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Maldive |
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Motto: |
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Informazioni |
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Nome completo: |
Repubblica delle Maldive |
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Nome ufficiale: |
Dhivehi Raajjeyge Jumhooriyyaa |
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Lingua ufficiale: |
Dhivehi |
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Capitale: |
Malé (81.647 ab. / 2004) |
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Politica |
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Governo: |
Repubblica presidenziale |
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Capo di stato: |
Maumoon Abdul Gayoom |
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Capo di governo: |
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Indipendenza: |
26 luglio 1965 |
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Ingresso all'ONU: |
Dal 21 settembre 1965 |
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Area |
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Totale: |
300 km² (185°) |
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% delle acque: |
trascurabile |
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Popolazione |
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Totale |
301.475 ab. (167°) |
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Densità: |
1005 ab./km² |
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Geografia |
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Continente: |
Asia |
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Fuso orario: |
UTC +5 |
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Economia |
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Valuta: |
Rupia maldiviana |
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PIL (PPA) |
milioni di |
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PIL procapite (PPA) |
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HDI |
0,739 (medio) (98°) |
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Energia: |
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Varie |
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TLD: |
.mv |
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Prefisso tel.: |
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Sigla autom.: |
MV |
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Inno nazionale: |
Gavmii mi ekuverikan matii tibegen kuriime salaam |
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Festa nazionale: |
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I reperti archeologici ritrovati alle Maldive sono stati tutti datati a epoche successive al 1500 a.C.; si ritiene infatti che in precedenza l'arcipelago fosse disabitato. La popolazione attuale discende da popolazioni di religione buddhista migrate dall'India meridionale e dallo Sri Lanka intorno ai secoli IV e V.
Quando gli arabi iniziarono a percorrere frequentemente le rotte commerciali verso il sud-est asiatico, le Maldive divennero un importante punto di scalo. I commercianti arabi esercitarono una forte influenza culturale sulla popolazione locale, che a partire dall'XI secolo si convertirono gradualmente all'Islam. Nel 1153 le Maldive divennero un sultanato.
Nel XVI secolo le potenze europee iniziarono a minacciare le Maldive. I primi a conquistare l'arcipelago furono i Portoghesi, che vi crearono un insediamento nel 1558. Questi furono però cacciati nel 1573 dai Devehi guidati da Muhammad Thakurufar Al-Azam. Il sultanato rimase poi indipendente fino al 1887, anno in cui esso fu dichiarato protettorato britannico.
Durante la seconda guerra mondiale le Maldive rappresentarono un possedimento strategico per la marina britannica. Negli anni successivi alla guerra, la vita politica e sociale del sultanato fu sostanzialmente stabile, fatta eccezione per un fallito tentativo di instaurazione del sistema repubblicano nel 1953.
L'indipendenza dal Regno Unito fu sancita il 26 luglio 1965. Tre anni dopo, il sultanato divenne una Repubblica presidenziale.
L'arcipelago maldiviano visto da satellite; si notino gli atolli chiaramente delimitati dalle barriere coralline.
L'arcipelago dista
Compongono l'arcipelago 1190 isole coralline poggiate su un basamento di roccia formatosi circa 60 milioni di anni fa nel corso dell'emersione d'imponenti montagne dal fondo dell'Oceano Indiano.
Gli atolli naturali sono 26 e ognuno è formato da diverse centinaia di isole, di cui solo alcune abitate. Nell'intero arcipelago, le isole abitate sono 202, di cui circa un'ottantina adibite a villaggi turistici; le rimanenti sono deserte e talvolta costituite solo da un banco di sabbia in emersione. L'isola più grande è Fua Mulaku, situata nell'atollo di Gnaviyani, nel sud dell'arcipelago.
Le isole sono situate sia all'interno degli atolli sia lungo la barriera oceanica che delimita l'atollo separandolo dalle profonde acque oceaniche e proteggendo le acque interne dalle mareggiate. Le barriere oceaniche sono interrotte da canali detti pass (kandu in dhivehi) che permettono il ricambio delle acque interne dell'atollo, determinando però forti correnti in entrata e in uscita, specialmente durante le maree. In aggiunta a ciò, quasi tutte le isole sono circondate da una propria barriera corallina che racchiude una laguna.
Le isole sono formate da una base di sabbia
bianca risultante dall'erosione delle barriere coralline ad opera del mare ma
anche di alcune specie ittiche (come il pesce pappagallo o il pesce
balestra titano) che mangiano il corallo per restituirlo sotto forma di
sabbia insieme con le feci; l'elevazione massima è di
L'isola di Moofushi, ripresa da un idrovolante, ospita un tipico resort turistico maldiviano. Si notino: le barriere coralline che circondano l'isola (appaiono come rocce sottomarine nella laguna turchese); la laguna turchese racchiusa dalle barriere; i muretti artificiali costruiti per preservare la spiaggia dall'erosione stagionale; due pontili d'attracco posti in punti dove l'acqua è piú profonda (si osservi, di fronte al pontile in basso a destra, la spaccata nei coralli operata per permettere alle barche di raggiungere il pontile); a destra dell'isola, le palafitte (comunemente definite overwater) costruite nella laguna; una pass oceanica chiaramente identificabile oltre l'isola come un canale blu; la barriera dell'atollo, visibile nell'estremo angolo in alto a destra (al di là è l'Oceano Indiano aperto).
L'isola-resort di Bathala, ripresa da un pontile. A destra della spiaggia è chiaramente visibile la barriera corallina, in questo caso vicinissima alla battigia.
Il clima delle Maldive è di carattere monsonico. Il monsone secco s'instaura da dicembre ad aprile ed è caratterizzato da piogge deboli e poco frequenti; inoltre il cielo risulta mediamente piú limpido. Il monsone umido, da maggio a novembre, porta piogge torrenziali piú frequenti che possono durare alcune ore e talvolta giorni interi; il cielo risulta piú spesso velato o soggetto a passaggi nuvolosi. Il vento è generalmente a regime di brezza debole (5-10 nodi), ma può divenire moderato (15-20 nodi) anche per giorni o settimane, specialmente nei periodi di cambio del monsone; raramente i picchi superano i 40-50 nodi e il piú delle volte ciò avviene prima di una breve pioggia torrenziale. Poiché sono situate nella fascia tropicale equatoriale, le Maldive non sono soggette agli uragani.
La temperatura oscilla tra i 26° e i
Le massime precipitazioni si verificano nei mesi fra maggio e dicembre (200-250 mm/mese), mentre in febbraio e marzo sono molto ridotte (50-80 mm/mese); gennaio e aprile sono mesi di transizione, con precipitazioni che variano di anno in anno (intorno ai 160 mm/mese). In corrispondenza del cambio del monsone (metà maggio e fine novembre) si producono spesso violenti acquazzoni o temporali, con venti intensi costanti o a raffica che possono durare diversi giorni.
Un pontile dell'isola-resort di Madoogali ripreso dalla terrazza del bar; le lagune maldiviane sono famose per il colore turchese quasi fosforescente che assumono nelle ore centrali della giornata.
Un'altra immagine di Moofushi; le isole
maldiviane hanno spesso dimensioni minime (200-
Nel 1998 le Maldive furono colpite dagli effetti devastanti del Niño cominciato già l'anno precedente e d'intensità mai registrata a memoria d'uomo. L'acqua all'interno dell'atollo raggiunse temperature di 4-5 gradi superiori alla media, determinando lo sbiancamento dei coralli e la successiva morte di oltre il 90% del genere Acropora spp.. Ancor oggi le barriere coralline maldiviane non si sono riprese completamente e anzi molte risultano ancora completamente spoglie; tuttavia alcune isole (ad esempio Kandholhudhoo, nell'Atollo di Ari) hanno recuperato egragiamente e molte specie di coralli ramificati sono tornate a sfoggiare una strordinaria varietà di colori.
Geografia umana
La popolazione stimata a luglio 2005 è pari a 349.106 abitanti così distribuiti:
L'età media è pari a 17,69 anni e la popolazione ha un tasso di crescita pari al 2,82%.
L'aspettativa di vita è cresciuta negli ultimi anni in seguito al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e attualmente è pari a 64,06 anni (62,76 per gli uomini e 65,42 per le donne)
La popolazione maldiviana è ritenuta di origine indiana o araba, in seguito mescolatasi con ondate migratorie provenienti dall'Africa del Nord e dallo Sri Lanka.
L'unica minoranza etnica è costituita da un gruppo di commercianti indiani insediatisi a Malè nei primi anni del XIX secolo; essa è composta da alcune centinaia di individui che costituiscono anche l'unica minoranza religiosa, essendo di fede sciita.
Negli ultimi anni si è verificata una notevole immigrazione dallo Sri Lanka, dall'India e dal Bangladesh a scopo d'impiego presso i villaggi turistici.
La religione unica è quella islamica sunnita. L'islamismo praticato alle Maldive ha comunque una connotazione particolare, essendosi mescolato con antiche tradizioni locali. Le donne, ad esempio, hanno raramente il capo coperto dal velo.
A scopo amministrativo i 26 atolli naturali sono stati divisi in 19 atolli amministrativi, nominati secondo le lettere dell'alfabeto dhivehi, più la capitale Malè. Ogni atollo porta anche un nome popolare; per esempio, l'atollo di Baa ha conservato anche il nome popolare di Maalhosmadulu.
L'amministrazione locale è affidata al Ministero dell'amministrazione degli Atolli che ha due uffici regionali, quello settentrionale e quello meridionale. Vi sono inoltre uffici per ogni atollo e isola abitata. Ciascun atollo è amministrato da un Capo dell'Atollo (Atholhu Veriyaa) nominato dal presidente mentre l'amministrazione di ogni isola è affidata ad un Capo dell'isola (Katheeb), nominato dal ministero dell'amministrazione degli atolli e direttamente dipendente dal capo dell'atollo.
Lettera |
Abbr. |
Lettera in Divehi |
Nome amministrativo |
Divisione precedente |
A |
HA |
|
Haa Alif |
Thiladhunmathi |
B |
HDh |
|
Haa Dhaalu |
|
C |
Sh |
|
Shaviyani |
Miladhunmadulu |
D |
N |
|
Noonu |
|
E |
R |
|
Raa |
Maalhosmadulu |
F |
B |
|
Baa |
|
G |
Lh |
|
Lhaviyani |
Faadhippolhu |
H |
K |
|
Kaafu |
Male' Atoll |
U |
AA |
|
Alif Alif |
Ari Atoll |
I |
ADh |
|
Alif Dhaal |
|
J |
V |
|
Vaavu |
Felidhu |
K |
M |
|
Meemu |
Mulaku |
L |
F |
|
Faafu |
Nilandhé |
M |
Dh |
|
Dhaalu |
|
N |
Th |
|
Thaa |
Kolhumadulu |
O |
L |
|
Laamu |
Haddhunmathi |
P |
GA |
|
Gaafu Alif |
Huvadhu |
Q |
GDh |
|
Gaafu Dhaalu |
|
R |
Gn |
|
Gnaviyani |
Fuvammulah |
S |
S |
|
Seenu |
Addu |
La risorsa economica principale è il turismo che costituisce circa il 20% del PIL. Gran parte delle entrate statali sono costituite da imposte e tasse legate al turismo o a dazi sulle importazioni.
Le isole destinate a divenire resort turistici vengono date in concessione a società estere, spesso basate negli Emirati Arabi Uniti, che vi costruiscono il resort e lo gestiscono per un certo numero di anni, stringendo accordi commerciali con le agenzie o gli operatori turistici esteri che inviano i propri clienti. Allo scadere della concessione, l'isola e tutto ciò che vi è stato costruito ritorna in possesso del governo maldiviano che solitamente rinnova la concessione o la affida ad un'altra società.
Cittadini di tre paesi europei si dividono la metà dell'afflusso turistico dell'arcipelago: 19,7% Italia, 11,8% Germania, 17,9% Regno Unito, 50,5% altri.
Lo sfruttamento delle risorse marine è l'attività tradizionale della popolazione maldiviana.
L'attività principale è la pesca ma è rilevante anche lo sfruttamento dei coralli per ricavarne materiale da costruzione.
Per la pesca vengono usate le tipiche imbarcazioni a fondo piatto e costruite col legno di cocco e senza l'uso di chiodi, i cosiddetti dhoni. La pesca viene effettuata col bolentino, con le reti o al traino. Il pescato, costuito prevalentemente da tonni, squali, barracuda e marlin, viene consumato o conservato essiccato per l'esportazione.
Il governo maldiviano ha in corso da decenni un programma di sviluppo della pesca, che ha portato alla costruzione di alcune fabbriche di inscatolamento.
L'agricoltura risente ovviamente della scarsità di terreno coltivabile; su ogni isola abitata vi sono piccole piantagioni di palme da cocco, papaya e alberi del pane. Il cocco rappresenta la risorsa agricola principale: ne vengono lavorate le fibre e se ne ricava la copra. Il valore di un'isola viene stabilito in base al numero di palme da cocco esistenti, che viene controllato rigorosamente e annualmente dal capo dell'isola. Sulle isole più grandi vi sono piantagioni di verdure e frutta, che risentono però della scarsità d'acqua e dell'elevata alcalinità del terreno. Su alcune isole sono in fase di sperimentazione colture idroponiche.
Un'importante risorsa tradizionale dell'economia maldiviana era, fino al XVI secolo, il commercio delle conchiglie del tipo Cypraea moneta, molto apprezzate nei paese affacciati sull'Oceano Indiano.
Il Presidente, che è anche capo delle forze armate e suprema autorità religiosa, viene eletto dal Parlamento per un periodo prorogabile di 5 anni. Il Parlamento resta in carica per 5 anni ed è costituituo da 50 membri, di cui due eletti da ciascuno dei 19 atolli amministrativi, due da Male' e 8 designati dal presidente.
Nel Paese, anche se la costituzione ne consente la formazione, non esistevano partiti politici. Dal 1978 il presidente è Maumoon Abdul Gayoom; egli governa il paese in modo totalitario, esercitando un rigoroso controllo dei mezzi di informazione e impedendo di fatto l'esistenza di un movimento di opposizione.
Nel luglio del 2003 Amnesty International ha pubblicato un rapporto sulle violazioni dei diritti umani perpetrate dal regime del presidente Gayoom; esso cita casi di maltrattamenti nelle carceri maldiviane, imprigionamenti di giornalisti e politici dell'opposizione e sviluppo di numerose carceri negli atolli più distanti.
Nel settembre dello stesso anno, in seguito al decesso di tre carcerati, vi sono state alcune manifestazioni. Il presidente Gayoom ha annunciato lo studio di riforme del sistema giudiziario e dei poteri del parlamento.
Nell'agosto 2004 vi è stata una imponente manifestazione a Male' per chiedere il rilascio dei prigionieri politici e una riforma del sistema politico. La manifestazione è stata dispersa dalle forze dell'ordine e nel Paese è stato dichiarato lo stato di emergenza; in seguito a queste vicende si sono accese altre manifestazioni contro il regime che, secondo l'opposizione esiliata all'estero, hanno portato a ulteriori arresti di massa.
Cionostante parte della popolazione maldiviana ritiene che il progresso raggiunto dall'arcipelago negli ultimi due decenni sia merito del presidente Gayoom.
Il 2 giugno 2005 il parlamento ha votato in modo unanime una riforma politica che permette il multipartitismo. I partiti finora costituiti sono:
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