senza la stampa le 2 Rivoluzioni (quella francese e quella americana) non sarebbero state possibili
con la Dichiarazione dei diritti dell'uomo vengono previste numerose libertà, fra qui anche la libertà di stampa, la quale, anche se inizialmente si avvera più in teoria che non in pratica, apporta grandi cambiamenti alla stampa rispetto all'Ancien Régime (per esempio vengono aboliti il privilegio, la censura, l'autocensura, le imposte, gli organi ufficiali, ..)
la stampa viene quindi considerata un diritto e perciò tutti possono realizzarla, tranne che nei casi previsti dalla legge
forte controllo e limitazione
ribadimento formale, verbale e utilizzo della stampa a della libertà di stampa
retorico dei principi della fini propagandistici (es: (questo fu il suo
Rivoluzione francese, come, ad LE COURRIER DE L'ARMÉE atteggiamento principale,
esempio, la libertà (retorico perché D'ITALIE, curato da lui stesso, per far sì che la stampa non
lui rimane comunque un capo e LE COURRIER DE L'EGYPTE, andasse contro di lui)
assoluto) rivelatisi entrambi fondamentali
per creare il mito della sua
invincibilità)
chi è Napoleone? Napoleone Bonaparte nasce nel 1769 in Corsica da famiglia nobile; viene considerato l'imperatore totale; durante la rivoluzione Francese aderisce con entusiasmo alle idee rivoluzionarie del nuovo movimento popolare; durante la crisi della Francia, alla fine della rivoluzione, si vede affidare il comando delle truppe per la campagna d'Italia: dopo aver battuto Piemontesi ed Austriaci, impone la pace con il trattato di Campoformio, gettando in questo modo le basi di quello che più tardi diverrà il Regno d'Italia; in seguito si imbarca nella Campagna d'Egitto, apparentemente per colpire gli interessi orientali degli inglesi, in realtà vi è inviato dal Direttorio francese che lo considerava troppo pericoloso in patria; qui sconfigge i Mamelucchi e la flotta inglese; si imbarca per la Francia, contravvenendo agli ordini di Parigi; con un colpo di stato abbatte il Direttorio, prendendo in questo modo il potere quasi assoluto; si nomina Primo Console; Capo dello Stato e delle Armate, Napoleone, dotato di una capacità di lavoro, d'una intelligenza e d'una immaginazione creativa straordinaria, riforma in tempo record l'amministrazione e la giustizia; impone la pace agli Inglesi e firma il Concordato con Pio VII che mette la Chiesa francese al servizio del Regime; si fa proclamare Imperatore dei Francesi sotto il Nome di Napoleone 1° e anche Re d'Italia; porta avanti riforme e modernizzazione; crea il Codice napoleonico; porta a buon fine una serie di campagne contro gli Austro-Russi e i Prussiani ed edifica il suo grande Impero; solo l'Inghilterra rimane l'unico vero grande ostacolo alla sua egemonia europea: in risposta mette in atto il blocco continentale al fine di isolarla; inizia a sviluppare una politica espansionistica che lascia le sue armate sfinite; invade la Russia: questa fu una disastrosa campagna totalmente fallimentare per le forze napoleoniche; è obbligato ad abdicare in favore di suo figlio ed in seguito a rinunciare alla totalità dei suoi poteri; è costretto all'esilio all'Isola d'Elba Napoleone dove vede dividersi, nel corso del Congresso di Vienna, ciò che fu il suo Grande Impero; sfuggendo alla sorveglianza Inglese riesce a rientrare in Francia dove conoscerà un secondo ma breve Regno conosciuto sotto il nome di Regno dei Cento Giorni; la nuova e riconquistata gloria verrà cancellata dal disastra battaglia di Waterloo, ancora una volta contro gli inglesi; deve nuovamente abdicare: gli inglesi gli assegnano coma prigione la lontana isola di Sant'Elena, dove si spegnerà nel 1821
con l'avvento di Napoleone in Italia (il quale conquista la maggior parte dell'Italia settentrionale) si ha una rottura nel giornalismo italiano: stabilendo anche qui un assetto giuridico liberale, derivato dalla Rivoluzione francese, si ha in Italia un'ondata di nuove testate giornalistiche (la città del nord Italia che ne conta di più è Bergamo)
sempre grazie a lui, in Italia, in questo periodo, nasce il giornalismo politico: per la prima volta si può parlare esplicitamente, liberamente e anche in modo polemico di politica sui giornali si formano così diverse fazioni all'interno delle città, appoggiate da questo o da quest'altro giornale
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questa fase fu una piccola parentesi che durò solo pochi anni, ma fu di grande importanza in quanto, grazie al giornalismo politico, si diffondono nell'opinione pubblica idee nuove, rivoluzionarie e legate al progresso
in seguito, quando ci si inizia ad accorgere che Napoleone e i Francesi sono in Italia non in veste di salvatori ma, al contrario, il loro obiettivo è quello di conquistare l'Italia, imporsi ad essa e rubare risorse a favore del loro Paese, iniziano le forti critiche contro Napoleone per salvaguardarsi da questo fenomeno introduce, anche se in modo non esplicito, organismi di censura, l'anticipazione delle copie, regimi di privilegio, ..
in questo periodo nasce in Italia IL MONITORE ITALIANO: la parola 'monitore' è ripresa dal quotidiano-esempio francese; è un giornale immaturo in quanto non ha ancora una cultura della notizia e dell'informazione; si tratta di una stampa di tipo soprattutto propagandistica e pedagogica (deve educare); non ha una struttura propria; non è forte sul mercato; usa un linguaggio troppo ricercato e complicato; che non va incontro alle esigenze del pubblico
continua, quindi, la crisi del giornalismo italiano, con 2 eccezioni:
IL MONITORE NAPOLETANO: diretto da una donna (Eleonora Fonseca Pimentel, mandata a morte); è il primo a porsi il problema di comunicare realmente al pubblico e non solo alle élite e per questo usa il dialetto; dura pochi mesi
IL GIORNALE ITALIANO: nasce a Milano; è diretto da Vincenzo Cuoco (uno dei maggiori intellettuali di questo periodo, napoletano); è il primo ad avere una struttura articolata in diverse rubriche e ad avere un'idea molto più moderna di stampa
nel 1815, con la fine di Napoleone, si ha un aumento del numero di testate giornalistiche e si apre la fase della Restaurazione (periodo storico in cui vengono ripristinati i governi abbattuti in precedenza; in cui si ha, quindi, un'involuzione politica ed il potere è ancora più reazionario e conservatore, soprattutto in Italia, in cui i regnanti sono stranieri)
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ogni tipo di libertà viene quindi fortemente repressa; continua la crisi del giornalismo, che non riesce a svilupparsi e rimane debole sul mercato
un fatto particolare riguarda le autorità austriache (che controllavano gran parte dell'Italia settentrionale), le quali, nel tentativo di conquistare il favore degli intellettuali borghesi, attraverso un processo di adulazione e di coinvolgimento, favoriscono la fondazione di un periodico: LA BIBLIOTECA ITALIANA del 1816 (mensile in cui vengono chiamati a collaborare i maggiori intellettuali, fra cui Foscolo, Monti, ..) che ha come obiettivi quello di prevenire i possibili movimenti dannosi contro il potere e quello di fare un giornalismo di tipo letterario
ne LA BIBLIOTECA ITALIANA compare una lettera provocatoria di Madame de Staél (voce del movimento romantico), 'Sulla maniera e l'utilità delle traduzioni', la quale invita gli Italiani ad aprirsi alla contemporanea letteratura europea e a trarne impulso per rinnovare la loro, nella quale dominavano oramai l'erudizione antiquaria e il vacuo formalismo (intellettuali italiani visti come culturalmente arretrati rispetto agli altri stati) MA questo fatto va a sfavore degli Austriaci, i quali sfruttavano il periodico per evitare ogni richiesta o pretesa di indipendenza culturale dell'intelligenza italiana: inizia un dibattito che riapre, anziché richiudere, la questione dell'indipendenza dell'Italia LA BIBLIOTECA ITALIANA, che per prima aveva pubblicato una lettera di taglio romantico, diventa in realtà l'organo che difende una cultura italiana legata al classicismo nasce così il dibattito fra classicisti e romantici, ripreso in seguito dalla rivista più importante degl'anni 10/20 dell'800 italiano: IL CONCILIATORE (o FOGLIO AZZURRO): bisettimanale che esce nelle città fra Brescia e Milano nel 1818, poi soppresso nel 1819; come dice il nome stesso, si propone di conciliare le posizioni dei classicisti e dei romantici, ma di fatto diventa l'organo dei romantici (gli intellettuali italiani che accolgono l'invito di Madame de Staél in chiave
progressista-patriottica e non con un senso di inferiorità rispetto agli altri stati) questa corrente romantico-liberale trova espressione in Silvio Pellico (protagonista del Risorgimento)
i romantici sono:
nobili o alto-borghesi liberali: aspirano ad una riforma che trasformi lo Stato da assoluto a costituzionale (secondo loro: uno Stato deve avere una Costituzione, non ci può essere un potere assoluto, lo Stato deve garantire libertà civili fondamentali e dev'esserci una qualche forma di partecipazione democratica nella scelta dei responsabili del potere)
patrioti (vogliono l'Italia libera dal dominio straniero e unita)
espressione del Risorgimento (processo progressivo di liberazione e unificazione dell'Italia che culmina nel 1861 con la proclamazione del Regno d'Italia)
considerati dei sovversivi
per questo motivo, per poter portare avanti queste loro idee, le trattano 'parlando d'altro': scelgono argomenti prevalentemente letterari e culturali articolati in modo tale da risultare ai soli interessati delle esortazioni politico-sociali ne sono 2 esempi:
'Della poesia (= nell'età romantica è considerata la forma di scrittura che più in assoluto esprime la specificità dello spirito nazionale) considerata rispetto alle diverse età (= rimanda all'idea di sviluppo) delle nazioni (= concetto che nasce all'interno del linguaggio politico agli inizi dell'800)' di Giandomenico Romagnosi: in questo articolo si espone una dichiarazione d'intenti l'impero asburgico è un impero in cui il potere non si basa sulla divisione in nazioni perché esso domina su persone diverse, con questo articolo si vuole diffondere l'idea che gli Stati debbano essere organizzati su una base nazionale
'Lettera semiseria di Crisostomo' di Giovanni Berchet: in questo articolo ci si domanda quale sia il linguaggio giusto da usare all'interno della stampa italiana ci si propone, come soluzione, una lingua che stia a metà fra quella dei Parigini (sofisticata) e quella degli Ottentotti (selvaggia): la lingua media usata dal ceto borghese
sorge così il problema fondamentale riguardo alla diffusione della stampa in Italia: non esiste ancora una lingua unica che raccolga tutta l'Italia e che sia accessibile a tutti (si dovrà aspettare, per questo, l'avvento della televisione)
[il Marxismo considera la libertà di stampa una realtà fittizia, in quanto la stampa è strettamente legata ai mezzi di produzione e, quindi, al capitalismo e alla borghesia]
IL SECOLO D'ITALIA è giornale di partito legato ad A.N. (Alleanza Nazionale: formazione politica di destra di ispirazione nazional-conservatrice, nata su iniziativa di Fini, inizialmente d'accordo con le idee neofasciste e, quindi, anche con le leggi razziali, attualmente queste sono state abbandonate dalla formazione politica
durante il Risorgimento (movimento che porta alla libertà politica, all'indipendenza e all'Unità d'Italia derivato dalla diffusione in tutta Europa dei principi liberali e nazionali della Rivoluzione francese) in Italia le principali testate giornalistiche sono:
LA BIBLIOTECA ITALIANA
LA GIOVINE ITALIA curata da Giuseppe Mazzini (uomo politico; inizia la sua attività politica iscrivendosi alla carboneria e collaborando a giornali di ispirazione liberale; arrestato, fu costretto all'esilio in Francia) e che si propone di educare gli Italiani, attraverso l'attività rivoluzionaria, agli ideali di unità e libertà
L'ANTOLOGIA: rivista culturale di tendenza progressista e liberale; fondata da Vieusseux; viene soppressa per motivi politici e ripresa col titolo La Nuova Antologia
MA in tutte e 3 queste testate permane un giornalismo di tipo propagandistico e pedagogico e, quindi, non d'informazione ma di formazione si ha un cambiamento di visione solo con la svolta del 1848, periodo in cui nascono:
IL RISORGIMENTO: giornale politico fondato a Torino da Camillo Benso conte di Cavour
IL POLITECNICO: rivista di scienza e tecnica, lettere e arti fondata a Milano da Carlo Cattaneo
la svolta del 1848 è caratterizzata da numerosi fatti storici dirompenti, non solo in Italia, ma in tutto il mondo
nel Regno di Sardegna viene introdotto lo Statuto Albertino: complesso di norme giuridiche dello Stato Sabaudo concesso dal re Carlo Alberto (dal quale prende il nome); si tratta, quindi, di una
pseudo-costituzione concessa dall'alto e non decisa dal basso; è considerato il punto chiave del liberalismo (movimento politico e culturale che mira a instaurare le libertà individuali, a ottenere il riconoscimento dei diritti naturali e inalienabili dell'uomo, l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e la creazione dell'istituto parlamentare allo scopo di limitare le prerogative dei re); rimane in vigore fino all'introduzione della Costituzione repubblicana italiana (~ 100 anni, entra in vigore il 1° gennaio 1948); è considerato il punto di passaggio dall'Ancien Régime (restrizioni) alla fase delle libertà (compresa quella di stampa), considerate come un diritto fondamentale del cittadino che da adesso può partecipare attivamente alla vita dello Stato
MA viene comunque introdotta una serie di norme che regolano la stampa, limitandone di molto la possibilità di esercitazione, creando i mezzi per poter risalire facilmente alle fonti, soggette a possibili sanzioni
è vietato:
criticare i sovrani europei
criticare la casa regnante sabauda forti limitazioni del
criticare la Chiesa e la religione cattolica pensiero socialista
diffondere odio fra le classi
criticare il principio della proprietà privata
in questo periodo storico si ha una grande fioritura della stampa
negl'anni 30/40 dell'800, in tutta l'Europa, il giornalismo è investito da una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche (la seconda dopo quella di Guttemberg) questa rivoluzione comprende:
le modalità di stampa: vengono introdotte la macchina pianocilindrica (fine anni 10; la stampa avviene attraverso un semicilindro che passa sul foglio; funziona a vapore; permette di stampare fino a 4000 copie all'ora di un foglio) e la rotativa (anni 30; inventata da Hoe; si effettua la stampa di una bobina di carta continua che viene poi tagliata in singoli fogli; è molto più veloce e permette di stampare fino a 12000 copie all'ora)
lo sviluppo della carta: si passa dal ricavare la carta dagli stracci al legno, questo permette costi meno elevati e la possibilità di creare bobine per la rotativa
l'elaborazione di nuovi tipi d'inchiostro
la diffusione di nuovi mezzi di comunicazione: si iniziano a vedere le prime ferrovie, nasce il telegrafo (Morse, anni 30), .. per cui diventano meno numerosi i ritardi e sono possibili maggiori spostamenti
tutti questi cambiamenti permettono una cesura radicale con il passato:
aumentano il numero di copie di giornali stampati
il lavoro diventa più veloce sia per i periodici che per i quotidiani
diminuiscono i costi
diviene notizia non solo il grande evento MA anche quello di minore importanza, quello del singolo giorno, i semplici fatti di cronaca ogni giorno si può leggere qualcosa di diverso dal giorno precedente
cambia l'organizzazione della notizia: poiché le trasmissioni di notizie via telegrafo spesso si interrompevano, prima vengono comunicate le parti dell'avvenimento più importanti
nasce la teoria delle 5 W (who? = chi? where? = dove? why? = perché? when? = quando?
what? = cosa?): si tratta di una rivoluzione stilistica; adesso all'interno della notizia si può distinguere una stesura piramidale, in cui prima troviamo le risposte alle 5 W e poi i possibili commenti alla notizia
nasce un nuovo mercato della notizia: adesso si possono comprare le notizie inedite, soprattutto nel giornalismo economico
nascono le agenzie d'informazione (anni 30/40, soprattutto in Europa e in America), fra cui le più importanti sono:
HAVAS (1835, francese)
ASSOCIATED PRESS (1848, americana)
WOLFF'SCHES TELEGRAPHEN BUREAU (1849, tedesca)
REUTER TELEGRAPH AGENCY (1851, inglese)
STEFANI (1853, italiana)
si ha un cambiamento nei contenuti: una notizia per essere diffusa dev'essere vera e neutra
nasce così il giornalismo OBIETTIVO, IMPARZIALE e DETTAGLIATO delle semplici innovazioni tecniche hanno causato importanti cambiamenti nei modi e nei contenuti del giornalismo e nel concepimento stesso di ciò che è fare giornalismo
seconda metà dell'800/inizi 900: età dell'oro nel giornalismo
in Francia, dopo il periodo Napoleonico, si ha un grande sviluppo soprattutto dei quotidiani; troviamo all'interno del Paese una vita politica molto vivace che dà origine al giornalismo politico, al cui interno troviamo testate come:
LE NATIONAL (di impostazione monarchica)
L'AVENIR (di impostazione cattolico-liberale)
L'ATELIER (curata da operai)
all'interno vi troviamo un giornalismo di tipo fazioso, di forte propaganda, in cui ci si interessa perlopiù di scontri fra i diversi partiti e del tema della lotta politica
accanto al giornalismo politico troviamo quello di tipo commerciale, con a capo Girardin, il quale per primo vede il giornalismo più come un modo per guadagnare soldi che non per trasmettere informazioni fra le più importanti testate di tipo commerciale troviamo:
LA MODE (stampa indirizzata ad un pubblico femminile)
LE JOURNAL (giornale che tende alla miscellanea; giornale di tipo enciclopedico)
LA PRESSE (considerato uno dei più grandi successi del giornalismo; basato sulla cronaca e non sulla politica e, proprio per questo, più vicino ad un pubblico di massa)
LE SIÈCLE
sindacati
confederali (hanno un ruolo semi-istituzionale; autonomi (o di base; nati negl'anni 80/90)
sono considerati dai cittadini troppo moderati)
COBAS (= comitati di base): i primi sono
CGIL UIL CISL nati nel settore dell'istruzione; sono
(comunista; (liberale) (cattolico; meno solidali con il potere; sono delle
settore settore entità a sé; il loro maggiore rischio è la
industriale) pubblico) frammentazione di rappresentanza
priva di un disegno globale; trattano
soprattutto le rivendicazioni personali
al cui interno ci sono i sindacati di categoria
(es: chimici, metalmeccanici, ..)
RSU = rappresentazione sindacale unitaria (cellula-base della rappresentanza sindacale)
nello stesso periodo, in Inghilterra, troviamo un quadro politico molto stabile, possibile anche grazie ad un sistema politico diverso da quello presente in Francia, la monarchia costituzionale, affiancata, da una parte, da un bipartitismo che contrappone fra loro i liberali ed i conservatori, e dall'altra, un movimento dei lavoratori non così sovversivo come quelli presenti negl'altri Stati
grazie a questo orientamento politico nasce una stampa molto indipendente dalla politica: simbolo di questa indipendenza è il quotidiano TIMES di Londra (1785), considerato il giornale più libero ed indipendente del mondo, il quale vanta una vasta diffusione ed un grande prestigio l'indipendenza del Times è spiegata in 2 importanti esempi:
nel 1839 mette in atto una denuncia contro il governo canadese
negl'anni 50 dell'800 W.H. Russel, un inviato nella guerra di Crimea (Inghilterra VS Russia), considerato il primo grande cronista di guerra, con il suo giornalismo non celebra l'eroismo inglese, ma, al contrario, critica come generali ed ufficiali conducono la guerra, causando la morte di molti soldati; con questa denuncia, il Times, costringerà al licenziamento un personaggio politico del governo inglese
nasce così il mito dell'indipendenza, secondo cui un giornale riporta i fatti accaduti non per secondi fini, ma solo per il dovere di fare giornalismo (anche se l'effettiva ideologia di fondo del Times è conservatrice, legata al governo l'indipendenza si mostra quindi apparentemente fittizia)
un altro esempio inglese di giornalismo indipendente è il GUARDIAN di Manchester (1821), più legato al partito dei laburisti (partito di 'sinistra'), che ancora oggi possiede grande autorevolezza
negl'anni 50 dell'800 una tendenza del giornalismo inglese permette la nascita della popular presse, di cui ne sono esempio:
DAILY NEWS
DAILY MAIL (1896): nel 1901 supera l'un milione di copie vendute; è diverso dal Times e dal Guardian; punta sulla semplicità della scrittura; tratta come argomento primario la cronaca, mentre la politica rimane secondaria; fa un ampio uso di fotografie; ha uno stile sensazionalistico; ha una forte componente nazionalistica; ha un apparente attenzione per la massa, per cui effettua un approfondimento dei gusti del proprio pubblico; ha un conservatorismo ideologico e un tradizionalismo di fondo
DAILY MIRROR: quotidiano più legato al partito dei laburisti
stampa inglese nell'800 (molto più che negl'altri Stati; distinzione simile anche in Germania e negli USA) *
divisa in 2 filoni
quality presse (con il formato popular presse o tabloid presse (con un formato più piccolo rispetto
del giornale di dimensioni alle dimensioni standard; basata sugli scoop e gli scandali)
standard)
fin dal 600 si parla di libertà di stampa come diritto, poi fortemente acquisito nella cultura, che però non sempre è esercitato in modo trasparente per questo motivo nasce un dibattito, MA ancora nell'800 forti sono i provvedimenti governativi non espliciti che limitano fortemente la stampa inglese: fra questi provvedimenti troviamo lo stamp (= bollo), una tassa che può essere sopportata solo dai giornali borghesi e non certo da quelli dei lavoratori
proprio in contrapposizione con questo provvedimento governativo nascono gli an-stamp, pubblicazioni clandestine che non pagano la tassa sulle pubblicazioni e che danno voce ai numerosi dibattiti dei lavoratori
questo è un grande paradosso in quanto la libertà di stampa è largamente accettata dallo Stato inglese, MA devono circolare ugualmente numerose pubblicazioni clandestine
intorno agl'anni 80 del 1900 vengono introdotte, nel mondo del giornalismo, numerose altre innovazioni:
la fotografia
la tecnica del rotocalco (molto efficace per produrre le copie dei giornali)
la telescrivente (una sorta di stampante via radio)
in tutta Italia, intorno agl'anni 40/50, non si osservano grandi innovazioni in campo giornalistico; inizialmente è solo in Piemonte che si diffonde la stampa popolare: nel 1848 nasce a Torino LA GAZZETTA DEL POPOLO, quotidiano rivolto ad artigiani e piccoli lavoratori
nel 1861 avviene una grande svolta: si ha l'unità d'Italia (anche se mancano ancora il Veneto, il Trentino e lo Stato Pontificio) e lo Statuto Albertino (il quale comprende anche la libertà di stampa) viene esteso a tutto il territorio nazionale si ha una fioritura di testate giornalistiche: in questo periodo nascono quasi tutti i principali quotidiani attuali:
LA NAZIONE (Firenze, 1859)
GAZZETTA PIEMONTESE (Torino, 1867) LA STAMPA (1895)
IL MESSAGGERO (Roma, 1878)
IL RESTO DEL CARLINO (Bologna, 1885)
IL SECOLO XIX (Genova, 1886)
IL GAZZETTINO (Venezia, 1887)
IL MATTINO (Napoli, 1891)
LA PLEBE (Milano, 1875; quotidiano rivolto ai lavoratori, basato su un socialismo generico)
L'OSSERVATORIO ROMANO (quotidiano del Vaticano, 1860)
IL SOLE 24ORE (Milano, 1865; quotidiano economico-finanziario nato dalla fusione de Il Sole con il quotidiano 24Ore)
in questo periodo anche la Chiesa inizia ad interessarsi al mondo del giornalismo: ne è un esempio L'ECO DI BERGAMO, quotidiano cattolico legato alla Curia
intorno agl'anni 90 dell'800 si diffonde la dottrina del socialismo (sinistra) e nasce a Roma l'AVANTI!
tutte queste testate giornalistiche, come si può notare, hanno tendenze molto diverse fra loro, ma tutte sono legate da un carattere unitario: una stampa moderata e di carattere regionale
nel 1873, in Italia, si contano 55 quotidiani con una vendita complessiva di 800.000 copie al giorno (in Francia, il solo quotidiano LE PETIT JOURNAL vende un numero simile di copie); già nel 1887, però, il numero di quotidiani passa a 145 (numero triplicato)
quindi il giornalismo italiano rimane comunque inferiore rispetto a quello degli altri Paesi PERCHÉ??
il Paese è ancora molto giovane e le divisioni presenti prima dell'unificazione sono ancora molto forti
è un Paese che ancora 'si sta facendo', numerosi sono i conflitti al suo interno, si riscontra una grande arretratezza sia politica sia economica sia sociale, esiste un grandissimo divario fra il sud arretrato e un nord (soprattutto città come Torino, Milano, Genova e più in generale la Lombardia) che si sta sviluppando
la vita politica è estremamente elitaria (il suffragio universale maschile è introdotto solo nel 1912)
vi è una grande arretratezza scolastica e culturale in tutto il Paese (l'istruzione elementare obbligatoria viene introdotta solo nel 1877 con la legge Coppino, quando sale al potere la sinistra storica)
solo negl'anni 90 dell'800 si ha un'importante svolta economica
gli italiani hanno una forte tradizione legata all'atteggiamento mentale di considerarsi più come sudditi che non come cittadini: vedono il rapporto con il potere più come conflittuale che non come una sorta di collaborazione
infine, il giornalismo mantiene delle passate caratteristiche negative:
uso di un linguaggio letterario/elitario
mercato editoriale molto debole, imprese editoriali precarie, giornalismo strettamente legato al potere politico ed economico, per cui non è permessa un'indipendenza giornalistica
la nascita della stampa di massa (soprattutto quella dei quotidiani) avviene molto tardi rispetto agli altri Paesi
non esiste, quindi, una netta distinzione fra quality presse e popular presse (come avveniva in Paesi come l'Inghilterra *)
grande frammentazione regionale del mercato editoriale
esistono però 2 eccezioni:
IL SECOLO (Milano, 1866) #
IL CORRIERE DELLA SERA (Milano, 1876) ¤
# gli editori de IL SECOLO sono i fratelli Sonzogno, già proprietari della casa editrice che porta il loro nome; è considerato il primo quotidiano moderno italiano perché:
nasce all'interno di una casa editrice
si dà un'organizzazione imprenditoriale, curando una politica di spesa fatta di entrate ed uscite
sviluppa iniziative di marketing editoriale (abbonamenti, coinvolgimento del pubblico, finanziamento di biblioteche popolari, ..)
è il più venduto dell'epoca; ha una linea editoriale moderna in quanto rompe con il passato; dà grande importanza alla cronaca (soprattutto quella cittadina); è fortemente milanese; introduce il 'giro di nera' (giro che i cronisti fanno tutti i giorni nelle questure, nelle carceri, nei tribunali, negli ospedali, .. per cercare fatti di cronaca nera); introduce la novità del romanzo d'appendice (romanzi morali critici nei confronti dei vizi della società; famosi sono quelli di Emilio de Marchi, fra cui, ad esempio, Il cappello del prete); questo quotidiano riesce a far convivere la tradizione pedagogica del giornalismo italiano con le proprie innovazioni economiche; ha una linea politica mazziniana; è vagamente di sinistra (sensibile al sociale, alle associazioni di lavoratori di piccoli artigiani, commercianti e della piccola borghesia ed è anticlericale)
¤ il fondatore de IL CORRIERE DELLA SERA è Eugenio Torelli Viollier, il quale impone, per il suo giornale, 2 concetti fondamentali:
linea politica: un giornalismo moderato-conservatore (contrapposto a quello de IL SECOLO) legato alle idee monarchico-costituzionali di Cavour
linea editoriale: un giornalismo basato sul modello anglosassone (indipendenza giornalistica), contrapposto a quello de IL SECOLO (basato sul modello francese che dà più importanza alla militanza politica)
è giornale filogovernativo (di destra) e d'opposizione (moderato, contro la sinistra storica al potere); è considerato un quotidiano autorevole, completo, indipendente e di qualità; per molti anni stenta a sopravvivere fino a quando, agl'inizi del 900 (fino alla seconda guerra mondiale), viene acquistato dai Crespi, famiglia di industriali tessili lombardi, esponenti degli industriali italiani relativamente progressisti, i quali introducono nuove risorse nel giornale viene, quindi, aperta la sede in via Solferino a Milano e il quotidiano inizia ad avere un equilibrio finanziario; dagli inizi del 900 fino agl'anni 20 ne fu direttore Luigi Albertini: considerato la più importante figura del giornalismo italiano, ha lavorato a Londra, è figura molto austera e rigorosa, ha un'idea sacrale del giornalismo che vede come una missione, crea un culto della scrupolosità, dell'affidabilità, della serietà e della professionalità in campo giornalistico, per cui il quotidiano viene considerato da tutti con le medesime caratteristiche, orienta la linea del giornale ad una linea europea e, quindi, non solo provinciale, con corrispondenti italiani all'estero (ad esempio al Times) ne è un esempio Luigi Barzini, inviato speciale del quotidiano dagli inizi del 900, considerato il più grande giornalista italiano di esteri e di cronaca di guerra; il giornale, al suo interno, tratta anche notizie economiche, rivolgendosi ad un nuovo pubblico dell'Italia che si sta industrializzando: la borghesia imprenditoriale lombarda questa nuova idea trova grande credito; supera le 300.000 copie, diventando così il più importante quotidiano italiano, per rimanere tale tuttora oggi; NON è quotidiano con direttore puro, in quanto egli è anche un imprenditore, e questo comporta tutte quelle conseguenze legate al rapporto giornalismo/potere
lezione di SCRITTURA GIORNALISTICA
SCRITTURA FUNZIONALE
comunicare un'informazione:
short and simple = breve e semplice
parole comuni ma appropriate
spiegare le sigle
attenzione al contesto
'il dono della sintesi'
LO SCHEMA DI SCRITTURA:
periodi brevi
forma attiva
sì forme verbali, no nominalizzazione
elenchi puntati
punteggiatura
conoscere il proprio destinatario
grafica, formato
LA NOTIZIA È IL RESOCONTO, LA COMUNICAZIONE DI UN EVENTO
un fatto diventa notizia perché ha le caratteristiche di:
novità
eccezionalità
emotività
persone coinvolte
conseguenze
esclusività
potenziale sviluppo
REGOLA DELLE 5W:
who - chi?
what - cosa?
where - dove?
when - quando?
whi - perché?
articolo titolo periodicità del medium
servizio occhiello
inchiesta catenaccio
sommario
box
NOTIZIABILITÀ di un evento: la sua attitudine ad essere trasformato in notizia
la notiziabilità è legata ai processi di ROUTINIZZAZIONE e STANDARDIZZAZIONE delle pratiche produttive
GERARCHIZZAZIONE della notizia: ogni notizia ha la sua importanza in base alla sua posizione nel giornale
TEMATIZZAZIONE della notizia: ogni notizia rientra nel proprio settore
il giornalismo durante il fascismo:
Benito Mussolini, prima di dar vita ai Fasci di combattimento, era socialista (faceva parte del PSI, Partito Socialista Italiano) e curava il quotidiano AVANTI!, quindi, inizialmente, era prima di tutto un giornalista
abbandona tutto quando diviene interventista per la prima guerra mondiale (1914) in questo periodo l'opinione pubblica e la stampa stessa si dividono in 2: coloro che sono a favore dell'interventismo italiano nella prima guerra mondiale e coloro che sono contrari Mussolini fonda, quindi, un suo quotidiano sulla linea interventista (a fianco della Francia e dell'Inghilterra): IL POPOLO D'ITALIA (1914), appoggiato e finanziato, da una parte, dagli industriali siderurgici (a favore della produzione di armi utili alla guerra), e dall'altra dal governo francese (per l'appoggio militare)
secondo Mussolini il giornalismo NON può essere indipendente dalla politica e dall'economia, MA, al contrario, serve per strumentalizzare l'opinione pubblica [idea nazista = la razza al di sopra dell'individuo; idea fascista = lo Stato e la Nazione al di sopra dell'individuo]
quando Mussolini sale al potere sopprime la libertà di stampa ed effettua una fascistizzazione della stampa: già negl'anni 20 non esisteva più nessun giornale critico nei confronti del fascismo, MA, al contrario, TUTTI i quotidiani diventano uno strumento propagandistico a favore del regime questo avviene grazie ad una serie di provvedimenti che prevedono la soppressione o la chiusura immediata sia di giornali politici di opposizione sia dei partiti contrari al fascismo; Mussolini, per far ciò, usa un metodo indiretto: continuando a mantenere lo Statuto Albertino in vigore ed il Re al potere, fa licenziare tutti i direttori di giornali non-fascisti, sostituendoli con altri favorevoli al regime (es: Albertini del CORRIERE DELLA SERA)
tutti questi cambiamenti risultano possibili in quanto:
quasi tutti i giornali del tempo appartenevano a famiglie di imprenditori conservatori, a favore del fascismo, visto come unica soluzione alla rivoluzione comunista (iniziata in Russia)
molte imprese editoriali dipendevano economicamente dal Governo ( giornalismo ~ potere: il giornalismo per poter sopravvivere deve adeguarsi al volere del Governo)
con Mussolini nasce l'ordine dei giornalisti: un albo cui bisognava iscriversi per poter svolgere la professione di giornalista; questa novità, rimasta fino ai giorni nostri, in quel periodo era considerata una forma di controllo sulla stampa, per cui era Mussolini stesso che decideva chi poteva fare giornalismo e chi no
un altro cambiamento introdotto da Mussolini è il Ministero della Cultura Popolare, un organismo avente la funzione di controllare la stampa italiana attraverso 2 strumenti:
la lettura continua di tutto ciò che ogni giorno veniva stampato e, nel caso, l'eventuale censura
la fornitura di notizie dal Governo stesso attraverso le veline (copie delle notizie da pubblicare realizzate con la carta-carbone)
ad esempio, NON possono essere pubblicate notizie riguardanti i suicidi, gli scioperi, le agitazioni sociali, ..
la stampa italiana diventa così un coro di propaganda fascista e questo fino alla fine della seconda guerra mondiale
anni 50: IL GIORNO (1956) è tentativo di innovazione del giornalismo italiano, è momento di rottura sia nel modo di fare giornalismo sia nella visione politica di un quotidiano
prima di esso la stampa italiana era stagnante; basata su un linguaggio incomprensibile per il lettore; impostata perlopiù sulla cronaca scandalistica; con una terza pagina (introdotta agl'inizi del 900) che trattava argomenti di carattere culturale e che stava ad indicare la continuità con il giornalismo dei Caffè e i dibattiti culturali; era quasi tutta di centro o centro-destra (molto conservatrice)
con IL GIORNO il giornalismo italiano:
diventa più vivace, più attento ai problemi della gente e della società, meno conformista
si basa su un linguaggio ed una grafica nuovi: viene eliminata la terza pagina; le prime pagine hanno titoli vivaci ed aggressivi; il linguaggio è accessibile a tutti; lo stile narrativo è molto vicino al modello anglosassone (i fatti vengono nettamente distinti dalle opinioni e ci si basa sulla teoria delle 5W); vengono introdotte le fotografie, prima in bianco e nero e poi a colori
introduce contenuti più moderni; tratta brevi notizie di politica, i problemi dei sindacati, l'economia, le inchieste; si avvicina in modo serio alla televisione e a forme di letteratura moderne (es: i fumetti)
racconta l'Italia che sta cambiando
riguardo alla linea politica de IL GIORNO, esso è un quotidiano strettamente legato al potere Enrico Mattei, ex-partigiano, democristiano, di sinistra, proprietario dell'ENI (Ente Nazionale Idrocarburi, organo pubblico), il quale si impegnò per dar vita a 2 suoi progetti:
avviare e mantenere in Italia un processo di modernizzazione dell'industria (lui si riferiva in particolar modo al suo settore, quello energetico) per far questo non era pensabile il singolo sforzo di piccoli imprenditori, MA l'impegno delle grandi industrie pubbliche
sviluppare la ricerca e lo sfruttamento degli idrocarburi in Italia e all'estero, contribuendo al potenziamento dell'industria italiana, rispondendo alla necessità di ristrutturare il settore delle fonti di energia, ampliando i margini dell'autosufficienza italiana appoggiato in questo dal
centro-sinistra (anni 60: alleanza DC e PSI)
principio-cardine del giornalismo: quando si comunica una notizia non si fanno i nomi delle vittime prima che i familiari non siano venuti a conoscenza dell'accaduto
IL RIFORMISTA (legato alla sinistra riformista di D'Alema e Fassino), EUROPA (legato al partito Margherita) e IL FOGLIO (di centro-destra, fondato da Giuliano Ferrara) sono quotidiani nuovi, di poche pagine, politici e d'intervento, polemici, privilegiano i commenti alle notizie e hanno pochi giornalisti con molti contatti politici
la stampa, in tempi brevi, non crea quasi mai un'ideologia dei valori, casomai contribuisce a farlo nel corso degl'anni, piuttosto sottolinea i sentimenti, la psicologia del pubblico, gli stereotipi culturali e psicologici e questo per poter vendere più copie o avere un maggiore indice di ascolto
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